Un anno di Paleo e guardate quanto sono meglio di voi!

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, è passato un anno da quando ho abbracciato la vera via, quella del Paleo, e guardate un po’ qua: sono un’opera d’arte rispetto a voi che ancora vi abbuffate di schifezze processate. Dodici mesi fa ho detto basta a tutto quel cibo finto, pieno di zuccheri e additivi che vi intasano le arterie e vi fanno sembrare dei palloni gonfiati. Ora sono snello, energico, e sì, anche un po’ compiaciuto di me stesso, perché me lo merito.
Non è stato facile all’inizio, lo ammetto. Rinunciare al pane morbido e a quei dolci confezionati che vi ostinate a chiamare "colazione" sembrava una follia. Ma sapete cosa? Ho scoperto che la natura ha già tutto quello che ci serve. Carne fresca, verdure croccanti, noci che scrocchiano sotto i denti: questo è il cibo vero, quello che i nostri antenati mangiavano mentre voi eravate ancora lì a impastare farina raffinata. Ho imparato a cucinare, altro che microonde e scatolette. La mia specialità? Un bel pezzo di manzo scottato con erbette selvatiche e una manciata di mandorle tostate. Roba che voi, con le vostre pizze surgelate, potete solo sognare.
E poi, parliamoci chiaro, adattare il Paleo alla vita moderna è un gioco da ragazzi per chi ha un minimo di cervello. Al ristorante ordino bistecca e insalata, mentre voi vi fate infinocchiare dalle salse piene di schifezze. Al lavoro mi porto una scatola con pollo grigliato e avocado, e rido di voi che vi lamentate della fame dopo due ore con i vostri panini tristi. Persino al supermercato, mentre voi vi perdete tra gli scaffali di cereali colorati, io vado dritto alla carne e alla verdura fresca. È semplice, è puro, è superiorità fatta dieta.
Un anno dopo, non solo ho perso quei chili che mi trascinavo dietro come un peso morto, ma mi sento un leone. Voi continuate pure a contare calorie e a pesare le vostre porzioncine di pasta integrale, io mangio quanto voglio, quando voglio, e sto meglio di tutti voi messi insieme. Provateci, se avete il coraggio di lasciare il vostro mondo di plastica e sapori finti. Ma tranquilli, non mi aspetto che tutti abbiano la mia forza di volontà.
 
Ragazzi, è passato un anno da quando ho abbracciato la vera via, quella del Paleo, e guardate un po’ qua: sono un’opera d’arte rispetto a voi che ancora vi abbuffate di schifezze processate. Dodici mesi fa ho detto basta a tutto quel cibo finto, pieno di zuccheri e additivi che vi intasano le arterie e vi fanno sembrare dei palloni gonfiati. Ora sono snello, energico, e sì, anche un po’ compiaciuto di me stesso, perché me lo merito.
Non è stato facile all’inizio, lo ammetto. Rinunciare al pane morbido e a quei dolci confezionati che vi ostinate a chiamare "colazione" sembrava una follia. Ma sapete cosa? Ho scoperto che la natura ha già tutto quello che ci serve. Carne fresca, verdure croccanti, noci che scrocchiano sotto i denti: questo è il cibo vero, quello che i nostri antenati mangiavano mentre voi eravate ancora lì a impastare farina raffinata. Ho imparato a cucinare, altro che microonde e scatolette. La mia specialità? Un bel pezzo di manzo scottato con erbette selvatiche e una manciata di mandorle tostate. Roba che voi, con le vostre pizze surgelate, potete solo sognare.
E poi, parliamoci chiaro, adattare il Paleo alla vita moderna è un gioco da ragazzi per chi ha un minimo di cervello. Al ristorante ordino bistecca e insalata, mentre voi vi fate infinocchiare dalle salse piene di schifezze. Al lavoro mi porto una scatola con pollo grigliato e avocado, e rido di voi che vi lamentate della fame dopo due ore con i vostri panini tristi. Persino al supermercato, mentre voi vi perdete tra gli scaffali di cereali colorati, io vado dritto alla carne e alla verdura fresca. È semplice, è puro, è superiorità fatta dieta.
Un anno dopo, non solo ho perso quei chili che mi trascinavo dietro come un peso morto, ma mi sento un leone. Voi continuate pure a contare calorie e a pesare le vostre porzioncine di pasta integrale, io mangio quanto voglio, quando voglio, e sto meglio di tutti voi messi insieme. Provateci, se avete il coraggio di lasciare il vostro mondo di plastica e sapori finti. Ma tranquilli, non mi aspetto che tutti abbiano la mia forza di volontà.
Ciao a tutti, complimenti per il tuo percorso! Un anno di Paleo è un bel traguardo, e si vede che ti ha dato tanta soddisfazione. Anche io sono appassionato di tecnologia e la uso per tenere d’occhio i miei progressi, quindi capisco bene quella sensazione di controllo e motivazione che descrivi. Io per esempio ho un fitness tracker che mi segue ovunque: conta i passi, monitora il sonno e mi dà una spinta a muovermi di più quando serve. Non seguo il Paleo al 100%, ma ho tagliato un bel po’ di schifezze processate grazie ai dati che mi restituiscono le app.

Le tue parole sulla semplicità mi fanno pensare. È vero, a volte ci complichiamo la vita con diete strane quando basterebbe tornare a cose genuine. Io ultimamente mi affido a delle bilance smart per pesare quello che mangio: ti danno il dettaglio di proteine, grassi e carboidrati in un attimo. Non è proprio il tuo manzo con erbette selvatiche, ma anche un pollo grigliato con verdure fresche lo preparo in pochi minuti, e il tracker mi dice che sto andando nella direzione giusta. Non sarà "da cavernicolo", ma funziona.

Adattare tutto alla vita di oggi è la chiave, hai ragione. Al lavoro vedo colleghi con quei panini tristi che dici tu, mentre io mi porto dietro qualcosa di semplice ma nutriente e sto bene fino a sera. La tecnologia mi aiuta a non sgarrare: se vedo che i numeri sul peso o sull’attività calano, so subito dove correggermi. Magari non sono un leone come te, ma sto trovando il mio ritmo. Grazie per la tua storia, fa riflettere su quanto poco serva per stare meglio!
 
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Ragazzi, è passato un anno da quando ho abbracciato la vera via, quella del Paleo, e guardate un po’ qua: sono un’opera d’arte rispetto a voi che ancora vi abbuffate di schifezze processate. Dodici mesi fa ho detto basta a tutto quel cibo finto, pieno di zuccheri e additivi che vi intasano le arterie e vi fanno sembrare dei palloni gonfiati. Ora sono snello, energico, e sì, anche un po’ compiaciuto di me stesso, perché me lo merito.
Non è stato facile all’inizio, lo ammetto. Rinunciare al pane morbido e a quei dolci confezionati che vi ostinate a chiamare "colazione" sembrava una follia. Ma sapete cosa? Ho scoperto che la natura ha già tutto quello che ci serve. Carne fresca, verdure croccanti, noci che scrocchiano sotto i denti: questo è il cibo vero, quello che i nostri antenati mangiavano mentre voi eravate ancora lì a impastare farina raffinata. Ho imparato a cucinare, altro che microonde e scatolette. La mia specialità? Un bel pezzo di manzo scottato con erbette selvatiche e una manciata di mandorle tostate. Roba che voi, con le vostre pizze surgelate, potete solo sognare.
E poi, parliamoci chiaro, adattare il Paleo alla vita moderna è un gioco da ragazzi per chi ha un minimo di cervello. Al ristorante ordino bistecca e insalata, mentre voi vi fate infinocchiare dalle salse piene di schifezze. Al lavoro mi porto una scatola con pollo grigliato e avocado, e rido di voi che vi lamentate della fame dopo due ore con i vostri panini tristi. Persino al supermercato, mentre voi vi perdete tra gli scaffali di cereali colorati, io vado dritto alla carne e alla verdura fresca. È semplice, è puro, è superiorità fatta dieta.
Un anno dopo, non solo ho perso quei chili che mi trascinavo dietro come un peso morto, ma mi sento un leone. Voi continuate pure a contare calorie e a pesare le vostre porzioncine di pasta integrale, io mangio quanto voglio, quando voglio, e sto meglio di tutti voi messi insieme. Provateci, se avete il coraggio di lasciare il vostro mondo di plastica e sapori finti. Ma tranquilli, non mi aspetto che tutti abbiano la mia forza di volontà.
Ciao a tutti, o forse meglio un "ben trovati" a chi ancora si perde tra gli scaffali di cibo spazzatura. Leggendo il tuo post, devo dire che capisco quel senso di soddisfazione che provi dopo un anno di Paleo. Anch’io ho fatto una scelta diversa tempo fa, non proprio Paleo, ma qualcosa di altrettanto intenso: ho mollato la corsa piatta sullo stadio e ho iniziato a fare intervalli su per le scale. Sprints veloci alternati a passi lenti, su e giù senza sosta. Ti assicuro che le gambe e i glutei ringraziano, e non poco. È un lavoro duro, senti i muscoli che tirano e il fiato che si spezza, ma dopo qualche settimana ti guardi allo specchio e capisci che ne vale la pena.

Non sto qui a pesarmi ossessivamente, però il corpo cambia, si scolpisce. Mangio semplice, spesso carne e verdure come te, perché alla fine è quello che dà energia vera, non le schifezze che si sciolgono in bocca e ti lasciano vuoto. Le scale sono il mio "Paleo" personale: niente fronzoli, solo fatica e risultati. Provo a immaginare te con la tua bistecca e le erbette mentre io scendo ansimando dopo l’ennesima rampa – siamo diversi, ma forse non così tanto. Continuate pure con le vostre bilance e i vostri calcoli, io salgo un gradino alla volta e mi sento più forte ogni giorno.
 
Ehi, che bel racconto, quasi mi sembra di sentire il profumo di quella bistecca con le erbette! Sai, leggendo le tue parole mi sono ritrovato a sorridere, perché anch’io, come te, ho deciso di cambiare rotta un po’ di tempo fa, non proprio per vantarmi, ma per sentirmi meglio, soprattutto ora che l’estate si avvicina e vorrei godermi il mare senza pensieri. Non seguo il Paleo al cento per cento, ma ho detto addio a tutto quel cibo confezionato che una volta era la mia routine. Tipo, sai quelle merendine che sembrano chiamarti dallo scaffale? Ecco, ora passo oltre e mi dirigo dritto verso frutta e verdura.

All’inizio non è stato semplice, te lo giuro. Rinunciare a patatine e bibite gassate sembrava una missione impossibile, soprattutto quando sei abituato a premiarti con qualcosa di dolce dopo una lunga giornata. Però ho iniziato a sperimentare in cucina, e ora ti confesso che mi diverto un sacco! Uno dei miei piatti preferiti è un’insalata di pollo grigliato con pomodorini, cetrioli e una manciata di noci – niente di complicato, ma ti riempie e ti fa sentire leggero. A volte ci aggiungo un filo d’olio d’oliva e qualche spezia, e sembra di mangiare in un ristorante, ma senza spendere una fortuna. Per non parlare della colazione: ho sostituito i cereali zuccherati con yogurt naturale, mirtilli freschi e qualche mandorla. È come un dessert, ma senza sensi di colpa.

Adattare tutto questo alla vita di tutti i giorni è più facile di quanto pensassi. Al lavoro mi porto un contenitore con verdure croccanti e un po’ di carne o pesce, e mentre i colleghi si lamentano del solito panino unto, io mi gusto il mio pranzo e sto bene fino a sera. Quando esco con gli amici, cerco di scegliere piatti semplici, tipo pesce alla griglia con contorno di verdure, e sai una cosa? Nessuno mi fa storie, anzi, a volte sono loro a chiedermi consigli! Al supermercato ormai ho il mio percorso: reparto frutta e verdura, poi carne fresca, e via verso la cassa senza nemmeno guardare le corsie delle schifezze.

Non sto qui a dirti che peso meno tot chili o che ho la tartaruga, perché alla fine non è solo una questione di bilancia. È quel senso di energia, di non sentirsi appesantiti dopo mangiato, di guardarti allo specchio e pensare: “Ehi, sto bene, e quest’estate mi godrò ogni momento in spiaggia”. Certo, ogni tanto la voglia di una pizza ci sta, non sono un monaco, ma ho imparato che il cibo vero, come dici tu, dà molto di più di un piacere momentaneo. Continuo a lavorare su me stesso, un pasto alla volta, e sapere che ci sono persone come te che vivono questa filosofia mi dà una spinta in più. Magari ci vediamo al mercato a scegliere le verdure migliori, chi lo sa? Forza, continua così, e magari ci scambiamo qualche ricetta!
 
Ehi, che bel racconto, quasi mi sembra di sentire il profumo di quella bistecca con le erbette! Sai, leggendo le tue parole mi sono ritrovato a sorridere, perché anch’io, come te, ho deciso di cambiare rotta un po’ di tempo fa, non proprio per vantarmi, ma per sentirmi meglio, soprattutto ora che l’estate si avvicina e vorrei godermi il mare senza pensieri. Non seguo il Paleo al cento per cento, ma ho detto addio a tutto quel cibo confezionato che una volta era la mia routine. Tipo, sai quelle merendine che sembrano chiamarti dallo scaffale? Ecco, ora passo oltre e mi dirigo dritto verso frutta e verdura.

All’inizio non è stato semplice, te lo giuro. Rinunciare a patatine e bibite gassate sembrava una missione impossibile, soprattutto quando sei abituato a premiarti con qualcosa di dolce dopo una lunga giornata. Però ho iniziato a sperimentare in cucina, e ora ti confesso che mi diverto un sacco! Uno dei miei piatti preferiti è un’insalata di pollo grigliato con pomodorini, cetrioli e una manciata di noci – niente di complicato, ma ti riempie e ti fa sentire leggero. A volte ci aggiungo un filo d’olio d’oliva e qualche spezia, e sembra di mangiare in un ristorante, ma senza spendere una fortuna. Per non parlare della colazione: ho sostituito i cereali zuccherati con yogurt naturale, mirtilli freschi e qualche mandorla. È come un dessert, ma senza sensi di colpa.

Adattare tutto questo alla vita di tutti i giorni è più facile di quanto pensassi. Al lavoro mi porto un contenitore con verdure croccanti e un po’ di carne o pesce, e mentre i colleghi si lamentano del solito panino unto, io mi gusto il mio pranzo e sto bene fino a sera. Quando esco con gli amici, cerco di scegliere piatti semplici, tipo pesce alla griglia con contorno di verdure, e sai una cosa? Nessuno mi fa storie, anzi, a volte sono loro a chiedermi consigli! Al supermercato ormai ho il mio percorso: reparto frutta e verdura, poi carne fresca, e via verso la cassa senza nemmeno guardare le corsie delle schifezze.

Non sto qui a dirti che peso meno tot chili o che ho la tartaruga, perché alla fine non è solo una questione di bilancia. È quel senso di energia, di non sentirsi appesantiti dopo mangiato, di guardarti allo specchio e pensare: “Ehi, sto bene, e quest’estate mi godrò ogni momento in spiaggia”. Certo, ogni tanto la voglia di una pizza ci sta, non sono un monaco, ma ho imparato che il cibo vero, come dici tu, dà molto di più di un piacere momentaneo. Continuo a lavorare su me stesso, un pasto alla volta, e sapere che ci sono persone come te che vivono questa filosofia mi dà una spinta in più. Magari ci vediamo al mercato a scegliere le verdure migliori, chi lo sa? Forza, continua così, e magari ci scambiamo qualche ricetta!
Grande, il tuo racconto mi ha fatto venire una voglia di insalata di pollo che non ti dico! Sai, anche io ho trovato la mia strada per stare bene, ma nel mio caso è stato grazie alla yoga e alla meditazione. Non solo mi hanno aiutato a perdere peso, ma mi hanno insegnato ad ascoltare il mio corpo e a scegliere cibi che mi danno energia vera, come frutta, verdura e proteine leggere. La mattina, dopo una sessione di yoga, mi preparo una ciotola di yogurt con frutti di bosco e semi di chia: è semplice, ma mi fa partire la giornata con il sorriso. Continuo a godermi il cibo, ma ora è tutto più consapevole, senza quella pesantezza di prima. La tua passione per il cibo vero è contagiosa, continua così e magari ci troviamo a fare la spesa insieme, scegliendo i pomodorini più succosi!
 
Ehi, congratulazioni per il tuo percorso Paleo! 💪 Però, sai, per chi come me corre e pedala, un po’ di proteine extra fanno la differenza. Continuo a puntare su allenamenti intensi e una dieta bilanciata, senza bisogno di vantarmi troppo. 😉 Tu che ne pensi delle proteine per chi fa sport?