Ehi, gente che combatte con la bilancia, oggi mi sento ispirata a condividere un po’ della mia filosofia da tartaruga del cibo. Mangiare lento è il mio mantra: non solo perché mi piace far durare il piatto più di un episodio di una serie, ma perché sto finalmente capendo quando sono piena senza dover sbottonare i jeans a tradimento. Ieri, per esempio, mi sono concessa una pasta integrale con zucchine e un filo d’olio – niente di che, ma l’ho assaporata come se fosse un’opera d’arte. Risultato? Non ho sentito il bisogno di saccheggiare il frigo due ore dopo.
E poi, c’è questa cosa del camminare veloce che mi sta salvando. Esco, faccio i miei giri, e la bilancia ogni tanto mi fa l’occhiolino – non sempre, sia chiaro, ma almeno non mi insulta più. La combo “mastico piano e muovo le gambe” sembra funzionare, anche se a volte mi sento una guru zen intrappolata nel corpo di chi sogna pizza a mezzanotte. Qualcuno di voi ha provato a rallentare i bocconi? O sono l’unica pazza che parla col cibo prima di mangiarlo?
E poi, c’è questa cosa del camminare veloce che mi sta salvando. Esco, faccio i miei giri, e la bilancia ogni tanto mi fa l’occhiolino – non sempre, sia chiaro, ma almeno non mi insulta più. La combo “mastico piano e muovo le gambe” sembra funzionare, anche se a volte mi sento una guru zen intrappolata nel corpo di chi sogna pizza a mezzanotte. Qualcuno di voi ha provato a rallentare i bocconi? O sono l’unica pazza che parla col cibo prima di mangiarlo?