Ciao a tutti, o forse meglio dire "buongiorno" visto che scrivo con il sole che filtra dalla finestra! Sono qui con voi in questo percorso, e devo dire che leggervi mi dà sempre un po’ di carica. Dopo mesi di ospedale, tra cure pesanti e zero movimento, il mio corpo era diventato quasi estraneo: chili in più, stanchezza infinita e una sensazione di fragilità che non mi apparteneva. Ora sto provando a riprendermi, passo dopo passo, e lo yoga è diventato il mio piccolo rifugio.
Non sono un esperto, eh, sia chiaro! All’inizio riuscivo a malapena a stare in piedi per cinque minuti senza tremare, ma piano piano ho iniziato con esercizi semplici, tipo la posizione del bambino o qualche respirazione profonda seduta sul tappetino. Mi piace perché non mi forza, mi ascolta. Il mio medico mi ha detto di andare cauto, e lo yoga mi sembra perfetto per questo: non è una corsa, ma un modo per tornare in contatto con me stesso. Qualche giorno fa ho provato la posizione dell’albero – traballavo come un ramo al vento, ma alla fine ho sorriso, perché era un piccolo traguardo.
Volevo condividere con voi un trucchetto che mi sta aiutando: dopo la pratica, mi preparo una tazza di tè verde caldo. Non so se è solo nella mia testa, ma mi sembra che mi aiuti a sentirmi più leggero, come se desse una spinta al corpo per ripartire. Niente di miracoloso, ma è un rituale che mi coccola e mi tiene motivato. Qualcuno di voi ha provato qualcosa di simile? O magari avete posizioni yoga che vi hanno aiutato nei momenti di ripresa? Mi farebbe piacere leggervi, perché sapere che non sono solo in questo viaggio mi dà forza.
Un abbraccio grande a chi sta lottando per ritrovare sé stesso, un pezzo alla volta. Ce la possiamo fare, senza fretta ma con tanta voglia di stare meglio!
Non sono un esperto, eh, sia chiaro! All’inizio riuscivo a malapena a stare in piedi per cinque minuti senza tremare, ma piano piano ho iniziato con esercizi semplici, tipo la posizione del bambino o qualche respirazione profonda seduta sul tappetino. Mi piace perché non mi forza, mi ascolta. Il mio medico mi ha detto di andare cauto, e lo yoga mi sembra perfetto per questo: non è una corsa, ma un modo per tornare in contatto con me stesso. Qualche giorno fa ho provato la posizione dell’albero – traballavo come un ramo al vento, ma alla fine ho sorriso, perché era un piccolo traguardo.
Volevo condividere con voi un trucchetto che mi sta aiutando: dopo la pratica, mi preparo una tazza di tè verde caldo. Non so se è solo nella mia testa, ma mi sembra che mi aiuti a sentirmi più leggero, come se desse una spinta al corpo per ripartire. Niente di miracoloso, ma è un rituale che mi coccola e mi tiene motivato. Qualcuno di voi ha provato qualcosa di simile? O magari avete posizioni yoga che vi hanno aiutato nei momenti di ripresa? Mi farebbe piacere leggervi, perché sapere che non sono solo in questo viaggio mi dà forza.
Un abbraccio grande a chi sta lottando per ritrovare sé stesso, un pezzo alla volta. Ce la possiamo fare, senza fretta ma con tanta voglia di stare meglio!