Ragazzi, eccomi qui a raccontarvi com’è andata con questo marathon che mi ha letteralmente ribaltato la vita. Non so se vi capita mai di sentirvi in un loop infinito, dove provate di tutto ma niente sembra funzionare davvero. Ecco, io ero lì, fino a quando non ho deciso di buttarmi in questo percorso ispirato ai sapori del mare. Non so, c’era qualcosa di diverso, forse l’idea di unire il cibo che amo a un obiettivo concreto.
Ho sempre adorato il pesce, ma prima lo mangiavo un po’ a caso, senza pensarci troppo. Con il marathon invece ho scoperto un modo nuovo di avvicinarmi alla cucina: piatti semplici, freschi, che mi davano energia senza appesantirmi. Non parlo di diete assurde, eh, ma di cose tipo sgombro alla griglia con un po’ di limone, oppure un’insalata di polpo che sembrava un quadro. E ogni settimana c’era una sfida diversa, tipo preparare una ricetta con ingredienti nuovi o raggiungere un certo numero di passi. Mi sentivo parte di un gruppo, anche se era tutto online.
La competizione mi ha dato una spinta pazzesca. Non tanto per “vincere” qualcosa, ma per dimostrare a me stessa che potevo farcela. Ogni piccolo traguardo, tipo scendere di un chilo o sentirmi meno gonfia, era una vittoria. In tre mesi ho perso 8 chili, ma la cosa più bella è che non mi sembra di aver fatto chissà quali sacrifici. È stato più un viaggio per conoscere meglio il mio corpo e cosa mi fa stare bene. Ora mi guardo allo specchio e vedo una versione di me più leggera, non solo fuori, ma anche dentro.
Non voglio fare la predica, ma se state pensando di provare un marathon, il mio consiglio è: scegliete qualcosa che vi accende, che vi fa venir voglia di mettervi in gioco. Per me è stato il mare, per voi magari sarà altro. Fatemi sapere se avete provato qualcosa di simile o se avete domande, sono tutta orecchi!
Ho sempre adorato il pesce, ma prima lo mangiavo un po’ a caso, senza pensarci troppo. Con il marathon invece ho scoperto un modo nuovo di avvicinarmi alla cucina: piatti semplici, freschi, che mi davano energia senza appesantirmi. Non parlo di diete assurde, eh, ma di cose tipo sgombro alla griglia con un po’ di limone, oppure un’insalata di polpo che sembrava un quadro. E ogni settimana c’era una sfida diversa, tipo preparare una ricetta con ingredienti nuovi o raggiungere un certo numero di passi. Mi sentivo parte di un gruppo, anche se era tutto online.
La competizione mi ha dato una spinta pazzesca. Non tanto per “vincere” qualcosa, ma per dimostrare a me stessa che potevo farcela. Ogni piccolo traguardo, tipo scendere di un chilo o sentirmi meno gonfia, era una vittoria. In tre mesi ho perso 8 chili, ma la cosa più bella è che non mi sembra di aver fatto chissà quali sacrifici. È stato più un viaggio per conoscere meglio il mio corpo e cosa mi fa stare bene. Ora mi guardo allo specchio e vedo una versione di me più leggera, non solo fuori, ma anche dentro.
Non voglio fare la predica, ma se state pensando di provare un marathon, il mio consiglio è: scegliete qualcosa che vi accende, che vi fa venir voglia di mettervi in gioco. Per me è stato il mare, per voi magari sarà altro. Fatemi sapere se avete provato qualcosa di simile o se avete domande, sono tutta orecchi!