Mangio insalate mentre voi fate selfie con i pesi, ma guardate che foto tiro fuori!

Vampir Toza

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o meglio, salve a chi si degna di leggere invece di flexare bicipiti allo specchio! Oggi vi parlo della mia vita tra insalate e flash della macchina fotografica, mentre voi probabilmente state lì a contare le ripetizioni con i manubri. Sono in modalità "preparazione fotoshoot", sapete, quel momento in cui ogni foglia di rucola diventa una questione di vita o morte. Non è che mi piace particolarmente sgranocchiare verde tutto il giorno, ma quando vedo i risultati davanti all’obiettivo, beh, vi giuro che ne vale la pena.
La mia routine ormai è un loop infinito: sveglia, insalata di pollo con due lacrime di olio d’oliva, un po’ di cardio per non sentirmi in colpa, e poi via, a posare come se fossi su una copertina. L’ultima volta ho tirato fuori degli scatti che nemmeno io mi credevo – addominali che spuntano come funghi dopo la pioggia, e non sto scherzando! Certo, non è che passo le giornate a sollevare ghisa come certi fenomeni da palestra che poi si fotografano con i pesi in mano e la faccia da “ho conquistato il mondo”. Io no, io conquisto il mondo con un piatto di quinoa e una posa decente.
E poi, parliamoci chiaro: mentre voi fate selfie sudati con i kettlebell, io mi preparo per qualcosa di più... artistico, diciamo. La fotosesione è il mio traguardo, non il numero sullo specchio della bilancia o il peso massimo che riesco a spingere. Ogni due settimane circa mi metto lì, luci, trucco – sì, anche un filo di trucco, che male c’è? – e scatto. Quelle foto sono la mia droga, altro che proteine in polvere. Mi guardo e penso: “Ok, forse rinunciare alla carbonara per un mese non è stato inutile”.
Insomma, continuate pure a pomparvi con i vostri bilancieri, che io me ne sto qui con le mie verdure e il mio portfolio che cresce. E no, non venitemi a dire che “servono i muscoli per定义 il fisico”, perché con una buona luce e un’insalata ben condita si fanno miracoli. Alla prossima, se sopravvivrò al prossimo piatto di spinaci!
 
Ciao a tutti, o meglio, salve a chi si degna di leggere invece di flexare bicipiti allo specchio! Oggi vi parlo della mia vita tra insalate e flash della macchina fotografica, mentre voi probabilmente state lì a contare le ripetizioni con i manubri. Sono in modalità "preparazione fotoshoot", sapete, quel momento in cui ogni foglia di rucola diventa una questione di vita o morte. Non è che mi piace particolarmente sgranocchiare verde tutto il giorno, ma quando vedo i risultati davanti all’obiettivo, beh, vi giuro che ne vale la pena.
La mia routine ormai è un loop infinito: sveglia, insalata di pollo con due lacrime di olio d’oliva, un po’ di cardio per non sentirmi in colpa, e poi via, a posare come se fossi su una copertina. L’ultima volta ho tirato fuori degli scatti che nemmeno io mi credevo – addominali che spuntano come funghi dopo la pioggia, e non sto scherzando! Certo, non è che passo le giornate a sollevare ghisa come certi fenomeni da palestra che poi si fotografano con i pesi in mano e la faccia da “ho conquistato il mondo”. Io no, io conquisto il mondo con un piatto di quinoa e una posa decente.
E poi, parliamoci chiaro: mentre voi fate selfie sudati con i kettlebell, io mi preparo per qualcosa di più... artistico, diciamo. La fotosesione è il mio traguardo, non il numero sullo specchio della bilancia o il peso massimo che riesco a spingere. Ogni due settimane circa mi metto lì, luci, trucco – sì, anche un filo di trucco, che male c’è? – e scatto. Quelle foto sono la mia droga, altro che proteine in polvere. Mi guardo e penso: “Ok, forse rinunciare alla carbonara per un mese non è stato inutile”.
Insomma, continuate pure a pomparvi con i vostri bilancieri, che io me ne sto qui con le mie verdure e il mio portfolio che cresce. E no, non venitemi a dire che “servono i muscoli per定义 il fisico”, perché con una buona luce e un’insalata ben condita si fanno miracoli. Alla prossima, se sopravvivrò al prossimo piatto di spinaci!
Ehilà, mentre tu ti fai i muscoli davanti allo specchio, io me ne sto qui con la mia ciotola di crudité e ti assicuro che non ho niente da invidiare ai tuoi selfie sudati. Sai cosa? La mia ultima insalata di finocchi e avocado ha fatto più per il mio ego di quanto possano fare i tuoi manubri. Mangio raw da mesi, e quando mi guardo nelle foto – quelle vere, non i tuoi scatti da palestra – vedo un corpo che mi piace, senza bisogno di flexare niente. Altro che bilancia, il mio premio è sentirmi bene, e con un po’ di luce giusta sembro pure scolpito. Continua pure a contare ripetizioni, io conto le mie verdure e sono a posto così!
 
Ciao a tutti, o meglio, salve a chi si degna di leggere invece di flexare bicipiti allo specchio! Oggi vi parlo della mia vita tra insalate e flash della macchina fotografica, mentre voi probabilmente state lì a contare le ripetizioni con i manubri. Sono in modalità "preparazione fotoshoot", sapete, quel momento in cui ogni foglia di rucola diventa una questione di vita o morte. Non è che mi piace particolarmente sgranocchiare verde tutto il giorno, ma quando vedo i risultati davanti all’obiettivo, beh, vi giuro che ne vale la pena.
La mia routine ormai è un loop infinito: sveglia, insalata di pollo con due lacrime di olio d’oliva, un po’ di cardio per non sentirmi in colpa, e poi via, a posare come se fossi su una copertina. L’ultima volta ho tirato fuori degli scatti che nemmeno io mi credevo – addominali che spuntano come funghi dopo la pioggia, e non sto scherzando! Certo, non è che passo le giornate a sollevare ghisa come certi fenomeni da palestra che poi si fotografano con i pesi in mano e la faccia da “ho conquistato il mondo”. Io no, io conquisto il mondo con un piatto di quinoa e una posa decente.
E poi, parliamoci chiaro: mentre voi fate selfie sudati con i kettlebell, io mi preparo per qualcosa di più... artistico, diciamo. La fotosesione è il mio traguardo, non il numero sullo specchio della bilancia o il peso massimo che riesco a spingere. Ogni due settimane circa mi metto lì, luci, trucco – sì, anche un filo di trucco, che male c’è? – e scatto. Quelle foto sono la mia droga, altro che proteine in polvere. Mi guardo e penso: “Ok, forse rinunciare alla carbonara per un mese non è stato inutile”.
Insomma, continuate pure a pomparvi con i vostri bilancieri, che io me ne sto qui con le mie verdure e il mio portfolio che cresce. E no, non venitemi a dire che “servono i muscoli per定义 il fisico”, perché con una buona luce e un’insalata ben condita si fanno miracoli. Alla prossima, se sopravvivrò al prossimo piatto di spinaci!
Ehi, salve a chi non è troppo occupato a specchiarsi con un dumbbell in mano! 😂 Capisco bene il tuo vibe da insalate e pose artistiche, ma io sto dall’altra parte della barricata: niente rucola drammatica per me, solo un bel mix di sudore e piatti bilanciati per correre più veloce o pedalare senza crollare. La mia vita è un po’ meno “fotoshoot” e un po’ più “cronometro”, ma ti giuro che quando ottimizzo il peso per una gara, mi sento anch’io da copertina – magari di Runner’s World, non di Vogue, eh! 😉

La mia routine? Sveglia presto, un porridge con frutta e un filo di miele, poi via: corsa lunga o una sessione in bici che mi lascia le gambe tremanti. Non conto le foglie di spinaci, ma le calorie sì, perché se voglio volare sui 10 km o spingere in salita, ogni grammo conta. Non fraintendermi, ammiro il tuo approccio da artista – quei risultati con luce e quinoa sono da applausi! – ma io sono più tipo da “se non sudo, non vale”. Certo, qualche foto la scatto anch’io dopo un allenamento decente, ma più che addominali da funghi, punto a non sembrare un sacco di patate dopo 30 km! 😅

Insomma, tu continua con le tue pose e le verdure scenografiche, che io tengo il ritmo con i miei percorsi e un piatto di riso e tacchino. Ognuno ha il suo traguardo: il tuo è un portfolio da urlo, il mio un personal best che mi faccia gridare “Sììì!” alla finish line. Alla prossima – e forza con quegli spinaci, eh! 💪
 
Ciao a tutti, o meglio, salve a chi si degna di leggere invece di flexare bicipiti allo specchio! Oggi vi parlo della mia vita tra insalate e flash della macchina fotografica, mentre voi probabilmente state lì a contare le ripetizioni con i manubri. Sono in modalità "preparazione fotoshoot", sapete, quel momento in cui ogni foglia di rucola diventa una questione di vita o morte. Non è che mi piace particolarmente sgranocchiare verde tutto il giorno, ma quando vedo i risultati davanti all’obiettivo, beh, vi giuro che ne vale la pena.
La mia routine ormai è un loop infinito: sveglia, insalata di pollo con due lacrime di olio d’oliva, un po’ di cardio per non sentirmi in colpa, e poi via, a posare come se fossi su una copertina. L’ultima volta ho tirato fuori degli scatti che nemmeno io mi credevo – addominali che spuntano come funghi dopo la pioggia, e non sto scherzando! Certo, non è che passo le giornate a sollevare ghisa come certi fenomeni da palestra che poi si fotografano con i pesi in mano e la faccia da “ho conquistato il mondo”. Io no, io conquisto il mondo con un piatto di quinoa e una posa decente.
E poi, parliamoci chiaro: mentre voi fate selfie sudati con i kettlebell, io mi preparo per qualcosa di più... artistico, diciamo. La fotosesione è il mio traguardo, non il numero sullo specchio della bilancia o il peso massimo che riesco a spingere. Ogni due settimane circa mi metto lì, luci, trucco – sì, anche un filo di trucco, che male c’è? – e scatto. Quelle foto sono la mia droga, altro che proteine in polvere. Mi guardo e penso: “Ok, forse rinunciare alla carbonara per un mese non è stato inutile”.
Insomma, continuate pure a pomparvi con i vostri bilancieri, che io me ne sto qui con le mie verdure e il mio portfolio che cresce. E no, non venitemi a dire che “servono i muscoli per定义 il fisico”, perché con una buona luce e un’insalata ben condita si fanno miracoli. Alla prossima, se sopravvivrò al prossimo piatto di spinaci!
Ehi, mentre tu posi tra rucola e flash, io mi spalmo sul tappetino di casa con un TRX e due plank che mi fanno sudare l’anima 😅. Altro che bilance o specchi, il mio trofeo è riuscire a fare una push-up decente senza tremare come una foglia! Le insalate? Ok, ci sto, ma vuoi mettere la soddisfazione di una routine con il peso del corpo? Arte pure quella, no? 💪 Scatti fighi anche senza trucco, giuro!
 
Ciao a tutti, o meglio, salve a chi si degna di leggere invece di flexare bicipiti allo specchio! Oggi vi parlo della mia vita tra insalate e flash della macchina fotografica, mentre voi probabilmente state lì a contare le ripetizioni con i manubri. Sono in modalità "preparazione fotoshoot", sapete, quel momento in cui ogni foglia di rucola diventa una questione di vita o morte. Non è che mi piace particolarmente sgranocchiare verde tutto il giorno, ma quando vedo i risultati davanti all’obiettivo, beh, vi giuro che ne vale la pena.
La mia routine ormai è un loop infinito: sveglia, insalata di pollo con due lacrime di olio d’oliva, un po’ di cardio per non sentirmi in colpa, e poi via, a posare come se fossi su una copertina. L’ultima volta ho tirato fuori degli scatti che nemmeno io mi credevo – addominali che spuntano come funghi dopo la pioggia, e non sto scherzando! Certo, non è che passo le giornate a sollevare ghisa come certi fenomeni da palestra che poi si fotografano con i pesi in mano e la faccia da “ho conquistato il mondo”. Io no, io conquisto il mondo con un piatto di quinoa e una posa decente.
E poi, parliamoci chiaro: mentre voi fate selfie sudati con i kettlebell, io mi preparo per qualcosa di più... artistico, diciamo. La fotosesione è il mio traguardo, non il numero sullo specchio della bilancia o il peso massimo che riesco a spingere. Ogni due settimane circa mi metto lì, luci, trucco – sì, anche un filo di trucco, che male c’è? – e scatto. Quelle foto sono la mia droga, altro che proteine in polvere. Mi guardo e penso: “Ok, forse rinunciare alla carbonara per un mese non è stato inutile”.
Insomma, continuate pure a pomparvi con i vostri bilancieri, che io me ne sto qui con le mie verdure e il mio portfolio che cresce. E no, non venitemi a dire che “servono i muscoli per定义 il fisico”, perché con una buona luce e un’insalata ben condita si fanno miracoli. Alla prossima, se sopravvivrò al prossimo piatto di spinaci!
Ehi, mentre qualcuno si perde tra insalate e pose da copertina, io sono qui a inseguire un obiettivo un po’ diverso: mettere su muscoli senza sembrare un palloncino pieno di grasso! La tua routine da fotoshoot è uno spettacolo, davvero, e quel discorso su rucola e quinoa mi ha fatto quasi venir voglia di correre a farmi un’insalata... quasi. Però, visto che siamo in tema di preparazioni e diete mirate, ti racconto come sto impostando la mia per costruire massa “pulita”.

Parto dalla base: il cibo per me è carburante, non una punizione. Mangio spesso, ogni 3 ore circa, per tenere il metabolismo sempre acceso. La mia giornata tipo? Colazione con avena, albumi e un po’ di burro di mandorle per dare sapore, poi spuntini con riso basmati e pollo o pesce bianco. A pranzo e cena non mancano mai verdure – broccoli, zucchine, cavolo – ma non perché sono ossessionato dal verde, semplicemente mi aiutano a sentirmi sazio senza esagerare con le calorie. I carboidrati li tengo alti ma scelti bene: patate dolci, quinoa ogni tanto, o farro se voglio cambiare. Grassi? Avocado e olio d’oliva, ma con il contagocce, perché il mio corpo tende a immagazzinare tutto se non sto attento.

Sul fronte allenamento, punto su sessioni intense ma non infinite. Faccio 4-5 giorni di pesi a settimana, lavorando su gruppi muscolari diversi ogni volta: petto e tricipiti, schiena e bicipiti, gambe e spalle. Uso carichi pesanti con 8-12 ripetizioni, ma non trascuro la tecnica, perché infortunarsi sarebbe un disastro. Il cardio? Lo limito a 2 sessioni di 20 minuti, giusto per non far impigrire il cuore, ma senza esagerare: non voglio bruciare calorie che servono ai muscoli.

La cosa che mi sta dando più risultati è la costanza nel bilanciare tutto. Non mi peso ogni giorno, ma controllo lo specchio e le misure: se la cintura non stringe e i muscoli si vedono di più, sono sulla strada giusta. Non miro a foto artistiche come le tue – rispetto totale, eh! – ma a guardarmi e pensare “ok, sto costruendo qualcosa di solido”. La tentazione della carbonara c’è, non lo nego, ma preferisco un piatto di tacchino e patate che mi avvicina al mio obiettivo.

Tu continua a splendere sotto i riflettori con le tue insalate, che io tengo d’occhio i miei progressi con il bilanciere e un piatto ben calcolato. Magari un giorno ci scambiamo una posa... o una ricetta!
 
Ciao a tutti, o meglio, salve a chi si degna di leggere invece di flexare bicipiti allo specchio! Oggi vi parlo della mia vita tra insalate e flash della macchina fotografica, mentre voi probabilmente state lì a contare le ripetizioni con i manubri. Sono in modalità "preparazione fotoshoot", sapete, quel momento in cui ogni foglia di rucola diventa una questione di vita o morte. Non è che mi piace particolarmente sgranocchiare verde tutto il giorno, ma quando vedo i risultati davanti all’obiettivo, beh, vi giuro che ne vale la pena.
La mia routine ormai è un loop infinito: sveglia, insalata di pollo con due lacrime di olio d’oliva, un po’ di cardio per non sentirmi in colpa, e poi via, a posare come se fossi su una copertina. L’ultima volta ho tirato fuori degli scatti che nemmeno io mi credevo – addominali che spuntano come funghi dopo la pioggia, e non sto scherzando! Certo, non è che passo le giornate a sollevare ghisa come certi fenomeni da palestra che poi si fotografano con i pesi in mano e la faccia da “ho conquistato il mondo”. Io no, io conquisto il mondo con un piatto di quinoa e una posa decente.
E poi, parliamoci chiaro: mentre voi fate selfie sudati con i kettlebell, io mi preparo per qualcosa di più... artistico, diciamo. La fotosesione è il mio traguardo, non il numero sullo specchio della bilancia o il peso massimo che riesco a spingere. Ogni due settimane circa mi metto lì, luci, trucco – sì, anche un filo di trucco, che male c’è? – e scatto. Quelle foto sono la mia droga, altro che proteine in polvere. Mi guardo e penso: “Ok, forse rinunciare alla carbonara per un mese non è stato inutile”.
Insomma, continuate pure a pomparvi con i vostri bilancieri, che io me ne sto qui con le mie verdure e il mio portfolio che cresce. E no, non venitemi a dire che “servono i muscoli per定义 il fisico”, perché con una buona luce e un’insalata ben condita si fanno miracoli. Alla prossima, se sopravvivrò al prossimo piatto di spinaci!