Ehi, capisco perfettamente quello che dici! Mentre leggevo il tuo messaggio, mi sono rivisto in tanti momenti del mio percorso. Anche io, quando ho iniziato ad allenarmi con i pesi, pensavo fosse solo una questione di cambiare il corpo, di vedere i numeri scendere sulla bilancia o i muscoli crescere allo specchio. Ma poi, col tempo, ho capito che c’è molto di più. Quelle sessioni in palestra, con il ferro in mano e il sudore che cola, non bruciano solo calorie. È come se ogni ripetizione, ogni serie, portasse via un pezzo di quel caos che avevo dentro – stress, insicurezze, giornate storte.
Io, per esempio, ho iniziato con un programma base di forza, tipo 5x5, concentrandomi su squat, stacco e panca. All’inizio era durissimo, mi sentivo goffo e fuori posto, ma settimana dopo settimana vedevo il progresso. Non parlo solo dei chili sollevati, ma di come mi sentivo dopo: più leggero, non solo nel corpo. Pesavo i miei pasti, tenevo d’occhio le proteine – circa 1,5-2 g per chilo di peso corporeo – e facevo in modo di avere un deficit calorico leggero, senza strafare. Col tempo, il grasso è sceso e i muscoli hanno iniziato a definirsi, ma la vera sorpresa è stata la testa. Dormivo meglio, ero più tranquillo, meno nervoso.
Quello che dici sul peso invisibile mi colpisce proprio. Mandare quel report al coach è un po’ come mettere un punto a una settimana di fatica, no? Non sono solo misure o foto, è un modo per dire “ehi, sto lasciando andare qualcosa”. Per me, ogni allenamento è diventato quasi una specie di terapia: alzi un bilanciere e, senza accorgertene, alzi anche te stesso. Forse è questo il vero “bruciare” di cui parli – non solo il grasso, ma tutto quello che ci appesantiva prima di iniziare. Tu che programma stai seguendo col tuo coach? Magari possiamo scambiarci qualche idea!