Ehi, gente che solleva pesi e suda in palestra!
Oggi voglio raccontarvi com’è andata dopo un anno a mollo in piscina, visto che il thread parla di nuoto e di come mi ha cambiato. Non sono qui a dirvi di mollare i manubri, ma vi spiego perché infilarsi un costume e tuffarsi può essere una svolta, pure se amate la ghisa.
Dodici mesi fa pesavo troppo, le ginocchia scricchiolavano come porte vecchie e la schiena protestava a ogni piegamento.
Sollevare pesi? Ci provavo, ma il dolore mi frenava. Poi ho deciso di provare il nuoto, più per disperazione che per convinzione. E sapete che c’è? Non solo ho perso chili, ma mi sento più forte e leggero, senza un lamento dalle articolazioni.
Il mio piano? All’inizio nuotavo 3 volte a settimana, 40 minuti a sessione, mescolando stili: crawl, dorso, rana. Niente di estremo, eh, andavo piano, ma l’acqua ti obbliga a lavorare tutto il corpo senza che te ne accorgi.
Col tempo ho aumentato: ora sono a 4-5 sessioni da un’ora, con qualche sprint e pause per riprendere fiato. Non seguo diete assurde, solo mangio meglio, e l’acqua sembra aver fatto il resto.
La forza? Altro che pesi, nuotare contro la resistenza dell’acqua è un allenamento totale. Spalle, core, gambe: tutto lavora, ma senza stress. E le articolazioni? Zero dolori, giuro.
L’acqua ti sostiene, non ti massacra. Non sto dicendo che il nuoto sia la cura per tutto, ma per me è stato come resettare il corpo.
Tecnica? Beh, non sono Phelps, ma ho imparato a respirare meglio (bilaterale nel crawl, fidatevi, cambia la vita) e a scivolare nell’acqua invece di combattere. Se siete curiosi, chiedete pure, vi racconto i dettagli.
Ora, non vi dico di lasciare la palestra, ma un tuffo ogni tanto? Provateci, potrebbe sorprendervi. Qualcuno di voi nuota già o ci sta pensando?

Dodici mesi fa pesavo troppo, le ginocchia scricchiolavano come porte vecchie e la schiena protestava a ogni piegamento.

Il mio piano? All’inizio nuotavo 3 volte a settimana, 40 minuti a sessione, mescolando stili: crawl, dorso, rana. Niente di estremo, eh, andavo piano, ma l’acqua ti obbliga a lavorare tutto il corpo senza che te ne accorgi.

La forza? Altro che pesi, nuotare contro la resistenza dell’acqua è un allenamento totale. Spalle, core, gambe: tutto lavora, ma senza stress. E le articolazioni? Zero dolori, giuro.

Tecnica? Beh, non sono Phelps, ma ho imparato a respirare meglio (bilaterale nel crawl, fidatevi, cambia la vita) e a scivolare nell’acqua invece di combattere. Se siete curiosi, chiedete pure, vi racconto i dettagli.
