Mangiare spesso o no? I miei gadget dicono la verità!

  • Autore discussione Autore discussione bjg154
  • Data d'inizio Data d'inizio

bjg154

Membro
6 Marzo 2025
77
10
8
Ehi, ciao a tutti, o forse no, non importa! Senti, sto seguendo questo thread da un po’ e vedo un sacco di chiacchiere su mangiare spesso o meno, ma lasciate che vi dica una cosa: i miei gadget non mentono! Uso un fitness tracker da mesi, un Fitbit per la precisione, e le mie smart scale della Withings ogni mattina. Sapete cosa mi dicono? Che mangiare poco e spesso funziona per me, punto.
Ho impostato l’app per tracciare tutto: calorie, passi, sonno, persino l’acqua che bevo. Quando mangio 5-6 volte al giorno, piccole porzioni, il mio metabolismo sembra girare come un motore. La bilancia lo conferma: sono sceso di 2 chili in un mese senza morire di fame. Ma se salto un pasto o mangio troppo in una volta? Il tracker mi mostra subito che il battito cardiaco a riposo sale e la qualità del sonno va a farsi benedire. Coincidenza? Non credo.
Poi leggo qui gente che dice “no, mangia due volte e basta” o “digiuno intermittente è la via”. Ok, fate pure, ma i miei dati parlano chiaro. L’app mi dà grafici, numeri, non opinioni. Tipo, ieri: 6 mini-pasti, 1800 calorie totali, 10k passi, e stamattina la bilancia segnava 200 grammi in meno. Altro che “mangiare spesso ti gonfia” – forse non sapete usare la tecnologia come si deve!
E non venitemi a dire che è solo un placebo. Ho provato a mangiare meno spesso per una settimana, seguendo i vostri consigli “naturali”, e sapete cosa? Peso fermo, stanchezza alle stelle, e il tracker che mi segnalava un calo di attività. I gadget non hanno emozioni, non mi coccolano: mi danno fatti. Quindi, magari invece di discutere a vuoto, provate
 
Ehi, ciao a tutti, o forse no, non importa! Senti, sto seguendo questo thread da un po’ e vedo un sacco di chiacchiere su mangiare spesso o meno, ma lasciate che vi dica una cosa: i miei gadget non mentono! Uso un fitness tracker da mesi, un Fitbit per la precisione, e le mie smart scale della Withings ogni mattina. Sapete cosa mi dicono? Che mangiare poco e spesso funziona per me, punto.
Ho impostato l’app per tracciare tutto: calorie, passi, sonno, persino l’acqua che bevo. Quando mangio 5-6 volte al giorno, piccole porzioni, il mio metabolismo sembra girare come un motore. La bilancia lo conferma: sono sceso di 2 chili in un mese senza morire di fame. Ma se salto un pasto o mangio troppo in una volta? Il tracker mi mostra subito che il battito cardiaco a riposo sale e la qualità del sonno va a farsi benedire. Coincidenza? Non credo.
Poi leggo qui gente che dice “no, mangia due volte e basta” o “digiuno intermittente è la via”. Ok, fate pure, ma i miei dati parlano chiaro. L’app mi dà grafici, numeri, non opinioni. Tipo, ieri: 6 mini-pasti, 1800 calorie totali, 10k passi, e stamattina la bilancia segnava 200 grammi in meno. Altro che “mangiare spesso ti gonfia” – forse non sapete usare la tecnologia come si deve!
E non venitemi a dire che è solo un placebo. Ho provato a mangiare meno spesso per una settimana, seguendo i vostri consigli “naturali”, e sapete cosa? Peso fermo, stanchezza alle stelle, e il tracker che mi segnalava un calo di attività. I gadget non hanno emozioni, non mi coccolano: mi danno fatti. Quindi, magari invece di discutere a vuoto, provate
Ehi, non so nemmeno da dove cominciare, forse un "ciao" ci starebbe, ma oggi mi sento più un “boh” che altro. Leggo il tuo post e mi viene da sorridere, ma di quel sorriso un po’ amaro, sai? Tipo, sono felice che i tuoi gadget ti diano certezze, che il Fitbit e la bilancia ti facciano vedere il mondo in numeri precisi, ma per me è tutto un po’ più... sfocato. Anch’io ho provato a tracciare tutto, calorie, passi, acqua, ma quando hai l’ipotiroidismo che ti rema contro, i dati non sempre tornano come vorresti.

Ti racconto com’è andata da me. Ho un medico, un endocrinologo, che mi segue da anni. Mi ha detto chiaro e tondo: “Il tuo metabolismo è un bradipo, dobbiamo svegliarlo, ma con calma”. All’inizio ho provato il tuo approccio, i 5-6 pasti piccoli al giorno. Sembrava logico: tenere il motore acceso, no? Compravo persino quelle ciotoline carine per pesare tutto, tipo 100 grammi di pollo, un cucchiaio di riso integrale, un filo d’olio. Ho scaricato un’app, ci mettevo dentro ogni boccone, e sì, il tracker diceva che bruciavo un po’ di più. Ma la bilancia? Quella stronza non si muoveva. Neanche un etto. E io lì, a fissarla ogni mattina come se potesse cambiare idea per pietà.

Poi il dottore mi ha fatto fare gli esami, e sorpresa: il TSH era ancora alto, la tiroide continuava a fare la pigra. Mi ha spiegato che per me mangiare spesso non basta, perché il problema non è solo quante volte metto qualcosa nello stomaco, ma come il mio corpo lo usa. Mi ha messo a stecchetto con i carboidrati – non troppo, ma abbastanza da sentirmi un po’ persa – e ha aggiustato la dose di levotiroxina. Solo allora ho iniziato a vedere qualcosa, tipo mezzo chilo in due settimane, ma credimi, è stata una lotta. Altro che i tuoi 200 grammi in una notte, beato te!

Le tue giornate da 1800 calorie e 10k passi mi fanno quasi invidia. Io cammino, sì, ma dopo 6-7mila passi mi sento come se avessi scalato una montagna. Il tracker lo registra, certo, ma poi mi dice pure che il mio battito a riposo è comunque alto, e il sonno è un disastro – non perché mangio troppo o troppo poco, ma perché questo benedetto squilibrio ormonale mi tiene sveglia o mi butta giù senza preavviso. Ho provato anche il digiuno intermittente, come suggeriscono qui sul forum, ma dopo due giorni ero uno zombie. Il mio corpo non segue le regole dei gadget, segue le sue, e spesso sono regole che non capisco nemmeno io.

Non fraintendermi, non sto dicendo che hai torto. I tuoi numeri parlano, e mi fa piacere che tu abbia trovato la tua strada. È solo che... vorrei anch’io quella chiarezza, quel “ecco, funziona così”. Invece sono qui, con il mio diario dove segno allenamenti leggeri – perché se esagero mi si infiamma tutto – e una dieta che cambia ogni volta che il medico vede un valore sballato. Mangiare spesso per me è un’ipotesi, non una certezza. Magari un giorno la tiroide si deciderà a collaborare, e allora sì, potrò guardare la bilancia con un po’ meno malinconia. Per ora, ti leggo e penso: “Bello, ma non è la mia storia”.
 
Ehi bjg154, o forse no, tanto ci capiamo lo stesso! Il tuo post mi ha fatto riflettere un sacco, sai? I tuoi gadget che ti guidano come un GPS verso il peso ideale, i grafici, i numeri precisi… sembra quasi una magia tecnologica! Io ti leggo e penso: “Cavolo, vorrei anch’io quel controllo lì”. Ma poi mi guardo allo specchio – o meglio, guardo la mia bilancia che sembra inchiodata – e mi rendo conto che per me, vegana convinta con qualche chilo da buttare giù, le cose non sono così lineari.

Partiamo dal fatto che anch’io ho provato a mangiare spesso, tipo le tue 5-6 volte al giorno. L’idea mi piaceva: piccoli pasti per tenere il metabolismo sveglio, niente fame da lupi, tutto calcolato. Uso un’app anch’io, niente di sofisticato come il tuo Fitbit, ma comunque segno tutto: una colazione con avena e latte di mandorla, uno spuntino con hummus e carote, un pranzo con quinoa e verdure al vapore. Calorie? Sui 1600-1700 al giorno, perché di più mi sento gonfia e di meno mi trasformo in un bradipo affamato. E sì, cammino pure, non i tuoi 10k passi, ma almeno 7-8mila li faccio, tra una passeggiata e l’altra per schiarirmi la testa.

I primi tempi mi sembrava di andare alla grande: energia stabile, niente crolli di zuccheri – che per me, senza carne o latticini, è sempre un rischio se non sto attenta. Ho persino tirato fuori la bilancia da cucina per pesare i ceci e il tofu, tutto scientifico, tutto preciso. Ma dopo un mese? Peso fermo. Zero. Nada. La bilancia mi guardava con quel numerino sempre uguale, e io lì a chiedermi: “Ma che cavolo sto sbagliando?”. Non ho un tracker che mi dice se il battito sale o il sonno crolla, ma di sicuro mi sentivo meno pimpante di quanto sperassi.

Allora ho cambiato approccio, perché sai, essere vegani e voler dimagrire è un po’ come fare un puzzle senza istruzioni. Ho provato a ridurre i pasti a 3, più sostanziosi ma sempre leggeri: tipo una bowl di lenticchie e spinaci a pranzo, o una zuppa di verdure con un po’ di semi di chia la sera. Ho notato che così mi sazio di più e non passo la giornata a pensare al prossimo spuntino. La bilancia ha iniziato a muoversi, lentissimamente – mezzo chilo in tre settimane – ma almeno si muove! Non ho dati precisi come i tuoi, però sento che per me funziona meglio: meno “picchi” di fame e più controllo.

Non sto dicendo che il tuo metodo sia sbagliato, eh. I tuoi 1800 calorie e i 200 grammi in meno al mattino parlano da soli, e mi fa piacere che tu abbia trovato il tuo ritmo. Solo che per me, con una dieta tutta a base di piante, sembra che il corpo voglia un po’ più di calma. Forse è perché punto tanto sulle fibre – verdure, legumi, cereali integrali – e quelle ti riempiono senza bisogno di mangiare ogni due ore. O forse è solo che il mio metabolismo è un tipo più rilassato, chissà.

Poi, visto che siamo in tema scientifico, ti butto lì un trucchetto che sto provando: infusi di erbe. Niente di miracoloso, sia chiaro, ma sto sperimentando con cose come finocchio o zenzero dopo i pasti. Non so se sia placebo o cosa, ma mi sembra che mi aiutino a digerire meglio e a non sentirmi un palloncino. Li conto pure nelle calorie, giusto per stare tranquilla, ma sono un’aggiunta che mi piac
 
Ehi, ciao a tutti, o forse no, non importa! Senti, sto seguendo questo thread da un po’ e vedo un sacco di chiacchiere su mangiare spesso o meno, ma lasciate che vi dica una cosa: i miei gadget non mentono! Uso un fitness tracker da mesi, un Fitbit per la precisione, e le mie smart scale della Withings ogni mattina. Sapete cosa mi dicono? Che mangiare poco e spesso funziona per me, punto.
Ho impostato l’app per tracciare tutto: calorie, passi, sonno, persino l’acqua che bevo. Quando mangio 5-6 volte al giorno, piccole porzioni, il mio metabolismo sembra girare come un motore. La bilancia lo conferma: sono sceso di 2 chili in un mese senza morire di fame. Ma se salto un pasto o mangio troppo in una volta? Il tracker mi mostra subito che il battito cardiaco a riposo sale e la qualità del sonno va a farsi benedire. Coincidenza? Non credo.
Poi leggo qui gente che dice “no, mangia due volte e basta” o “digiuno intermittente è la via”. Ok, fate pure, ma i miei dati parlano chiaro. L’app mi dà grafici, numeri, non opinioni. Tipo, ieri: 6 mini-pasti, 1800 calorie totali, 10k passi, e stamattina la bilancia segnava 200 grammi in meno. Altro che “mangiare spesso ti gonfia” – forse non sapete usare la tecnologia come si deve!
E non venitemi a dire che è solo un placebo. Ho provato a mangiare meno spesso per una settimana, seguendo i vostri consigli “naturali”, e sapete cosa? Peso fermo, stanchezza alle stelle, e il tracker che mi segnalava un calo di attività. I gadget non hanno emozioni, non mi coccolano: mi danno fatti. Quindi, magari invece di discutere a vuoto, provate
Ehi, senti questa: mentre voi vi scannate su mangiare spesso o no, io me ne sto qui tranquillo, perso nei miei saluti al sole, e indovinate un po’? Funziona. Non ho bisogno di gadget super tecnologici per sapere cosa mi fa stare bene, ma visto che tiri in ballo i tuoi Fitbit e bilance smart, ti dico la mia. Io sono sceso di 8 chili in 6 mesi, e non grazie a 6 mini-pasti contati col bilancino o a grafici che mi dicono quanta acqua bevo. No, semplicemente yoga e un po’ di testa.

Mangio quando ho fame, non quando me lo dice un’app, e la meditazione mi ha insegnato ad ascoltare il corpo, non a seguire regole rigide. Certo, i tuoi dati sono interessanti, ma non è che magari ti stai stressando troppo a inseguire numeri? Io faccio un paio di sessioni di yoga al giorno, respiro profondo, e il metabolismo va che è una meraviglia – senza bisogno di controllare il battito a riposo o i passi. La bilancia scende, il sonno è d’oro, e non ho nemmeno un tracker a dirmelo: lo sento.

Non sto dicendo che il tuo metodo sia sbagliato, eh, se funziona per te bene così. Ma tutto questo affidarsi ai gadget mi sembra un po’… come dire, freddino? Prova a spegnerli per un giorno e a fare una sequenza di asana invece di contare calorie. Magari scopri che il corpo sa già tutto, senza bisogno di un’app che te lo confermi. Namastè, comunque!
 
Ciao bjg154, o forse no, chi lo sa! Senti qua, i tuoi gadget saranno pure precisi, ma io ho un’arma segreta che non ha bisogno di batterie: le spezie! Mangiare spesso o no, per me non è solo questione di numeri, ma di fuoco dentro. Io infilo peperoncino, zenzero e curcuma ovunque, e ti giuro che il metabolismo parte come un razzo. Altro che 6 mini-pasti contati con l’app, io vado a istinto e condisco tutto con roba che scalda!

Tipo ieri: ho fatto un pollo con peperoncino di Cayenna e un pizzico di cannella – sì, cannella, non storcere il naso! – e oggi mi sento leggero come una piuma. Non ho Fitbit o bilance smart, ma lo specchio e i jeans non mentono: 3 chili giù in due mesi, e mi godo pure il gusto. Tu parli di battito cardiaco e sonno, ma io ti dico che una bella dose di piccante mi tiene sveglio e carico senza bisogno di grafici.

Non fraintendermi, se i tuoi tracker ti fanno felice, vai avanti così, ma qua si parla di passione per il cibo che aiuta a dimagrire! Mangiare spesso va bene, ma se ci metti un po’ di pepe – letteralmente – altro che 200 grammi, vedrai i chili volare via. Prova a buttare un po’ di zenzero fresco in quei mini-pasti e poi mi dici. Altro che tecnologia, il segreto è nel sapore! Forza Italia e viva il piccante!
 
Ehi, ciao a tutti, o forse no, non importa! Senti, sto seguendo questo thread da un po’ e vedo un sacco di chiacchiere su mangiare spesso o meno, ma lasciate che vi dica una cosa: i miei gadget non mentono! Uso un fitness tracker da mesi, un Fitbit per la precisione, e le mie smart scale della Withings ogni mattina. Sapete cosa mi dicono? Che mangiare poco e spesso funziona per me, punto.
Ho impostato l’app per tracciare tutto: calorie, passi, sonno, persino l’acqua che bevo. Quando mangio 5-6 volte al giorno, piccole porzioni, il mio metabolismo sembra girare come un motore. La bilancia lo conferma: sono sceso di 2 chili in un mese senza morire di fame. Ma se salto un pasto o mangio troppo in una volta? Il tracker mi mostra subito che il battito cardiaco a riposo sale e la qualità del sonno va a farsi benedire. Coincidenza? Non credo.
Poi leggo qui gente che dice “no, mangia due volte e basta” o “digiuno intermittente è la via”. Ok, fate pure, ma i miei dati parlano chiaro. L’app mi dà grafici, numeri, non opinioni. Tipo, ieri: 6 mini-pasti, 1800 calorie totali, 10k passi, e stamattina la bilancia segnava 200 grammi in meno. Altro che “mangiare spesso ti gonfia” – forse non sapete usare la tecnologia come si deve!
E non venitemi a dire che è solo un placebo. Ho provato a mangiare meno spesso per una settimana, seguendo i vostri consigli “naturali”, e sapete cosa? Peso fermo, stanchezza alle stelle, e il tracker che mi segnalava un calo di attività. I gadget non hanno emozioni, non mi coccolano: mi danno fatti. Quindi, magari invece di discutere a vuoto, provate
Ehi, guarda, non voglio fare la rompipalle, ma leggendo il tuo post mi è venuta una mezza crisi! Capisco che i tuoi gadget ti stiano dando dei numeri che funzionano per te, e mi fa piacere che hai trovato un ritmo con questi 5-6 mini-pasti al giorno. I dati sono dati, e se la bilancia scende e ti senti bene, ottimo! Però, aspetta un attimo, non è che quello che funziona per te vale per tutti, no?

Io sono quella con le allergie, te lo dico subito: glutine e lattosio per me sono il diavolo. Quindi, già partire con una dieta “standard” per me è un casino. Mangiare spesso potrebbe anche piacermi, ma trovare 5-6 opzioni al giorno che non mi facciano gonfiare come un pallone o correre in bagno è un’impresa. I tuoi gadget ti dicono che il metabolismo gira, ma per me il problema non è solo quello. Se mangio troppo spesso, anche porzioni piccole, rischio di infilare per sbaglio qualcosa che mi fa male, perché la scelta si complica. Tipo, ieri ho provato una barretta proteica “senza glutine” comprata online – risultato? Un’ora dopo stavo malissimo, perché c’era una traccia di latte nascosta negli ingredienti.

Quando ho provato il digiuno intermittente, invece, è stato più facile controllare cosa metto in bocca. Due pasti ben pianificati, senza lattosio e senza glutene, e via. Non dico che sia la soluzione universale, ma per me ha funzionato: ho perso 1,5 chili in tre settimane e, soprattutto, non mi sento un disastro fisico. Il mio fitness tracker – sì, ne ho uno anch’io, un Garmin – mi ha mostrato che il sonno è migliorato e lo stress è calato. Certo, magari non faccio 10k passi al giorno come te, ma non mi sembra che il punto sia solo quello.

Non sto dicendo che i tuoi dati siano sbagliati, ci mancherebbe. Ma i gadget non sanno tutto. Non sanno che ho allergie, non sanno che magari il mio corpo reagisce diversamente al grano saraceno o a un frutto che per te è innocuo. Io ho dovuto imparare a leggermi dentro, non solo a guardare i numeri. Una volta ho seguito un’app che mi diceva di mangiare ogni tre ore, e sai com’è finita? Con me che correvo al supermercato a cercare alternative senza glutene e senza lattosio, spendendo una fortuna e tornando a casa con la testa che scoppiava.

Quindi, ben vengano i tuoi grafici e i tuoi successi, ma non è che chi mangia meno spesso o segue il digiuno sta ignorando la tecnologia. Magari sta solo ascoltando il proprio corpo, che non sempre parla la lingua dei Fitbit. Io, per esempio, sto provando una via di mezzo: tre pasti al giorno, controllati, con un occhio agli ingredienti. La bilancia si muove piano, ma almeno non mi sento un esperimento scientifico fallito. Che ne pensi? Hai mai provato a incrociare i tuoi dati con qualcosa di più… personale, tipo come ti senti davvero oltre ai numeri?
 
Ehi, bjg154, sai che c’è? I tuoi gadget saranno pure dei geni matematici, ma io qua sto ancora cercando di capire se il mio corpo parla italiano o una lingua aliena! Complimenti per i tuoi 2 chili in meno e il metabolismo che ronza come una Ferrari, eh, ma senti questa: io, dopo il divorzio, ho scoperto che il mio stomaco non è d’accordo né con te né con i tuoi 5-6 mini-pasti da influencer tecnologico. Non fraintendermi, sono felice per te e i tuoi grafici da scienziato pazzo, ma qua la situazione è un po’ più… complicata.

Vedi, sto cercando di rimettermi in carreggiata dopo che il mio ex mi ha lasciato con un mutuo e zero autostima. Ho iniziato a seguire il forum per tirarmi su, e sì, ho pure un tracker – un Polar, niente di che, ma fa il suo sporco lavoro. All’inizio ho provato a fare come te: mangiare spesso, piccole porzioni, tutto tracciato come un esperimento da laboratorio. Risultato? Sembravo un palloncino umano. Non so se era il nervoso post-rottura o il fatto che scegliere sei cose diverse da mangiare al giorno mi mandava in tilt, ma il mio corpo ha detto “no, grazie”. La bilancia? Ferma. Il tracker? Mi segnalava che il battito a riposo era più alto del normale, probabilmente perché passavo le giornate a litigare con me stessa su cosa cucinare.

Poi ho cambiato strategia, perché, sai com’è, non tutti siamo fatti per vivere con un’app che ci dice “mangia ora o muori”. Ho provato a mangiare tre volte al giorno, roba semplice: un po’ di riso integrale, verdure, proteine magre. Niente glutine, perché dopo anni di pizza col mio ex ho scoperto che mi fa gonfiare come una zampogna. E indovina? In due mesi ho perso 3 chili. Non sono i tuoi numeri da record, ma per me è già un miracolo, considerando che fino a poco fa piangevo davanti a un piatto di lasagne intoccabili. Il tracker dice che il sonno è migliorato – ok, forse perché non sogno più il mio ex, ma comunque – e io mi sento meno uno straccio.

Non sto qua a dirti che i tuoi gadget mentono, ci mancherebbe. Se a te funziona così, fai bene a vantarti! Ma non venirmi a dire che chi non mangia sei volte al giorno è un troglodita tecnologico. Io, per esempio, ho dovuto imparare a fidarmi più di come mi sento che dei numeri. Tipo, l’altro giorno ho mangiato una mela di troppo – una mela, capisci? – e il mio intestino ha dichiarato guerra. Il tracker non l’ha mica registrato, eh! Non sa che sto ancora scoprendo cosa mi fa bene e cosa no, dopo anni in cui cucinavo per due e non pensavo a me.

Insomma, i tuoi dati saranno pure oro colato, ma qua ognuno ha la sua storia. Tu sei lì con i tuoi 10k passi e le tue 1800 calorie perfette, io invece festeggio se non crollo sul divano a metà giornata. Hai mai provato a spegnere l’app per un attimo e chiederti se ti senti davvero bene, al di là di quello che dice la bilancia? Magari scopri che il tuo corpo ha qualcosa da dire ch
 
Ehi, che bella la tua storia! Ti capisco benissimo, ognuno ha il suo percorso e non c’è un’app che possa dirci tutto. Grazie per averlo raccontato, mi fa sentire meno sola con i miei alti e bassi. Io sto provando con insalate semplici – lattuga, pomodori, un po’ di tonno – e sembra funzionare, lento ma sicuro. Complimenti per i tuoi 3 chili, altro che miracolo, è una conquista vera!
 
Ehi, ciao a tutti, o forse no, non importa! Senti, sto seguendo questo thread da un po’ e vedo un sacco di chiacchiere su mangiare spesso o meno, ma lasciate che vi dica una cosa: i miei gadget non mentono! Uso un fitness tracker da mesi, un Fitbit per la precisione, e le mie smart scale della Withings ogni mattina. Sapete cosa mi dicono? Che mangiare poco e spesso funziona per me, punto.
Ho impostato l’app per tracciare tutto: calorie, passi, sonno, persino l’acqua che bevo. Quando mangio 5-6 volte al giorno, piccole porzioni, il mio metabolismo sembra girare come un motore. La bilancia lo conferma: sono sceso di 2 chili in un mese senza morire di fame. Ma se salto un pasto o mangio troppo in una volta? Il tracker mi mostra subito che il battito cardiaco a riposo sale e la qualità del sonno va a farsi benedire. Coincidenza? Non credo.
Poi leggo qui gente che dice “no, mangia due volte e basta” o “digiuno intermittente è la via”. Ok, fate pure, ma i miei dati parlano chiaro. L’app mi dà grafici, numeri, non opinioni. Tipo, ieri: 6 mini-pasti, 1800 calorie totali, 10k passi, e stamattina la bilancia segnava 200 grammi in meno. Altro che “mangiare spesso ti gonfia” – forse non sapete usare la tecnologia come si deve!
E non venitemi a dire che è solo un placebo. Ho provato a mangiare meno spesso per una settimana, seguendo i vostri consigli “naturali”, e sapete cosa? Peso fermo, stanchezza alle stelle, e il tracker che mi segnalava un calo di attività. I gadget non hanno emozioni, non mi coccolano: mi danno fatti. Quindi, magari invece di discutere a vuoto, provate
Ehi, ciao, o magari un bel risata fragorosa per iniziare! Senti, ho letto il tuo post e capisco il tuo entusiasmo per i gadget, i numeri e i grafici. È fantastico che tu abbia trovato un ritmo che funziona per te con quei 5-6 mini-pasti al giorno. I dati parlano, ok, ma lasciami dire una cosa: io sto provando un approccio diverso, e non serve nemmeno una smart scale per vedere i risultati. Sto perdendo peso con la yoga del riso, sì, hai capito bene, ridere!

Non ho un Fitbit o un’app che mi conti le calorie, ma ti assicuro che funziona. Quando rido, e parlo di risate vere, di quelle che ti fanno tremare la pancia, lo stress sparisce. E sai cosa succede? Non mi ritrovo a mangiare un pacco di biscotti solo perché sono nervosa. Altro che battito cardiaco a riposo che sale: dopo una sessione di yoga del riso mi sento leggera, non solo nel corpo ma anche nella testa. Il mio “gadget” è il mio umore, e non mente.

Mangiare spesso può funzionare per te, e lo rispetto, ma non venire a dirmi che chi non segue i tuoi dati sbaglia tutto. Io non peso le porzioni, non conto i passi, eppure i jeans mi stanno larghi lo stesso. La settimana scorsa ho trovato un gruppo che si riunisce per ridere insieme, niente di tecnologico, solo persone che si sbellicano per 30 minuti. Risultato? Un chilo in meno senza nemmeno accorgermene. Forse non è il tuo metodo scientifico, ma per me è oro.

E poi, parli di stanchezza e peso fermo quando hai provato a mangiare meno spesso. Io invece ti dico che dopo una giornata senza ridere mi sento uno straccio, altro che calo di attività sul tracker! Sto cercando club di yoga del riso vicino a me, perché più rido, meno ho voglia di abbuffarmi. Non sarà un grafico, ma è la mia verità. Quindi, magari invece di fidarti solo dei numeri, prova a buttarti in una risata sonora e vedi che succede!
 
Ehi, ciao a tutti, o forse no, non importa! Senti, sto seguendo questo thread da un po’ e vedo un sacco di chiacchiere su mangiare spesso o meno, ma lasciate che vi dica una cosa: i miei gadget non mentono! Uso un fitness tracker da mesi, un Fitbit per la precisione, e le mie smart scale della Withings ogni mattina. Sapete cosa mi dicono? Che mangiare poco e spesso funziona per me, punto.
Ho impostato l’app per tracciare tutto: calorie, passi, sonno, persino l’acqua che bevo. Quando mangio 5-6 volte al giorno, piccole porzioni, il mio metabolismo sembra girare come un motore. La bilancia lo conferma: sono sceso di 2 chili in un mese senza morire di fame. Ma se salto un pasto o mangio troppo in una volta? Il tracker mi mostra subito che il battito cardiaco a riposo sale e la qualità del sonno va a farsi benedire. Coincidenza? Non credo.
Poi leggo qui gente che dice “no, mangia due volte e basta” o “digiuno intermittente è la via”. Ok, fate pure, ma i miei dati parlano chiaro. L’app mi dà grafici, numeri, non opinioni. Tipo, ieri: 6 mini-pasti, 1800 calorie totali, 10k passi, e stamattina la bilancia segnava 200 grammi in meno. Altro che “mangiare spesso ti gonfia” – forse non sapete usare la tecnologia come si deve!
E non venitemi a dire che è solo un placebo. Ho provato a mangiare meno spesso per una settimana, seguendo i vostri consigli “naturali”, e sapete cosa? Peso fermo, stanchezza alle stelle, e il tracker che mi segnalava un calo di attività. I gadget non hanno emozioni, non mi coccolano: mi danno fatti. Quindi, magari invece di discutere a vuoto, provate
Ehi, scusa se mi intrometto nel tuo entusiasmo per i gadget, ma leggendo il tuo post mi sono un po’ persa. Capisco che i tuoi tracker ti diano numeri precisi e che mangiare spesso ti stia funzionando, ma io sono più una da sensazioni, sai? Cammino ogni sera, 4-5 km, e per me il punto non è tanto quante volte mangio, ma come mi sento dopo. Tipo, se mangio troppo pesante, la passeggiata diventa un’agonia, ma se tengo i pasti leggeri, magari 3-4 al giorno, cammino che è una bellezza e dormo pure meglio. Non ho una bilancia smart, peso una volta a settimana, e in un mese sono scesa di 1,5 kg. Non so, magari i tuoi dati sono super utili, ma io mi fido di come sto. Forse è questione di trovare il proprio ritmo, no?