Camminate serali: spacco tutto e peso meno, altro che diete del cazzo!

Simufc

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, stasera ho spaccato di nuovo. Altro che cagate di diete, me ne sono andato in giro per 5 chilometri buoni, dalle parti del parco vicino casa fino a quel buco di strada dietro la ferrovia. Non so voi, ma io quando cammino di sera mi sento un altro, tutto quel silenzio, l’aria fresca che ti prende a schiaffi e ti svegli dal torpore della giornata. Parto incazzato, con la testa piena di pensieri schifosi, e torno che quasi mi sembra di volare.
Oggi ho tirato dritto su per la salita vicino al vecchio campo da calcio, quella che di solito evito perché mi fa bestemmiare dalla fatica. Ma stasera ho detto “fanculo, la faccio” e l’ho fatta. Gambe che bruciavano, fiatone da morire, ma alla fine ero lì sopra a guardare le luci della città come un cazzo di re. E sapete che vi dico? La bilancia sta iniziando a darmi ragione: meno 2 chili dall’ultima volta che ho scritto qua. Non è tanto, ma porca troia, è qualcosa.
Il mio giro ormai è una specie di rituale: esco verso le 9, cuffie con un po’ di musica che pompa, e via. Passo per il lungofiume, poi taglio per il quartiere vecchio dove non c’è un’anima viva. È tutto un casino di vicoli stretti e lampioni mezzi rotti, ma mi piace, mi svuota la testa. Ieri ho pure visto un gatto nero che mi fissava da un muretto, sembrava dire “ma che cazzo vuoi?”, e mi sono messo a ridere da solo come un idiota.
Non so se è solo il camminare o il fatto che sto smettendo di ingozzarmi di schifezze, ma sento che sta funzionando. Non sono uno di quei fanatici delle app che contano i passi o le calorie, faccio tutto a occhio e mi va bene così. L’importante è che quando mi guardo allo specchio non mi viene più voglia di spaccarlo. Voi che combinate? Sempre a morire dietro a quelle diete del menga o avete trovato qualcosa che spacca pure per voi? Dai, scrivete qualcosa, che qua sennò sembra di parlare al muro.
 
Ragazzi, stasera ho spaccato di nuovo. Altro che cagate di diete, me ne sono andato in giro per 5 chilometri buoni, dalle parti del parco vicino casa fino a quel buco di strada dietro la ferrovia. Non so voi, ma io quando cammino di sera mi sento un altro, tutto quel silenzio, l’aria fresca che ti prende a schiaffi e ti svegli dal torpore della giornata. Parto incazzato, con la testa piena di pensieri schifosi, e torno che quasi mi sembra di volare.
Oggi ho tirato dritto su per la salita vicino al vecchio campo da calcio, quella che di solito evito perché mi fa bestemmiare dalla fatica. Ma stasera ho detto “fanculo, la faccio” e l’ho fatta. Gambe che bruciavano, fiatone da morire, ma alla fine ero lì sopra a guardare le luci della città come un cazzo di re. E sapete che vi dico? La bilancia sta iniziando a darmi ragione: meno 2 chili dall’ultima volta che ho scritto qua. Non è tanto, ma porca troia, è qualcosa.
Il mio giro ormai è una specie di rituale: esco verso le 9, cuffie con un po’ di musica che pompa, e via. Passo per il lungofiume, poi taglio per il quartiere vecchio dove non c’è un’anima viva. È tutto un casino di vicoli stretti e lampioni mezzi rotti, ma mi piace, mi svuota la testa. Ieri ho pure visto un gatto nero che mi fissava da un muretto, sembrava dire “ma che cazzo vuoi?”, e mi sono messo a ridere da solo come un idiota.
Non so se è solo il camminare o il fatto che sto smettendo di ingozzarmi di schifezze, ma sento che sta funzionando. Non sono uno di quei fanatici delle app che contano i passi o le calorie, faccio tutto a occhio e mi va bene così. L’importante è che quando mi guardo allo specchio non mi viene più voglia di spaccarlo. Voi che combinate? Sempre a morire dietro a quelle diete del menga o avete trovato qualcosa che spacca pure per voi? Dai, scrivete qualcosa, che qua sennò sembra di parlare al muro.
Ehi, continua a spaccare con quelle camminate, si vede che ti fanno bene! Io invece sto provando a dividere la mia cena come un ricercatore pazzo: mezzo piatto di verdure, un quarto di proteine e un quarto di carboidrati. Oggi avevo zucchine grigliate, pollo e un po’ di riso integrale. Non è male, sai? Mi sto abituando a ste porzioni senza morire di fame. Tu che ne pensi, ci daresti un occhio o resti fedele al tuo rituale serale?
 
Ragazzi, stasera ho spaccato di nuovo. Altro che cagate di diete, me ne sono andato in giro per 5 chilometri buoni, dalle parti del parco vicino casa fino a quel buco di strada dietro la ferrovia. Non so voi, ma io quando cammino di sera mi sento un altro, tutto quel silenzio, l’aria fresca che ti prende a schiaffi e ti svegli dal torpore della giornata. Parto incazzato, con la testa piena di pensieri schifosi, e torno che quasi mi sembra di volare.
Oggi ho tirato dritto su per la salita vicino al vecchio campo da calcio, quella che di solito evito perché mi fa bestemmiare dalla fatica. Ma stasera ho detto “fanculo, la faccio” e l’ho fatta. Gambe che bruciavano, fiatone da morire, ma alla fine ero lì sopra a guardare le luci della città come un cazzo di re. E sapete che vi dico? La bilancia sta iniziando a darmi ragione: meno 2 chili dall’ultima volta che ho scritto qua. Non è tanto, ma porca troia, è qualcosa.
Il mio giro ormai è una specie di rituale: esco verso le 9, cuffie con un po’ di musica che pompa, e via. Passo per il lungofiume, poi taglio per il quartiere vecchio dove non c’è un’anima viva. È tutto un casino di vicoli stretti e lampioni mezzi rotti, ma mi piace, mi svuota la testa. Ieri ho pure visto un gatto nero che mi fissava da un muretto, sembrava dire “ma che cazzo vuoi?”, e mi sono messo a ridere da solo come un idiota.
Non so se è solo il camminare o il fatto che sto smettendo di ingozzarmi di schifezze, ma sento che sta funzionando. Non sono uno di quei fanatici delle app che contano i passi o le calorie, faccio tutto a occhio e mi va bene così. L’importante è che quando mi guardo allo specchio non mi viene più voglia di spaccarlo. Voi che combinate? Sempre a morire dietro a quelle diete del menga o avete trovato qualcosa che spacca pure per voi? Dai, scrivete qualcosa, che qua sennò sembra di parlare al muro.
Grande! Le tue camminate serali sono una bomba, si sente proprio che ti stai spaccando e i risultati arrivano. Io invece continuo a puntare sulle spezie che accendono il fuoco dentro: ieri ho buttato giù un pollo con peperoncino e zenzero che quasi mi faceva sudare più di una salita come la tua. Non so se è il piccante o il fatto che mi riempio meno di schifezze, ma la cintura sta iniziando a cedere un po’. Magari la prossima volta esco con te e porto un po’ di salsa al cayenne per festeggiare in cima! Tu continua così, che stai andando alla grande.
 
Ragazzi, stasera ho spaccato di nuovo. Altro che cagate di diete, me ne sono andato in giro per 5 chilometri buoni, dalle parti del parco vicino casa fino a quel buco di strada dietro la ferrovia. Non so voi, ma io quando cammino di sera mi sento un altro, tutto quel silenzio, l’aria fresca che ti prende a schiaffi e ti svegli dal torpore della giornata. Parto incazzato, con la testa piena di pensieri schifosi, e torno che quasi mi sembra di volare.
Oggi ho tirato dritto su per la salita vicino al vecchio campo da calcio, quella che di solito evito perché mi fa bestemmiare dalla fatica. Ma stasera ho detto “fanculo, la faccio” e l’ho fatta. Gambe che bruciavano, fiatone da morire, ma alla fine ero lì sopra a guardare le luci della città come un cazzo di re. E sapete che vi dico? La bilancia sta iniziando a darmi ragione: meno 2 chili dall’ultima volta che ho scritto qua. Non è tanto, ma porca troia, è qualcosa.
Il mio giro ormai è una specie di rituale: esco verso le 9, cuffie con un po’ di musica che pompa, e via. Passo per il lungofiume, poi taglio per il quartiere vecchio dove non c’è un’anima viva. È tutto un casino di vicoli stretti e lampioni mezzi rotti, ma mi piace, mi svuota la testa. Ieri ho pure visto un gatto nero che mi fissava da un muretto, sembrava dire “ma che cazzo vuoi?”, e mi sono messo a ridere da solo come un idiota.
Non so se è solo il camminare o il fatto che sto smettendo di ingozzarmi di schifezze, ma sento che sta funzionando. Non sono uno di quei fanatici delle app che contano i passi o le calorie, faccio tutto a occhio e mi va bene così. L’importante è che quando mi guardo allo specchio non mi viene più voglia di spaccarlo. Voi che combinate? Sempre a morire dietro a quelle diete del menga o avete trovato qualcosa che spacca pure per voi? Dai, scrivete qualcosa, che qua sennò sembra di parlare al muro.
Grande! Le tue camminate serali sono una bomba, si sente proprio che ti stai sfogando e stai prendendo il controllo. Io invece sto ancora coi miei passati di verdura, tipo minestrone leggero con zucchine e cavolo, che mi riempie senza pesare. Non è male, sai? La fame la tengo a bada e non mi sento uno straccio. Tu che mangi dopo ‘sti giri da guerriero? Qualcosa di leggero o ti butti su altro? Dai, racconta, che mi sa che hai trovato un modo per spaccare sul serio!
 
Ragazzi, stasera ho spaccato di nuovo. Altro che cagate di diete, me ne sono andato in giro per 5 chilometri buoni, dalle parti del parco vicino casa fino a quel buco di strada dietro la ferrovia. Non so voi, ma io quando cammino di sera mi sento un altro, tutto quel silenzio, l’aria fresca che ti prende a schiaffi e ti svegli dal torpore della giornata. Parto incazzato, con la testa piena di pensieri schifosi, e torno che quasi mi sembra di volare.
Oggi ho tirato dritto su per la salita vicino al vecchio campo da calcio, quella che di solito evito perché mi fa bestemmiare dalla fatica. Ma stasera ho detto “fanculo, la faccio” e l’ho fatta. Gambe che bruciavano, fiatone da morire, ma alla fine ero lì sopra a guardare le luci della città come un cazzo di re. E sapete che vi dico? La bilancia sta iniziando a darmi ragione: meno 2 chili dall’ultima volta che ho scritto qua. Non è tanto, ma porca troia, è qualcosa.
Il mio giro ormai è una specie di rituale: esco verso le 9, cuffie con un po’ di musica che pompa, e via. Passo per il lungofiume, poi taglio per il quartiere vecchio dove non c’è un’anima viva. È tutto un casino di vicoli stretti e lampioni mezzi rotti, ma mi piace, mi svuota la testa. Ieri ho pure visto un gatto nero che mi fissava da un muretto, sembrava dire “ma che cazzo vuoi?”, e mi sono messo a ridere da solo come un idiota.
Non so se è solo il camminare o il fatto che sto smettendo di ingozzarmi di schifezze, ma sento che sta funzionando. Non sono uno di quei fanatici delle app che contano i passi o le calorie, faccio tutto a occhio e mi va bene così. L’importante è che quando mi guardo allo specchio non mi viene più voglia di spaccarlo. Voi che combinate? Sempre a morire dietro a quelle diete del menga o avete trovato qualcosa che spacca pure per voi? Dai, scrivete qualcosa, che qua sennò sembra di parlare al muro.
Grande, continua a spaccare con le tue camminate! Senti, io sto sul 16/8 da un po’ e ti capisco quando dici che trovi quel ritmo che ti fa sentire vivo. Per non tornare indietro coi chili, il trucco è non mollare la costanza: mangia bene nel tuo intervallo, evita schifezze che ti fanno ripartire da zero e tieni il tuo rituale serale. Camminare svuota la testa, ma è il mix con un po’ di disciplina a tenerti leggero. Tu che fai per non ricascarci?
 
Ragazzi, stasera ho spaccato di nuovo. Altro che cagate di diete, me ne sono andato in giro per 5 chilometri buoni, dalle parti del parco vicino casa fino a quel buco di strada dietro la ferrovia. Non so voi, ma io quando cammino di sera mi sento un altro, tutto quel silenzio, l’aria fresca che ti prende a schiaffi e ti svegli dal torpore della giornata. Parto incazzato, con la testa piena di pensieri schifosi, e torno che quasi mi sembra di volare.
Oggi ho tirato dritto su per la salita vicino al vecchio campo da calcio, quella che di solito evito perché mi fa bestemmiare dalla fatica. Ma stasera ho detto “fanculo, la faccio” e l’ho fatta. Gambe che bruciavano, fiatone da morire, ma alla fine ero lì sopra a guardare le luci della città come un cazzo di re. E sapete che vi dico? La bilancia sta iniziando a darmi ragione: meno 2 chili dall’ultima volta che ho scritto qua. Non è tanto, ma porca troia, è qualcosa.
Il mio giro ormai è una specie di rituale: esco verso le 9, cuffie con un po’ di musica che pompa, e via. Passo per il lungofiume, poi taglio per il quartiere vecchio dove non c’è un’anima viva. È tutto un casino di vicoli stretti e lampioni mezzi rotti, ma mi piace, mi svuota la testa. Ieri ho pure visto un gatto nero che mi fissava da un muretto, sembrava dire “ma che cazzo vuoi?”, e mi sono messo a ridere da solo come un idiota.
Non so se è solo il camminare o il fatto che sto smettendo di ingozzarmi di schifezze, ma sento che sta funzionando. Non sono uno di quei fanatici delle app che contano i passi o le calorie, faccio tutto a occhio e mi va bene così. L’importante è che quando mi guardo allo specchio non mi viene più voglia di spaccarlo. Voi che combinate? Sempre a morire dietro a quelle diete del menga o avete trovato qualcosa che spacca pure per voi? Dai, scrivete qualcosa, che qua sennò sembra di parlare al muro.
Grande! Le tue camminate serali sono una bomba, si sente l’energia che spacca! Io invece mi butto sulle lezioni di gruppo, sai, tipo zumba o boxe. C’è quel vibe di squadra che ti gasa, tutti a sudare insieme, musica a palla e l’istruttore che ti urla di non mollare. Mi dà una carica pazzesca, altro che diete schifose. Prova una volta, magari un HIIT in palestra: 30 minuti e sei distrutto ma felice. Tu continua a conquistare salite, che sei un re!
 
Ehi, che figata il tuo racconto! Le tue camminate serali mi fanno venire voglia di uscire e spaccare pure a me. Quel vibe di libertà, con l’aria fresca e la città che dorme, è una botta di vita. Io sto iniziando ora, e per ora mi sono buttato su un corso di pilates. Non proprio roba da duri come le tue salite, ma ti giuro che dopo un’ora di esercizi mi sento come se mi avessero stirato e rimesso in piedi. È tipo un reset per il corpo, e la testa si svuota che è una meraviglia. Tu continua a fare il re delle colline, io provo a tenere il passo con i miei allungamenti. Racconta ancora, che mi motivi!
 
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Ragazzi, stasera ho spaccato di nuovo. Altro che cagate di diete, me ne sono andato in giro per 5 chilometri buoni, dalle parti del parco vicino casa fino a quel buco di strada dietro la ferrovia. Non so voi, ma io quando cammino di sera mi sento un altro, tutto quel silenzio, l’aria fresca che ti prende a schiaffi e ti svegli dal torpore della giornata. Parto incazzato, con la testa piena di pensieri schifosi, e torno che quasi mi sembra di volare.
Oggi ho tirato dritto su per la salita vicino al vecchio campo da calcio, quella che di solito evito perché mi fa bestemmiare dalla fatica. Ma stasera ho detto “fanculo, la faccio” e l’ho fatta. Gambe che bruciavano, fiatone da morire, ma alla fine ero lì sopra a guardare le luci della città come un cazzo di re. E sapete che vi dico? La bilancia sta iniziando a darmi ragione: meno 2 chili dall’ultima volta che ho scritto qua. Non è tanto, ma porca troia, è qualcosa.
Il mio giro ormai è una specie di rituale: esco verso le 9, cuffie con un po’ di musica che pompa, e via. Passo per il lungofiume, poi taglio per il quartiere vecchio dove non c’è un’anima viva. È tutto un casino di vicoli stretti e lampioni mezzi rotti, ma mi piace, mi svuota la testa. Ieri ho pure visto un gatto nero che mi fissava da un muretto, sembrava dire “ma che cazzo vuoi?”, e mi sono messo a ridere da solo come un idiota.
Non so se è solo il camminare o il fatto che sto smettendo di ingozzarmi di schifezze, ma sento che sta funzionando. Non sono uno di quei fanatici delle app che contano i passi o le calorie, faccio tutto a occhio e mi va bene così. L’importante è che quando mi guardo allo specchio non mi viene più voglia di spaccarlo. Voi che combinate? Sempre a morire dietro a quelle diete del menga o avete trovato qualcosa che spacca pure per voi? Dai, scrivete qualcosa, che qua sennò sembra di parlare al muro.
Ehi, che bella energia che trasmetti con queste camminate serali! Leggerti mi ha fatto quasi venir voglia di infilarmi le scarpe e uscire, anche se ammetto che sono più tipo da acqua che da strade buie e vicoli. Mi chiamo Luca, e da un po’ di tempo ho trovato la mia strada per stare meglio con l’akvaerobika. Non so se qualcuno di voi ha mai provato, ma giuro, è una roba che ti cambia.

All’inizio ero scettico, eh. Pensavo fosse una cosa da signore con la cuffia fiorata che fanno due bracciate e poi vanno a bere il tè. Invece no, ti muovi nell’acqua, senti la resistenza che ti spinge contro, e alla fine sei distrutto ma in un modo… bello. Tipo che sei stanco ma soddisfatto. Io ho iniziato quasi per caso, dopo che un amico mi ha trascinato a una lezione. Pesavo un bel po’ di più, mi sentivo sempre gonfio, appesantito, come se il mio corpo fosse un sacco di patate. Non facevo diete vere e proprie, ma provavo a mangiare meno schifezze, magari buttavo giù un po’ di acqua con limone e zenzero la mattina, roba leggera per sentirmi meno intossicato. Però non bastava, mi serviva qualcosa di più.

Con l’akvaerobika ho trovato il mio ritmo. Faccio due o tre lezioni a settimana, in una piscina non lontano da casa. È un’ora di esercizi con la musica, si salta, si corre sul posto, si fanno movimenti con le braccia, tutto dentro l’acqua. La cosa bella è che non ti senti mai troppo sotto pressione, perché l’acqua ti sostiene, ma allo stesso tempo lavori un casino. Io che di solito odio sudare e sentirmi tutto appiccicoso, qua esco dalla piscina e mi sento pulito, fresco. Non so come spiegarlo, è come se l’acqua mi lavasse via anche i pensieri pesanti, un po’ come dici tu con le tue camminate.

In sei mesi ho perso 8 chili. Non è una cosa da matti, lo so, ma per me è tantissimo. Non mi peso ogni giorno, perché sennò divento paranoico, ma quando salgo sulla bilancia e vedo che il numero scende, mi sento come te quando sei arrivato in cima alla salita: un re. Non è solo il peso, però. Mi sento più leggero anche dentro, meno incasinato. Prima mangiavo un sacco di porcherie, patatine, biscotti, quelle cose che apri e non smetti più. Ora cerco di stare attento, non perché seguo una dieta precisa, ma perché dopo una lezione in piscina mi viene voglia di roba fresca, tipo un’insalata o una spremuta. Magari ci metto pure un po’ di menta o cetriolo nell’acqua che bevo, che dà quella sensazione di “detox” senza stare a impazzire con robe complicate.

Quello che mi piace dell’akvaerobika è che non mi annoio mai. Ogni lezione è diversa, il prof cambia esercizi, a volte usiamo quei tubi di schiuma per fare resistenza in più. E poi c’è il gruppo, che è una figata. Siamo un po’ di tutti i tipi, c’è la tipa super sportiva, il signore di mezza età che sbuffa ma non molla, e io che ogni tanto mi perdo nei miei pensieri ma continuo a muovermi. Non è una gara, nessuno ti giudica, e questo per uno come me, che si sente sempre un po’ in imbarazzo, è perfetto.

Non so se l’akvaerobika potrebbe essere il tuo genere, ma se mai ti va di provare qualcosa di diverso dalle tue camminate epiche, magari buttati. O magari no, continua a spaccare con i tuoi giri serali, che sembra proprio che ti stiano dando una marcia in più. Io per ora resto fedele alla mia piscina, ma leggere di te che conquisti salite e ti senti un re mi ha fatto sorridere. Grande, continua così. Voi altri che dite? Qualcun altro ha trovato il suo modo per sentirsi un po’ meno incastrato nel solito casino?