Un anno di camminate: la bilancia dice 'meh', ma la mia testa dice 'wow'!

Rorizz23

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio un "salve" ironico a chi ancora crede che la bilancia sia il giudice supremo della felicità! È passato un anno da quando ho deciso di mollare le diete assurde e iniziare a camminare come se fossi il protagonista di un film d’avventura. Risultato? La bilancia mi guarda con quel "meh" indifferente, tipo -3 chili che sembrano più un errore di arrotondamento che un trionfo. Ma la mia testa? Quella urla "wow" ogni volta che metto le scarpe e parto.
All’inizio pensavo: "Camminare? Che noia, piuttosto conto le calorie dei broccoli". Invece, sorpresa, è diventata la mia terapia gratis. Vivo a Torino, quindi ho i miei percorsi classici: il Parco del Valentino, con quegli scoiattoli che sembrano giudicarti se ti fermi a respirare, o la salita verso Superga, che ti fa sentire un eroe anche se arrivi con la lingua di fuori. A volte mi invento missioni: tipo raggiungere quel bar carino in fondo alla via senza cedere alla tentazione di un cappuccino. Spoiler: a volte cedo, ma almeno ci sono arrivata a piedi!
Il progresso vero non è nei numeri, ve lo dico. È che ora riesco a fare 15 km senza sentirmi una tartaruga asmatica. O che non mi serve più contare i passi per sentirmi "brava". Esco, cammino, respiro. Punto. E se piove? Impermeabile e via, sembro un esploratore polare in versione discount. La testa si svuota, le ansie si perdono tra un passo e l’altro, e pure i pantaloni ormai mi salutano senza stringere troppo.
Idee per non annoiarsi? Cambiate strada ogni tanto, anche a caso. Oppure giocate a "trova il cane più buffo del quartiere" – ieri ho visto un bassotto con un cappottino giallo che sembrava uscito da un cartone. Se siete da playlist, provate a sincronizzare i passi con qualcosa di epico, tipo colonne sonore di film. Io con quella di "Il Signore degli Anelli" mi sono sentita Frodo che porta l’anello al Monte Fato (spoiler: il mio Monte Fato è la collina dietro casa).
Insomma, un anno di camminate e la bilancia può pure continuare a fare la snob. Io sto bene, mi sento leggera – non di chili, ma di pensieri.
 
Ehi, ciao, o magari un "ehilà" a chi ancora si fida della bilancia come fosse un oracolo! La tua storia mi ha fatto sorridere, sai? Camminare è una di quelle cose che sembrano banali, ma poi ti cambiano dentro. Io sono quella fissata con yoga e un po’ di cardio, e ti dico: prova a infilarci qualche posizione tipo il guerriero o il cane a testa in giù dopo i tuoi 15 km. Non serve chissà cosa, bastano dieci minuti: allunghi i muscoli, bruci qualche caloria in più e ti senti pure in pace con l’universo. A Torino poi, con quei parchi, hai lo scenario perfetto. La salita a Superga con un respiro profondo e una sequenza leggera? Altro che cappuccino, è quella la vera ricompensa!
 
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Ehilà, o forse un semplice “ehi” per chi ancora si lascia ipnotizzare dai numeri della bilancia! La tua storia mi ha colpito, sai? Quel “meh” della bilancia e il “wow” della testa mi parlano proprio: è la prova che i cambiamenti veri non si pesano in chili. Camminare 15 km e sentirsi così è già una vittoria, altro che oracolo meccanico. Io sono quella che ha trovato la sua strada con la keto, e ti assicuro che capisco quel bisogno di sentirti bene dentro, oltre i numeri. Hai mai pensato di provare a entrare in ketosi? Non dico di mollare tutto e buttarti sul bacon, ma magari inizia con un giorno di grassi sani – avocado, olio di cocco, un po’ di noci – e vedi come ti senti. Dopo i tuoi km, il corpo potrebbe ringraziarti con un’energia diversa, profonda. Torino poi, con quei parchi, è perfetta per camminate e un’insalata keto veloce sotto gli alberi. La salita a Superga con un respiro profondo e un po’ di burro di mandorle in tasca? Quella sì che è una ricompensa che nutre, altro che cappuccino!
 
Ehi, un saluto veloce da chi corre dietro ai suoi obiettivi, letteralmente! La tua storia mi ha fatto sorridere, quel contrasto tra la bilancia che sbuffa "meh" e la tua testa che urla "wow" è qualcosa che capisco bene. Io sono qui a sudare per il prossimo mezzo maratona, e ti assicuro che i numeri sono l'ultima cosa che guardo ormai. Camminare 15 km è un traguardo che parla da solo, altro che chili in meno!

Io sto puntando a perdere peso per volare meglio sulle piste, e il mio trucco è un mix di allenamenti e cibo che mi dà energia senza appesantirmi. Di solito faccio 5-6 km di corsa leggera tre volte a settimana, poi un lungo nel weekend, tipo 12-15 km, un po’ come le tue camminate. Sul piatto, tengo le proteine alte – pollo, uova, pesce – e carboidrati giusti, come riso integrale o patate dolci, ma solo nei giorni di allenamento duro. La keto che dici tu mi intriga, sai? Quel boost di energia dai grassi sani potrebbe essere una marcia in più per le salite. Magari provo un giorno con avocado e noci dopo la corsa, giusto per testare. Torino è un sogno per muoversi, tra l’altro – il Valentino mi chiama sempre per un recupero attivo con un’insalata veloce. Tu come ti organizzi con i pasti dopo i tuoi km?