Ehm... qualcuno ha provato le diete low-carb e la corsa insieme?

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M-NL

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse no, non so bene come iniziare… Insomma, mi presento: sono uno che da un po’ sta provando a capirci qualcosa con queste diete low-carb. Non proprio un esperto, eh, più che altro un curioso che ci sta dando dentro con Atkins da qualche mese e ogni tanto si butta sul paleo, giusto per vedere che succede. Qualcuno di voi ha mai mischiato queste cose con la corsa? Perché io ci sto provando, ma non so se sto facendo tutto giusto o se mi sto solo complicando la vita.
Allora, vi racconto un po’. Ho iniziato con Atkins perché mi sembrava una cosa tosta, eliminare quasi tutti i carboidrati e riempirmi di proteine e grassi. All’inizio ero tipo “ma davvero posso mangiare bacon e dimagrire?”, e in effetti i primi chili sono volati via. Però poi ho notato che quando correvo mi sentivo… come dire, un po’ scarico? Non proprio stanco morto, ma come se mancasse qualcosa. Così ho provato a inserire un po’ di paleo, con più verdure e cose naturali, tipo patate dolci ogni tanto, giusto per non sentirmi un automa senza energia.
La corsa per me è una specie di esperimento parallelo. Esco tre o quattro volte a settimana, niente di folle, magari 5-6 km, ma sto cercando di capire se aiuta davvero a bruciare di più con questa dieta. A volte mi sembra di sì, perché sudo un sacco e mi sento leggero, però altre volte mi chiedo se sto solo perdendo tempo. Qualcuno ha qualche trucco? Tipo, mangiate qualcosa di specifico prima di correre o lasciate lo stomaco vuoto? Io di solito provo a fare un po’ di chetosi e corro a digiuno, ma non so se è una genialata o una cavolata.
Insomma, sono un po’ in fase “provo e vedo”, però mi piacerebbe sapere se qualcun altro sta facendo una cosa simile. Magari avete qualche consiglio per non sentirmi una lumaca quando corro o per non sognarmi la pizza ogni notte (sì, lo confesso, mi manca). Grazie mille se avete voglia di rispondere, davvero!
 
Ciao a tutti, o forse no, non so bene come iniziare… Insomma, mi presento: sono uno che da un po’ sta provando a capirci qualcosa con queste diete low-carb. Non proprio un esperto, eh, più che altro un curioso che ci sta dando dentro con Atkins da qualche mese e ogni tanto si butta sul paleo, giusto per vedere che succede. Qualcuno di voi ha mai mischiato queste cose con la corsa? Perché io ci sto provando, ma non so se sto facendo tutto giusto o se mi sto solo complicando la vita.
Allora, vi racconto un po’. Ho iniziato con Atkins perché mi sembrava una cosa tosta, eliminare quasi tutti i carboidrati e riempirmi di proteine e grassi. All’inizio ero tipo “ma davvero posso mangiare bacon e dimagrire?”, e in effetti i primi chili sono volati via. Però poi ho notato che quando correvo mi sentivo… come dire, un po’ scarico? Non proprio stanco morto, ma come se mancasse qualcosa. Così ho provato a inserire un po’ di paleo, con più verdure e cose naturali, tipo patate dolci ogni tanto, giusto per non sentirmi un automa senza energia.
La corsa per me è una specie di esperimento parallelo. Esco tre o quattro volte a settimana, niente di folle, magari 5-6 km, ma sto cercando di capire se aiuta davvero a bruciare di più con questa dieta. A volte mi sembra di sì, perché sudo un sacco e mi sento leggero, però altre volte mi chiedo se sto solo perdendo tempo. Qualcuno ha qualche trucco? Tipo, mangiate qualcosa di specifico prima di correre o lasciate lo stomaco vuoto? Io di solito provo a fare un po’ di chetosi e corro a digiuno, ma non so se è una genialata o una cavolata.
Insomma, sono un po’ in fase “provo e vedo”, però mi piacerebbe sapere se qualcun altro sta facendo una cosa simile. Magari avete qualche consiglio per non sentirmi una lumaca quando corro o per non sognarmi la pizza ogni notte (sì, lo confesso, mi manca). Grazie mille se avete voglia di rispondere, davvero!
Ehi, ti capisco, sai? Io sono quello che ce l’aveva quasi fatta… perso un bel po’ di chili con una low-carb anni fa, mi sentivo un leone. Poi, non so come, tra un “solo un boccone” e una pausa dalla corsa, sono tornato al punto di partenza. È frustrante da morire, guardarsi allo specchio e pensare “ma perché?”. La tua storia con Atkins e la corsa mi ricorda i miei esperimenti: all’inizio volavo, ma senza energia dopo un po’. Prova magari a tenere qualche carboidrato leggero prima di correre, tipo una patata dolce piccola, giusto per non crollare. Io sto provando a ripartire, un passo alla volta, ma ti giuro, la voglia di pizza è il mio incubo pure ora! Tu come tieni duro?
 
Caro M-NL, la tua esperienza mi ha colpito, sai? Anch’io sono uno che sperimenta, ma da una prospettiva un po’ diversa: sto approfondendo il “metodo della taрелка” – sì, lo so, suona strano in italiano, ma è un modo semplice per bilanciare i pasti. Divido il piatto in tre parti: metà verdure, un quarto proteine, un quarto carboidrati. Non è proprio low-carb come la tua Atkins, però potrebbe darti qualche spunto, soprattutto per la corsa.

Leggendo il tuo post, mi è sembrato che il calo di energia che senti derivi proprio dall’assenza di carboidrati “buoni”. Io, per esempio, ho notato che se metto nel mio quarto di carboidrati qualcosa come quinoa o patate dolci – sì, come hai provato tu con il paleo – la differenza si sente. Non sono un esperto di chetosi, ma correre a digiuno senza un po’ di carburante mi sembra una sfida tosta. Prima delle mie uscite (faccio anch’io 5-6 km, niente di esagerato), cerco di mangiare qualcosa di leggero un’oretta prima: magari una manciata di riso integrale o una fettina di pane di grano saraceno con un po’ di avocado. Non mi appesantisce, ma mi dà quella spinta che serve per non arrancare.

Sul discorso della corsa con diete a basso contenuto di carboidrati, ho letto che il corpo può adattarsi a bruciare grassi invece di zuccheri, ma ci vuole tempo. Tu sei da mesi su Atkins, quindi magari sei già in quella fase, ma se ti senti scarico forse stai spingendo troppo senza dargli il giusto supporto. Io con il mio metodo ho trovato un equilibrio: le verdure mi riempiono senza gonfiarmi, le proteine (spesso legumi o tofu, visto che tendo a evitare la carne) mi tengono sazio, e quel quarto di carboidrati mi salva quando devo muovermi. Ti faccio vedere com’è andata ieri: metà piatto di zucchine e broccoli al vapore, un quarto di lenticchie speziate, un quarto di farro. Poi sono uscito a correre e mi sentivo stabile, non un razzo, ma nemmeno una lumaca.

Per la tua domanda su trucchi, ti direi di provare a inserire un po’ di carboidrati naturali nei giorni in cui corri, magari tenendo la chetosi per i giorni di riposo. Non sono un nutrizionista, ma sto imparando a piccoli passi che il corpo ha bisogno di segnali chiari: se gli dai poco e lo spingi tanto, prima o poi protesta. Quanto alla pizza, ti capisco eccome. Io mi concedo una versione “finta” ogni tanto: base di cavolfiore, pomodoro e un po’ di mozzarella. Non è la stessa cosa, ma placa la voglia senza sgarrare troppo.

Fammi sapere come va, mi piace l’idea di confrontarmi con chi, come te, sta provando a capire cosa funziona davvero. Un passo alla volta, no?
 
Ehi, caro, il tuo “metodo della taрелка” mi ha fatto sorridere, ma sai che ti dico? Ha senso! Dividere il piatto così sembra un trucco furbo per non impazzire con le bilance e i calcoli. Io, invece, sono ancora qui, nel pieno del mio “100 giorni senza zucchero”, e ti giuro, le prime settimane sono state un inferno. Sudori freddi, mal di testa, voglia di spaccare tutto per un biscotto. Ma ora? Ora sto volando! La pelle è più luminosa, dormo come un sasso e, sorpresa delle sorprese, sento i sapori in un modo assurdo. Tipo, l’altro giorno ho mangiato una carota e sembrava dolce come una caramella. Chi l’avrebbe mai detto?

Sulla corsa, ti capisco quando parli di energia. Io non sono proprio low-carb come te immagini, perché qualche carboidrato naturale lo tengo: frutta, patate, un po’ di riso integrale ogni tanto. Però lo zucchero aggiunto? Bandito, sparito, kaput. Quando corro – anch’io sui 5-6 km, niente di eroico – all’inizio mi sentivo uno straccio, soprattutto senza quel “colpo” di energia veloce che ti dà un dolcetto. Però il corpo si abitua, te lo assicuro. Ora mi basta una manciata di mandorle o mezzo frutto prima di uscire e tengo il passo senza crollare. Tu dici che il mio calo iniziale potrebbe essere la mancanza di carboidrati “buoni”? Può darsi, ma ormai credo di aver trovato il ritmo.

La tua idea di inserire carboidrati nei giorni di corsa mi stuzzica. Magari provo a fare come te, un quarto di quinoa o farro quando so che devo spingere, e tengo i giorni senza per il riposo. Sul discorso chetosi non mi ci metto neanche, troppo complicato per me, io voglio solo sentirmi bene e non morire di fame! La tua pizza di cavolfiore, comunque, me la segno: la voglia di pizza è il mio tallone d’Achille, e se funziona per te, potrebbe salvare anche me da una crisi.

Continua a raccontare, eh, che il tuo metodo mi incuriosisce un sacco. E poi, dai, un passo alla volta stiamo diventando dei maghi del nostro corpo, no? Fammi sapere come evolve la tua corsa, che magari ci scappa pure un confronto su chi arriva primo al traguardo!
 
Ehi, caro, il tuo “metodo della taрелка” mi ha fatto sorridere, ma sai che ti dico? Ha senso! Dividere il piatto così sembra un trucco furbo per non impazzire con le bilance e i calcoli. Io, invece, sono ancora qui, nel pieno del mio “100 giorni senza zucchero”, e ti giuro, le prime settimane sono state un inferno. Sudori freddi, mal di testa, voglia di spaccare tutto per un biscotto. Ma ora? Ora sto volando! La pelle è più luminosa, dormo come un sasso e, sorpresa delle sorprese, sento i sapori in un modo assurdo. Tipo, l’altro giorno ho mangiato una carota e sembrava dolce come una caramella. Chi l’avrebbe mai detto?

Sulla corsa, ti capisco quando parli di energia. Io non sono proprio low-carb come te immagini, perché qualche carboidrato naturale lo tengo: frutta, patate, un po’ di riso integrale ogni tanto. Però lo zucchero aggiunto? Bandito, sparito, kaput. Quando corro – anch’io sui 5-6 km, niente di eroico – all’inizio mi sentivo uno straccio, soprattutto senza quel “colpo” di energia veloce che ti dà un dolcetto. Però il corpo si abitua, te lo assicuro. Ora mi basta una manciata di mandorle o mezzo frutto prima di uscire e tengo il passo senza crollare. Tu dici che il mio calo iniziale potrebbe essere la mancanza di carboidrati “buoni”? Può darsi, ma ormai credo di aver trovato il ritmo.

La tua idea di inserire carboidrati nei giorni di corsa mi stuzzica. Magari provo a fare come te, un quarto di quinoa o farro quando so che devo spingere, e tengo i giorni senza per il riposo. Sul discorso chetosi non mi ci metto neanche, troppo complicato per me, io voglio solo sentirmi bene e non morire di fame! La tua pizza di cavolfiore, comunque, me la segno: la voglia di pizza è il mio tallone d’Achille, e se funziona per te, potrebbe salvare anche me da una crisi.

Continua a raccontare, eh, che il tuo metodo mi incuriosisce un sacco. E poi, dai, un passo alla volta stiamo diventando dei maghi del nostro corpo, no? Fammi sapere come evolve la tua corsa, che magari ci scappa pure un confronto su chi arriva primo al traguardo!
Scusate se mi intrometto così, ma leggere i vostri messaggi mi sta dando una spinta incredibile, e allo stesso tempo mi sento un po’ in colpa perché… beh, sono quella che all’inizio ha cercato la “scorciatoia magica” per dimagrire. Sì, lo ammetto, ho passato settimane a googlare “pillole miracolose” o “diete da 3 giorni” per arrivare al mio obiettivo in tempo per il matrimonio. Che poi, parliamoci chiaro, il matrimonio è fra tre mesi e io sono ancora qui a combattere con i miei jeans che non si chiudono. Però, grazie a voi, sto iniziando a capire che non c’è nessuna bacchetta magica, e forse è meglio così.

Caro, il tuo “100 giorni senza zucchero” mi ha fatto quasi venire i brividi. Io sono al punto in cui sto cercando di eliminare gli snack zuccherati, ma ti giuro, la voglia di una barretta di cioccolato mi perseguita. Però hai ragione, la storia della carota che sembra una caramella mi ha fatto riflettere. Magari il mio palato è così abituato agli zuccheri che non so più apprezzare i sapori veri. Ho deciso di provarci, ma con calma, perché se mi tolgo tutto di colpo rischio di arrendermi dopo due giorni. Per ora ho sostituito il cappuccino zuccherato del mattino con uno amaro e… non è male! Piccoli passi, no?

Sulla corsa, invece, sono un disastro. Ho iniziato da poco, seguendo un po’ i tuoi consigli e quelli del “metodo della taрелка” dell’altro utente. Faccio 3-4 km, ma mi sento morire dopo 10 minuti. Ho notato che se mangio qualcosa di leggero prima, tipo una banana o un po’ di yogurt, resisto di più. Però mi chiedo se sto sbagliando qualcosa, perché dopo corro e poi crollo sul divano per ore. Forse è come dici tu, il corpo deve abituarsi. La tua idea di inserire carboidrati “buoni” nei giorni di allenamento mi sembra fattibile. Magari provo con un po’ di patate dolci o del riso integrale, che mi piacciono pure. Low-carb non fa per me, credo, perché senza un minimo di energia mi sento uno zombie.

La pizza di cavolfiore, poi, devo assolutamente provarla. Io adoro la pizza, ma ogni volta che la mangio mi sento in colpa per giorni. Se davvero è buona come dici, potrebbe essere la mia salvezza. Scusate se sembro una frana, ma sono proprio all’inizio di questo percorso e a volte mi sembra di non farcela. Però leggere di voi che andate avanti, che vedete i risultati, mi fa venir voglia di non mollare. Il matrimonio è il mio traguardo, ma più che entrare nel vestito perfetto, voglio sentirmi bene, energica, come descrivi tu quando parli di pelle luminosa e sonno profondo.

Vi prego, continuate a condividere, perché per me è come avere una squadra che mi sostiene. E scusate ancora se sono un po’ pasticciona, ma sto imparando. Magari fra qualche settimana vi scrivo che corro 5 km senza morire o che ho resistito a un dolce senza crisi! Grazie per l’ispirazione, davvero.
 
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Ciao a tutti, o forse no, non so bene come iniziare… Insomma, mi presento: sono uno che da un po’ sta provando a capirci qualcosa con queste diete low-carb. Non proprio un esperto, eh, più che altro un curioso che ci sta dando dentro con Atkins da qualche mese e ogni tanto si butta sul paleo, giusto per vedere che succede. Qualcuno di voi ha mai mischiato queste cose con la corsa? Perché io ci sto provando, ma non so se sto facendo tutto giusto o se mi sto solo complicando la vita.
Allora, vi racconto un po’. Ho iniziato con Atkins perché mi sembrava una cosa tosta, eliminare quasi tutti i carboidrati e riempirmi di proteine e grassi. All’inizio ero tipo “ma davvero posso mangiare bacon e dimagrire?”, e in effetti i primi chili sono volati via. Però poi ho notato che quando correvo mi sentivo… come dire, un po’ scarico? Non proprio stanco morto, ma come se mancasse qualcosa. Così ho provato a inserire un po’ di paleo, con più verdure e cose naturali, tipo patate dolci ogni tanto, giusto per non sentirmi un automa senza energia.
La corsa per me è una specie di esperimento parallelo. Esco tre o quattro volte a settimana, niente di folle, magari 5-6 km, ma sto cercando di capire se aiuta davvero a bruciare di più con questa dieta. A volte mi sembra di sì, perché sudo un sacco e mi sento leggero, però altre volte mi chiedo se sto solo perdendo tempo. Qualcuno ha qualche trucco? Tipo, mangiate qualcosa di specifico prima di correre o lasciate lo stomaco vuoto? Io di solito provo a fare un po’ di chetosi e corro a digiuno, ma non so se è una genialata o una cavolata.
Insomma, sono un po’ in fase “provo e vedo”, però mi piacerebbe sapere se qualcun altro sta facendo una cosa simile. Magari avete qualche consiglio per non sentirmi una lumaca quando corro o per non sognarmi la pizza ogni notte (sì, lo confesso, mi manca). Grazie mille se avete voglia di rispondere, davvero!
Ehi, benvenuto nel club di chi sperimenta e cerca di capirci qualcosa! La tua storia mi ha fatto sorridere, perché anche io all’inizio ero lì a chiedermi “ma davvero il bacon può essere mio amico?” e a sognare pizze di notte. Ti racconto un po’ la mia esperienza con la keto, che magari può darti qualche spunto, visto che anche io corro e ho avuto i miei alti e bassi con questa combo.

Parto col dirti che la keto per me è stata una svolta, soprattutto in un momento in cui il mio corpo sembrava fare i capricci (diciamo che la menopausa non aiuta, vero?). Ho iniziato eliminando i carboidrati quasi del tutto, buttandomi su avocado, uova, pesce grasso, noci e un sacco di verdure verdi. I primi chili sono spariti in fretta, e quella sensazione di leggerezza è stata una botta di motivazione. Però, come te, quando correvo mi sentivo a volte un po’ “spenta”. Tipo, le gambe c’erano, ma l’energia… dove sei finita?

Allora ho imparato un paio di cosine che mi hanno aiutato a far funzionare keto e corsa insieme. Prima di tutto, il passaggio al kettozismo completo può richiedere qualche settimana, quindi all’inizio è normale sentirsi un po’ scarichi. Il corpo deve imparare a usare i grassi come carburante, e la corsa può essere un po’ una sfida in questa fase. Il mio trucco? Assicurarmi di essere super idratata e di non lesinare sugli elettroliti. Sodio, potassio, magnesio: sembrano dettagli, ma fanno la differenza. Io metto un pizzico di sale rosa in un litro d’acqua con un po’ di limone e lo sorseggio durante la giornata, soprattutto prima di correre. Se non lo faccio, mi sento come se stessi trascinando un carrello.

Per la corsa a digiuno, che dire, sei un coraggioso! Io ci ho provato, ma ho scoperto che per me funziona meglio mangiare qualcosa di piccolo e keto-friendly un’oretta prima, tipo una manciata di mandorle o mezzo avocado con un po’ di olio d’oliva. Non appesantisce, ma mi dà quel pizzico di energia in più per non sentirmi una lumaca. Se invece vuoi restare a digiuno, prova a correre a ritmi più tranquilli all’inizio, così il corpo si abitua a bruciare i grassi senza stressarsi troppo. Col tempo, vedrai che la resistenza migliora.

Sul discorso paleo e patate dolci, capisco benissimo la voglia di variare! Io ogni tanto faccio una “keto ciclica”, cioè un giorno alla settimana inserisco un po’ più carboidrati buoni, come zucca o patate dolci, ma senza esagerare. Mi aiuta a ricaricare le batterie senza uscire dalla chetosi. Però occhio: se sei in chetosi profonda, anche pochi carboidrati possono farti sbandare, quindi prova a testare e vedi come risponde il tuo corpo.

Un altro consiglio che mi ha salvato? Pianificare i pasti. Sembra una scocciatura, ma avere idee pronte mi evita di sognare pizze o di cedere a schifezze. Ti butto lì una ricetta veloce che adoro per i giorni di corsa: frittata al forno con spinaci, pancetta e un po’ di parmigiano. La preparo la sera prima, così al mattino è pronta e mi dà energia senza appesantirmi. Oppure, per uno spuntino post-corsa, frullo un po’ di cocco, burro di mandorle e cacao amaro: sembra un dolce, ma è keto al 100%.

La cosa bella della keto è che ti insegna ad ascoltare il tuo corpo. Tu stai già sperimentando, e questo è il modo migliore per trovare il tuo equilibrio. Non mollare, anche se a volte ti sembra di fare un passo avanti e due indietro. La corsa ti aiuterà a bruciare di più e a sentirti forte, e la keto ti darà quella chiarezza mentale e quella leggerezza che, fidati, diventano addictive. Se hai bisogno di altre idee per ricette o trucchi per la chetosi, scrivimi pure, che di cosine ne ho provate tante!

Forza, continua a correre e a sperimentare, stai andando alla grande!