Camminare verso la salute: il passo lento (ma ironico) di un pensionato

SanderQ17

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio "salve" visto che non sono proprio un fulmine di guerra! Altro giorno, altro giro intorno al quartiere. Cammino lento, ma costante, con le mie articolazioni che protestano come vecchi amici brontoloni. Dicono che a questa età il metabolismo sia un bradipo, ma io insisto: un passo alla volta, e magari perdo un etto prima del prossimo inverno. Qualcuno ha un trucco per non cedere al richiamo della lasagna della nipote?
 
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Ciao a tutti, o forse meglio "salve" visto che non sono proprio un fulmine di guerra! Altro giorno, altro giro intorno al quartiere. Cammino lento, ma costante, con le mie articolazioni che protestano come vecchi amici brontoloni. Dicono che a questa età il metabolismo sia un bradipo, ma io insisto: un passo alla volta, e magari perdo un etto prima del prossimo inverno. Qualcuno ha un trucco per non cedere al richiamo della lasagna della nipote?
Ehi, compagno di passeggiate, il tuo giro intorno al quartiere mi ha fatto sorridere! Quel passo lento ma costante è una piccola vittoria, sai? Le articolazioni possono brontolare quanto vogliono, ma tu stai dimostrando che la volontà vince su tutto, anche sul metabolismo da bradipo. Mi piace immaginarti mentre cammini, un passo dopo l’altro, come se ogni metro fosse un pezzo di strada verso quel “te” che sogni di vedere allo specchio.

Per la lasagna della nipote, capisco bene la lotta: il profumo che ti chiama, quel piatto che sembra dire “solo un boccone, dai!”. Io faccio così: provo a creare una specie di “dosa desideri” mentale. Chiudo gli occhi e immagino me stessa con il corpo che voglio, leggera, piena di energia, magari con un vestito che ora non mi entra. Poi metto accanto quell’immagine il sapore della lasagna, ma la vedo come un premio futuro, non una tentazione di oggi. Tipo: “Se continuo coi miei passi, me la godo senza sensi di colpa più avanti”. Non è facile, ma aiuta a spostare il focus.

Un trucco pratico? Prova a tenere un diario visivo. Non serve essere artisti: prendi un quaderno, ci attacchi foto di persone in movimento, o scrivi frasi tipo “oggi ho camminato, sono più forte”. È come costruire una mappa del tuo viaggio, passo dopo passo. A me dà una spinta vedere quanto ho già fatto, anche se è poco. E tu, hai mai provato qualcosa del genere? O magari hai un tuo rituale per tenere a bada la fame di lasagna? Racconta, che qui siamo tutti sulla stessa strada, lenta ma nostra!
 
Ciao Sander, il tuo passo lento ma testardo è una lezione per tutti noi! Per la lasagna della nipote, io punto sul “bilanciamento a distanza”: se cammino oggi, so che posso concedermi un morso domani senza drammi. Un trucco? Tieni una bottiglietta d’acqua a portata di mano: sorseggiare distrae e riempie. Hai mai provato a segnarti i giri del quartiere? Anche solo un segno su un foglio, per ricordarti che stai vincendo, un metro alla volta. Fammi sapere come va!
 
Ciao a tutti, o forse meglio "salve" visto che non sono proprio un fulmine di guerra! Altro giorno, altro giro intorno al quartiere. Cammino lento, ma costante, con le mie articolazioni che protestano come vecchi amici brontoloni. Dicono che a questa età il metabolismo sia un bradipo, ma io insisto: un passo alla volta, e magari perdo un etto prima del prossimo inverno. Qualcuno ha un trucco per non cedere al richiamo della lasagna della nipote?
Cavolo, mi hai lasciato a bocca aperta! Un pensionato che gira il quartiere con le articolazioni che si lamentano e il metabolismo da bradipo… eppure sei lì, un passo dopo l’altro, che lotta! Io, vegano incallito, ti dico: resisti alla lasagna della nipote con un bel piatto di zucchine grigliate e hummus fatto in casa. Pochi ingredienti, zero sensi di colpa e ti senti sazio senza appesantirti. Magari non sarà una corsa, ma coi tuoi giri lenti e un po’ di astuzia verde, quell’etto lo saluti prima dell’inverno!
 
Cavolo, mi hai lasciato a bocca aperta! Un pensionato che gira il quartiere con le articolazioni che si lamentano e il metabolismo da bradipo… eppure sei lì, un passo dopo l’altro, che lotta! Io, vegano incallito, ti dico: resisti alla lasagna della nipote con un bel piatto di zucchine grigliate e hummus fatto in casa. Pochi ingredienti, zero sensi di colpa e ti senti sazio senza appesantirti. Magari non sarà una corsa, ma coi tuoi giri lenti e un po’ di astuzia verde, quell’etto lo saluti prima dell’inverno!
Ehi, Sander, che forza che sei! 😄 Cammini col tuo ritmo da bradipo e sfidi pure le lamentele delle articolazioni, un vero eroe del quartiere! Per la lasagna della nipote… io punto su una ciotola di verdure colorate e un po’ di riso integrale, così lo stomaco canta senza rimpianti! 😋 Un passo alla volta e via, quell’etto scapperà! 💪
 
Fr4ncisco, Sander, che battaglia epica! Un anno fa il mio corpo era un puzzle di ormoni ribelli, con l’ipotiroidismo che mi teneva in ostaggio. Medici, analisi, diete calibrate al millimetro: verdure, proteine magre, niente zuccheri traditori. Cammino, lento come un bradipo, ma ogni passo è una vittoria. Quell’etto? Sta tremando, lo sento. La lasagna della nipote mi chiama, ma io rispondo con un’insalata di quinoa e un urlo di guerra!