Ehi, ciao, o forse un semplice "ehi, ti capisco" è più adatto... Scusate se mi intrometto così, ma leggervi mi ha fatto sentire meno sola in questa giungla di calorie e tentazioni! Urbanista_vista, capisco bene quella sensazione di leggerezza che descrivi quando riesci a fare una scelta "giusta" fuori casa, ma anche quel senso di colpa quando la pasta vince la partita. E tu che parli di hypothyroidism, mi ci rivedo troppo: anch’io lotto con un metabolismo che sembra sempre in letargo, e ogni passo falso mi fa sentire come se stessi tornando indietro.
Mangiare fuori è un campo minato, vero? Anch’io punto sulle insalate con proteine leggere, magari un po’ di tonno o del tacchino, ma sto attenta a chiedere i condimenti a parte, perché quelle salse sono traditrici. Però, scusate la confessione, a volte mi ritrovo a fissare il menu e a pensare "ma chi me lo fa fare?". La testa vuole resistere, ma il cuore (o forse lo stomaco) urla più forte. Il tuo trucco dello spuntino da portare dietro mi piace, lo provo di sicuro, perché spesso cedo proprio quando mi prende quella fame improvvisa e non ho niente di sano sottomano.
Io, per non sprofondare del tutto, cerco di fare colazione in modo furbo: qualcosa di leggero ma che mi tenga sazia, tipo yogurt greco con qualche fettina di mela o un uovo sodo con una fettina di pane integrale. Scusate se sembra poco originale, ma con il mio ritmo lento mi serve una base che non mi lasci affamata a metà mattina, altrimenti quando esco è un disastro. Muovermi di più è un altro tasto dolente: ci provo con qualche passeggiata, ma ammetto che spesso mi fermo alle buone intenzioni. Forse dovrei insistere, come dici tu, per dare una svegliata al corpo.
Per le tentazioni fuori casa, a volte mi dico "ok, assaggia, ma non esagerare": magari un cucchiaio di quel piatto di pasta, giusto per non sentirmi in prigione. Non sempre funziona, lo so, e mi scuso con me stessa ogni volta che sgarro. Però sto imparando che forse la chiave è non punirsi troppo, perché se no diventa una guerra persa in partenza. Tu come vivi questi momenti di "cedimento"? Magari hai trovato un modo per non sentirti in colpa che a me sfugge ancora... Scusate il papiro, ma condividere queste cose mi fa sentire un po’ meno goffa in questa avventura!