Ehi, cavernicoli moderni! Oggi mi sento ispirato, sarà la combo di carne grass-fed e aria fresca che mi fa girare la testa (in senso buono, eh). Mangiare paleo non è solo un modo per perdere quei chiletti ostinati, ma è proprio uno stile di vita che ti riporta a un equilibrio primordiale. Vi racconto la mia giornata tipo, così magari vi viene voglia di provarci pure voi.
Parto la mattina con un caffè nero – niente zucchero, ovviamente, che i nostri antenati mica avevano la macchinetta dello sciroppo! – e un paio di uova strapazzate con un po’ di avocado. È semplice, veloce e mi tiene sazio fino a pranzo senza crolli energetici. Poi, invece di buttarmi sul divano a scrollare il telefono (ok, lo ammetto, a volte cedo), provo a fare due passi o semplicemente a starmene fermo a respirare profondo. Non è proprio meditazione da guru, ma giuro che mi resetta il cervello e mi tiene lontano dal frigo.
A pranzo, di solito, mi sbizzarrisco con una bella bistecchina o del pesce, magari salmone, con un mucchio di verdure grigliate. Niente riso, niente pasta, ma non mi manca: zucchine e cavolfiori sono i miei nuovi migliori amici. La chiave è non complicarsi la vita: compro ingredienti freschi, li butto in padella con un filo d’olio e qualche spezia, e via. Altro che pacchi di biscotti ultraprocessati che ti lasciano gonfio e nervoso!
La vera sfida è la sera, quando il mondo moderno ti urla "pizza! gelato!". Lì tiro fuori il mio asso nella manica: frutti di bosco con un po’ di cocco grattugiato. Dolce, ma senza tradire la causa. E se proprio mi sento zen, mi metto a fare stretching sul tappeto, immaginandomi un cacciatore-raccoglitore che si rilassa dopo una giornata nella savana. Funziona, ve lo giuro: mi sento leggero, non solo nel corpo, ma anche nella testa.
Insomma, questo paleo per me è un mix di pancia piena e mente calma. Non è solo dimagrire, è proprio stare bene, tipo "uomo delle caverne incontra il XXI secolo". Qualcuno di voi ha trucchi per non cedere alle tentazioni moderne? O ricette da condividere? Dai, fatevi sotto!
Parto la mattina con un caffè nero – niente zucchero, ovviamente, che i nostri antenati mica avevano la macchinetta dello sciroppo! – e un paio di uova strapazzate con un po’ di avocado. È semplice, veloce e mi tiene sazio fino a pranzo senza crolli energetici. Poi, invece di buttarmi sul divano a scrollare il telefono (ok, lo ammetto, a volte cedo), provo a fare due passi o semplicemente a starmene fermo a respirare profondo. Non è proprio meditazione da guru, ma giuro che mi resetta il cervello e mi tiene lontano dal frigo.
A pranzo, di solito, mi sbizzarrisco con una bella bistecchina o del pesce, magari salmone, con un mucchio di verdure grigliate. Niente riso, niente pasta, ma non mi manca: zucchine e cavolfiori sono i miei nuovi migliori amici. La chiave è non complicarsi la vita: compro ingredienti freschi, li butto in padella con un filo d’olio e qualche spezia, e via. Altro che pacchi di biscotti ultraprocessati che ti lasciano gonfio e nervoso!
La vera sfida è la sera, quando il mondo moderno ti urla "pizza! gelato!". Lì tiro fuori il mio asso nella manica: frutti di bosco con un po’ di cocco grattugiato. Dolce, ma senza tradire la causa. E se proprio mi sento zen, mi metto a fare stretching sul tappeto, immaginandomi un cacciatore-raccoglitore che si rilassa dopo una giornata nella savana. Funziona, ve lo giuro: mi sento leggero, non solo nel corpo, ma anche nella testa.
Insomma, questo paleo per me è un mix di pancia piena e mente calma. Non è solo dimagrire, è proprio stare bene, tipo "uomo delle caverne incontra il XXI secolo". Qualcuno di voi ha trucchi per non cedere alle tentazioni moderne? O ricette da condividere? Dai, fatevi sotto!