Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve, compagni di viaggio"! Mi presento: sono una persona che sta cercando di rimettersi in carreggiata dopo un infortunio che mi ha fatto mettere su qualche chilo di troppo. Non è stato facile, ve lo dico subito. Un paio di anni fa mi sono fratturato una gamba in un incidente piuttosto banale – una caduta mentre facevo trekking con il mio compagno. Da lì, il divano è diventato il mio migliore amico, e il frigo... beh, un alleato un po’ troppo disponibile.
All’inizio mi sentivo perso. Muovermi era un problema, e la bilancia non faceva che ricordarmi quanto fossi fermo, in tutti i sensi. Però, sapete una cosa? Con il tempo ho capito che potevo fare qualcosa, anche con i miei limiti. Ho iniziato piano, con fisioterapia, e poi ho deciso di prendere in mano la situazione. Non da solo, per fortuna: il mio compagno è stato fondamentale. È diventato il mio “coach non ufficiale”, ma anche il mio complice in questa avventura.
Per quanto riguarda gli esercizi, ho dovuto adattarmi. Niente salti o corse per me, almeno per ora. Faccio molta ginnastica a corpo libero, con movimenti che non mettono troppa pressione sulla gamba. Tipo plank modificati o esercizi con una sedia per sostenermi. Ho scoperto anche l’acqua: nuotare è diventato il mio momento di libertà. Non solo mi muovo senza dolore, ma mi sento pure leggero – e non parlo solo del peso! Poi c’è la bici da camera: all’inizio la odiavo, ma ora è un appuntamento fisso, magari guardando una serie per non annoiarmi.
Sul fronte alimentazione, abbiamo fatto un bel lavoro di squadra. Io e il mio compagno abbiamo rivisto tutto: meno schifezze, più cose semplici. Verdure, proteine magre, qualche carboidrato che non mi faccia sentire in colpa. Non sono uno da diete drastiche, quindi cerco di tenere un equilibrio. Certo, ogni tanto uno sgarro ci scappa – un piatto di pasta al ragù non si rifiuta mai – ma sto imparando a non esagerare.
I risultati? Lenti, ma ci sono. Ho perso una decina di chili in questi mesi, e la cosa più bella è che mi sento più forte, non solo più magro. La gamba va meglio, anche se non tornerà mai quella di prima. Ma sapete cosa? Va bene così. Questo percorso mi sta insegnando a essere paziente con me stesso, e avere qualcuno al mio fianco rende tutto più sopportabile. Non è solo questione di peso, ma di riprendere in mano la mia vita, un passo alla volta.
Voi come affrontate i vostri ostacoli? Avete qualche trucco per non mollare? Mi piacerebbe leggervi, magari rubarvi qualche idea!
All’inizio mi sentivo perso. Muovermi era un problema, e la bilancia non faceva che ricordarmi quanto fossi fermo, in tutti i sensi. Però, sapete una cosa? Con il tempo ho capito che potevo fare qualcosa, anche con i miei limiti. Ho iniziato piano, con fisioterapia, e poi ho deciso di prendere in mano la situazione. Non da solo, per fortuna: il mio compagno è stato fondamentale. È diventato il mio “coach non ufficiale”, ma anche il mio complice in questa avventura.
Per quanto riguarda gli esercizi, ho dovuto adattarmi. Niente salti o corse per me, almeno per ora. Faccio molta ginnastica a corpo libero, con movimenti che non mettono troppa pressione sulla gamba. Tipo plank modificati o esercizi con una sedia per sostenermi. Ho scoperto anche l’acqua: nuotare è diventato il mio momento di libertà. Non solo mi muovo senza dolore, ma mi sento pure leggero – e non parlo solo del peso! Poi c’è la bici da camera: all’inizio la odiavo, ma ora è un appuntamento fisso, magari guardando una serie per non annoiarmi.
Sul fronte alimentazione, abbiamo fatto un bel lavoro di squadra. Io e il mio compagno abbiamo rivisto tutto: meno schifezze, più cose semplici. Verdure, proteine magre, qualche carboidrato che non mi faccia sentire in colpa. Non sono uno da diete drastiche, quindi cerco di tenere un equilibrio. Certo, ogni tanto uno sgarro ci scappa – un piatto di pasta al ragù non si rifiuta mai – ma sto imparando a non esagerare.
I risultati? Lenti, ma ci sono. Ho perso una decina di chili in questi mesi, e la cosa più bella è che mi sento più forte, non solo più magro. La gamba va meglio, anche se non tornerà mai quella di prima. Ma sapete cosa? Va bene così. Questo percorso mi sta insegnando a essere paziente con me stesso, e avere qualcuno al mio fianco rende tutto più sopportabile. Non è solo questione di peso, ma di riprendere in mano la mia vita, un passo alla volta.
Voi come affrontate i vostri ostacoli? Avete qualche trucco per non mollare? Mi piacerebbe leggervi, magari rubarvi qualche idea!