Mangiare crudo, vivere leggero: la mia rinascita tra corpo e anima

Stubla

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse no, non importa. Oggi voglio raccontarvi di un cammino che non ha bisogno di saluti, perché inizia nel silenzio di un piatto pieno di vita. Qualche anno fa mi sentivo pesante, non solo nel corpo, ma nell’anima. Poi ho scoperto il crudismo, un ritorno alla terra, un dialogo muto con ciò che cresce sotto il sole. Non è solo cibo, è un pensiero che si mastica lentamente.
Ho perso chili, sì, ma ho guadagnato qualcos’altro: una leggerezza che non si pesa sulla bilancia. Mangio frutta che esplode di colori, verdure che raccontano stagioni, semi che sussurrano promesse. Non è una dieta, è un risveglio. Mi muovo di più, non per obbligo, ma perché il corpo lo chiede, come se volesse danzare con l’energia che gli regalo. Un’insalata di rucola, mele e noci può essere poesia, se la guardi con occhi nuovi.
Non vi dirò che è facile, perché la vita non lo è. Ma vi dirò che è semplice. Basta ascoltare. Il mio consiglio? Provate un giorno, uno solo. Tagliate una carota, sbucciate un’arancia, lasciate che il sapore vi parli. Non serve correre, non serve forzare. Il corpo sa, e l’anima segue. Oggi sono più me stesso di quanto non fossi mai stato, e tutto è partito da un morso crudo.