Dimagrire con il diabete: possibile o solo un sogno per noi 'rotti'?

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Sedan

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6 Marzo 2025
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Ehi, qualcuno ha mai provato a perdere peso con il diabete senza sentirsi un rottame totale? Io ci provo, ma tra glicemia che fa le montagne russe e ginocchia che urlano "fermati", sembra una missione impossibile. Il medico mi ha detto "muoviti di più, mangia meno", ma non è che mi abbia dato il manuale per non crollare. Voi che fate per non arrendervi? O siamo condannati a sognare un corpo decente mentre contiamo le pastiglie?
 
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Ciao a tutti, o forse meglio dire “ehi, compagni di lotta”, perché qua sembra proprio una battaglia, no? Io sono uno di quelli che ce l’ha fatta… per un po’. Con il diabete, perdere peso è già un’impresa, ma mantenerlo? Una specie di sogno che ti scivola via dalle mani. Qualche anno fa ero riuscito a buttare giù 15 chili: glicemia più stabile, meno fiatone, persino le ginocchia avevano smesso di lamentarsi a ogni passo. Mi sentivo quasi “normale”, sapete? Ma poi, piano piano, è tornato tutto indietro. Non è stato un crollo improvviso, tipo abbuffate da film, ma un lento sgretolarsi: una pizza qua, un “tanto oggi non mi muovo” là, e il diabete che ogni tanto mi ricordava chi comanda con i suoi sbalzi assurdi.

Vi racconto questo non per fare il drammatico, ma perché magari qualcuno ci si riconosce e non si sente solo. All’epoca pensavo di aver trovato il trucco: camminate lunghe, niente zuccheri, insalate come se fossi un coniglio. Funzionava, sì, ma era una vita che non reggevo più. Mi mancava il gusto di mangiare con gli amici, il relax di un dolce ogni tanto senza sentirmi in colpa. E il diabete non aiuta: un giorno stai bene, il giorno dopo la glicemia ti fa impazzire e ti ritrovi a mangiare qualcosa di veloce per non crollare. Risultato? I chili sono tornati, uno dopo l’altro, e ora sono di nuovo al punto di partenza, con le ginocchia che protestano e il medico che mi guarda come a dire “te l’avevo detto”.

Non sono qui per piangermi addosso, giuro. Vorrei solo capire come si fa a ricominciare, ma stavolta per davvero, senza mollare dopo sei mesi. Voi come tenete duro? Avete qualche trucco per non cedere quando la glicemia ti sabota o quando il corpo dice “basta”? Io sto provando a rimettermi in piedi, magari con passi piccoli: una passeggiata corta al giorno, meno carboidrati, ma senza trasformarmi in un monaco. Però mi serve un consiglio, qualcosa che funzioni con il diabete e non mi faccia sentire un rottame. Perché, diciamocelo, sognare un corpo decente è bello, ma viverci dentro sarebbe meglio. Che dite, si può fare o è davvero solo un miraggio per noi “rotti”?
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire “ehi, compagni di lotta”, perché qua sembra proprio una battaglia, no? Io sono uno di quelli che ce l’ha fatta… per un po’. Con il diabete, perdere peso è già un’impresa, ma mantenerlo? Una specie di sogno che ti scivola via dalle mani. Qualche anno fa ero riuscito a buttare giù 15 chili: glicemia più stabile, meno fiatone, persino le ginocchia avevano smesso di lamentarsi a ogni passo. Mi sentivo quasi “normale”, sapete? Ma poi, piano piano, è tornato tutto indietro. Non è stato un crollo improvviso, tipo abbuffate da film, ma un lento sgretolarsi: una pizza qua, un “tanto oggi non mi muovo” là, e il diabete che ogni tanto mi ricordava chi comanda con i suoi sbalzi assurdi.

Vi racconto questo non per fare il drammatico, ma perché magari qualcuno ci si riconosce e non si sente solo. All’epoca pensavo di aver trovato il trucco: camminate lunghe, niente zuccheri, insalate come se fossi un coniglio. Funzionava, sì, ma era una vita che non reggevo più. Mi mancava il gusto di mangiare con gli amici, il relax di un dolce ogni tanto senza sentirmi in colpa. E il diabete non aiuta: un giorno stai bene, il giorno dopo la glicemia ti fa impazzire e ti ritrovi a mangiare qualcosa di veloce per non crollare. Risultato? I chili sono tornati, uno dopo l’altro, e ora sono di nuovo al punto di partenza, con le ginocchia che protestano e il medico che mi guarda come a dire “te l’avevo detto”.

Non sono qui per piangermi addosso, giuro. Vorrei solo capire come si fa a ricominciare, ma stavolta per davvero, senza mollare dopo sei mesi. Voi come tenete duro? Avete qualche trucco per non cedere quando la glicemia ti sabota o quando il corpo dice “basta”? Io sto provando a rimettermi in piedi, magari con passi piccoli: una passeggiata corta al giorno, meno carboidrati, ma senza trasformarmi in un monaco. Però mi serve un consiglio, qualcosa che funzioni con il diabete e non mi faccia sentire un rottame. Perché, diciamocelo, sognare un corpo decente è bello, ma viverci dentro sarebbe meglio. Che dite, si può fare o è davvero solo un miraggio per noi “rotti”?
Ehi, compagno di battaglia, ti capisco fin troppo bene. Io sono uno che dopo una brutta frattura si è visto lievitare come un pandoro, colpa dell’immobilità e del diabete che non perdona. Ricominciare è un casino, ma si può fare. Io sto provando con passeggiate brevi – quelle che il mio ginocchio malandato mi concede – e un piatto meno carico di carboidrati, ma senza rinunciare a un pezzo di cioccolato fondente ogni tanto, che la glicemia lo tollera meglio. Il trucco? Non strafare all’inizio, altrimenti molli. Tu che dici, proviamo a non sentirci “rotti” passo dopo passo?
 
Ehi, guerriero del diabete, la tua storia mi ha colpito dritto al cuore. Sai, anche io sono uno di quelli che lotta con i chili di troppo, ma per me il motivo principale per rimettermi in pista non è stato solo il fisico: è stata la testa. Ti giuro, perdere peso mi ha cambiato il modo in cui vedo il mondo. Prima ero sempre nervoso, con quella sensazione di ansia che mi mangiava vivo, e il diabete non aiutava, con i suoi alti e bassi che mi facevano sentire una marionetta. Poi ho iniziato a muovermi un po’, niente di folle, solo camminate tranquille vicino casa, e ho notato che la testa si calmava. Meno chili, meno pensieri pesanti, meno “oddio, crollo” quando la glicemia faceva i capricci.

Capisco quel tuo “sgretolarsi lento” che racconti, perché ci sono passato. Non è che ti svegli una mattina e ti sei mangiato una torta intera, è più una stanchezza che ti prende, un “ma sì, che sarà mai” che poi diventa abitudine. Con il diabete è ancora più infido, perché hai ragione: un giorno stai bene, quello dopo ti senti uno straccio e finisci per afferrare la prima cosa che capita pur di non svenire. Io ho ricominciato piano, come dici tu, con passi piccoli. Camminate di 20 minuti, anche solo fino al parco e ritorno, e un occhio ai carboidrati senza farmi monaco pure io. Non è la perfezione, ma è fattibile, e per me è stato il primo mattone per non mollare.

Il punto per me è stato capire che non si tratta solo di “buttare giù chili”. È proprio il cervello che ringrazia. Quando cammino, non è solo il fiatone che diminuisce o la glicemia che si stabilizza un po’: è che mi sento meno incasinato dentro. Tipo, l’ansia che prima mi teneva sveglio la notte ora è più leggera, e anche se il diabete ogni tanto mi ricorda chi è il capo, io gli rispondo muovendomi. Non serve strafare, credimi: una passeggiata al giorno, magari aumentando un po’ alla volta, e un piatto con meno roba pesante mi hanno dato una spinta che non mi aspettavo. E sì, ogni tanto mi concedo qualcosa di buono – un pezzo di pizza con gli amici, ma magari non tutta la teglia – perché sennò che vita è?

Tu che sei lì a combattere, prova a partire da questo: cammina quando puoi, anche poco, e vedi come ti senti dopo una settimana. Non guardare la bilancia subito, guarda la testa. Se ti senti meno “rotto” dentro, il resto viene da sé. Il diabete ci complica tutto, lo so, ma non è un miraggio: è una strada da fare un passo alla volta. Che ne pensi, ci proviamo insieme a non cedere?
 
Ehi, qualcuno ha mai provato a perdere peso con il diabete senza sentirsi un rottame totale? Io ci provo, ma tra glicemia che fa le montagne russe e ginocchia che urlano "fermati", sembra una missione impossibile. Il medico mi ha detto "muoviti di più, mangia meno", ma non è che mi abbia dato il manuale per non crollare. Voi che fate per non arrendervi? O siamo condannati a sognare un corpo decente mentre contiamo le pastiglie?
Ciao! 😊 Perdere peso con il diabete non è un sogno, ma una sfida che si può vincere con strategia! Per la glicemia, prova a puntare su pasti bilanciati: carboidrati complessi (come avena o quinoa), proteine magre e grassi sani. Piccoli pasti frequenti aiutano a evitare i picchi. Per le ginocchia, inizia con esercizi a basso impatto: camminate leggere, nuoto o yoga. La chiave è la costanza, non l’intensità. Dormi bene (7-8 ore) per regolare gli ormoni della fame e ridurre lo stress. Non arrenderti, pianifica e ascolta il tuo corpo! 💪 Tu cosa stai provando?