Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno se ho voglia di salutare oggi.
È strano guardarsi indietro, sapete? Ci sono giorni in cui il cibo è un abbraccio caldo, una coperta che mi avvolge quando tutto sembra andare storto. Poi ci sono i momenti in cui mi guardo allo specchio e mi chiedo: "Ma perché continuo a farmi questo?"
Ho provato di tutto, davvero. La keto, con quei piatti pieni di burro e avocado – all’inizio mi sentivo una guerriera, poi però mi mancava il profumo del pane. Le calorie contate, con l’app che sembrava giudicarmi a ogni boccone. E il digiuno, oh, il digiuno... 16 ore senza mangiare e mi sentivo leggera, quasi eterea, ma poi arrivava la sera e finivo per abbuffarmi di biscotti come se non ci fosse un domani.
Ogni metodo ha qualcosa di buono, ve lo giuro. La palestra mi ha dato forza, quel senso di "posso farcela" quando sollevi un peso che non pensavi di riuscire a toccare. Ma poi tornavo a casa, stanca, e una pizza intera spariva senza che me ne accorgessi. È un ciclo, un’altalena tra il controllo e il lasciarmi andare.
Non so se questa sia una storia di successo o solo un racconto di alti e bassi. Forse sto ancora cercando quel equilibrio, quella pace con me stessa e con il piatto davanti a me. Qualcuno di voi ci è passato?

È strano guardarsi indietro, sapete? Ci sono giorni in cui il cibo è un abbraccio caldo, una coperta che mi avvolge quando tutto sembra andare storto. Poi ci sono i momenti in cui mi guardo allo specchio e mi chiedo: "Ma perché continuo a farmi questo?"

Ho provato di tutto, davvero. La keto, con quei piatti pieni di burro e avocado – all’inizio mi sentivo una guerriera, poi però mi mancava il profumo del pane. Le calorie contate, con l’app che sembrava giudicarmi a ogni boccone. E il digiuno, oh, il digiuno... 16 ore senza mangiare e mi sentivo leggera, quasi eterea, ma poi arrivava la sera e finivo per abbuffarmi di biscotti come se non ci fosse un domani.
Ogni metodo ha qualcosa di buono, ve lo giuro. La palestra mi ha dato forza, quel senso di "posso farcela" quando sollevi un peso che non pensavi di riuscire a toccare. Ma poi tornavo a casa, stanca, e una pizza intera spariva senza che me ne accorgessi. È un ciclo, un’altalena tra il controllo e il lasciarmi andare.
Non so se questa sia una storia di successo o solo un racconto di alti e bassi. Forse sto ancora cercando quel equilibrio, quella pace con me stessa e con il piatto davanti a me. Qualcuno di voi ci è passato?

