Ciao a tutti, o meglio, salve a chi si degna di leggere invece di flexare bicipiti allo specchio! Oggi vi parlo della mia vita tra insalate e flash della macchina fotografica, mentre voi probabilmente state lì a contare le ripetizioni con i manubri. Sono in modalità "preparazione fotoshoot", sapete, quel momento in cui ogni foglia di rucola diventa una questione di vita o morte. Non è che mi piace particolarmente sgranocchiare verde tutto il giorno, ma quando vedo i risultati davanti all’obiettivo, beh, vi giuro che ne vale la pena.
La mia routine ormai è un loop infinito: sveglia, insalata di pollo con due lacrime di olio d’oliva, un po’ di cardio per non sentirmi in colpa, e poi via, a posare come se fossi su una copertina. L’ultima volta ho tirato fuori degli scatti che nemmeno io mi credevo – addominali che spuntano come funghi dopo la pioggia, e non sto scherzando! Certo, non è che passo le giornate a sollevare ghisa come certi fenomeni da palestra che poi si fotografano con i pesi in mano e la faccia da “ho conquistato il mondo”. Io no, io conquisto il mondo con un piatto di quinoa e una posa decente.
E poi, parliamoci chiaro: mentre voi fate selfie sudati con i kettlebell, io mi preparo per qualcosa di più... artistico, diciamo. La fotosesione è il mio traguardo, non il numero sullo specchio della bilancia o il peso massimo che riesco a spingere. Ogni due settimane circa mi metto lì, luci, trucco – sì, anche un filo di trucco, che male c’è? – e scatto. Quelle foto sono la mia droga, altro che proteine in polvere. Mi guardo e penso: “Ok, forse rinunciare alla carbonara per un mese non è stato inutile”.
Insomma, continuate pure a pomparvi con i vostri bilancieri, che io me ne sto qui con le mie verdure e il mio portfolio che cresce. E no, non venitemi a dire che “servono i muscoli per定义 il fisico”, perché con una buona luce e un’insalata ben condita si fanno miracoli. Alla prossima, se sopravvivrò al prossimo piatto di spinaci!
La mia routine ormai è un loop infinito: sveglia, insalata di pollo con due lacrime di olio d’oliva, un po’ di cardio per non sentirmi in colpa, e poi via, a posare come se fossi su una copertina. L’ultima volta ho tirato fuori degli scatti che nemmeno io mi credevo – addominali che spuntano come funghi dopo la pioggia, e non sto scherzando! Certo, non è che passo le giornate a sollevare ghisa come certi fenomeni da palestra che poi si fotografano con i pesi in mano e la faccia da “ho conquistato il mondo”. Io no, io conquisto il mondo con un piatto di quinoa e una posa decente.
E poi, parliamoci chiaro: mentre voi fate selfie sudati con i kettlebell, io mi preparo per qualcosa di più... artistico, diciamo. La fotosesione è il mio traguardo, non il numero sullo specchio della bilancia o il peso massimo che riesco a spingere. Ogni due settimane circa mi metto lì, luci, trucco – sì, anche un filo di trucco, che male c’è? – e scatto. Quelle foto sono la mia droga, altro che proteine in polvere. Mi guardo e penso: “Ok, forse rinunciare alla carbonara per un mese non è stato inutile”.
Insomma, continuate pure a pomparvi con i vostri bilancieri, che io me ne sto qui con le mie verdure e il mio portfolio che cresce. E no, non venitemi a dire che “servono i muscoli per定义 il fisico”, perché con una buona luce e un’insalata ben condita si fanno miracoli. Alla prossima, se sopravvivrò al prossimo piatto di spinaci!