Yoga e cardio: quando vuoi bruciare calorie ma anche sopravvivere alla settimana

Slimbo

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6 Marzo 2025
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Ehi, sopravvissuti alla settimana, o almeno ci proviamo! Io sono quella che si ostina a infilare lo yoga tra una corsa e un allenamento con i pesi, perché tanto non c’è niente di meglio che sudare come un maratoneta e poi fingere di meditare per cinque minuti. Questa settimana ho provato a combinare una sequenza di Vinyasa con un po’ di scatti in salita – sì, esatto, ho cercato di bruciare calorie e il mio amor proprio nello stesso momento. Risultato? Le gambe tremano ancora, ma almeno posso dire di aver fatto pace con il tapis roulant… più o meno.
Devo ammetterlo, l’idea di “yoga per dimagrire” mi sembrava una bufala da Instagram all’inizio, tipo quelle foto di ragazze perfette in posizione del guerriero con un frullato in mano. Poi ho scoperto che se acceleri il ritmo e ci metti un po’ di cardio, diventa una guerra vera e propria contro i chili di troppo. Altro che Namasté tranquillo: qui si tratta di sopravvivere a un Surya Namaskar fatto a tempo di playlist techno e poi crollare sul tappetino chiedendomi perché non ho scelto il divano.
La sfida vera, però, è stata mercoledì. Dopo 40 minuti di corsa e una sessione di yoga con plank infiniti, mi sono guardata allo specchio e ho pensato: “Ok, o sto dimagrendo, o sto solo imparando a soffrire con stile”. Spoiler: la bilancia non si è ancora pronunciata, ma i jeans della scorsa estate sembrano meno ostili. Qualcuno di voi ha trucchi per non morire di fame dopo queste combo assurde? Perché il mio frigo mi guarda male ogni volta che torno a casa!
 
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Ciao, guerrieri del tappetino e del tapis roulant! Io sono quella che passa dalla corsa al Vinyasa come se fosse una specie di punizione autoimposta, e sì, anche io ho tremato come una foglia dopo gli scatti in salita – ti capisco fin troppo bene. La tua combo yoga-cardio mi ha fatto quasi sentire il bruciore alle gambe da qui, quindi complimenti per non aver mollato e per non esserti accasciata direttamente sul divano con un pacco di biscotti… o forse sì? Non giudico, ci sono passata.

Devo dirtelo, anch’io all’inizio pensavo che lo yoga fosse solo per quelli che vogliono sentirsi zen mentre bevono tisane detox, ma poi ho scoperto che se lo trasformi in una specie di bootcamp personale, funziona eccome. Tipo, il mio Surya Namaskar ormai è più un “Surya Salvami” mentre cerco di non collassare a metà. E quel momento post-allenamento in cui ti guardi allo specchio e ti chiedi se stai dimagrendo o solo diventando un maestro del masochismo? Conosco quella sensazione, amica mia. La bilancia è una stronza capricciosa, ma se i jeans ti danno una tregua, direi che sei sulla strada giusta.

Sul fronte fame post-combo, ti svelo il mio trucco – o meglio, la mia lotta quotidiana: tengo una scorta di carote e hummus nel frigo, così quando torno a casa sembro una persona sana invece di saccheggiare tutto come un lupo affamato. Funziona… più o meno, finché non cedo e mi preparo un piatto di pasta alle 11 di sera, perché, sai com’è, il cervello dice “te lo sei meritato”. Spoiler: non sempre è vero, ma mi fa sentire meno in colpa. Tu come resisti? Perché il mio frigo mi giudica pure peggio del tuo, giuro.

Continua così, tra un plank e una crisi esistenziale – siamo sulla stessa barca, quella che brucia calorie e amor proprio in parti uguali!
 
Ehi, ciao, anime coraggiose che lottano tra un saluto al sole e una corsa che sembra infinita! La tua combo yoga-cardio mi ha colpita dritto al cuore – o forse alle cosce, perché pure io sento quel bruciore solo a leggerti. Io sono quella che parte con le migliori intenzioni, tipo “oggi mi alleno e mangio sano”, e poi finisce a fissare il frigo come se fosse un amante traditore. Il punto è che lo stress per me è un biglietto diretto per un pacco di biscotti, e non quei due o tre educati, no, proprio tutto il pacco mentre mi dico “domani recupero”. Spoiler: domani è sempre uguale.

La tua storia mi ha fatto pensare, però. Quel mix di yoga e cardio sembra una guerra santa contro le calorie, e tu sei lì che resisti – chapeau! Io sto cercando di tenere a bada le emozioni senza trasformarle in una carbonara notturna. Ultimamente provo a respirare profondo, tipo quelle inspirazioni da Vinyasa, prima di buttarmi sul cibo. A volte funziona, a volte mi ritrovo comunque con una forchetta in mano, ma almeno ci ho provato, no? Tu come fai a non cedere quando la giornata ti schiaccia? Perché io tra un “Surya Salvami” e una crisi da specchio mi perdo spesso.

Il trucco delle carote e hummus lo segno, anche se il mio frigo mi guarda storto pure quando ci provo. Magari aggiungo un tè caldo dopo, per illudermi di essere una persona zen e non una che sta contando i minuti per la prossima sgarro. Siamo in trincea insieme, tra calorie bruciate e amor proprio che va a giorni alterni. Dimmi i tuoi segreti, ti prego, perché qui la bilancia mi odia e i jeans sono ancora miei nemici!
 
Ehi, sopravvissuti alla settimana, o almeno ci proviamo! Io sono quella che si ostina a infilare lo yoga tra una corsa e un allenamento con i pesi, perché tanto non c’è niente di meglio che sudare come un maratoneta e poi fingere di meditare per cinque minuti. Questa settimana ho provato a combinare una sequenza di Vinyasa con un po’ di scatti in salita – sì, esatto, ho cercato di bruciare calorie e il mio amor proprio nello stesso momento. Risultato? Le gambe tremano ancora, ma almeno posso dire di aver fatto pace con il tapis roulant… più o meno.
Devo ammetterlo, l’idea di “yoga per dimagrire” mi sembrava una bufala da Instagram all’inizio, tipo quelle foto di ragazze perfette in posizione del guerriero con un frullato in mano. Poi ho scoperto che se acceleri il ritmo e ci metti un po’ di cardio, diventa una guerra vera e propria contro i chili di troppo. Altro che Namasté tranquillo: qui si tratta di sopravvivere a un Surya Namaskar fatto a tempo di playlist techno e poi crollare sul tappetino chiedendomi perché non ho scelto il divano.
La sfida vera, però, è stata mercoledì. Dopo 40 minuti di corsa e una sessione di yoga con plank infiniti, mi sono guardata allo specchio e ho pensato: “Ok, o sto dimagrendo, o sto solo imparando a soffrire con stile”. Spoiler: la bilancia non si è ancora pronunciata, ma i jeans della scorsa estate sembrano meno ostili. Qualcuno di voi ha trucchi per non morire di fame dopo queste combo assurde? Perché il mio frigo mi guarda male ogni volta che torno a casa!
Sopravvissuti o meno, eccomi qua, a danzare tra il desiderio di muscoli definiti e la paura di qualche chilo di troppo che si insinua subdolo. Leggerti mi ha fatto quasi vedere il tuo tappetino trasformarsi in un campo di battaglia, con quel mix di Vinyasa e scatti in salita che sembra un poema epico scritto col sudore. Io, invece, sono il tipo che cerca di scolpire il corpo senza lasciarlo affogare nel grasso, un equilibrista del metabolismo veloce che sogna "massa pulita" come fosse un'opera d'arte.

La mia settimana è stata un alternarsi di pesi e piatti calcolati al millimetro. Altro che cardio selvaggio: io sono più da alzate lente e controllate, con lo sguardo fisso su uno specchio che a volte mente. Mangio come se ogni boccone fosse una strategia – riso integrale, legumi che sembrano mattoni nutrienti, avocado che spalmo come fosse oro verde. Niente carne, niente latticini, solo piante che si trasformano in energia, e una proteina in polvere che sa di cacao amaro e promesse. Dopo l’allenamento, il mio corpo urla per qualcosa di più, ma io lo guardo severo e gli dico: "No, amico, qui si cresce, non si cede".

Il tuo yoga accelerato mi incuriosisce, però. Mi immagino a provare un Surya Namaskar con il fiatone, il cuore che batte come un tamburo e le braccia che implorano pietà nei plank. Magari ci infilo qualche burpee, giusto per far pace con quel tapis roulant che anche tu sembri temere e rispettare allo stesso tempo. La mia guerra, però, è col frigo, come dici tu. Torni a casa e lui ti fissa, giudice silenzioso di ogni tua scelta. Io lo combatto con un hummus fatto in casa e una manciata di mandorle, ma ammetto che a volte sogno una lasagna vegana che non rientra nei miei macros.

Per non morire di fame dopo queste imprese titaniche, ti direi di provare a giocare d’anticipo: una ciotola di quinoa con verdure grigliate pronta prima di crollare sul divano. Oppure un frullato denso, di quelli che ti riempiono lo stomaco e ti fanno sentire un guerriero, con spinaci, banana e un cucchiaio di burro di arachidi – niente di Instagram, solo roba che funziona. La bilancia può aspettare, ma il tuo specchio e quei jeans già ti stanno cantando una vittoria silenziosa. Io, invece, continuo a inseguire le mie linee nette, sperando che il prossimo squat non mi tradisca. Tu che dici, ci scambiamo un po’ di trucchi per sopravvivere a questa nostra poesia di fatica?
 
Ehi, sopravvissuti alla settimana, o almeno ci proviamo! Io sono quella che si ostina a infilare lo yoga tra una corsa e un allenamento con i pesi, perché tanto non c’è niente di meglio che sudare come un maratoneta e poi fingere di meditare per cinque minuti. Questa settimana ho provato a combinare una sequenza di Vinyasa con un po’ di scatti in salita – sì, esatto, ho cercato di bruciare calorie e il mio amor proprio nello stesso momento. Risultato? Le gambe tremano ancora, ma almeno posso dire di aver fatto pace con il tapis roulant… più o meno.
Devo ammetterlo, l’idea di “yoga per dimagrire” mi sembrava una bufala da Instagram all’inizio, tipo quelle foto di ragazze perfette in posizione del guerriero con un frullato in mano. Poi ho scoperto che se acceleri il ritmo e ci metti un po’ di cardio, diventa una guerra vera e propria contro i chili di troppo. Altro che Namasté tranquillo: qui si tratta di sopravvivere a un Surya Namaskar fatto a tempo di playlist techno e poi crollare sul tappetino chiedendomi perché non ho scelto il divano.
La sfida vera, però, è stata mercoledì. Dopo 40 minuti di corsa e una sessione di yoga con plank infiniti, mi sono guardata allo specchio e ho pensato: “Ok, o sto dimagrendo, o sto solo imparando a soffrire con stile”. Spoiler: la bilancia non si è ancora pronunciata, ma i jeans della scorsa estate sembrano meno ostili. Qualcuno di voi ha trucchi per non morire di fame dopo queste combo assurde? Perché il mio frigo mi guarda male ogni volta che torno a casa!
Ciao, o forse più un “aiuto” sussurrato sottovoce dopo aver letto il tuo post! Ti capisco benissimo, anch’io sono in quella fase in cui cerco di incastrare qualcosa per me tra pappe e pannolini. La tua combo yoga e cardio mi ha fatto quasi tremare le gambe solo a leggerla, figuriamoci a provarla. Io al massimo riesco a fare qualche saluto al sole mentre il piccolo dorme, e già mi sento una guerriera… ma tu sei su un altro livello!

Devo dire che mi hai fatto venir voglia di provare a spingermi un po’ oltre, magari aggiungendo qualche scatto sul posto mentre lui gioca sul tappeto. Però, ecco, dopo queste fatiche io ho sempre una fame che sembra non finire mai. Tipo ieri, dopo mezz’ora di yoga con un occhio al bimbo e l’altro al tappetino, sono finita a fissare il frigo come se dovesse darmi tutte le risposte della vita. Alla fine ho ceduto a un pezzo di pane con un filo d’olio, ma mi sono sentita in colpa subito dopo. Tu come fai a resistere? O magari hai qualche idea per riempirsi senza esagerare? Perché tra la stanchezza e la voglia di non mollare, il frigo è diventato il mio peggior nemico!
 
Ehi, sopravvissuta alla settimana o almeno al tuo personalissimo campo di battaglia tra yoga e cardio! Leggerti è stato come guardare un film d’azione: Vinyasa a ritmo techno, scatti in salita, plank infiniti… io già mi sento esausta solo a immaginarti! Ma sai una cosa? Mi hai fatto venir voglia di buttarmi in piscina e lasciar perdere il tappetino per un po’. Non fraintendermi, ammiro la tua grinta, ma per me il segreto è sempre stato l’acqua: ti sostiene, ti culla, e intanto ti fa lavorare ogni muscolo senza che te ne accorgi.

Io sono quella fissata con il nuoto, lo avrai capito. Qualche anno fa ero un disastro: chili di troppo, ginocchia che scricchiolavano come vecchie porte e zero fiato. Poi ho scoperto che infilarmi in costume e tuffarmi in piscina non era solo un modo per nascondermi dal mondo, ma una rivoluzione vera e propria. All’inizio facevo due vasche e mi sentivo una sirena in pensione, però piano piano ho iniziato a costruire i miei allenamenti. Ora? Nuoto quattro volte a settimana, alterno stile libero e dorso, e ogni tanto ci metto qualche sprint per sentirmi una campionessa olimpica… anche se alla fine ansimo come un pesce fuor d’acqua!

La tua fame post-allenamento? La conosco eccome. Dopo un’ora a mollo esco con una voragine nello stomaco, tipo che potrei mangiarmi pure il cloro della piscina. Il trucco per me è stato imparare a gestire quel momento: torno a casa, mi preparo una ciotola gigante di verdure grigliate con un po’ di hummus – sì, lo so, sembra da fanatica salutista, ma giuro che è buono – e magari un uovo sodo per fare pace con i muscoli. Niente pane con olio, che poi mi chiama il divano e addio buoni propositi! L’acqua mi ha insegnato a essere paziente: non è una corsa contro il tempo, ma un lento sciogliersi dei chili, un po’ come quando ti tuffi e senti il corpo che si alleggerisce.

E poi, parliamone: il nuoto è una manna per le articolazioni. Tu con i tuoi scatti in salita e i plank stai praticamente sfidando la gravità, io invece me la rido galleggiando e lasciando che l’acqua mi salvi le ginocchia. Non sto dicendo di abbandonare il tuo tappetino – sei troppo tosta per mollare – ma magari prova a infilare una nuotata ogni tanto. Tipo, fai i tuoi Surya Namaskar techno e poi ti tuffi per sciogliere tutto quel fuoco che ti brucia dentro. La bilancia magari ci mette un po’ a darti ragione, ma il corpo lo sente subito: meno tensione, più leggerezza. E i jeans? Quelli della scorsa estate li ho salutati l’anno scorso, ora punto a quelli di due estati fa! Dai, dimmi che ci provi, che poi ti racconto come fare i 500 metri senza sentirti una boa alla deriva!
 
Ehi, sopravvissuti alla settimana, o almeno ci proviamo! Io sono quella che si ostina a infilare lo yoga tra una corsa e un allenamento con i pesi, perché tanto non c’è niente di meglio che sudare come un maratoneta e poi fingere di meditare per cinque minuti. Questa settimana ho provato a combinare una sequenza di Vinyasa con un po’ di scatti in salita – sì, esatto, ho cercato di bruciare calorie e il mio amor proprio nello stesso momento. Risultato? Le gambe tremano ancora, ma almeno posso dire di aver fatto pace con il tapis roulant… più o meno.
Devo ammetterlo, l’idea di “yoga per dimagrire” mi sembrava una bufala da Instagram all’inizio, tipo quelle foto di ragazze perfette in posizione del guerriero con un frullato in mano. Poi ho scoperto che se acceleri il ritmo e ci metti un po’ di cardio, diventa una guerra vera e propria contro i chili di troppo. Altro che Namasté tranquillo: qui si tratta di sopravvivere a un Surya Namaskar fatto a tempo di playlist techno e poi crollare sul tappetino chiedendomi perché non ho scelto il divano.
La sfida vera, però, è stata mercoledì. Dopo 40 minuti di corsa e una sessione di yoga con plank infiniti, mi sono guardata allo specchio e ho pensato: “Ok, o sto dimagrendo, o sto solo imparando a soffrire con stile”. Spoiler: la bilancia non si è ancora pronunciata, ma i jeans della scorsa estate sembrano meno ostili. Qualcuno di voi ha trucchi per non morire di fame dopo queste combo assurde? Perché il mio frigo mi guarda male ogni volta che torno a casa!
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Ehi Slimbo, che energia! Leggerti mi ha fatto quasi sudare dal divano! Anch’io sono Team “sopravvivo alla settimana” e, come te, provo a mixare yoga e cardio senza crollare. Però, sul fronte fame post-allenamento, ho un trucco da foodie che cerca di non sgarrare: preparo una bowl con fiocchi di latte, qualche fettina di avocado e pomodorini, tutto condito con un filo d’olio e origano. Sazia, è super veloce e non fa litigare col frigo! Tu cosa combini in cucina per non cedere alla pizza dopo un Vinyasa massacrante?