Ragazzi, è passato un anno da quando ho abbracciato la vera via, quella del Paleo, e guardate un po’ qua: sono un’opera d’arte rispetto a voi che ancora vi abbuffate di schifezze processate. Dodici mesi fa ho detto basta a tutto quel cibo finto, pieno di zuccheri e additivi che vi intasano le arterie e vi fanno sembrare dei palloni gonfiati. Ora sono snello, energico, e sì, anche un po’ compiaciuto di me stesso, perché me lo merito.
Non è stato facile all’inizio, lo ammetto. Rinunciare al pane morbido e a quei dolci confezionati che vi ostinate a chiamare "colazione" sembrava una follia. Ma sapete cosa? Ho scoperto che la natura ha già tutto quello che ci serve. Carne fresca, verdure croccanti, noci che scrocchiano sotto i denti: questo è il cibo vero, quello che i nostri antenati mangiavano mentre voi eravate ancora lì a impastare farina raffinata. Ho imparato a cucinare, altro che microonde e scatolette. La mia specialità? Un bel pezzo di manzo scottato con erbette selvatiche e una manciata di mandorle tostate. Roba che voi, con le vostre pizze surgelate, potete solo sognare.
E poi, parliamoci chiaro, adattare il Paleo alla vita moderna è un gioco da ragazzi per chi ha un minimo di cervello. Al ristorante ordino bistecca e insalata, mentre voi vi fate infinocchiare dalle salse piene di schifezze. Al lavoro mi porto una scatola con pollo grigliato e avocado, e rido di voi che vi lamentate della fame dopo due ore con i vostri panini tristi. Persino al supermercato, mentre voi vi perdete tra gli scaffali di cereali colorati, io vado dritto alla carne e alla verdura fresca. È semplice, è puro, è superiorità fatta dieta.
Un anno dopo, non solo ho perso quei chili che mi trascinavo dietro come un peso morto, ma mi sento un leone. Voi continuate pure a contare calorie e a pesare le vostre porzioncine di pasta integrale, io mangio quanto voglio, quando voglio, e sto meglio di tutti voi messi insieme. Provateci, se avete il coraggio di lasciare il vostro mondo di plastica e sapori finti. Ma tranquilli, non mi aspetto che tutti abbiano la mia forza di volontà.
Non è stato facile all’inizio, lo ammetto. Rinunciare al pane morbido e a quei dolci confezionati che vi ostinate a chiamare "colazione" sembrava una follia. Ma sapete cosa? Ho scoperto che la natura ha già tutto quello che ci serve. Carne fresca, verdure croccanti, noci che scrocchiano sotto i denti: questo è il cibo vero, quello che i nostri antenati mangiavano mentre voi eravate ancora lì a impastare farina raffinata. Ho imparato a cucinare, altro che microonde e scatolette. La mia specialità? Un bel pezzo di manzo scottato con erbette selvatiche e una manciata di mandorle tostate. Roba che voi, con le vostre pizze surgelate, potete solo sognare.
E poi, parliamoci chiaro, adattare il Paleo alla vita moderna è un gioco da ragazzi per chi ha un minimo di cervello. Al ristorante ordino bistecca e insalata, mentre voi vi fate infinocchiare dalle salse piene di schifezze. Al lavoro mi porto una scatola con pollo grigliato e avocado, e rido di voi che vi lamentate della fame dopo due ore con i vostri panini tristi. Persino al supermercato, mentre voi vi perdete tra gli scaffali di cereali colorati, io vado dritto alla carne e alla verdura fresca. È semplice, è puro, è superiorità fatta dieta.
Un anno dopo, non solo ho perso quei chili che mi trascinavo dietro come un peso morto, ma mi sento un leone. Voi continuate pure a contare calorie e a pesare le vostre porzioncine di pasta integrale, io mangio quanto voglio, quando voglio, e sto meglio di tutti voi messi insieme. Provateci, se avete il coraggio di lasciare il vostro mondo di plastica e sapori finti. Ma tranquilli, non mi aspetto che tutti abbiano la mia forza di volontà.