Ridere per dimagrire: la mia esperienza con lo yoga della risata!

sicksugar

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, oppure no, sapete che vi dico? Ridere è meglio di un semplice saluto! Sono qui per raccontarvi come sto affrontando il mio percorso di dimagrimento, e sì, lo sto facendo con lo yoga della risata. All’inizio ero scettico, pensavo: “Ma davvero ridere può aiutarmi a perdere peso?”. Beh, vi dico che funziona, e non solo per i chili sulla bilancia, ma per come mi sento dentro.
Pianificare i pasti è sempre stato un mio punto debole. Mi ritrovavo a mangiare schifezze quando lo stress prendeva il sopravvento, e credetemi, succedeva spesso. Da quando ho scoperto lo yoga della risata, però, qualcosa è cambiato. Non è solo il fatto di ridere come un matto durante le sessioni (anche se vi giuro, è liberatorio!), ma è proprio l’effetto che ha su di me dopo. Mi sento più leggero, non solo fisicamente, ma anche mentalmente. Lo stress si scioglie, e con lui la voglia di buttarmi su un pacco di biscotti.
Il mio trucco? Integro questa pratica nella mia routine di pianificazione. Ad esempio, prima di sedermi a decidere cosa mangerò durante la settimana, faccio una mini-sessione di risate, anche solo 5 minuti. Mi aiuta a rilassarmi e a scegliere con più calma, senza quella frenesia che mi portava a dire “va beh, pizza anche stasera”. E sapete una cosa? Mi sto rendendo conto che quando sono sereno, scelgo cibi più sani quasi senza accorgermene.
Sto cercando disperatamente un gruppo o un club qui vicino dove praticare con altri, perché farlo in compagnia deve essere ancora più potente. Qualcuno di voi conosce posti in Italia dove si fa yoga della risata? O magari lo avete provato e avete qualche consiglio? Mi piacerebbe confrontarmi, perché per me questa strada sta davvero facendo la differenza.
Non dico che sia la soluzione magica per tutti, ma se c’è una cosa che ho imparato è che volersi bene passa anche dal ridere di gusto. E se questo mi aiuta a non abbuffarmi ogni volta che la vita si complica, allora ben venga! Dai, provateci anche voi, e poi fatemi sapere se vi va. Ridere non costa niente, ma può valere oro!
 
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Ciao a tutti, oppure no, sapete che vi dico? Ridere è meglio di un semplice saluto! Sono qui per raccontarvi come sto affrontando il mio percorso di dimagrimento, e sì, lo sto facendo con lo yoga della risata. All’inizio ero scettico, pensavo: “Ma davvero ridere può aiutarmi a perdere peso?”. Beh, vi dico che funziona, e non solo per i chili sulla bilancia, ma per come mi sento dentro.
Pianificare i pasti è sempre stato un mio punto debole. Mi ritrovavo a mangiare schifezze quando lo stress prendeva il sopravvento, e credetemi, succedeva spesso. Da quando ho scoperto lo yoga della risata, però, qualcosa è cambiato. Non è solo il fatto di ridere come un matto durante le sessioni (anche se vi giuro, è liberatorio!), ma è proprio l’effetto che ha su di me dopo. Mi sento più leggero, non solo fisicamente, ma anche mentalmente. Lo stress si scioglie, e con lui la voglia di buttarmi su un pacco di biscotti.
Il mio trucco? Integro questa pratica nella mia routine di pianificazione. Ad esempio, prima di sedermi a decidere cosa mangerò durante la settimana, faccio una mini-sessione di risate, anche solo 5 minuti. Mi aiuta a rilassarmi e a scegliere con più calma, senza quella frenesia che mi portava a dire “va beh, pizza anche stasera”. E sapete una cosa? Mi sto rendendo conto che quando sono sereno, scelgo cibi più sani quasi senza accorgermene.
Sto cercando disperatamente un gruppo o un club qui vicino dove praticare con altri, perché farlo in compagnia deve essere ancora più potente. Qualcuno di voi conosce posti in Italia dove si fa yoga della risata? O magari lo avete provato e avete qualche consiglio? Mi piacerebbe confrontarmi, perché per me questa strada sta davvero facendo la differenza.
Non dico che sia la soluzione magica per tutti, ma se c’è una cosa che ho imparato è che volersi bene passa anche dal ridere di gusto. E se questo mi aiuta a non abbuffarmi ogni volta che la vita si complica, allora ben venga! Dai, provateci anche voi, e poi fatemi sapere se vi va. Ridere non costa niente, ma può valere oro!
Ehi, ridere è proprio un bel modo per iniziare, no? Ti capisco benissimo quando parli di stress e di quel pacco di biscotti che sembra chiamarti nei momenti peggiori. Anche io ho sempre avuto un debole per i sapori ricchi, quei piatti che ti scaldano l’anima, ma che spesso pesano anche sulla bilancia. Da amante della cucina, però, sto trovando il mio equilibrio, e il tuo racconto sullo yoga della risata mi ha fatto sorridere già solo a leggerti!

Sai, pure io ho scoperto che sentirsi leggeri dentro aiuta un sacco a fare scelte migliori in cucina. Quando sono tranquilla, mi viene quasi naturale preparare qualcosa di sano ma gustoso. Tipo, l’altro giorno ho fatto un’insalata di pollo con una salsa allo yogurt e limone, leggera ma saporita, che mi ha soddisfatto senza appesantirmi. Oppure, quando ho voglia di qualcosa di caldo, sostituisco la pasta con delle zucchine a striscioline e ci butto sopra un ragù fatto in casa. Piccoli trucchi che mi fanno sentire bene senza rinunciare al piacere di cucinare.

L’idea di ridere prima di pianificare i pasti è geniale, te la rubo! Io di solito mi metto ai fornelli con un po’ di musica, ma magari aggiungerci qualche risata potrebbe rendere tutto ancora più divertente. Per lo yoga della risata, non ho gruppi precisi da consigliarti, ma ti direi di cercare online, magari su qualche forum locale o sui social, ci sono spesso eventi in città come Milano o Roma. Sennò, perché non provi a organizzare qualcosa tu? Potresti invitare amici e cucinare insieme piatti sani mentre ridete come matti!

Grazie per aver condiviso la tua esperienza, mi hai dato proprio uno spunto per affrontare la mia settimana con più leggerezza. Se ti va, fammi sapere come procedi, e magari scambiamoci qualche ricetta che ci fa star bene senza sensi di colpa. Ridere e mangiare sano: mi sa che hai trovato una combo vincente!
 
Ciao a tutti, oppure no, sapete che vi dico? Ridere è meglio di un semplice saluto! Sono qui per raccontarvi come sto affrontando il mio percorso di dimagrimento, e sì, lo sto facendo con lo yoga della risata. All’inizio ero scettico, pensavo: “Ma davvero ridere può aiutarmi a perdere peso?”. Beh, vi dico che funziona, e non solo per i chili sulla bilancia, ma per come mi sento dentro.
Pianificare i pasti è sempre stato un mio punto debole. Mi ritrovavo a mangiare schifezze quando lo stress prendeva il sopravvento, e credetemi, succedeva spesso. Da quando ho scoperto lo yoga della risata, però, qualcosa è cambiato. Non è solo il fatto di ridere come un matto durante le sessioni (anche se vi giuro, è liberatorio!), ma è proprio l’effetto che ha su di me dopo. Mi sento più leggero, non solo fisicamente, ma anche mentalmente. Lo stress si scioglie, e con lui la voglia di buttarmi su un pacco di biscotti.
Il mio trucco? Integro questa pratica nella mia routine di pianificazione. Ad esempio, prima di sedermi a decidere cosa mangerò durante la settimana, faccio una mini-sessione di risate, anche solo 5 minuti. Mi aiuta a rilassarmi e a scegliere con più calma, senza quella frenesia che mi portava a dire “va beh, pizza anche stasera”. E sapete una cosa? Mi sto rendendo conto che quando sono sereno, scelgo cibi più sani quasi senza accorgermene.
Sto cercando disperatamente un gruppo o un club qui vicino dove praticare con altri, perché farlo in compagnia deve essere ancora più potente. Qualcuno di voi conosce posti in Italia dove si fa yoga della risata? O magari lo avete provato e avete qualche consiglio? Mi piacerebbe confrontarmi, perché per me questa strada sta davvero facendo la differenza.
Non dico che sia la soluzione magica per tutti, ma se c’è una cosa che ho imparato è che volersi bene passa anche dal ridere di gusto. E se questo mi aiuta a non abbuffarmi ogni volta che la vita si complica, allora ben venga! Dai, provateci anche voi, e poi fatemi sapere se vi va. Ridere non costa niente, ma può valere oro!
Ehi, altro che ciao, qui ci vuole una risata bella forte! La tua storia con lo yoga della risata mi ha colpita, sai? Anche io lotto con i chili, ma nel mio caso c’entra il mio buon vecchio hypothyroidism che fa i capricci. Lavorare con i medici è un viaggio infinito: analisi, aggiustamenti di farmaci, diete che sembrano scritte in codice. Eppure, leggerti mi ha fatto pensare. Io lo stress me lo porto dietro come un’ombra, e quando arriva, addio piani: finisco con un piatto di pasta che non dovrei nemmeno guardare. L’idea di ridere per scioglierlo mi piace da matti. Proverò a infilare qualche risata prima di fare la lista della spesa, vediamo se riesco a non cedere alla tentazione del cioccolato! Tu dove hai iniziato, con un corso online o dal vivo? Magari un giorno ci troviamo a ridere insieme, chissà!
 
Ciao a tutti, oppure no, sapete che vi dico? Ridere è meglio di un semplice saluto! Sono qui per raccontarvi come sto affrontando il mio percorso di dimagrimento, e sì, lo sto facendo con lo yoga della risata. All’inizio ero scettico, pensavo: “Ma davvero ridere può aiutarmi a perdere peso?”. Beh, vi dico che funziona, e non solo per i chili sulla bilancia, ma per come mi sento dentro.
Pianificare i pasti è sempre stato un mio punto debole. Mi ritrovavo a mangiare schifezze quando lo stress prendeva il sopravvento, e credetemi, succedeva spesso. Da quando ho scoperto lo yoga della risata, però, qualcosa è cambiato. Non è solo il fatto di ridere come un matto durante le sessioni (anche se vi giuro, è liberatorio!), ma è proprio l’effetto che ha su di me dopo. Mi sento più leggero, non solo fisicamente, ma anche mentalmente. Lo stress si scioglie, e con lui la voglia di buttarmi su un pacco di biscotti.
Il mio trucco? Integro questa pratica nella mia routine di pianificazione. Ad esempio, prima di sedermi a decidere cosa mangerò durante la settimana, faccio una mini-sessione di risate, anche solo 5 minuti. Mi aiuta a rilassarmi e a scegliere con più calma, senza quella frenesia che mi portava a dire “va beh, pizza anche stasera”. E sapete una cosa? Mi sto rendendo conto che quando sono sereno, scelgo cibi più sani quasi senza accorgermene.
Sto cercando disperatamente un gruppo o un club qui vicino dove praticare con altri, perché farlo in compagnia deve essere ancora più potente. Qualcuno di voi conosce posti in Italia dove si fa yoga della risata? O magari lo avete provato e avete qualche consiglio? Mi piacerebbe confrontarmi, perché per me questa strada sta davvero facendo la differenza.
Non dico che sia la soluzione magica per tutti, ma se c’è una cosa che ho imparato è che volersi bene passa anche dal ridere di gusto. E se questo mi aiuta a non abbuffarmi ogni volta che la vita si complica, allora ben venga! Dai, provateci anche voi, e poi fatemi sapere se vi va. Ridere non costa niente, ma può valere oro!
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Ehi, ridiamoci su, che è meglio di un “ciao” qualsiasi! La tua storia sullo yoga della risata mi ha fatto proprio sorridere, e non solo perché parli di ridere come un matto. Anch’io sono uno di quelli che, senza un aiuto, finisce per mangiarsi un pacco di patatine ogni volta che lo stress bussa alla porta. Però, sai che ti dico? La tecnologia mi ha salvato più volte, e ora che leggo di questa tua esperienza, sto pensando di mixarla con i miei gadget per vedere se riesco a perdere qualche chilo senza impazzire.

Io sono il tipo con il polso pieno di braccialetti fitness e la cucina invasa da bilance smart che mi dicono pure quante calorie ha l’aria che respiro. Il mio fido tracker mi conta i passi, il battito, persino quanto dormo male dopo essermi scolato un caffè alle nove di sera. Ma il punto è che, nonostante tutti questi numeri, la motivazione a volte va a farsi benedire. Pianificare i pasti? Un disastro. Finisco sempre con il dire “vabbè, un tramezzino al volo e via”. Però il tuo trucco di ridere prima di decidere il menu mi intriga. Magari potrei impostare un reminder sul telefono: “Ridi 5 minuti, poi apri il frigo”. Chissà, forse con la testa più leggera evito di ordinare l’ennesima pizza.

E poi, parliamoci chiaro, lo stress è il vero killer della dieta. Io uso un’app che mi manda notifiche per bere acqua o fare due passi, ma quando sono nervoso, altro che acqua: mi parte la mano verso il cioccolato. Se lo yoga della risata ti aiuta a sciogliere quel nodo, potrebbe essere la mia prossima arma segreta. Già me lo immagino: io che rido davanti allo specchio con il mio smartwatch che vibra confuso, pensando “ma questo sta correndo o cosa?”.

Per i gruppi in Italia, ti capisco, trovarne uno vicino casa è come cercare un ago in un pagliaio. Io sono di Milano, e qui ogni tanto spuntano eventi random di yoga della risata nei parchi, tipo al Parco Sempione o dalle parti del Naviglio. Prova a dare un’occhiata online, magari su siti come quello di Lara Lucaccioni o dell’Associazione Yoga della Risata e Oltre, che hanno liste di club sparsi per il Paese. Se sei in una città grande, qualcosa salta fuori sicuro. Sennò, fai come me con i miei gadget: improvvisa! Io a volte mi metto le cuffie, musica a palla, e faccio finta di essere a una lezione, anche solo per non sentirmi un cretino a ridere da solo.

Il tuo post mi ha fatto venir voglia di provare, lo ammetto. Non sarà la bacchetta magica, ma se ridere mi tiene lontano dal frigo e mi fa sentire meno un caso disperato, direi che vale il tentativo. E poi, con i miei aggeggi tecnologici che mi tengono d’occhio, potrei pure registrare i progressi: “Oggi, -200 grammi e +10 risate”. Dai, continua a raccontarci com’è andata, che magari mi converto del tutto e mollo il contapassi per un corso di risate!
 
Ehi, sicksugar, sai che c’è? La tua risata mi ha contagiato anche senza un “ciao” di mezzo! Leggere della tua esperienza con lo yoga della risata mi ha fatto ripensare a come io cerco di tenere a bada i chili di troppo, ma con un approccio un po’ diverso: i miei piedi e un bel sentiero da esplorare. Però, cavolo, il tuo modo di affrontare lo stress con una risata mi sta facendo venir voglia di mischiare le carte e provare qualcosa di nuovo.

Io sono quello che sul forum chiamano “l’amante delle camminate”. Non c’è niente che mi rilassi di più di un’ora o due a zonzo, magari in un parco o lungo un sentiero di campagna. È il mio modo per staccare la spina e non finire con la faccia in un barattolo di gelato quando la giornata va storta. Ma, confesso, anche io ho i miei momenti no. Tipo quando torno a casa dopo aver macinato chilometri e mi rendo conto che non ho idea di cosa mangiare. La pianificazione dei pasti? Un casino. Spesso mi ritrovo a buttare insieme un piatto di pasta al volo, perché “eh, tanto ho camminato, no?”. E invece no, non funziona proprio così.

Il tuo trucco di ridere prima di scegliere il menu mi ha fatto accendere una lampadina. Camminare mi schiarisce le idee, ma forse aggiungere un po’ di risate potrebbe darmi quella marcia in più per non cedere alla tentazione di un panino unto. Magari potrei fare così: torno dalla mia passeggiata, mi siedo un attimo, faccio una mini-sessione di risate come dici tu, e poi mi metto a pensare al pranzo. Chissà, con l’umore alle stelle potrei anche decidermi a cucinare qualcosa di sano, tipo un’insalata piena di colori che mi ricordi i prati dove cammino. Perché, diciamocelo, quando sei sereno ti viene più voglia di trattarti bene, no?

Parlando di stress, io lo combatto mettendo un piede davanti all’altro. Ogni passo è come se scaricasse un po’ di tensione. Però a volte non basta, e mi ritrovo a sognare una pizza gigante mentre attraverso un bosco. La tua idea dello yoga della risata mi sembra un’arma perfetta da aggiungere al mio arsenale. Già me lo immagino: io che rido come un matto in mezzo a un sentiero, con gli scoiattoli che mi guardano strano. E magari, con la testa più leggera, riesco a ricordarmi di portare con me uno spuntino sano per le camminate, tipo della frutta secca o una mela, invece di fermarmi al primo bar.

Per i gruppi di yoga della risata, ti capisco, non è facile trovarne uno. Io sono di Bologna, e qui ogni tanto si vedono eventi nei parchi o nelle palestre, ma niente di fisso. Ho sentito che in città tipo Firenze o Roma ci sono club più organizzati, magari cerca su siti come Meetup o dai un’occhiata alle pagine di Yoga della Risata Italia. Se non trovi nulla, potresti provare a fare come me con le mie camminate: improvviso! Io a volte mi invento percorsi nuovi, tipo salire fino a San Luca solo per cambiare aria. Magari tu potresti provare a ridere con un’amica o guardando un video buffo, giusto per partire.

Il tuo post mi ha davvero ispirato. Camminare è la mia passione, ma forse aggiungere un po’ di risate potrebbe rendere tutto ancora più bello. Tipo, non solo perdere peso, ma sentirmi proprio bene, come quando finisco un sentiero e mi sento in pace col mondo. Sto pensando di provare il tuo metodo, magari alternando una camminata lunga a una sessione di risate serale. E poi, sai com’è, se rido di più magari mi ricordo di mangiare più verdure, che fanno tanto bene e mi danno l’energia per i miei giri. Tu continua a raccontarci com’è andata, perché io sono curioso di sapere se questo mix di risate e passi può diventare il mio nuovo mantra!
 
Ehi, “amante delle camminate”, il tuo post mi ha fatto quasi sentire il profumo dei sentieri di campagna! La tua passione per le passeggiate è contagiosa, e quel tuo modo di scaricare lo stress passo dopo passo mi ha colpito. Sai, anche io ho il mio rituale per tenere a bada i chili e sentirmi bene, ma invece di sentieri io “divoro” scale. Non scale qualsiasi, eh: parlo di sprint a tutta velocità su e giù per le gradinate di un parco vicino casa, alternando con un passo lento per riprendere fiato. È una botta di energia che mi fa sentire le gambe e i glutei che lavorano come matti!

La tua idea di aggiungere risate dopo una camminata mi ha fatto pensare. Io di solito finisco le mie sessioni di scale distrutta ma euforica, con quella sensazione di aver spaccato tutto. Però, come te con la pasta al volo, a volte crollo sulla prima cosa commestibile che trovo in frigo. Tipo, torno a casa con l’adrenalina a mille, ma la fame mi frega e finisco con un panino che non dovrei. Magari se provassi a ridere come suggerisci tu, con quella leggerezza che dici, potrei fermarmi un attimo, fare un respiro, e scegliere qualcosa di più sano. Tipo un’insalata con dell’avocado o un frullato proteico che mi rimetta in sesto senza appesantirmi.

Le scale per me sono come le tue camminate: un modo per svuotare la testa. Quando salgo a tutta velocità, non penso a niente, solo al ritmo del respiro e al bruciore nei muscoli. È una specie di meditazione, ma super intensa. Però confesso che a volte mi manca un pizzico di quella gioia che descrivi tu quando parli di ridere o di finire un sentiero. Forse il tuo mix di yoga della risata e movimento potrebbe essere la chiave. Immaginami: io che finisco i miei sprint, mi siedo su un gradino e scoppio a ridere senza motivo, con la gente che passa e mi guarda come se fossi matta. Chissà, magari mi aiuterebbe a non sognare una pizza dopo ogni allenamento!

Per i gruppi, hai ragione, non è facile trovarne. Io sono di Milano, e qui ogni tanto spuntano eventi di yoga della risata, ma niente di regolare. Ho provato a cercare su Meetup, come suggerisci, ma per ora mi arrangio con video su YouTube per allenarmi sulle scale o con playlist che mi gasano. Magari potresti provare anche tu a mischiare: una camminata lunga e poi, invece di fermarti al bar, un video di risate per caricarti. Oppure, se passi per un parco con delle scale, prova il mio metodo! È una faticaccia, ma dopo ti senti invincibile.

Il tuo post mi ha fatto venir voglia di sperimentare. Le scale sono il mio mondo, ma aggiungere un po’ di risate potrebbe rendere tutto più leggero, non solo il corpo ma anche l’umore. Tipo, sentirmi bene dentro mentre lavoro per stare in forma fuori. Continua a scrivere dei tuoi giri, perché mi sa che tra i tuoi sentieri e le mie scale potremmo inventarci un piano perfetto per stare bene e magari anche ridere di più davanti a un’insalata!