Nuotare per star bene: la mia storia di perdita di peso e salute

Marlowe

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "un saluto dal bordo piscina"! Sono qui per condividere con voi la mia esperienza, perché se c’è una cosa che ho imparato è che l’acqua può davvero cambiare la vita. Qualche anno fa ero in sovrappeso, mi sentivo sempre stanca e i miei ginocchi protestavano a ogni passo. Provare a correre? Un disastro, troppo impatto sulle articolazioni. Poi, quasi per caso, ho deciso di buttarmi in piscina – letteralmente! – e da lì è iniziato tutto.
All’inizio non sapevo bene cosa fare, galleggiavo un po’ e basta. Ma poi ho scoperto che il nuoto non è solo “fare vasche”. Ho iniziato con sessioni semplici: 20-30 minuti, tre volte a settimana, alternando crawl e dorso. Non sono mai stata una campionessa, ma mi piaceva quella sensazione di leggerezza, come se il mio corpo finalmente respirasse. Con il tempo ho aggiunto qualche esercizio mirato: battute di gambe con la tavoletta per tonificare le cosce, qualche lunghezza a rana per lavorare su braccia e schiena. Niente di complicato, solo movimenti che mi facevano sentire bene.
La cosa bella del nuoto è che non ti massacra le articolazioni. Anzi, le mie ginocchia hanno smesso di lamentarsi e ho iniziato a sentirmi più sciolta, più energica. Non è come correre, dove ogni passo sembra un colpo. In acqua ti muovi senza quasi accorgertene, eppure bruci calorie – e tante! In un’ora di nuoto tranquillo si possono consumare 400-500 calorie, dipende da quanto spingi. Io ho perso 15 chili in un anno, senza diete assurde, solo mangiando un po’ più sano e nuotando regolarmente.
Ora il mio piano tipo è questo: 4 volte a settimana, 40-50 minuti a sessione. Faccio un po’ di riscaldamento con qualche vasca lente, poi alterno stili diversi – crawl, dorso, rana – e finisco con 10 minuti di esercizi leggeri, tipo flessioni contro il bordo o colpi di gambe. Non serve essere esperti, l’importante è iniziare e godersela. E poi, diciamocelo, dopo una nuotata ti senti rigenerato, non distrutto!
Per chi vuole provarci, un consiglio: non abbiate paura di sembrare impacciati all’inizio. Io all’inizio sembravo un pesce fuor d’acqua, ma poi ho preso il ritmo. E se avete problemi di schiena o articolazioni, provate il dorso: è una manna dal cielo. L’acqua ti sostiene, ti coccola quasi, e intanto lavori s
 
Ragazzi, che bella la tua storia! Mi hai fatto quasi venir voglia di tuffarmi in piscina anch’io, ma devo ammettere che l’acqua non è proprio il mio elemento. Però capisco benissimo quella sensazione di trovare un’attività che ti fa sentire bene e non ti distrugge il corpo. Io, per esempio, ho scoperto da un po’ le intervallate sulle scale e non tornerei mai indietro!

In pratica, invece di correre su un campo o sul tapis roulant, ho iniziato a usare le scale di un parco vicino casa. Faccio una specie di HIIT: salgo di corsa, tipo sprint, per 20-30 secondi, poi scendo camminando lentamente per recuperare. Alterno così per 20-30 minuti, a seconda di quanto tempo ho. È una bomba per le gambe e i glutei! Dopo ogni sessione sento proprio i muscoli che bruciano, ma in senso buono, sai? E poi sudo come se avessi corso un’ora intera.

La cosa che mi piace di più è che non stresso troppo le articolazioni, proprio come dici tu con il nuoto. Certo, non è leggero come stare in acqua, ma rispetto alla corsa su strada è un’altra storia. E poi mi dà una soddisfazione pazzesca vedere che resisto sempre di più: all’inizio facevo 5 giri e mi sembrava di morire, ora arrivo a 12 senza problemi! In termini di calorie non ho fatto i conti precisi, ma so che con questi allenamenti intensi si brucia un sacco, e infatti sto vedendo i risultati: in 3 mesi ho perso quasi 8 chili, sempre abbinando una dieta più pulita.

Il tuo piano in piscina sembra super strutturato, mi piace! Io invece sono più “selvaggia”, nel senso che non ho un programma fisso, vado un po’ a sensazione. Di solito faccio 3-4 sessioni a settimana, dipende dagli impegni. Ogni tanto aggiungo qualche squat o affondi dopo le scale per dare una botta in più ai glutei. Però ora che leggo di come alterni gli stili e fai esercizi mirati, quasi quasi mi segno tutto e provo a essere più organizzata!

Grazie per aver condiviso, davvero motivante! E tu che dici, mai provato qualcosa fuori dalla piscina? Tipo, non so, una scalinata tosta per cambiare un po’?😉 Continua così, sei un’ispirazione!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "un saluto dal bordo piscina"! Sono qui per condividere con voi la mia esperienza, perché se c’è una cosa che ho imparato è che l’acqua può davvero cambiare la vita. Qualche anno fa ero in sovrappeso, mi sentivo sempre stanca e i miei ginocchi protestavano a ogni passo. Provare a correre? Un disastro, troppo impatto sulle articolazioni. Poi, quasi per caso, ho deciso di buttarmi in piscina – letteralmente! – e da lì è iniziato tutto.
All’inizio non sapevo bene cosa fare, galleggiavo un po’ e basta. Ma poi ho scoperto che il nuoto non è solo “fare vasche”. Ho iniziato con sessioni semplici: 20-30 minuti, tre volte a settimana, alternando crawl e dorso. Non sono mai stata una campionessa, ma mi piaceva quella sensazione di leggerezza, come se il mio corpo finalmente respirasse. Con il tempo ho aggiunto qualche esercizio mirato: battute di gambe con la tavoletta per tonificare le cosce, qualche lunghezza a rana per lavorare su braccia e schiena. Niente di complicato, solo movimenti che mi facevano sentire bene.
La cosa bella del nuoto è che non ti massacra le articolazioni. Anzi, le mie ginocchia hanno smesso di lamentarsi e ho iniziato a sentirmi più sciolta, più energica. Non è come correre, dove ogni passo sembra un colpo. In acqua ti muovi senza quasi accorgertene, eppure bruci calorie – e tante! In un’ora di nuoto tranquillo si possono consumare 400-500 calorie, dipende da quanto spingi. Io ho perso 15 chili in un anno, senza diete assurde, solo mangiando un po’ più sano e nuotando regolarmente.
Ora il mio piano tipo è questo: 4 volte a settimana, 40-50 minuti a sessione. Faccio un po’ di riscaldamento con qualche vasca lente, poi alterno stili diversi – crawl, dorso, rana – e finisco con 10 minuti di esercizi leggeri, tipo flessioni contro il bordo o colpi di gambe. Non serve essere esperti, l’importante è iniziare e godersela. E poi, diciamocelo, dopo una nuotata ti senti rigenerato, non distrutto!
Per chi vuole provarci, un consiglio: non abbiate paura di sembrare impacciati all’inizio. Io all’inizio sembravo un pesce fuor d’acqua, ma poi ho preso il ritmo. E se avete problemi di schiena o articolazioni, provate il dorso: è una manna dal cielo. L’acqua ti sostiene, ti coccola quasi, e intanto lavori s
Ehi, un saluto bagnato a tutti! La tua storia mi ha colpito davvero, sembra quasi un film: dal sentirti appesantita al trovare nell’acqua una specie di riscatto personale. Mi sono iscritto da poco qui perché ho deciso che è ora di cambiare, di smettere di guardarmi allo specchio e pensare “eh, magari domani”. E leggere quello che hai scritto mi ha acceso una lampadina: il nuoto potrebbe essere la mia strada!

Sono proprio all’inizio, tipo “livello zero”, e sto cercando di capire da dove partire. Tu dici che bastano 20-30 minuti per iniziare, e questo mi dà speranza, perché non ho idea di quanto potrei resistere in piscina senza sentirmi un disastro totale. Mi piace l’idea di non massacrarmi le ginocchia – anche io le sento un po’ quando cammino troppo – e poi quel senso di leggerezza che descrivi… wow, lo voglio provare!

Ho un sacco di domande, scusa se ti tartasso! Come hai fatto a non annoiarti galleggiando e basta? C’è qualche trucco per non sentirsi un pesce spaesato all’inizio? E i 15 chili in un anno… incredibile! Io punto a perderne almeno 10, magari con il nuoto e qualche accorgimento a tavola, niente di estremo, come dici tu. Il tuo piano di 40-50 minuti mi sembra fattibile, magari provo con due volte a settimana per non strafare. Crawl, dorso, rana… ok, devo imparare bene questi stili, su YouTube trovo qualcosa di utile o meglio chiedere in piscina?

Comunque grazie, mi hai dato una carica pazzesca! Domani vado a informarmi sulla piscina vicino casa, voglio buttarmi – sì, anche io letteralmente! – e vedere se riesco a sentirmi rigenerato come dici. Se hai altri consigli per un principiante entusiasta come me, li prendo al volo!
 
Ciao, che storia pazzesca la tua! Mi hai fatto venire una voglia matta di tuffarmi in piscina, anche se ammetto che l’ultima volta che ci ho provato sembravo più un sasso che un pesce! 😅 Davvero, il modo in cui hai descritto quella leggerezza in acqua mi ha preso, e poi il fatto che hai perso 15 chili senza diete assurde… è quello che voglio anch’io, qualcosa di sostenibile.

Visto che sono un fissato dei “cheat meal”, ti butto lì una riflessione: secondo me nuotare può essere un alleato perfetto per chi, come me, si concede un pasto “libero” una volta a settimana. Io di solito faccio un carico bello abbondante – tipo una pizza gigante o un piatto di carbonara che grida vendetta – e ho notato che se mi muovo di più nei giorni dopo, il corpo non ne risente troppo. Il nuoto potrebbe essere la chiave per bilanciare tutto, no? Bruci un sacco di calorie senza ammazzarti di fatica, e magari il metabolismo si tiene bello attivo. Che ne pensi? Hai mai provato a fare una nuotata dopo un pasto così, per “smaltire” un po’?

Per il resto, anche io sono un principiante totale, quindi ti rubo qualche idea dal tuo piano. Partire con 20-30 minuti mi sembra umano, e alternare gli stili per non annoiarmi è geniale. Magari mi guardo un paio di video per non fare figuracce col crawl, ma alla fine credo che in piscina ognuno pensi per sé, no? Grazie per la carica, ora tocca a me buttarmi! E se hai qualche dritta su come non affogare nei primi 5 minuti, ben venga! 😜
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "un saluto dal bordo piscina"! Sono qui per condividere con voi la mia esperienza, perché se c’è una cosa che ho imparato è che l’acqua può davvero cambiare la vita. Qualche anno fa ero in sovrappeso, mi sentivo sempre stanca e i miei ginocchi protestavano a ogni passo. Provare a correre? Un disastro, troppo impatto sulle articolazioni. Poi, quasi per caso, ho deciso di buttarmi in piscina – letteralmente! – e da lì è iniziato tutto.
All’inizio non sapevo bene cosa fare, galleggiavo un po’ e basta. Ma poi ho scoperto che il nuoto non è solo “fare vasche”. Ho iniziato con sessioni semplici: 20-30 minuti, tre volte a settimana, alternando crawl e dorso. Non sono mai stata una campionessa, ma mi piaceva quella sensazione di leggerezza, come se il mio corpo finalmente respirasse. Con il tempo ho aggiunto qualche esercizio mirato: battute di gambe con la tavoletta per tonificare le cosce, qualche lunghezza a rana per lavorare su braccia e schiena. Niente di complicato, solo movimenti che mi facevano sentire bene.
La cosa bella del nuoto è che non ti massacra le articolazioni. Anzi, le mie ginocchia hanno smesso di lamentarsi e ho iniziato a sentirmi più sciolta, più energica. Non è come correre, dove ogni passo sembra un colpo. In acqua ti muovi senza quasi accorgertene, eppure bruci calorie – e tante! In un’ora di nuoto tranquillo si possono consumare 400-500 calorie, dipende da quanto spingi. Io ho perso 15 chili in un anno, senza diete assurde, solo mangiando un po’ più sano e nuotando regolarmente.
Ora il mio piano tipo è questo: 4 volte a settimana, 40-50 minuti a sessione. Faccio un po’ di riscaldamento con qualche vasca lente, poi alterno stili diversi – crawl, dorso, rana – e finisco con 10 minuti di esercizi leggeri, tipo flessioni contro il bordo o colpi di gambe. Non serve essere esperti, l’importante è iniziare e godersela. E poi, diciamocelo, dopo una nuotata ti senti rigenerato, non distrutto!
Per chi vuole provarci, un consiglio: non abbiate paura di sembrare impacciati all’inizio. Io all’inizio sembravo un pesce fuor d’acqua, ma poi ho preso il ritmo. E se avete problemi di schiena o articolazioni, provate il dorso: è una manna dal cielo. L’acqua ti sostiene, ti coccola quasi, e intanto lavori s
Ehi, un saluto dalla notte fonda, direttamente dalla mia cucina!

Devo dirtelo, la tua storia mi ha colpita: il nuoto che ti ha cambiato la vita, quella sensazione di leggerezza in acqua, il modo in cui le tue ginocchia hanno smesso di urlare… mi ci rivedo un po’, anche se il mio problema non è tanto il peso quanto il fatto che la sera divento una specie di aspirapolvere umano. Dopo cena, quando tutti dormono, io mi ritrovo a vagare tra frigo e dispensa, e finisce sempre che mangio robe assurde – tipo crackers con marmellata o avanzi di pizza fredda. È come se la notte mi accendesse una fame che di giorno non esiste.

Il tuo racconto mi ha fatto pensare: forse l’acqua potrebbe essere una chiave anche per me, ma in un altro modo. Non tanto per nuotare (anche se mi hai fatto venir voglia di provare!), ma per spezzare quel rituale serale che mi frega sempre. Magari invece di aprire il frigo potrei prepararmi una tisana, qualcosa di caldo e rilassante, e berla piano vicino alla finestra, come fosse il mio momento “leggero” della giornata. Oppure, visto che parli di rigenerazione, potrei provare a fare un bagno caldo prima di dormire, per calmarmi e non buttarmi sul cibo. Che ne pensi?

I tuoi 15 chili persi senza diete folli mi danno speranza, perché io le odio, le diete. Mi piace l’idea di cambiare le abitudini un passo alla volta, come hai fatto tu con le tue vasche. Ultimamente sto provando a resistere alla tentazione notturna tenendo le mani occupate: tipo colorare o fare qualche puzzle sul telefono. A volte funziona, a volte no, ma quando ci riesco mi sento una vincitrice. Tu hai mai avuto problemi con la fame serale? O il nuoto ti ha sistemato pure quello?

Grazie per aver condiviso, davvero. Mi hai fatto venir voglia di buttarmi – magari non in piscina subito, ma almeno in un’idea nuova per gestire le mie notti!
 
Ciao Marlowe, o forse meglio un “saluto dalla mia stanza in ostello”! La tua storia mi ha davvero preso, sai? Quel modo in cui parli dell’acqua, della leggerezza che ti ha dato, mi ha fatto quasi sentire il cloro addosso, anche se l’ultima volta che ho nuotato ero più che altro impegnato a non bere dalla piscina! Mi piace un sacco come hai trasformato una cosa semplice come il nuoto in un cambiamento vero, senza strafare. Io sono uno studente, sempre di corsa tra lezioni e turni al bar dove lavoro, e il tempo per me è un lusso che non mi posso permettere. Però leggerti mi ha fatto pensare che forse potrei ritagliarmi qualcosa anch’io, no?

La tua idea di muoverti senza massacrarti le articolazioni mi parla proprio. Io non ho grossi problemi di peso, ma sto cercando di tenere la linea perché con il budget che ho – diciamo pure due spicci – finisco spesso a mangiare pasta al burro o roba da discount che non aiuta. La fame serale di cui parli nel tuo messaggio mi suona familiare, anche se per me è più un “attacco da stress” dopo una giornata infinita. Tipo ieri: sono tornato alle 11 passate, e invece di crollare mi sono messo a friggere due uova con del pane vecchio. Buono, eh, ma poi mi guardo allo specchio e penso: “Ok, forse non è il massimo”.

Il nuoto che descrivi mi attira, ma la piscina vicino al campus costa un occhio e io sto già contando le monetine per il caffè. Però mi hai fatto accendere una lampadina: qui in dormitorio c’è una specie di cortile, e anche se non è una piscina, potrei usarlo per fare qualcosa. Tipo, ho un tappetino da yoga che ho preso a 3 euro al mercatino, e potrei provare qualche esercizio leggero la sera, magari degli addominali o un po’ di stretching per scaricare la tensione. Non sarà come le tue vasche, ma potrebbe aiutarmi a non buttarmi sul cibo quando arrivo stanco. Che dici, potrebbe funzionare?

Per l
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "un saluto dal bordo piscina"! Sono qui per condividere con voi la mia esperienza, perché se c’è una cosa che ho imparato è che l’acqua può davvero cambiare la vita. Qualche anno fa ero in sovrappeso, mi sentivo sempre stanca e i miei ginocchi protestavano a ogni passo. Provare a correre? Un disastro, troppo impatto sulle articolazioni. Poi, quasi per caso, ho deciso di buttarmi in piscina – letteralmente! – e da lì è iniziato tutto.
All’inizio non sapevo bene cosa fare, galleggiavo un po’ e basta. Ma poi ho scoperto che il nuoto non è solo “fare vasche”. Ho iniziato con sessioni semplici: 20-30 minuti, tre volte a settimana, alternando crawl e dorso. Non sono mai stata una campionessa, ma mi piaceva quella sensazione di leggerezza, come se il mio corpo finalmente respirasse. Con il tempo ho aggiunto qualche esercizio mirato: battute di gambe con la tavoletta per tonificare le cosce, qualche lunghezza a rana per lavorare su braccia e schiena. Niente di complicato, solo movimenti che mi facevano sentire bene.
La cosa bella del nuoto è che non ti massacra le articolazioni. Anzi, le mie ginocchia hanno smesso di lamentarsi e ho iniziato a sentirmi più sciolta, più energica. Non è come correre, dove ogni passo sembra un colpo. In acqua ti muovi senza quasi accorgertene, eppure bruci calorie – e tante! In un’ora di nuoto tranquillo si possono consumare 400-500 calorie, dipende da quanto spingi. Io ho perso 15 chili in un anno, senza diete assurde, solo mangiando un po’ più sano e nuotando regolarmente.
Ora il mio piano tipo è questo: 4 volte a settimana, 40-50 minuti a sessione. Faccio un po’ di riscaldamento con qualche vasca lente, poi alterno stili diversi – crawl, dorso, rana – e finisco con 10 minuti di esercizi leggeri, tipo flessioni contro il bordo o colpi di gambe. Non serve essere esperti, l’importante è iniziare e godersela. E poi, diciamocelo, dopo una nuotata ti senti rigenerato, non distrutto!
Per chi vuole provarci, un consiglio: non abbiate paura di sembrare impacciati all’inizio. Io all’inizio sembravo un pesce fuor d’acqua, ma poi ho preso il ritmo. E se avete problemi di schiena o articolazioni, provate il dorso: è una manna dal cielo. L’acqua ti sostiene, ti coccola quasi, e intanto lavori s
Ehi, un saluto bagnato a te dal lato profondo della piscina! La tua storia mi ha davvero colpito, sai? Quel senso di stanchezza e quei dolori alle ginocchia di cui parli… mi ci ritrovo proprio, e mi sa che non sono l’unica. Il nuoto sembra quasi un miracolo leggendo quello che hai scritto, soprattutto quel “ti muovi senza accorgertene ma bruci calorie”. Io sono ferma da un po’, sempre con la scusa che “non ho tempo” o “non sono capace”, ma il tuo racconto mi ha fatto venire una voglia matta di provare.

Mi piace come hai descritto quella leggerezza in acqua, quasi una liberazione. Anch’io ho qualche chilo di troppo e le articolazioni che si lamentano, soprattutto dopo una giornata in piedi. Il dorso che hai nominato potrebbe essere un buon punto di partenza per me, no? Niente pressione, solo me e l’acqua. E poi quel tuo “non abbiate paura di sembrare impacciati”… grazie, davvero, perché è proprio quello che mi blocca.

Sto pensando di buttarmi, magari con 20 minuti due volte a settimana per iniziare. Niente di esagerato, giusto per sentire com’è. Tu che dici, può funzionare? Magari poi ti scrivo come va, se non annego prima (scherzo!). Grazie per aver condiviso, mi hai dato una spinta che non mi aspettavo.
 
Ehi, un tuffo nel tuo post e già mi sembra di galleggiare! La tua storia è carina, sì, ma parli come se il nuoto fosse l’unica cosa al mondo. Leggerezza, calorie bruciate, articolazioni felici… ok, ho capito, l’acqua ti ha salvato. Io invece sto qui con le mie app che contano passi e calorie, e non mi serve una piscina per sentirmi a posto. Buttarmi? Boh, forse, ma 20 minuti due volte a settimana mi sembrano una passeggiata, non un allenamento. Fai pure le tue vasche, io resto sulla terraferma per ora.
 
Ehi, capisco il tuo scetticismo, ognuno ha il suo modo di affrontare la bilancia! Il nuoto per me è stato una svolta, ma non è che sto dicendo che sia l’unico sentiero per arrivare al traguardo. Galleggiare mi ha aiutato a scaricare chili e pensieri, però è vero, ci vuole tempo e non è per tutti. Le tue app e i tuoi passi sono una strada altrettanto valida, l’importante è muoversi, no? Io prima di buttarmi in piscina ero proprio come te, contavo tutto, camminavo fino a consumarmi le suole. Poi ho provato l’acqua e mi sono accorto che quei 20 minuti, anche se sembrano poco, mi rimettevano in sesto, soprattutto quando il freddo inizia a farsi sentire e la voglia di uscire cala. Non ti sto convincendo a tuffarti, eh, resta pure sulla terraferma se ti trovi bene, ma magari un giorno prova a fare un giro in piscina, giusto per vedere com’è. Alla fine, l’obiettivo è star bene, che sia a bracciate o a passi!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "un saluto dal bordo piscina"! Sono qui per condividere con voi la mia esperienza, perché se c’è una cosa che ho imparato è che l’acqua può davvero cambiare la vita. Qualche anno fa ero in sovrappeso, mi sentivo sempre stanca e i miei ginocchi protestavano a ogni passo. Provare a correre? Un disastro, troppo impatto sulle articolazioni. Poi, quasi per caso, ho deciso di buttarmi in piscina – letteralmente! – e da lì è iniziato tutto.
All’inizio non sapevo bene cosa fare, galleggiavo un po’ e basta. Ma poi ho scoperto che il nuoto non è solo “fare vasche”. Ho iniziato con sessioni semplici: 20-30 minuti, tre volte a settimana, alternando crawl e dorso. Non sono mai stata una campionessa, ma mi piaceva quella sensazione di leggerezza, come se il mio corpo finalmente respirasse. Con il tempo ho aggiunto qualche esercizio mirato: battute di gambe con la tavoletta per tonificare le cosce, qualche lunghezza a rana per lavorare su braccia e schiena. Niente di complicato, solo movimenti che mi facevano sentire bene.
La cosa bella del nuoto è che non ti massacra le articolazioni. Anzi, le mie ginocchia hanno smesso di lamentarsi e ho iniziato a sentirmi più sciolta, più energica. Non è come correre, dove ogni passo sembra un colpo. In acqua ti muovi senza quasi accorgertene, eppure bruci calorie – e tante! In un’ora di nuoto tranquillo si possono consumare 400-500 calorie, dipende da quanto spingi. Io ho perso 15 chili in un anno, senza diete assurde, solo mangiando un po’ più sano e nuotando regolarmente.
Ora il mio piano tipo è questo: 4 volte a settimana, 40-50 minuti a sessione. Faccio un po’ di riscaldamento con qualche vasca lente, poi alterno stili diversi – crawl, dorso, rana – e finisco con 10 minuti di esercizi leggeri, tipo flessioni contro il bordo o colpi di gambe. Non serve essere esperti, l’importante è iniziare e godersela. E poi, diciamocelo, dopo una nuotata ti senti rigenerato, non distrutto!
Per chi vuole provarci, un consiglio: non abbiate paura di sembrare impacciati all’inizio. Io all’inizio sembravo un pesce fuor d’acqua, ma poi ho preso il ritmo. E se avete problemi di schiena o articolazioni, provate il dorso: è una manna dal cielo. L’acqua ti sostiene, ti coccola quasi, e intanto lavori s
No response.
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "un saluto dal bordo piscina"! Sono qui per condividere con voi la mia esperienza, perché se c’è una cosa che ho imparato è che l’acqua può davvero cambiare la vita. Qualche anno fa ero in sovrappeso, mi sentivo sempre stanca e i miei ginocchi protestavano a ogni passo. Provare a correre? Un disastro, troppo impatto sulle articolazioni. Poi, quasi per caso, ho deciso di buttarmi in piscina – letteralmente! – e da lì è iniziato tutto.
All’inizio non sapevo bene cosa fare, galleggiavo un po’ e basta. Ma poi ho scoperto che il nuoto non è solo “fare vasche”. Ho iniziato con sessioni semplici: 20-30 minuti, tre volte a settimana, alternando crawl e dorso. Non sono mai stata una campionessa, ma mi piaceva quella sensazione di leggerezza, come se il mio corpo finalmente respirasse. Con il tempo ho aggiunto qualche esercizio mirato: battute di gambe con la tavoletta per tonificare le cosce, qualche lunghezza a rana per lavorare su braccia e schiena. Niente di complicato, solo movimenti che mi facevano sentire bene.
La cosa bella del nuoto è che non ti massacra le articolazioni. Anzi, le mie ginocchia hanno smesso di lamentarsi e ho iniziato a sentirmi più sciolta, più energica. Non è come correre, dove ogni passo sembra un colpo. In acqua ti muovi senza quasi accorgertene, eppure bruci calorie – e tante! In un’ora di nuoto tranquillo si possono consumare 400-500 calorie, dipende da quanto spingi. Io ho perso 15 chili in un anno, senza diete assurde, solo mangiando un po’ più sano e nuotando regolarmente.
Ora il mio piano tipo è questo: 4 volte a settimana, 40-50 minuti a sessione. Faccio un po’ di riscaldamento con qualche vasca lente, poi alterno stili diversi – crawl, dorso, rana – e finisco con 10 minuti di esercizi leggeri, tipo flessioni contro il bordo o colpi di gambe. Non serve essere esperti, l’importante è iniziare e godersela. E poi, diciamocelo, dopo una nuotata ti senti rigenerato, non distrutto!
Per chi vuole provarci, un consiglio: non abbiate paura di sembrare impacciati all’inizio. Io all’inizio sembravo un pesce fuor d’acqua, ma poi ho preso il ritmo. E se avete problemi di schiena o articolazioni, provate il dorso: è una manna dal cielo. L’acqua ti sostiene, ti coccola quasi, e intanto lavori s
No response.
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "un saluto dal bordo piscina"! Sono qui per condividere con voi la mia esperienza, perché se c’è una cosa che ho imparato è che l’acqua può davvero cambiare la vita. Qualche anno fa ero in sovrappeso, mi sentivo sempre stanca e i miei ginocchi protestavano a ogni passo. Provare a correre? Un disastro, troppo impatto sulle articolazioni. Poi, quasi per caso, ho deciso di buttarmi in piscina – letteralmente! – e da lì è iniziato tutto.
All’inizio non sapevo bene cosa fare, galleggiavo un po’ e basta. Ma poi ho scoperto che il nuoto non è solo “fare vasche”. Ho iniziato con sessioni semplici: 20-30 minuti, tre volte a settimana, alternando crawl e dorso. Non sono mai stata una campionessa, ma mi piaceva quella sensazione di leggerezza, come se il mio corpo finalmente respirasse. Con il tempo ho aggiunto qualche esercizio mirato: battute di gambe con la tavoletta per tonificare le cosce, qualche lunghezza a rana per lavorare su braccia e schiena. Niente di complicato, solo movimenti che mi facevano sentire bene.
La cosa bella del nuoto è che non ti massacra le articolazioni. Anzi, le mie ginocchia hanno smesso di lamentarsi e ho iniziato a sentirmi più sciolta, più energica. Non è come correre, dove ogni passo sembra un colpo. In acqua ti muovi senza quasi accorgertene, eppure bruci calorie – e tante! In un’ora di nuoto tranquillo si possono consumare 400-500 calorie, dipende da quanto spingi. Io ho perso 15 chili in un anno, senza diete assurde, solo mangiando un po’ più sano e nuotando regolarmente.
Ora il mio piano tipo è questo: 4 volte a settimana, 40-50 minuti a sessione. Faccio un po’ di riscaldamento con qualche vasca lente, poi alterno stili diversi – crawl, dorso, rana – e finisco con 10 minuti di esercizi leggeri, tipo flessioni contro il bordo o colpi di gambe. Non serve essere esperti, l’importante è iniziare e godersela. E poi, diciamocelo, dopo una nuotata ti senti rigenerato, non distrutto!
Per chi vuole provarci, un consiglio: non abbiate paura di sembrare impacciati all’inizio. Io all’inizio sembravo un pesce fuor d’acqua, ma poi ho preso il ritmo. E se avete problemi di schiena o articolazioni, provate il dorso: è una manna dal cielo. L’acqua ti sostiene, ti coccola quasi, e intanto lavori s
Ehi, un saluto dalla cucina mediterranea! La tua storia in piscina mi ha colpito, sai? Quel senso di leggerezza di cui parli lo capisco bene, perché anch’io sto trovando il mio ritmo con la dieta mediterranea. Non proprio acqua, ma tanto pesce, verdure e un filo d’olio d’oliva che fa la differenza. Tipo ieri: ho fatto un’orata al forno con pomodorini, olive nere e un po’ di origano, tutto su un letto di zucchine grigliate. Semplice, saziante e ti senti bene, senza pesare sullo stomaco. Da quando mangio così, sto perdendo chili piano piano, ma soprattutto mi sento più energico, come te dopo una nuotata. Il trucco è la costanza, no? Tu nuoti, io spadello, ma alla fine è lo stesso viaggio: sentirsi meglio un passo alla volta. Continua a darci dentro in vasca!
 
Ehi, un saluto dalla cucina mediterranea! La tua storia in piscina mi ha colpito, sai? Quel senso di leggerezza di cui parli lo capisco bene, perché anch’io sto trovando il mio ritmo con la dieta mediterranea. Non proprio acqua, ma tanto pesce, verdure e un filo d’olio d’oliva che fa la differenza. Tipo ieri: ho fatto un’orata al forno con pomodorini, olive nere e un po’ di origano, tutto su un letto di zucchine grigliate. Semplice, saziante e ti senti bene, senza pesare sullo stomaco. Da quando mangio così, sto perdendo chili piano piano, ma soprattutto mi sento più energico, come te dopo una nuotata. Il trucco è la costanza, no? Tu nuoti, io spadello, ma alla fine è lo stesso viaggio: sentirsi meglio un passo alla volta. Continua a darci dentro in vasca!