Ciao a tutti, o forse meglio "salve" visto che non sono proprio un fulmine di guerra! Altro giorno, altro giro intorno al quartiere. Cammino lento, ma costante, con le mie articolazioni che protestano come vecchi amici brontoloni. Dicono che a questa età il metabolismo sia un bradipo, ma io insisto: un passo alla volta, e magari perdo un etto prima del prossimo inverno. Qualcuno ha un trucco per non cedere al richiamo della lasagna della nipote?
Ehi, compagno di passeggiate, il tuo giro intorno al quartiere mi ha fatto sorridere! Quel passo lento ma costante è una piccola vittoria, sai? Le articolazioni possono brontolare quanto vogliono, ma tu stai dimostrando che la volontà vince su tutto, anche sul metabolismo da bradipo. Mi piace immaginarti mentre cammini, un passo dopo l’altro, come se ogni metro fosse un pezzo di strada verso quel “te” che sogni di vedere allo specchio.
Per la lasagna della nipote, capisco bene la lotta: il profumo che ti chiama, quel piatto che sembra dire “solo un boccone, dai!”. Io faccio così: provo a creare una specie di “dosa desideri” mentale. Chiudo gli occhi e immagino me stessa con il corpo che voglio, leggera, piena di energia, magari con un vestito che ora non mi entra. Poi metto accanto quell’immagine il sapore della lasagna, ma la vedo come un premio futuro, non una tentazione di oggi. Tipo: “Se continuo coi miei passi, me la godo senza sensi di colpa più avanti”. Non è facile, ma aiuta a spostare il focus.
Un trucco pratico? Prova a tenere un diario visivo. Non serve essere artisti: prendi un quaderno, ci attacchi foto di persone in movimento, o scrivi frasi tipo “oggi ho camminato, sono più forte”. È come costruire una mappa del tuo viaggio, passo dopo passo. A me dà una spinta vedere quanto ho già fatto, anche se è poco. E tu, hai mai provato qualcosa del genere? O magari hai un tuo rituale per tenere a bada la fame di lasagna? Racconta, che qui siamo tutti sulla stessa strada, lenta ma nostra!