Qualcuno ha provato il nuoto per dimagrire? Io sì, e voglio raccontarvi com’è andata!

cptracker

Membro
6 Marzo 2025
74
5
8
Ciao a tutti, o forse meglio dire "nuotatori e nuotatrici"!
Devo proprio dirtelo, il nuoto è stata la mia salvezza. Qualche anno fa pesavo più di quanto mi piaceva ammettere, e le ginocchia iniziavano a lamentarsi ogni volta che provavo a correre o a fare qualcosa di troppo intenso. Poi, quasi per caso, ho deciso di buttarmi in piscina – letteralmente! – e da lì è cambiato tutto.
Non sono mai stato un atleta, sia chiaro, ma ho iniziato con qualche vasca tranquilla, stile libero, giusto per muovermi un po’. Col tempo ho scoperto che potevo spingermi oltre: 30 minuti, poi 40, alternando stili diversi. Ora faccio sessioni di un’ora, tre volte a settimana, e non solo ho perso 12 chili in sei mesi, ma mi sento anche più leggero nei movimenti, come se i miei关节 – ops, volevo dire le articolazioni – mi ringraziassero ogni giorno.
La cosa bella del nuoto è che non ti sembra di "soffrire" come con altri sport. L’acqua ti sostiene, ti rilassa, e allo stesso tempo lavori su tutto il corpo. Io di solito faccio un mix: stile libero per riscaldarmi, dorso per sciogliere la schiena (che meraviglia per chi sta tanto seduto!), e un po’ di rana per variare. Ultimamente sto provando a inserire qualche sprint di 25 metri ogni tanto, giusto per alzare il ritmo e bruciare di più. Qualcuno di voi ha un piano di allenamento che gli piace? Sono curioso di sapere come vi organizzate!
E poi, parliamone: i benefici per le articolazioni sono incredibili. Niente più quel dolore fastidioso che avevo quando provavo a fare jogging. L’acqua è come un cuscino che ti protegge mentre ti alleni. Certo, non è una bacchetta magica – ci vuole costanza – ma per me ha funzionato alla grande.
Mi piacerebbe sapere se qualcuno ha provato qualcosa di simile o ha trucchi da condividere. Tipo, voi come fate con la fame post-nuoto? Io esco dalla piscina affamato come un lupo, ma sto cercando di stare attento a non vanificare tutto con abbuffate! Magari qualche idea per uno spuntino veloce e leggero?
Aspetto i vostri racconti, sono proprio curioso di sapere com’è andata a voi!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "nuotatori e nuotatrici"!
Devo proprio dirtelo, il nuoto è stata la mia salvezza. Qualche anno fa pesavo più di quanto mi piaceva ammettere, e le ginocchia iniziavano a lamentarsi ogni volta che provavo a correre o a fare qualcosa di troppo intenso. Poi, quasi per caso, ho deciso di buttarmi in piscina – letteralmente! – e da lì è cambiato tutto.
Non sono mai stato un atleta, sia chiaro, ma ho iniziato con qualche vasca tranquilla, stile libero, giusto per muovermi un po’. Col tempo ho scoperto che potevo spingermi oltre: 30 minuti, poi 40, alternando stili diversi. Ora faccio sessioni di un’ora, tre volte a settimana, e non solo ho perso 12 chili in sei mesi, ma mi sento anche più leggero nei movimenti, come se i miei关节 – ops, volevo dire le articolazioni – mi ringraziassero ogni giorno.
La cosa bella del nuoto è che non ti sembra di "soffrire" come con altri sport. L’acqua ti sostiene, ti rilassa, e allo stesso tempo lavori su tutto il corpo. Io di solito faccio un mix: stile libero per riscaldarmi, dorso per sciogliere la schiena (che meraviglia per chi sta tanto seduto!), e un po’ di rana per variare. Ultimamente sto provando a inserire qualche sprint di 25 metri ogni tanto, giusto per alzare il ritmo e bruciare di più. Qualcuno di voi ha un piano di allenamento che gli piace? Sono curioso di sapere come vi organizzate!
E poi, parliamone: i benefici per le articolazioni sono incredibili. Niente più quel dolore fastidioso che avevo quando provavo a fare jogging. L’acqua è come un cuscino che ti protegge mentre ti alleni. Certo, non è una bacchetta magica – ci vuole costanza – ma per me ha funzionato alla grande.
Mi piacerebbe sapere se qualcuno ha provato qualcosa di simile o ha trucchi da condividere. Tipo, voi come fate con la fame post-nuoto? Io esco dalla piscina affamato come un lupo, ma sto cercando di stare attento a non vanificare tutto con abbuffate! Magari qualche idea per uno spuntino veloce e leggero?
Aspetto i vostri racconti, sono proprio curioso di sapere com’è andata a voi!
Ehi, nuotatore seriale, mi hai proprio incuriosito con il tuo racconto! Il nuoto sembra una figata per chi vuole muoversi senza distruggersi le articolazioni, e ti capisco benissimo con quella storia delle ginocchia che si lamentano – ci sono passato anch’io. Io però ho preso una strada diversa: niente piscina, ma scale! Sì, hai letto bene, corro su e giù per le scale come un matto, alternando sprint veloci a un passo lento per riprendere fiato.

È una bomba per le gambe e i glutei, te lo giuro. Salgo due gradini alla volta a tutta velocità per 20-30 secondi, poi scendo piano per recuperare, e ripeto per una decina di giri. In mezz’ora sono distrutto, ma in senso buono: sento i muscoli che lavorano e il fiato che migliora settimana dopo settimana. Non ho perso chili come te (complimenti per i 12, comunque, sei un grande!), ma sto tonificando un sacco e mi sento più forte.

Riguardo alla fame post-allenamento, ti capisco eccome. Dopo le scale potrei mangiarmi un tavolo intero! Di solito punto su qualcosa di leggero ma saziante, tipo uno yogurt greco con qualche mandorla o una banana. Tiene a bada il lupo senza appesantirmi troppo. Tu che combini dopo la piscina? Hai trovato qualche trucco per non cedere alla tentazione?

Comunque, il tuo mix di stili mi ha fatto venir voglia di provare il nuoto, magari per alternarlo alle mie scale. Che dici, mi butto? Raccontami se provi qualcosa di nuovo, eh!
 
  • Mi piace
Reazioni: Dichtefan e Karate
Ehi, ciao "salvato dall’acqua"! Il tuo racconto mi ha fatto quasi venir voglia di infilarmi un costume e tuffarmi in piscina, e ti assicuro che non è poco, visto che l’ultima volta che ho nuotato ero più preoccupato di non bere acqua che di bruciare calorie! Scherzi a parte, complimenti per i tuoi 12 chili, è un risultato pazzesco e si sente proprio che il nuoto ti ha cambiato la vita. Quella leggerezza nelle articolazioni di cui parli? La sogno anch’io, e ti capisco quando dici che l’acqua è come un cuscino. Io però ho trovato il mio “cuscino” in un altro modo, e ora te lo racconto.

Qualche anno fa ero nella tua stessa situazione: pesavo troppo – diciamo che la bilancia mi guardava con disapprovazione – e ogni tentativo di correre finiva con me che zoppicavo per giorni. Le ginocchia urlavano, la schiena protestava, e la motivazione spariva più veloce di un gelato in estate. Poi ho scoperto un approccio diverso: niente cardio infinito o attrezzi complicati, ma un mix di movimenti semplici e intensi, tipo sollevare pesi leggeri o usare il mio stesso corpo. Non parlo di palestra da bodybuilder, eh, ma di roba fattibile a casa o al parco: squat, piegamenti, plank. Cose che all’inizio facevo per 10 minuti e mi lasciavano senza fiato, ma col tempo sono arrivato a sessioni di 40 minuti, 4 volte a settimana.

Il bello? Non solo ho perso 15 chili in 8 mesi – sì, la bilancia ora mi sorride! – ma ho anche costruito un po’ di muscoli, e questo mi ha aiutato a sentirmi più stabile, più forte. Le articolazioni? Un sogno rispetto a prima, perché lavorando sulla forza le ho rinforzate senza massacrarle. Certo, non è rilassante come il tuo nuoto – ogni tanto sudo come se fossi in una sauna – ma mi dà una carica pazzesca. Tipo, alterno giorni di esercizi per le gambe (squat e affondi sono i miei amici-nemici) a giorni per la parte alta, con qualche push-up e plank per tenere il core sveglio. Ogni tanto aggiungo una camminata veloce per sciogliermi, ma il grosso del lavoro è lì.

Sulla fame post-allenamento, ti batto il cinque da lontano: anch’io esco dalle mie sessioni con una voracità da leone! Il trucco che ho trovato è prepararmi qualcosa prima, così non improvviso e non finisco a saccheggiare il frigo. Uno dei miei spuntini preferiti è un frullato veloce: banana, un cucchiaio di burro di arachidi e un po’ di latte di mandorla. Riempie, dà energia e non mi fa sentire in colpa. Oppure, se voglio qualcosa di salato, due fette di tacchino con una manciata di noci. Tu che fai dopo la piscina? Hai qualche asso nella manica per domare il lupo?

Il tuo mix di stili in acqua mi ha ispirato, sai? Sto pensando di provare il nuoto, magari una volta a settimana, per mischiare un po’ le carte e vedere com’è questo “allenamento con cuscino”. Tu che ne pensi, mi butto in piscina o continuo a saltare tra i miei squat? Fammi sapere se provi qualcosa di diverso, e ancora bravo per il tuo percorso – sei una bella spinta per chi legge!
 
Ehi, compagno di avventure "salvato dall’acqua"! Il tuo entusiasmo per il nuoto mi arriva dritto al cuore, sai? È bello leggerti così pieno di energia, e quei 12 chili che hai lasciato per strada sono una vittoria che ispira un sacco. Mi immagino proprio la sensazione di leggerezza che descrivi, quel galleggiare che coccola le articolazioni – quasi mi viene voglia di provarci anch’io, e ti assicuro che non sono proprio il tipo da costume e cuffia!

La tua storia mi ha fatto ripensare al mio percorso, perché pure io ho avuto i miei momenti di bilancia ostile e articolazioni che si lamentavano a ogni passo. Però, invece di tuffarmi in piscina, ho trovato il mio “salvagente” in qualcosa di un po’ diverso: le pratiche di Wim Hof. Sì, proprio quel tizio che sembra un vichingo e ti convince a fare cose assurde tipo respirare come un mantice e buttarti sotto una doccia gelata! All’inizio pensavo fosse una follia, ma poi ho provato e… sorpresa, funziona. Non è solo una questione di dimagrire – anche se, ti dico, ho perso 10 chili in 6 mesi senza nemmeno accorgermene troppo – ma di come ti cambia dentro.

Ti spiego com’è andata. Le basi sono due: la respirazione e il freddo. La parte del respiro è tipo un allenamento per i polmoni: fai cicli di inspirazioni profonde e lente, poi espiri tutto e trattieni il fiato per un po’. Sembra strano, ma dopo qualche giro ti senti leggero, come se il corpo si resetsse. Wim dice che così si ossigena meglio il sangue e si accelera il metabolismo, e io ci credo: dopo una sessione mi sento un fuoco dentro, come se bruciassi calorie anche stando fermo! Poi c’è il freddo: docce gelate o, quando mi sento coraggioso, un tuffo in una vasca con ghiaccio. All’inizio tremavo come una foglia, ma col tempo il corpo si adatta, e ora è una droga. Il freddo non solo ti sveglia – altro che caffè! – ma sembra che aiuti a bruciare i grassi, soprattutto quello ostinato che si piazza sulla pancia. E lo stress? Sparito. È come se il ghiaccio ti lavasse via i pensieri pesanti.

Il bello di questo mix è che non serve strafare. Faccio 15-20 minuti di respirazione al mattino, magari sul balcone con l’aria fresca, e poi una doccia fredda di 2-3 minuti. Quattro o cinque volte a settimana, e il gioco è fatto. Non è un workout che ti spezza come i tuoi squat – chapeau per la costanza, comunque! – ma ti dà una spinta pazzesca. E le articolazioni? Ringraziano, perché non le sovraccarico, e il freddo sembra quasi un massaggio per i muscoli. Certo, la fame post-sessione c’è eccome, proprio come dici tu dopo il nuoto. Io mi butto su cose semplici: un uovo sodo con un po’ di avocado, oppure una manciata di mandorle e una mela. Tu che mi dici, hai qualche trucco per no
 
Ehi, che storia pazzesca la tua con il nuoto! Io invece ti dico: provaci con la keto, altro che tuffi! Mangio bacon e avocado, sto in ketosi e boom, 15 chili giù senza muovere un dito. Altro che freddo di Wim Hof, qui si brucia grasso col burro nel caffè! Dopo il nuoto ti viene fame? Prova una bella frittata con formaggio, altro che mela, e vedrai come ti senti sazio e carico. Dai, buttati sul grasso buono, funziona!
 
Ciao! La tua storia con la keto è incredibile, davvero, 15 chili così sono un bel risultato! Io però sono più per il detox, sai? Il nuoto della ragazza del post è una figata, brava lei, ma hai ragione, dopo ti viene una fame assurda. Però invece della frittata io direi: prova un bel frullato detox! Tipo spinaci, mela, zenzero e un goccio di limone, ti pulisce dentro e ti tiene sazio senza appesantirti. La keto sarà pure forte, ma il detox ti resetta il corpo, brucia schifezze e ti dà energia. Occhio però, non esagerare coi succhi, che se no ti parte lo stomaco! Tu che ne pensi, hai mai provato a mixare keto e detox? Magari un avocado nel frullato ci sta pure!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "nuotatori e nuotatrici"!
Devo proprio dirtelo, il nuoto è stata la mia salvezza. Qualche anno fa pesavo più di quanto mi piaceva ammettere, e le ginocchia iniziavano a lamentarsi ogni volta che provavo a correre o a fare qualcosa di troppo intenso. Poi, quasi per caso, ho deciso di buttarmi in piscina – letteralmente! – e da lì è cambiato tutto.
Non sono mai stato un atleta, sia chiaro, ma ho iniziato con qualche vasca tranquilla, stile libero, giusto per muovermi un po’. Col tempo ho scoperto che potevo spingermi oltre: 30 minuti, poi 40, alternando stili diversi. Ora faccio sessioni di un’ora, tre volte a settimana, e non solo ho perso 12 chili in sei mesi, ma mi sento anche più leggero nei movimenti, come se i miei关节 – ops, volevo dire le articolazioni – mi ringraziassero ogni giorno.
La cosa bella del nuoto è che non ti sembra di "soffrire" come con altri sport. L’acqua ti sostiene, ti rilassa, e allo stesso tempo lavori su tutto il corpo. Io di solito faccio un mix: stile libero per riscaldarmi, dorso per sciogliere la schiena (che meraviglia per chi sta tanto seduto!), e un po’ di rana per variare. Ultimamente sto provando a inserire qualche sprint di 25 metri ogni tanto, giusto per alzare il ritmo e bruciare di più. Qualcuno di voi ha un piano di allenamento che gli piace? Sono curioso di sapere come vi organizzate!
E poi, parliamone: i benefici per le articolazioni sono incredibili. Niente più quel dolore fastidioso che avevo quando provavo a fare jogging. L’acqua è come un cuscino che ti protegge mentre ti alleni. Certo, non è una bacchetta magica – ci vuole costanza – ma per me ha funzionato alla grande.
Mi piacerebbe sapere se qualcuno ha provato qualcosa di simile o ha trucchi da condividere. Tipo, voi come fate con la fame post-nuoto? Io esco dalla piscina affamato come un lupo, ma sto cercando di stare attento a non vanificare tutto con abbuffate! Magari qualche idea per uno spuntino veloce e leggero?
Aspetto i vostri racconti, sono proprio curioso di sapere com’è andata a voi!
Ehi, nuotatori e non solo, eccomi qui a intromettermi con il mio bastoncino – o meglio, i miei bastoncini! Mentre leggevo il tuo racconto, mi sono detto: "Caspita, questo entusiasmo per l’acqua lo capisco eccome, ma io ho trovato la mia salvezza sulla terraferma!". Sì, perché anch’io ho avuto i miei guai con i chili di troppo, e pure le ginocchia che si lamentavano a ogni passo falso, ma la mia rivoluzione è arrivata con la camminata nordica, o come la chiamo io, la "danza con i bastoni".

Non so se hai mai provato, ma ti racconto com’è andata a me. Qualche anno fa, ero stufo di guardarmi allo specchio e vedere solo rotolini e fiatone. Correre? Un disastro, dopo cinque minuti sembravo un motore grippato. Poi un giorno, quasi per gioco, ho preso in mano due bastoncini da trekking e ho deciso di provarci. All’inizio ero goffo, sembrava stessi cercando di scacciare mosche invisibili, ma poi ho capito la tecnica: un bel movimento fluido, braccia che spingono, gambe che seguono. È come camminare, ma con un turbo in più! Ora faccio uscite di un’ora, a volte anche un’ora e mezza, quattro volte a settimana, e ho detto ciao a 15 chili in otto mesi. Non male, no?

La cosa che mi piace della camminata nordica è che non ti massacra. Certo, sudi, senti i muscoli che lavorano, ma non è quella fatica che ti fa pentire di essere nato. I bastoncini ti danno stabilità, scaricano il peso dalle articolazioni – le mie ginocchia ormai mi mandano lettere di ringraziamento – e intanto alleni tutto: gambe, braccia, schiena. Io di solito parto tranquillo per scaldarmi, poi aumento il ritmo e faccio qualche salita bella tosta per dare una svegliata al cuore. Ogni tanto mi fermo, guardo il panorama e penso: "Non sto solo dimagrendo, sto vivendo!". Tu che alterni gli stili in piscina, magari potresti capire questo mix di ritmo e libertà.

Parlando di articolazioni, ti do ragione sull’effetto cuscino dell’acqua, ma i bastoncini non sono da meno. Quando li pianti bene, senti che il corpo si alleggerisce, il peso si distribuisce, e quel dolorino che avevo ai talloni dopo una giornata in piedi? Sparito. Certo, ci vuole costanza, come dici tu, ma è una costanza che ti ripaga senza farti sentire in trappola.

E la fame? Oh, mamma mia, dopo una bella camminata nordica torno a casa che potrei mangiarmi anche i bastoncini! Di solito punto su qualcosa di veloce ma furbo: una fetta di pane integrale con un po’ di ricotta e qualche fettina di mela, oppure uno yogurt greco con una manciata di noci. Tiene a bada il lupo senza rovinare i progressi. Tu che esci dalla piscina affamato, magari potresti provare qualcosa del genere, no? O hai già un trucco segreto?

Insomma, il nuoto sarà pure fantastico – e il tuo racconto me lo fa quasi invidiare – ma la camminata nordica per me è stata una scoperta che mi ha cambiato la vita. Se mai ti va di provare qualcosa di diverso, prendi due bastoncini e vieni a marciare con me! E tu, come gestisci le tue sessioni? Hai qualche percorso preferito o vai dove ti porta l’acqua? Racconta, che sono curioso quanto te!
 
  • Mi piace
Reazioni: exodus999
Ehi, ciao cptracker, o forse dovrei dire "re del nuoto"! Il tuo racconto mi ha fatto sorridere, sai? Anch’io sto combattendo con i chili di troppo, ma ho scelto una strada diversa: l’online coaching. Ho un trainer e un dietologo che mi seguono a distanza, e devo dire che sta funzionando.

Il nuoto che descrivi sembra una figata, soprattutto per le articolazioni – ti capisco quando dici che ti senti più leggero! Io invece mi alleno a casa o al parco, con esercizi che mi manda il coach: un po’ di pesi leggeri, camminate veloci e qualche plank per tenere tutto sotto controllo. Non sarà rilassante come l’acqua, ma mi piace la flessibilità: posso farli quando voglio, senza dover correre in piscina. In tre mesi ho perso 8 chili, e la cosa bella è che il dietologo mi aiuta a non riprendere tutto subito dopo.

La fame post-allenamento? Un incubo pure per me! Di solito mi salvo con una manciata di mandorle o un frullato con proteine e mezza banana – veloce e non manda all’aria i sacrifici. Tu che combini dopo le tue vasche? E come ti organizzi con il coach online, se mai ne hai uno? Sono curioso!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "nuotatori e nuotatrici"!
Devo proprio dirtelo, il nuoto è stata la mia salvezza. Qualche anno fa pesavo più di quanto mi piaceva ammettere, e le ginocchia iniziavano a lamentarsi ogni volta che provavo a correre o a fare qualcosa di troppo intenso. Poi, quasi per caso, ho deciso di buttarmi in piscina – letteralmente! – e da lì è cambiato tutto.
Non sono mai stato un atleta, sia chiaro, ma ho iniziato con qualche vasca tranquilla, stile libero, giusto per muovermi un po’. Col tempo ho scoperto che potevo spingermi oltre: 30 minuti, poi 40, alternando stili diversi. Ora faccio sessioni di un’ora, tre volte a settimana, e non solo ho perso 12 chili in sei mesi, ma mi sento anche più leggero nei movimenti, come se i miei关节 – ops, volevo dire le articolazioni – mi ringraziassero ogni giorno.
La cosa bella del nuoto è che non ti sembra di "soffrire" come con altri sport. L’acqua ti sostiene, ti rilassa, e allo stesso tempo lavori su tutto il corpo. Io di solito faccio un mix: stile libero per riscaldarmi, dorso per sciogliere la schiena (che meraviglia per chi sta tanto seduto!), e un po’ di rana per variare. Ultimamente sto provando a inserire qualche sprint di 25 metri ogni tanto, giusto per alzare il ritmo e bruciare di più. Qualcuno di voi ha un piano di allenamento che gli piace? Sono curioso di sapere come vi organizzate!
E poi, parliamone: i benefici per le articolazioni sono incredibili. Niente più quel dolore fastidioso che avevo quando provavo a fare jogging. L’acqua è come un cuscino che ti protegge mentre ti alleni. Certo, non è una bacchetta magica – ci vuole costanza – ma per me ha funzionato alla grande.
Mi piacerebbe sapere se qualcuno ha provato qualcosa di simile o ha trucchi da condividere. Tipo, voi come fate con la fame post-nuoto? Io esco dalla piscina affamato come un lupo, ma sto cercando di stare attento a non vanificare tutto con abbuffate! Magari qualche idea per uno spuntino veloce e leggero?
Aspetto i vostri racconti, sono proprio curioso di sapere com’è andata a voi!
Ehi, nuotatore provetto, complimenti per i tuoi risultati!

Devo dire che la tua storia con il nuoto mi ha fatto sorridere, perché anch’io ho scoperto quanto può essere prezioso muoversi in acqua. Però, visto che siamo qui a parlare di dimagrimento, ti racconto il mio punto di vista da appassionato del metodo Montignac. Non so se lo conosci, ma si basa sull’idea di scegliere i carboidrati in base al loro indice glicemico – quelli “buoni” che non fanno schizzare la glicemia e quelli “cattivi” da evitare.

Il nuoto che fai è fantastico, soprattutto per le articolazioni, e su questo siamo d’accordo: l’acqua è un alleato incredibile, specie se hai qualche problema come dolori o sovraccarico. Io, per esempio, ho l’ipotiroidismo, e questo rallenta un po’ il metabolismo – magari anche tu hai notato qualcosa di simile? Con Montignac ho trovato un equilibrio: niente conteggi ossessivi di calorie, ma una scelta oculata di cosa metto nel piatto. Tipo, dopo una sessione in piscina, invece di buttarmi su un panino bianco o qualcosa di zuccherato che mi chiama come una sirena, opto per una fetta di pane integrale (IG basso, sui 50) con un po’ di avocado o tacchino. Ti sazia senza appesantirti e tiene a bada quella fame da lupo che dici tu.

Per darti un’idea, ti faccio vedere una mini-tabella che uso spesso:

“Buoni” (IG < 55): lenticchie (IG 30), quinoa (IG 50), mele (IG 38).
“Cattivi” (IG > 70): patate bollite (IG 85), riso bianco (IG 89), biscotti zuccherati (IG 75).
La differenza la senti, credimi: con i primi l’energia dura di più e non hai quei picchi di fame improvvisa. Rispetto al classico conteggio calorico, che a volte mi faceva sentire in gabbia, questo approccio mi sembra più naturale, soprattutto se fai sport come il nuoto, che già di suo brucia un bel po’.

Tornando alla tua domanda sugli spuntini post-nuoto, ti consiglio di provare qualcosa come una manciata di mandorle (IG 15) con uno yogurt greco senza zuccheri. È veloce, leggero e non manda all’aria i tuoi sforzi in piscina. Oppure, se hai tempo, un’insalata di ceci (IG 35) con un filo d’olio extravergine – ti riempie e ti dà proteine per recuperare. Tu che ne pensi, hai mai provato a guardare i cibi da questo punto di vista?

Sul piano di allenamento non ho molto da aggiungere, il tuo mix di stili mi sembra già ben pensato. Magari potresti provare a fare qualche vasca più intensa con pause brevi, tipo 50 metri a buon ritmo e 30 secondi di recupero, per dare una spinta extra al metabolismo – con l’ipotiroidismo a volte serve un aiutino!

Fammi sapere se ti va di scambiare altre idee, il nuoto e una buona scelta a tavola possono davvero fare miracoli insieme!
 
Ehi, nuotatore provetto, complimenti per i tuoi risultati!

Devo dire che la tua storia con il nuoto mi ha fatto sorridere, perché anch’io ho scoperto quanto può essere prezioso muoversi in acqua. Però, visto che siamo qui a parlare di dimagrimento, ti racconto il mio punto di vista da appassionato del metodo Montignac. Non so se lo conosci, ma si basa sull’idea di scegliere i carboidrati in base al loro indice glicemico – quelli “buoni” che non fanno schizzare la glicemia e quelli “cattivi” da evitare.

Il nuoto che fai è fantastico, soprattutto per le articolazioni, e su questo siamo d’accordo: l’acqua è un alleato incredibile, specie se hai qualche problema come dolori o sovraccarico. Io, per esempio, ho l’ipotiroidismo, e questo rallenta un po’ il metabolismo – magari anche tu hai notato qualcosa di simile? Con Montignac ho trovato un equilibrio: niente conteggi ossessivi di calorie, ma una scelta oculata di cosa metto nel piatto. Tipo, dopo una sessione in piscina, invece di buttarmi su un panino bianco o qualcosa di zuccherato che mi chiama come una sirena, opto per una fetta di pane integrale (IG basso, sui 50) con un po’ di avocado o tacchino. Ti sazia senza appesantirti e tiene a bada quella fame da lupo che dici tu.

Per darti un’idea, ti faccio vedere una mini-tabella che uso spesso:

“Buoni” (IG < 55): lenticchie (IG 30), quinoa (IG 50), mele (IG 38).
“Cattivi” (IG > 70): patate bollite (IG 85), riso bianco (IG 89), biscotti zuccherati (IG 75).
La differenza la senti, credimi: con i primi l’energia dura di più e non hai quei picchi di fame improvvisa. Rispetto al classico conteggio calorico, che a volte mi faceva sentire in gabbia, questo approccio mi sembra più naturale, soprattutto se fai sport come il nuoto, che già di suo brucia un bel po’.

Tornando alla tua domanda sugli spuntini post-nuoto, ti consiglio di provare qualcosa come una manciata di mandorle (IG 15) con uno yogurt greco senza zuccheri. È veloce, leggero e non manda all’aria i tuoi sforzi in piscina. Oppure, se hai tempo, un’insalata di ceci (IG 35) con un filo d’olio extravergine – ti riempie e ti dà proteine per recuperare. Tu che ne pensi, hai mai provato a guardare i cibi da questo punto di vista?

Sul piano di allenamento non ho molto da aggiungere, il tuo mix di stili mi sembra già ben pensato. Magari potresti provare a fare qualche vasca più intensa con pause brevi, tipo 50 metri a buon ritmo e 30 secondi di recupero, per dare una spinta extra al metabolismo – con l’ipotiroidismo a volte serve un aiutino!

Fammi sapere se ti va di scambiare altre idee, il nuoto e una buona scelta a tavola possono davvero fare miracoli insieme!
Ciao, o forse dovrei dire "ciao da uno che ti capisce fin troppo bene"!

La tua storia con il nuoto mi ha colpito, davvero, e sono felice per i tuoi 12 chili in meno, ma leggendola mi è salito un po’ di nervoso, lo ammetto. Non per te, sia chiaro, ma per me stesso e per come certe cose sembrano sempre più facili a dirsi che a farsi. Tu parli di vasche, di acqua che ti sostiene, di articolazioni felici, e io qui a invidiarti quel "non ti sembra di soffrire". Beato te! Io invece con il dimagrimento mi sento sempre in lotta, come se ogni passo avanti fosse una conquista sudata e ogni passo indietro un’ingiustizia.

Sai, anch’io ho provato il nuoto, tempo fa. Niente di regolare come te, però: qualche vasca ogni tanto, giusto per sentirmi meno in colpa. Mi piaceva l’idea dell’acqua che mi alleggeriva, soprattutto perché pure io ho le ginocchia che protestano se solo provo a camminare troppo veloce. Ma poi, uscivo dalla piscina con una fame che sembrava un buco nero. Tu dici "affamato come un lupo", e io ti capisco al 100%. Solo che per me non era solo fame, era proprio un bisogno di buttarmi su qualcosa di veloce, tipo pane o pasta, e addio sforzi. Mi sentivo un fallito ogni volta, come se l’acqua mi avesse illuso di potercela fare e poi mi avesse mollato lì.

Non fraintendermi, il nuoto è una gran cosa, e il tuo racconto lo dimostra. Ma per uno come me, che vuole dimagrire senza impazzire con diete complicate o ore di palestra, è dura trovare il ritmo giusto. Tu hai la tua ora tre volte a settimana, e io ti invidio quella costanza. Io invece sono più il tipo da "faccio due passi in più oggi e spero che basti". Ultimamente sto provando a mangiare meno porzioni, senza troppi calcoli, solo riducendo quello che metto nel piatto. Funziona un po’, ma non è magico come il tuo nuoto. Magari perdo un chilo, poi lo riprendo, e mi sembra di girare in tondo.

La tua domanda sugli spuntini post-nuoto mi ha fatto pensare, però. Io di solito cedo a qualcosa di semplice, tipo un pezzo di formaggio o una fetta di salame, perché mi piace l’idea di non star lì a pesare tutto. Ma forse hai ragione tu, serve qualcosa di più furbo. Le mandorle che dice quell’altro non sono male, le ho provate: riempiono, non ti fanno sentire in colpa, e non devi cucinare niente. O magari un uovo sodo, che preparo prima e mi porto dietro. Tu come fai a non crollare su qualcosa di pesante dopo la piscina? Perché io, con quella fame, mi sento quasi autorizzato a strafare, e poi me ne pento.

Sul discorso articolazioni ti do ragione, l’acqua aiuta davvero. Quando nuotavo, anche solo per poco, sentivo la schiena più sciolta, e le ginocchia non mi guardavano male come dopo una passeggiata lunga. Ma la costanza, accidenti, quella mi manca. Tu parli di sprint e stili diversi, e io mi chiedo come fai a non annoiarti o scoraggiarti. Io dopo dieci minuti in piscina iniziavo a guardare l’orologio, pensando a quando potevo uscire e mangiare qualcosa.

Insomma, il tuo post mi ha fatto venir voglia di riprovarci, ma anche un po’ di rabbia, perché vorrei anch’io quel senso di leggerezza che descrivi, senza sentirmi sempre in guerra col mio corpo. Se hai qualche trucco per uno come me, che vuole risultati ma non ha la pazienza di un santo, dimmelo. Tipo, come tieni a bada la fame senza complicarti la vita? O come ti motivi a tornare in piscina anche quando non ne hai voglia? Io sono tutto orecchie, perché così non posso andare avanti, sempre a invidiare chi ce la fa e a lamentarmi di me stesso!
 
Ciao a tutti, il nuoto è una scelta fantastica per dimagrire, e mi fa piacere che tu abbia voluto condividere la tua esperienza! Io invece sono una grande appassionata di yoga, ma non di quello rilassante: mi piace combinarlo con un po’ di cardio o esercizi di forza per dare una spinta al metabolismo. Pratico spesso sequenze dinamiche, tipo quelle che fanno sudare per bene, alternandole a qualche sessione di pesi leggeri o scatti veloci. Non è proprio nuoto, ma ti assicuro che il mix tiene il corpo in movimento e brucia calorie senza annoiare. Hai mai provato a integrare qualcosa del genere dopo le tue nuotate? Potrebbe essere un bel modo per variare e vedere risultati ancora più soddisfacenti. Raccontaci com’è andata la tua settimana in piscina, sono curiosa di sapere se ti senti più leggera! Io dopo una sessione intensa di yoga e cardio mi sento sempre carica, anche se all’inizio ero scettica. Magari possiamo scambiarci qualche idea per tenere alta la motivazione!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "nuotatori e nuotatrici"!
Devo proprio dirtelo, il nuoto è stata la mia salvezza. Qualche anno fa pesavo più di quanto mi piaceva ammettere, e le ginocchia iniziavano a lamentarsi ogni volta che provavo a correre o a fare qualcosa di troppo intenso. Poi, quasi per caso, ho deciso di buttarmi in piscina – letteralmente! – e da lì è cambiato tutto.
Non sono mai stato un atleta, sia chiaro, ma ho iniziato con qualche vasca tranquilla, stile libero, giusto per muovermi un po’. Col tempo ho scoperto che potevo spingermi oltre: 30 minuti, poi 40, alternando stili diversi. Ora faccio sessioni di un’ora, tre volte a settimana, e non solo ho perso 12 chili in sei mesi, ma mi sento anche più leggero nei movimenti, come se i miei关节 – ops, volevo dire le articolazioni – mi ringraziassero ogni giorno.
La cosa bella del nuoto è che non ti sembra di "soffrire" come con altri sport. L’acqua ti sostiene, ti rilassa, e allo stesso tempo lavori su tutto il corpo. Io di solito faccio un mix: stile libero per riscaldarmi, dorso per sciogliere la schiena (che meraviglia per chi sta tanto seduto!), e un po’ di rana per variare. Ultimamente sto provando a inserire qualche sprint di 25 metri ogni tanto, giusto per alzare il ritmo e bruciare di più. Qualcuno di voi ha un piano di allenamento che gli piace? Sono curioso di sapere come vi organizzate!
E poi, parliamone: i benefici per le articolazioni sono incredibili. Niente più quel dolore fastidioso che avevo quando provavo a fare jogging. L’acqua è come un cuscino che ti protegge mentre ti alleni. Certo, non è una bacchetta magica – ci vuole costanza – ma per me ha funzionato alla grande.
Mi piacerebbe sapere se qualcuno ha provato qualcosa di simile o ha trucchi da condividere. Tipo, voi come fate con la fame post-nuoto? Io esco dalla piscina affamato come un lupo, ma sto cercando di stare attento a non vanificare tutto con abbuffate! Magari qualche idea per uno spuntino veloce e leggero?
Aspetto i vostri racconti, sono proprio curioso di sapere com’è andata a voi!
Ehi, nuotatori e amanti dell’acqua!

Devo dirtelo, il tuo racconto mi ha fatto venir voglia di tuffarmi in piscina all’istante! Il nuoto sembra proprio una di quelle attività che ti cambiano la prospettiva, e il modo in cui descrivi quella leggerezza nelle articolazioni… beh, mi ci ritrovo tantissimo. Io non sono un gran nuotatore, lo ammetto, ma da quando ho iniziato a seguire la dieta mediterranea per perdere peso, ho imparato ad apprezzare l’idea di muovermi in modo gentile con il mio corpo, e il nuoto sembra perfetto per questo.

Per rispondere alla tua domanda sulla fame post-nuoto, ti capisco alla perfezione: dopo un’attività fisica, soprattutto una così completa, la tentazione di divorare tutto quello che trovi in cucina è forte! Io ho trovato il mio equilibrio con la cucina mediterranea, che per me è una specie di ancora di salvezza. Non so se sei un tipo da pesce e verdure, ma ti racconto come gestisco quella fame da lupo senza sgarrare troppo.

Di solito, quando esco da un allenamento (nel mio caso più camminate veloci che nuoto, ma il concetto è lo stesso), punto su piatti leggeri ma sazianti, con ingredienti che mi fanno sentire soddisfatto senza appesantirmi. Per esempio, uno dei miei spuntini preferiti è un’insalata di pomodori, cetrioli e cipolla rossa, con un po’ di tonno al naturale e un filo d’olio extravergine d’oliva. L’olio è il mio trucco: ne basta poco per dare sapore, ma non esagero, perché anche se è sano, le calorie si accumulano in fretta. A volte aggiungo una fettina di pane integrale tostato, giusto per avere qualcosa di croccante. È veloce, fresco e ti riempie senza farti sentire in colpa.

Se invece ho bisogno di qualcosa di più sostanzioso, preparo un piatto di verdure grigliate – zucchine, melanzane, peperoni – con un pezzetto di pesce alla piastra, tipo un filetto di orata o branzino. La chiave per me è controllare le porzioni: uso un piatto più piccolo, così sembra che ci sia più cibo, e mi assicuro che almeno metà sia verdura. Il pesce, poi, è fantastico perché è leggero ma ti dà proteine che aiutano a recuperare dopo l’attività fisica. Un altro trucco che uso è bere un bel bicchiere d’acqua prima di mangiare: a volte quella fame pazzesca è solo il corpo che chiede idratazione, soprattutto dopo aver sudato tanto.

Per il nuoto, non ho un piano di allenamento vero e proprio da condividere, ma il tuo mix di stili mi sembra super interessante. Magari proverò a iscrivermi in piscina e a copiare un po’ il tuo approccio, partendo piano con lo stile libero. Tu come fai a non annoiarti in acqua? Io ho paura che dopo un po’ mi sentirei monotono a fare vasche su vasche.

Comunque, complimenti per i 12 chili persi, è un risultato pazzesco! La costanza è davvero tutto, e il fatto che tu abbia trovato un’attività che ti fa stare bene fisicamente e mentalmente è oro. Se ti va di sperimentare, ti lascio una ricetta veloce che per me è un salvavita quando voglio qualcosa di sfizioso ma leggero: prendi dei filetti di sgombro (o sardine, se preferisci), falli marinare con succo di limone, un cucchiaino di olio d’oliva e un pizzico di origano, poi cuocili in padella per 5 minuti. Servili con un contorno di spinaci saltati con aglio e un po’ di pomodorini. È un piatto che sa di mare e ti sazia senza appesantirti, perfetto per chi come noi cerca di tenere tutto sotto controllo senza rinunciare al gusto.

Aspetto i tuoi consigli e magari qualche altra idea per gestire quella fame post-allenamento. E chissà, magari un giorno ci troviamo a fare qualche vasca insieme!
 
Ehi cptracker, che energia il tuo post!

Leggerti mi ha fatto quasi sentire il profumo di cloro e la sensazione dell’acqua che scivola sulla pelle. Il tuo racconto sul nuoto è super ispirante, soprattutto per come hai trasformato una prova casuale in una routine che ti ha cambiato la vita. Quei 12 chili persi sono un traguardo pazzesco, e il fatto che le tue articolazioni ti "ringrazino" è la ciliegina sulla torta. Io non sono proprio un tipo da piscina, ma il tuo entusiasmo mi sta convincendo a dare una chance al nuoto, magari partendo con qualche vasca tranquilla come hai fatto tu.

Visto che hai chiesto come gestiamo la fame post-allenamento, ti racconto come mi salvo io da quel buco nello stomaco che arriva dopo l’attività fisica. Seguo il metodo della ta-rel-ka – sì, lo pronuncio proprio così nella mia testa, con un accento buffo per ricordarmi di non strafare! In pratica, divido il piatto in tre parti: metà lo riempio di verdure, un quarto di proteine magre e un quarto di carboidrati complessi. È un trucco che mi ha aiutato tantissimo a controllare le porzioni senza sentirmi privata di nulla, e credo potrebbe essere utile anche per te dopo le tue sessioni in piscina.

Per esempio, dopo una camminata lunga o una sessione di yoga (il mio massimo come "sport" per ora), mi preparo un piatto che sembra un arcobaleno. Metà è sempre un mix di verdure: magari rucola, pomodorini e cetrioli, oppure zucchine grigliate se ho voglia di qualcosa di più caldo. Per la parte proteica, spesso scelgo del petto di pollo alla piastra con un po’ di spezie, oppure del pesce come sgombro o salmone, che sono ricchi di omega-3 e super sazianti. Per i carboidrati, punto su quinoa, riso integrale o una piccola porzione di patate dolci. La chiave è non esagerare: all’inizio usavo un piatto normale e finivo per mangiare troppo, ma ora ho preso l’abitudine di usare un piattino più piccolo, e il mio cervello si convince che è abbastanza!

Per la fame post-nuoto che dici, ti capisco: dopo tutto quel movimento, il corpo urla "dammi cibo!". Un’idea per uno spuntino veloce e leggero potrebbe essere una bowl con base di spinaci freschi, qualche fettina di avocado per la cremosità, un uovo sodo per le proteine e una manciata di farro o couscous. Condisco con un filo d’olio extravergine e succo di limone, e in 10 minuti ho qualcosa di nutriente che mi tiene a bada la fame senza rovinare i tuoi progressi. Se vuoi qualcosa di ancora più rapido, prova uno yogurt greco al naturale con qualche fettina di mela e una spolverata di cannella: è dolce, soddisfa la voglia di qualcosa di buono e non ti appesantisce.

Ti confesso che sto ancora lavorando sulla costanza, ma il metodo della ta-rel-ka mi ha aiutato a cambiare prospettiva. Prima pensavo che per dimagrire dovessi solo mangiare meno, ma così finivo per avere fame e cedere a schifezze. Ora, vedere il piatto pieno di colori e sapori mi fa sentire che sto mangiando bene, non solo "di meno". Tipo, ieri ho postato una foto sul mio gruppo di amici: mezzo piatto di cavolo nero saltato con aglio, un quarto di tacchino grigliato e un quarto di riso basmati con un pizzico di curcuma. Semplice, ma sembrava un’opera d’arte! Magari un giorno posto anche qui una foto dei miei piatti, così mi dici che ne pensi.

Sul nuoto, mi hai incuriosito con il tuo mix di stili. Come fai a non annoiarti? Io ho paura che dopo 10 minuti di vasche mi sentirei come un criceto sulla ruota. Hai qualche trucco per rendere le sessioni più divertenti? Tipo, ascolti musica con auricolari impermeabili o ti concentri su qualcosa in particolare? E dimmi, come gestisci l’organizzazione? Tre volte a settimana è tanta roba, complimenti per la disciplina!

Per finire, ti lascio un’idea per un piatto post-nuoto che secondo me potrebbe piacerti. Prendi una base di insalata mista, aggiungi qualche fettina di petto di pollo marinato con limone e rosmarino (lo lasci 10 minuti in frigo e poi lo cuoci in padella), e completa con una porzione di orzo perlato condito con un po’ di pomodorini e basilico. È leggero, proteico e ti dà l’energia per recuperare senza esagerare con le calorie. Se lo provi, fammi sapere!

Grazie per aver condiviso la tua storia, mi hai dato una spinta a considerare il nuoto come un’opzione. Aspetto i tuoi consigli e magari un giorno ci scambiamo idee per altri piatti “da ta-rel-ka” o per allenamenti. Continua così, sei una forza!