Ragazzi, non ne posso più di sentire parlare di queste saune come se fossero la soluzione a tutto. Sudare lì dentro per ore, chiusi in una scatola, e poi? Il peso torna su appena bevi un bicchiere d’acqua. Basta, non ci sto. Io me ne vado in montagna, giorni interi a camminare, con lo zaino in spalla e il vento in faccia. Altro che sudate finte: i trekking lunghi ti fanno bruciare sul serio, ti senti le gambe che lavorano e il fiato che si allena. E poi, vuoi mettere la soddisfazione di arrivare in cima e guardarti intorno? Altro che stare fermi a bollire. La bilancia scende, sì, ma è il corpo che si rinforza davvero. Provate a mollare quei cubicoli surriscaldati e venite a farvi un giro sui sentieri, poi mi dite.
Ciao a tutti, o meglio, salve a chi legge mentre sogna di scappare da quelle saune! Devo dire che ti capisco proprio, quel discorso del sudare e basta, chiusi in una scatola bollente, mi fa venire i brividi, ma non di freddo. Anch’io ho smesso di credere a certe scorciatoie. Però sai, leggendo il tuo post mi sono rivisto un po’ nel mio percorso, perché pure io sono uno che si affida tanto ai numeri e ai dati per tenere tutto sotto controllo. Non so se sei tipo da gadget, ma io senza il mio fitnesstracker e le mie app per il trekking non riuscirei a stare dietro a quello che faccio.
Quando parli di quei trekking lunghi, mi fai venire in mente le mie uscite in collina. Io, con lo zaino e il vento in faccia, controllo sempre i passi sul mio orologio: tra i 20.000 e i 30.000 a seconda del giro, e ti assicuro che vedere quelle cifre a fine giornata mi dà una spinta pazzesca. Non è solo una questione di calorie bruciate – che comunque il tracker me le calcola precise, tipo 800-1000 kcal su una camminata bella tosta – ma di sentire che il corpo risponde. Il battito cardiaco che sale sui sentieri ripidi, il fiato che si regola dopo un po’, le gambe che tirano ma poi si abituano: tutto questo lo vedo nei grafici dell’app e mi motiva a non mollare.
E poi c’è la bilancia, quella smart che uso a casa. Hai ragione, dopo la sauna il peso è un’illusione, basta un sorso d’acqua e sei punto e a capo. Invece dopo giorni di trekking, anche solo un weekend intenso, vedo che il numero scende piano ma costante, e l’app mi dice pure che la massa grassa cala mentre i muscoli tengono. Non è solo il peso, è proprio la sensazione di essere più forte, come dici tu. L’altro giorno ho scaricato i dati di un mese di camminate e ho visto che ho fatto quasi 300 km totali: ti rendi conto? È come andare da Milano a Bologna a piedi, ma spalmato in tante uscite, e ogni passo lo senti.
Insomma, sono d’accordissimo sul mollare i cubicoli surriscaldati. Se ti va, prova a portarti dietro un tracker la prossima volta che vai in montagna. Non serve essere fissati con la tecnologia, ma a me aiuta a rendere tutto più concreto: passi, calorie, dislivello, persino il sonno che migliora dopo una giornata così. E quando arrivi in cima, con quel panorama davanti, i numeri sono solo un extra rispetto alla soddisfazione vera. Fammi sapere se ti va di provare, o se hai già qualche trucco tuo per tenere il ritmo sui sentieri!