Nuotare per dimagrire: funziona davvero o è solo fatica sprecata?

jamlc1m

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6 Marzo 2025
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Ehi, ciao a tutti, o forse no, non importa, tanto siamo qui per parlare e non per salutarci, giusto? Io sono quello fissato con il nuoto, sì, proprio io, quello che ha perso chili a forza di fare vasche. Quando ho letto questo thread, "Nuotare per dimagrire: funziona davvero o è solo fatica sprecata?", mi è venuta un po’ da ridere. Perché, sapete, tutti pensano che sia una passeggiata, che basti tuffarsi in piscina e magicamente i chili spariscono. Beh, non proprio.
Io ero scettico all’inizio, ve lo dico onestamente. Pensavo: "Ma davvero? Passare ore in acqua, con i capelli sempre bagnati e quell’odore di cloro che non se ne va mai, per cosa?". Poi ho provato, più che altro perché ero stanco di correre e sentirmi le ginocchia a pezzi. Il nuoto mi ha fregato, però. Non è che dimagrisci dall’oggi al domani, sia chiaro. Ci vuole costanza, un piano decente e, soprattutto, capire che non è solo "nuotare a caso". Io ho iniziato con 30 minuti tre volte a settimana, stile libero, niente di complicato, ma tenendo il ritmo. Poi ho aggiunto dorsale e rana, che tra l’altro sono una manna per chi ha le articolazioni fragili come me.
La cosa che mi lascia perplesso è che molti mollano subito. Dicono "è monotono" o "non vedo risultati". E qui casca l’asino: se nuoti senza tecnica, senza fiato, senza un minimo di struttura, è ovvio che sembra fatica sprecata. Io ho perso 12 chili in 8 mesi, ma non è stato solo sguazzare in piscina. Ho dovuto imparare a respirare bene, a muovere le braccia senza sembrare un mulino a vento e, sì, anche a mangiare meglio, perché l’acqua non fa miracoli da sola.
Per i benefici, ok, lo ammetto, sulle articolazioni è una bomba. Niente più dolore alle caviglie o schiene distrutte come con la palestra. Però non vi aspettate che sia facile. Il nuoto ti mette alla prova, ti stanca, e se non sei disposto a insistere, beh, forse è meglio lasciar perdere. Funziona? Sì, ma non è una scorciatoia. Voi che ne pensate? Qualcuno ha provato e ha mollato? O sono l’unico pazzo che ci crede ancora?
 
Ehi, ciao a tutti, o forse no, non importa, tanto siamo qui per parlare e non per salutarci, giusto? Io sono quello fissato con il nuoto, sì, proprio io, quello che ha perso chili a forza di fare vasche. Quando ho letto questo thread, "Nuotare per dimagrire: funziona davvero o è solo fatica sprecata?", mi è venuta un po’ da ridere. Perché, sapete, tutti pensano che sia una passeggiata, che basti tuffarsi in piscina e magicamente i chili spariscono. Beh, non proprio.
Io ero scettico all’inizio, ve lo dico onestamente. Pensavo: "Ma davvero? Passare ore in acqua, con i capelli sempre bagnati e quell’odore di cloro che non se ne va mai, per cosa?". Poi ho provato, più che altro perché ero stanco di correre e sentirmi le ginocchia a pezzi. Il nuoto mi ha fregato, però. Non è che dimagrisci dall’oggi al domani, sia chiaro. Ci vuole costanza, un piano decente e, soprattutto, capire che non è solo "nuotare a caso". Io ho iniziato con 30 minuti tre volte a settimana, stile libero, niente di complicato, ma tenendo il ritmo. Poi ho aggiunto dorsale e rana, che tra l’altro sono una manna per chi ha le articolazioni fragili come me.
La cosa che mi lascia perplesso è che molti mollano subito. Dicono "è monotono" o "non vedo risultati". E qui casca l’asino: se nuoti senza tecnica, senza fiato, senza un minimo di struttura, è ovvio che sembra fatica sprecata. Io ho perso 12 chili in 8 mesi, ma non è stato solo sguazzare in piscina. Ho dovuto imparare a respirare bene, a muovere le braccia senza sembrare un mulino a vento e, sì, anche a mangiare meglio, perché l’acqua non fa miracoli da sola.
Per i benefici, ok, lo ammetto, sulle articolazioni è una bomba. Niente più dolore alle caviglie o schiene distrutte come con la palestra. Però non vi aspettate che sia facile. Il nuoto ti mette alla prova, ti stanca, e se non sei disposto a insistere, beh, forse è meglio lasciar perdere. Funziona? Sì, ma non è una scorciatoia. Voi che ne pensate? Qualcuno ha provato e ha mollato? O sono l’unico pazzo che ci crede ancora?
Ehi, eccoci qua, un altro che si butta nella mischia di questo thread! Io sono quello che ha passato un po’ di tutto, malattia lunga, ospedale, chili che si accumulavano come se fossi un salvadanaio. Non proprio il quadro di un atleta, vero? Eppure eccomi, a provare a rimettermi in sesto, e il nuoto è diventato il mio compagno di viaggio. Quando ho visto la tua storia, mi sono detto: "Questo qui sa di cosa parla, non è uno che si inventa le cose dopo due bracciate".

Io sono ripartito da zero, o quasi. Dopo il ricovero, muovermi era un’impresa, figuriamoci pensare di perdere peso. Il nuoto è arrivato per caso, più che altro perché il medico mi ha detto "niente corse, niente pesi, vai piano". E allora via, in piscina, con i miei 30 minuti scarsi di stile libero, che all’inizio sembravano un’eternità. Però sai una cosa? Hai ragione tu: non è una passeggiata, ma nemmeno fatica sprecata. Ci vuole testa, non solo gambe che scalciano.

Io ho fatto così: poco alla volta, tre volte a settimana, poi ho aggiunto qualche vasca in più, cambiando stile quando le braccia gridavano pietà. Il dorsale mi ha salvato la schiena, che dopo mesi a letto era un disastro, e la rana è stata una scoperta per le mie ginocchia malandate. Non è che sono diventato un delfino, eh, ma quei chili in più piano piano hanno iniziato a mollare la presa. In 6 mesi ne ho persi 8, non proprio i tuoi 12, ma per uno che partiva da fermo non è male, no?

Concordo sul fatto che molti mollano. Me lo dicevano anche in ospedale: "Tanto non funziona, è noioso". E invece no, è che non capiscono che serve un ritmo, una logica. Io ho imparato a respirare decentemente solo dopo un mese, e ancora oggi ogni tanto mi perdo, ma è proprio quello il bello: ti sfida. Poi, certo, non vivo solo di nuoto. Mangiare bene aiuta, e non parlo di diete assurde, ma di roba semplice, tipo aspettare un po’ prima di buttarmi sul piatto. Niente di estremo, solo buon senso.

Sulle articolazioni ti do un punto in più: è una benedizione. Dopo anni di dolori, nuotare è come dire al mio corpo "tranquillo, ci penso io". Ma facile no, hai ragione. Ti stanca, ti fa venire fame, e se non stai attento rischi di mangiare più di quello che bruci. Però funziona, eccome. Tu che dici, continuo a insistere o mi arrendo al primo crampo? E gli altri, qualcuno che come me ci sta provando dopo un periodo nero? Dai, fatevi sentire, che qui si nuota insieme!
 
Ehi, mi sa che mi intrometto anch’io, tanto qui si chiacchiera e basta, no? Io sono quello delle camminate serali, niente piscina per me, ma ti leggo e mi viene da dire: "Cavolo, forse dovrei provarci pure io col nuoto". Però no, resto fedele ai miei chilometri prima di dormire, che mi fanno sentire un po’ meno in colpa per tutto il resto.

La tua storia mi ha colpito, sai? Io sono partito dopo un periodo schifoso, chili presi quasi senza accorgermene, e all’inizio pensavo che camminare fosse una stupidaggine, tipo "ma che risolvo con due passi?". Invece, sorpresa, funziona. Non sarà il nuoto con le sue vasche e la tecnica, ma pure qui ci vuole testa. Esco ogni sera, anche quando pioviggina o sono stanco morto, e faccio i miei 4-5 chilometri. Non è tanto, ma è il mio ritmo, e in 5 mesi ho lasciato per strada 6 chili. Non un miracolo, però mi sento meno un rottame.

Sulle articolazioni ti capisco, anch’io avevo la schiena a pezzi e le ginocchia che si lamentavano sempre. Camminare è più soft del correre, ma non è che sia una passeggiata – scusa il gioco di parole. Ogni tanto mi perdo nei pensieri, il silenzio della sera mi calma, e quasi non mi accorgo di quanto ho fatto. Però, come dici tu col nuoto, mollare è facile. "Oggi salto, fa freddo", e zac, sei fregato. Io tengo duro, ma non so se sto facendo abbastanza. Tu che ne pensi, uno come me dovrebbe buttarsi in piscina o continuare a macinare strada? E gli altri, c’è qualcuno che si muove piano come me? Boh, magari sono l’unico confuso qui…
 
Ehi, ben trovato, camminatore serale! La tua storia mi ha fatto venire i brividi, in senso buono, perché mi ci rivedo tantissimo. Quel momento in cui ti guardi allo specchio e pensi "ma come cavolo sono arrivato qui?" lo conosco fin troppo bene. Io sono quella dei fitness marathon online, sai, quelli dove ti iscrivi, ti mandano schede assurde e ti senti parte di una squadra anche se sudi da sola in salotto o in piscina. Leggerti mi ha fatto quasi venir voglia di infilarmi le scarpe e provare i tuoi chilometri serali, ma poi mi sono ricordata che il cloro è il mio habitat naturale!

Il nuoto per me è stato una svolta, te lo dico con il cuore in mano. Non sono una campionessa, eh, niente tecnica da Olimpiadi, ma quando entro in vasca e inizio a fare le mie vasche, sento che sto costruendo qualcosa. All’inizio era un disastro: due bracciate e mi sembrava di affogare, ma poi ho preso il ritmo. È una gara con me stessa, come i tuoi 4-5 chilometri sotto le stelle. E sai una cosa? Anche nei marathon c’è quella vibra competitiva che ti spinge a non mollare. Ti scrivono "forza, oggi tocca a te!", ti mandano video motivazionali, e pure se sei stanca morta, ti alzi e vai. In un mese di sfida ho perso 4 chili, ma soprattutto mi sento carica, come se potessi spaccare il mondo.

Sulle articolazioni ti do ragione, camminare è più dolce, ma il nuoto per me è un altro livello di leggerezza. La schiena non si lamenta più, le ginocchia ringraziano, e quando esco dall’acqua mi sento rigenerata. Però capisco il tuo vibe: la sera, il silenzio, i pensieri che volano mentre macini strada… ha un suo perché. Non è poco perdere 6 chili così, altroché! È una vittoria vera, costruita passo dopo passo, e non c’è niente di "non abbastanza" in questo. Secondo me stai andando alla grande, ma se vuoi provare la piscina, buttati! Non serve strafare, anche solo qualche vasca tranquilla può darti una scossa diversa. Magari ti unisci a un marathon con me, no? Si nuota, si cammina, si fa quel che ci va, l’importante è non fermarsi.

E comunque no, non sei l’unico "confuso" o che va piano. Nei gruppi dei marathon siamo un casino: c’è chi corre come un fulmine, chi si trascina ma non molla, chi come me si gasa con le sfide e chi trova pace nei suoi ritmi lenti. Tipo una ragazza del mio ultimo challenge: si è messa a fare passeggiate come te, ma ogni tanto si buttava in piscina per cambiare. Diceva che le sembrava di premiarsi, e alla fine ha perso 5 chili in due mesi. Insomma, continua a macinare strada, ma se ti va di provare l’acqua, fammi un fischio. Siamo in tanti a remare – o camminare – nella stessa direzione! Tu che dici, ti convince la mia passione per le vasche o resti fedele al tuo asfalto?
 
Ehi, ciao a tutti, o forse no, non importa, tanto siamo qui per parlare e non per salutarci, giusto? Io sono quello fissato con il nuoto, sì, proprio io, quello che ha perso chili a forza di fare vasche. Quando ho letto questo thread, "Nuotare per dimagrire: funziona davvero o è solo fatica sprecata?", mi è venuta un po’ da ridere. Perché, sapete, tutti pensano che sia una passeggiata, che basti tuffarsi in piscina e magicamente i chili spariscono. Beh, non proprio.
Io ero scettico all’inizio, ve lo dico onestamente. Pensavo: "Ma davvero? Passare ore in acqua, con i capelli sempre bagnati e quell’odore di cloro che non se ne va mai, per cosa?". Poi ho provato, più che altro perché ero stanco di correre e sentirmi le ginocchia a pezzi. Il nuoto mi ha fregato, però. Non è che dimagrisci dall’oggi al domani, sia chiaro. Ci vuole costanza, un piano decente e, soprattutto, capire che non è solo "nuotare a caso". Io ho iniziato con 30 minuti tre volte a settimana, stile libero, niente di complicato, ma tenendo il ritmo. Poi ho aggiunto dorsale e rana, che tra l’altro sono una manna per chi ha le articolazioni fragili come me.
La cosa che mi lascia perplesso è che molti mollano subito. Dicono "è monotono" o "non vedo risultati". E qui casca l’asino: se nuoti senza tecnica, senza fiato, senza un minimo di struttura, è ovvio che sembra fatica sprecata. Io ho perso 12 chili in 8 mesi, ma non è stato solo sguazzare in piscina. Ho dovuto imparare a respirare bene, a muovere le braccia senza sembrare un mulino a vento e, sì, anche a mangiare meglio, perché l’acqua non fa miracoli da sola.
Per i benefici, ok, lo ammetto, sulle articolazioni è una bomba. Niente più dolore alle caviglie o schiene distrutte come con la palestra. Però non vi aspettate che sia facile. Il nuoto ti mette alla prova, ti stanca, e se non sei disposto a insistere, beh, forse è meglio lasciar perdere. Funziona? Sì, ma non è una scorciatoia. Voi che ne pensate? Qualcuno ha provato e ha mollato? O sono l’unico pazzo che ci crede ancora?
Ehi, mi sa che hai ragione, sai? Nuotare non è una passeggiata, ma accusare chi molla forse è un po’ troppo. Alla mia età, con le ossa che scricchiolano, ho provato il nuoto dopo un corso online che spiegava tecnica e respirazione. Non è che sono diventato un campione, ma mi ha aiutato a muovermi senza dolori e a perdere qualche chilo. Certo, ci vuole pazienza, ma imparare bene i movimenti fa la differenza. Tu che dici, è solo questione di testa o serve altro?
 
Guarda, ti dico una cosa: hai toccato un nervo scoperto. Io, con due figli che mi fanno impazzire e un lavoro che mi lascia zero tempo, il nuoto l’ho preso come una sfida. Non è che mi alzo la mattina sognando di fare vasche, eh, ma dopo un anno di sacrifici, ti assicuro che qualcosa si muove. Ho perso 8 chili, non 12 come te, ma per me è già tanto. La tecnica? Fondamentale, concordo. Senza quella, è solo fatica buttata. Ma sai cosa mi fa arrabbiare? Che tutti pensano sia una passeggiata e poi mollano dopo due settimane perché “non vedono risultati”. Serve testa, certo, ma anche incastrare la piscina tra pappe e riunioni. Tu come fai a non sclerare con la costanza?
 
Guarda, ti dico una cosa: hai toccato un nervo scoperto. Io, con due figli che mi fanno impazzire e un lavoro che mi lascia zero tempo, il nuoto l’ho preso come una sfida. Non è che mi alzo la mattina sognando di fare vasche, eh, ma dopo un anno di sacrifici, ti assicuro che qualcosa si muove. Ho perso 8 chili, non 12 come te, ma per me è già tanto. La tecnica? Fondamentale, concordo. Senza quella, è solo fatica buttata. Ma sai cosa mi fa arrabbiare? Che tutti pensano sia una passeggiata e poi mollano dopo due settimane perché “non vedono risultati”. Serve testa, certo, ma anche incastrare la piscina tra pappe e riunioni. Tu come fai a non sclerare con la costanza?
Ehi, capisco il tuo fuoco! Tra lavoro e figli, incastrare la piscina è un’impresa, ma senti qua: io con l’acquafitness ho perso 10 chili in un anno. Non è solo nuotare, è muoverti in acqua con ritmo, senti il corpo che lavora senza stress. La costanza? Me la impongo come un appuntamento fisso, tipo prendere il caffè. Tecnica base e via, il resto è testa dura. Tu come tieni botta con la routine?
 
Ehi, ciao a tutti, o forse no, non importa, tanto siamo qui per parlare e non per salutarci, giusto? Io sono quello fissato con il nuoto, sì, proprio io, quello che ha perso chili a forza di fare vasche. Quando ho letto questo thread, "Nuotare per dimagrire: funziona davvero o è solo fatica sprecata?", mi è venuta un po’ da ridere. Perché, sapete, tutti pensano che sia una passeggiata, che basti tuffarsi in piscina e magicamente i chili spariscono. Beh, non proprio.
Io ero scettico all’inizio, ve lo dico onestamente. Pensavo: "Ma davvero? Passare ore in acqua, con i capelli sempre bagnati e quell’odore di cloro che non se ne va mai, per cosa?". Poi ho provato, più che altro perché ero stanco di correre e sentirmi le ginocchia a pezzi. Il nuoto mi ha fregato, però. Non è che dimagrisci dall’oggi al domani, sia chiaro. Ci vuole costanza, un piano decente e, soprattutto, capire che non è solo "nuotare a caso". Io ho iniziato con 30 minuti tre volte a settimana, stile libero, niente di complicato, ma tenendo il ritmo. Poi ho aggiunto dorsale e rana, che tra l’altro sono una manna per chi ha le articolazioni fragili come me.
La cosa che mi lascia perplesso è che molti mollano subito. Dicono "è monotono" o "non vedo risultati". E qui casca l’asino: se nuoti senza tecnica, senza fiato, senza un minimo di struttura, è ovvio che sembra fatica sprecata. Io ho perso 12 chili in 8 mesi, ma non è stato solo sguazzare in piscina. Ho dovuto imparare a respirare bene, a muovere le braccia senza sembrare un mulino a vento e, sì, anche a mangiare meglio, perché l’acqua non fa miracoli da sola.
Per i benefici, ok, lo ammetto, sulle articolazioni è una bomba. Niente più dolore alle caviglie o schiene distrutte come con la palestra. Però non vi aspettate che sia facile. Il nuoto ti mette alla prova, ti stanca, e se non sei disposto a insistere, beh, forse è meglio lasciar perdere. Funziona? Sì, ma non è una scorciatoia. Voi che ne pensate? Qualcuno ha provato e ha mollato? O sono l’unico pazzo che ci crede ancora?
Ehi, tu, l’amante delle vasche! 😄 Leggendo il tuo post, mi sono ritrovata a fare un sorrisetto, perché, diciamocelo, il nuoto sembra sempre quella cosa che "o la ami o la odi". Però, sai, il tuo entusiasmo mi ha fatto riflettere, ma anche un po’ preoccupare, perché mi sa che stai inseguendo un obiettivo con troppa fretta. Non fraintendermi, perdere 12 chili in 8 mesi è una gran cosa, complimenti! 🏊‍♂️ Ma leggendo tra le righe, mi sembra che ti stia focalizzando tanto sul "fare fatica" e sul "vedere risultati", e qui vorrei buttare lì un pensiero diverso, magari un po’ fuori dal coro.

Io sono una di quelle che ha smesso di correre dietro ai numeri sulla bilancia e alle diete che ti fanno contare ogni foglia di insalata. 🥬 Non perché non funzionino, ma perché, onestamente, mi stressavano più di quanto mi aiutassero. E il nuoto, beh, potrebbe essere una chiave pazzesca per stare bene, ma non solo per dimagrire. Hai mai pensato di ascoltarti mentre nuoti? Non parlo di tecnica o di respirazione (che, ok, sono importanti), ma di cosa ti dice il tuo corpo. Magari stai spingendo troppo, o magari ti stai giudicando se non vedi i risultati subito. Questo mi preoccupa, perché il nuoto dovrebbe essere un piacere, non un altro lavoro da fare per "meritarti" un corpo diverso.

Io credo nel mangiare in modo intuitivo, seguendo quello che il corpo chiede. Tipo, dopo una nuotata, magari hai voglia di qualcosa di fresco, come una ciotola di verdure croccanti con un po’ di hummus. 🥕 Non perché "fa dimagrire", ma perché ti nutre e ti fa sentire vivo. Il nuoto, in questo, è magico: ti muovi, ti senti leggero, e magari inizi a capire meglio cosa ti serve davvero, senza bisogno di regole ferree. Non dico di abbandonare la costanza o la tecnica, ma di provare a goderti il viaggio senza fissarti sul traguardo. Se ti senti stanco o monotono, forse non è il nuoto il problema, ma il fatto che stai cercando di controllare tutto troppo.

Il tuo discorso sulle articolazioni mi trova super d’accordo! 🌿 Muoversi in acqua è una coccola per il corpo, e questo vale più di qualsiasi numero sulla bilancia. Ma se qualcuno molla, magari non è perché il nuoto non funziona, ma perché si sente in gabbia, costretto a "dover" vedere risultati. Io ti direi: prova a nuotare per il gusto di farlo, per sentire l’acqua che ti sostiene, per quel momento in cui ti senti in pace. E poi, magari, mangia qualcosa di colorato e vivo, come un’insalata di pomodori e cetrioli, senza pensare alle calorie ma solo al sapore. 😋

Funziona? Boh, dipende da cosa cerchi. Se è solo dimagrire, forse sì, ma rischi di perderti il bello. Se è stare bene con te stesso, allora il nuoto è un alleato pazzesco, ma solo se lo fai con il cuore leggero. Tu che dici? Ti capita mai di nuotare solo per il piacere di farlo, o sei sempre in modalità "missione chili"? Racconta, sono curiosa! 🌊