Ho perso peso ma l’ho ripreso: vi racconto la mia storia per aiutarvi

pasadia

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio dire “rieccomi qua”, con una storia che magari qualcuno di voi ha già vissuto. Sono stato uno di quelli che ce l’ha fatta, sapete? Ero riuscito a perdere 15 chili, mi sentivo una persona nuova. Correvo, facevo allenamenti intensi, mi guardavo allo specchio e pensavo: “Ecco, questo sono io adesso”. Ma poi, piano piano, tutto è scivolato via. Non so nemmeno bene come sia successo, o forse sì, ma è difficile ammetterlo.
All’inizio era solo un giorno in cui mi dicevo: “Va bene, oggi mi riposo, ho corso tanto ieri”. Poi quel giorno è diventato due, tre, e alla fine non correvo più. Mangiavo un po’ di più, niente di esagerato, ma non controllavo come prima. Il lavoro, lo stress, le serate con gli amici... Insomma, la vita ha preso il sopravvento. I chili sono tornati, uno dopo l’altro, silenziosi, quasi non me ne accorgevo. Ora sono di nuovo al punto di partenza, forse anche un po’ peggio, perché mi sento in colpa. Mi guardo e penso: “Come ho fatto a lasciarmi andare così?”.
Ve lo racconto perché magari può essere utile a qualcuno. Quando perdi peso, sembra che il peggio sia passato, ma non è vero. È una cosa che devi tenere viva ogni giorno, non basta arrivare al traguardo e basta. Io ho mollato la presa, ho smesso di fare cardio regolarmente, di stare attento. Pensavo di potercela fare senza fatica, ma non funziona così.
Adesso voglio riprovarci. Non so bene da dove cominciare, però. Una volta mi piaceva mischiare corsa e qualche esercizio a corpo libero, tipo un circuito veloce per tenere il fiato su. Ma ora mi sento pesante, lento, e ho paura di non farcela. Qualcuno di voi è ripartito da zero? Come avete fatto a trovare la voglia? Io vorrei tornare a sentirmi leggero, ma ho bisogno di un consiglio semplice, qualcosa che non mi spaventi troppo all’inizio. Grazie a chi vorrà rispondermi, e scusate se mi sono dilungato, ma avevo bisogno di sfogarmi un po’.
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire “rieccomi qua”, con una storia che magari qualcuno di voi ha già vissuto. Sono stato uno di quelli che ce l’ha fatta, sapete? Ero riuscito a perdere 15 chili, mi sentivo una persona nuova. Correvo, facevo allenamenti intensi, mi guardavo allo specchio e pensavo: “Ecco, questo sono io adesso”. Ma poi, piano piano, tutto è scivolato via. Non so nemmeno bene come sia successo, o forse sì, ma è difficile ammetterlo.
All’inizio era solo un giorno in cui mi dicevo: “Va bene, oggi mi riposo, ho corso tanto ieri”. Poi quel giorno è diventato due, tre, e alla fine non correvo più. Mangiavo un po’ di più, niente di esagerato, ma non controllavo come prima. Il lavoro, lo stress, le serate con gli amici... Insomma, la vita ha preso il sopravvento. I chili sono tornati, uno dopo l’altro, silenziosi, quasi non me ne accorgevo. Ora sono di nuovo al punto di partenza, forse anche un po’ peggio, perché mi sento in colpa. Mi guardo e penso: “Come ho fatto a lasciarmi andare così?”.
Ve lo racconto perché magari può essere utile a qualcuno. Quando perdi peso, sembra che il peggio sia passato, ma non è vero. È una cosa che devi tenere viva ogni giorno, non basta arrivare al traguardo e basta. Io ho mollato la presa, ho smesso di fare cardio regolarmente, di stare attento. Pensavo di potercela fare senza fatica, ma non funziona così.
Adesso voglio riprovarci. Non so bene da dove cominciare, però. Una volta mi piaceva mischiare corsa e qualche esercizio a corpo libero, tipo un circuito veloce per tenere il fiato su. Ma ora mi sento pesante, lento, e ho paura di non farcela. Qualcuno di voi è ripartito da zero? Come avete fatto a trovare la voglia? Io vorrei tornare a sentirmi leggero, ma ho bisogno di un consiglio semplice, qualcosa che non mi spaventi troppo all’inizio. Grazie a chi vorrà rispondermi, e scusate se mi sono dilungato, ma avevo bisogno di sfogarmi un po’.
Ehi, ti capisco fin troppo bene, sai? Quel “rieccomi qua” mi ha colpito, perché anch’io mi sono ritrovata a dire qualcosa di simile qualche mese fa. Dopo il divorzio ho perso quasi 10 chili, non tanto per la dieta, ma perché non mangiavo quasi niente, ero a pezzi. Poi ho deciso di riprendermi in mano, di dimostrare a me stessa che potevo farcela. Correvo, contavo ogni caloria, e quando mi guardavo allo specchio finalmente mi piaceva quello che vedevo. Ma sì, hai ragione, non è mai davvero finita. Basta un attimo, uno sgarro che diventa due, e ti ritrovi punto e a capo. Io ho ripreso 7 chili, e ogni volta che mi peso mi sale una rabbia che non ti dico.

Il tuo racconto mi ha fatto pensare a quanto sia fragile questo equilibrio. Non sei solo, credimi. Anche per me è stato lo stress, le giornate pesanti, e pure qualche serata con un bicchiere di vino di troppo. Ora sto cercando di ripartire, piano, senza strafare, perché pure io mi sento lenta e fuori forma. Quello che sto provando a fare è iniziare con poco: una camminata veloce di 20 minuti, magari con della musica che mi carica, e qualche esercizio leggero a casa, tipo squat o plank, giusto per risvegliare il corpo. Niente di spaventoso, solo un modo per dire “ok, ci sono ancora”. Tu che dici, potrebbe funzionare anche per te? Magari possiamo darci una spinta a vicenda, no? Fammi sapere, e comunque grazie per esserti aperto, mi ha fatto sentire meno sola.
 
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Ehilà, pasadia, ben ritrovato in questo club di chi vince e poi inciampa, vero? La tua storia mi ha preso a schiaffi, perché sembra quasi che tu abbia spiato nella mia vita e poi l’abbia scritta qui. Quindici chili persi, ti sentivi un dio, e poi puff, tutto svanito come un sogno dopo la sveglia. Ti guardi allo specchio e ti chiedi “ma chi è questo qua?”, e la risposta ti fa venir voglia di tirare un pugno al vetro. Non sei solo, fidati, siamo in tanti a fare questo giro sulle montagne russe della bilancia, e il tuo “silenzio dei chili che tornano” è una descrizione che mi porterò dietro per un pezzo.

Sai qual è il vero problema? Pensiamo che una volta arrivati al peso giusto possiamo mollare il colpo, come se fosse una gara con un traguardo e non una maratona infinita. E invece no, la vita ti frega, ti mette davanti lo stress, le pizze con gli amici, quel “solo oggi mi concedo qualcosa” che diventa il tuo mantra settimanale. Io sono un fanatico dei cheat meal, lo ammetto, e ti dico una cosa: possono salvarti o distruggerti, dipende da come li usi. Li ho studiati per bene, li ho provati sulla mia pelle. Un pasto “di carico” a settimana, fatto con criterio, ti tiene la testa a posto e il metabolismo sveglio. Ti senti meno un monaco penitente e più un essere umano che può ancora godersi un piatto di carbonara senza crollare in depressione. Ma se perdi il controllo, se quel cheat diventa una scusa per mollare tutto, allora è la fine, e i chili tornano a salutarti come vecchi amici che non vedevi l’ora di dimenticare.

Il tuo “non so da dove cominciare” me lo sono detto anch’io, più volte di quante voglia contare. Ti senti pesante, lento, e la voglia di correre ti guarda da lontano ridendo. Ma sai una cosa? Non serve partire sparato come un atleta olimpico. Io ho ricominciato con un cheat meal strutturato: scelgo il giorno, decido cosa mangiare, me lo godo senza sensi di colpa, e poi torno in riga. È una specie di patto con me stesso, un modo per dire “ok, posso farcela, ma con regole”. Il resto della settimana tengo le calorie sotto controllo, cammino tanto – sì, anche solo 30 minuti al giorno, niente di eroico – e faccio qualche esercizio a casa, tipo flessioni o un po’ di stretching per non sentirmi un blocco di cemento. Il metabolismo ringrazia, e la testa smette di urlarmi che sono un fallito.

Tu che ne pensi? Il tuo circuito veloce di una volta non è morto, è solo addormentato. Potresti provare a risvegliarlo piano, magari con una corsa leggera, giusto per sentire di nuovo il fiato che si muove, e poi un cheat meal per premiarti, ma con un limite chiaro. Non sto dicendo che è facile, eh, la tentazione di mollare è sempre lì che ti sussurra all’orecchio. Ma se ce l’hai fatta una volta a guardarti allo specchio e dire “questo sono io”, puoi rifarlo. La leggerezza che cerchi non è solo nei chili, è nel non lasciarti schiacciare dal senso di colpa. Dimmi come la vedi, magari ci proviamo insieme, passo dopo passo, senza correre troppo – in tutti i sensi.
 
Ehi, bentornato nel circo di chi sale e scende dalla bilancia, eh? La tua storia mi ha colpito, ma non proprio in senso positivo: sembra quasi che tu abbia voluto dimostrare quanto sia facile crollare dopo aver toccato il cielo con un dito. Quindici chili persi e poi ripresi, il classico “ci sono quasi” seguito da un bel tonfo. E quel “silenzio dei chili che tornano”… sì, è poetico, ma anche un po’ un pugno nello stomaco, perché lo so com’è. Ti capisco, ma non ti giustifico del tutto: in fondo, lo sappiamo entrambi che il problema non è solo la pizza con gli amici o lo stress, è che ci piace raccontarci la balla del “ormai ce l’ho fatta, posso rilassarmi”.

Il tuo discorso sui cheat meal mi trova d’accordo a metà. Sì, possono essere una valvola di sfogo, un modo per non sentirti in gabbia, ma diciamocelo: è una corda sottile su cui cammini, e se non hai la disciplina di ferro, finisci per cadere. Io ho perso 20 chili anni fa, tutto a casa, niente palestra, solo sudore sul tappeto del salotto e una bilancia che controllavo come un ossesso. Sai come ho fatto? Non con corse da maratoneta o diete da monaco, ma con cose semplici: squat davanti alla TV, plank mentre aspetto che il caffè sia pronto, una passeggiata veloce invece di buttarmi sul divano. Niente di eroico, niente che richieda un abbonamento o attrezzi da supereroe. E i cheat meal? Li facevo, certo, ma erano un premio, non una scusa. Un piatto di lasagne la domenica, deciso a priori, e poi via, si tornava in carreggiata.

Tu parli di “non so da dove cominciare”, e ti credo, perché quando ti senti un macigno è dura anche solo pensare di muoverti. Ma il tuo circuito veloce di una volta, quello che ti faceva sentire un dio, non è sparito: è lì, sepolto sotto la pigrizia e qualche chilo di troppo. Non ti sto dicendo di rispolverarlo domani e fare il fenomeno, eh. Parti piccolo: 10 squat mentre ti lavi i denti, 20 passi in più quando vai a buttare la spazzatura. È banale, lo so, ma è così che si riparte. Il cheat meal lascialo per dopo, quando hai preso un ritmo, altrimenti rischi di usarlo come alibi per non iniziare nemmeno.

La verità è che non c’è un traguardo, hai ragione, è una maratona infinita. Ma non serve essere perfetti, serve essere costanti. Io la vedo così: se hai mollato una volta, non significa che sei condannato a mollare sempre. Però smettila di guardarti allo specchio e piangerti addosso, perché quel tizio che vedi riflesso non è un estraneo, sei tu che hai abbassato la guardia. Riprenditela, la leggerezza, ma senza fretta e senza illusioni. Dimmi, tu da dove pensi di ripartire? Perché se vuoi, ti tiro dentro al mio “club del salotto”: niente palestra, niente scuse, solo movimento e un po’ di voglia di non arrendersi.
 
Ehi, ben ritrovato nel club della bilancia che fa su e giù! 😅 La tua storia mi ha fatto pensare: quel “silenzio dei chili che tornano” è un’immagine che colpisce, ma cavolo, quanto brucia! Hai ragione, i cheat meal sono una lama a doppio taglio: un attimo ti premi con una pizza, e quello dopo ti ritrovi a giustificare un’intera settimana di sgarri. 🍕 Io sto provando un approccio “verde” ultimamente: non proprio il caffè verde, ma più verdure, più energia, meno scuse. Non serve strafare: 10 minuti di plank e squat in salotto, una camminata veloce al parco. Piccoli passi, ma costanti. 💪 Tu da dove riparti? Unisciti al mio club del “muoviti e basta”, niente palestra, solo grinta! 😎
 
Cavolo, leggerti è come guardarsi allo specchio! Quel su e giù della bilancia mi sta facendo impazzire. Ho provato di tutto: dalle diete lampo ai frullati “miracolosi”, ma nada, i chili tornano come boomerang. Ora sto dando una chance a un mix di camminate e piatti più leggeri, tipo insalatone con proteine. Niente roba estrema, solo costanza. Tu che fai per non mollare? Dimmi che non sono l’unico a litigare col frigo!
 
Ehi, capisco benissimo quel tira e molla con la bilancia! Per non mollare, io punto su un "cheat meal" settimanale, tipo una pizza o un dolce che mi fa felice. Mi aiuta a non sentirmi in gabbia e a tenere il ritmo. Poi, per calmare la testa e non saccheggiare il frigo, faccio due minuti di respirazione profonda quando mi prende la voglia di sgarro. Funziona per darmi una pausa mentale. Tu come tieni a bada le voglie?
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire “rieccomi qua”, con una storia che magari qualcuno di voi ha già vissuto. Sono stato uno di quelli che ce l’ha fatta, sapete? Ero riuscito a perdere 15 chili, mi sentivo una persona nuova. Correvo, facevo allenamenti intensi, mi guardavo allo specchio e pensavo: “Ecco, questo sono io adesso”. Ma poi, piano piano, tutto è scivolato via. Non so nemmeno bene come sia successo, o forse sì, ma è difficile ammetterlo.
All’inizio era solo un giorno in cui mi dicevo: “Va bene, oggi mi riposo, ho corso tanto ieri”. Poi quel giorno è diventato due, tre, e alla fine non correvo più. Mangiavo un po’ di più, niente di esagerato, ma non controllavo come prima. Il lavoro, lo stress, le serate con gli amici... Insomma, la vita ha preso il sopravvento. I chili sono tornati, uno dopo l’altro, silenziosi, quasi non me ne accorgevo. Ora sono di nuovo al punto di partenza, forse anche un po’ peggio, perché mi sento in colpa. Mi guardo e penso: “Come ho fatto a lasciarmi andare così?”.
Ve lo racconto perché magari può essere utile a qualcuno. Quando perdi peso, sembra che il peggio sia passato, ma non è vero. È una cosa che devi tenere viva ogni giorno, non basta arrivare al traguardo e basta. Io ho mollato la presa, ho smesso di fare cardio regolarmente, di stare attento. Pensavo di potercela fare senza fatica, ma non funziona così.
Adesso voglio riprovarci. Non so bene da dove cominciare, però. Una volta mi piaceva mischiare corsa e qualche esercizio a corpo libero, tipo un circuito veloce per tenere il fiato su. Ma ora mi sento pesante, lento, e ho paura di non farcela. Qualcuno di voi è ripartito da zero? Come avete fatto a trovare la voglia? Io vorrei tornare a sentirmi leggero, ma ho bisogno di un consiglio semplice, qualcosa che non mi spaventi troppo all’inizio. Grazie a chi vorrà rispondermi, e scusate se mi sono dilungato, ma avevo bisogno di sfogarmi un po’.
Ehi, capisco benissimo la tua storia, sai? Quel senso di "ci ero riuscito, ma ora eccomi qua" è una cosa che mi colpisce tanto. Anch’io sto cercando di rimettermi in carreggiata, ma con qualche acciacco che mi frena. Ho il diabete di tipo 2 e le ginocchia che fanno i capricci, quindi i medici mi hanno detto di andarci piano, niente corse o allenamenti troppo intensi. Però una cosa che mi sta aiutando è camminare. Non parlo di maratone, ma di passeggiate regolari, magari 20-30 minuti al giorno, a passo normale. All’inizio sembra poco, ma ti giuro che mi sento meno pesante e il fiato migliora. Il mio dottore dice che aiuta anche a tenere la glicemia sotto controllo, quindi per me è un doppio vantaggio. Magari potresti provare qualcosa di simile, no? Parti con poco, tipo una passeggiata vicino casa, e vedi come va. Fammi sapere, forza che ce la facciamo!