Sono tornato al punto di partenza, ma non mi arrendo: cerco consigli per ricominciare

Krist0f

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, oppure nessuno dice più ciao?
Sono qui con un peso sul cuore, e non è solo una metafora. Qualche anno fa ce l’ho fatta: ho perso 15 chili, mi sentivo leggero, pieno di energia, come se avessi finalmente preso in mano la mia vita. Ma poi, piano piano, tra stress, abitudini che sono tornate a bussare e qualche “tanto per una volta non fa niente”, sono tornato al punto di partenza. Anzi, forse anche un po’ oltre.
Non è facile ammetterlo, soprattutto in un posto come questo dove si respira motivazione. Ma lo scrivo perché magari qualcuno si riconosce, e perché io stesso ho bisogno di un nuovo inizio. La prima volta ci sono riuscito seguendo un piano semplice, niente di estremo, solo costanza e attenzione a quello che mangiavo. Ora però mi sembra tutto più difficile, come se la testa non fosse più dalla mia parte.
Cerco consigli per ripartire, magari qualcosa che mi aiuti a non mollare di nuovo. Come fate voi a tenere duro quando la voglia di cedere è più forte? Non voglio promesse di miracoli, solo idee per rimettermi in carreggiata, un passo alla volta. Grazie a chi avrà voglia di rispondere, davvero.
 
Ciao a tutti, oppure nessuno dice più ciao?
Sono qui con un peso sul cuore, e non è solo una metafora. Qualche anno fa ce l’ho fatta: ho perso 15 chili, mi sentivo leggero, pieno di energia, come se avessi finalmente preso in mano la mia vita. Ma poi, piano piano, tra stress, abitudini che sono tornate a bussare e qualche “tanto per una volta non fa niente”, sono tornato al punto di partenza. Anzi, forse anche un po’ oltre.
Non è facile ammetterlo, soprattutto in un posto come questo dove si respira motivazione. Ma lo scrivo perché magari qualcuno si riconosce, e perché io stesso ho bisogno di un nuovo inizio. La prima volta ci sono riuscito seguendo un piano semplice, niente di estremo, solo costanza e attenzione a quello che mangiavo. Ora però mi sembra tutto più difficile, come se la testa non fosse più dalla mia parte.
Cerco consigli per ripartire, magari qualcosa che mi aiuti a non mollare di nuovo. Come fate voi a tenere duro quando la voglia di cedere è più forte? Non voglio promesse di miracoli, solo idee per rimettermi in carreggiata, un passo alla volta. Grazie a chi avrà voglia di rispondere, davvero.
Ehi, un saluto sottovoce a chi passa di qua!

Capisco bene quel peso sul cuore che descrivi, non è solo una questione di chili, vero? Anche io sto cercando di rimettermi in carreggiata, e ti dico come sto provando a fare, visto che pure tu chiedi idee per ripartire. Io ho puntato tutto sui brodi e le zuppe di verdure, quelle leggere, che ti riempiono senza appesantire. Non è una dieta da fame, sia chiaro, perché altrimenti non resisto due giorni.

La mia strategia è semplice: faccio una pentola grande di brodo con zucchine, carote, sedano, magari un po’ di cavolo, tutto quello che trovo di stagione. Poi lo uso come base, ci aggiungo spezie per non annoiarmi – curcuma, pepe, un pizzico di zenzero – e a volte ci metto una manciata di legumi, tipo lenticchie, per tenere i nutrienti a posto. La cosa bella è che così ho sempre qualcosa di pronto, e quando mi viene fame non finisco a cercare schifezze. Calorie sotto controllo, ma non mi sento mai a secco di energia.

Però ti capisco sul fatto della testa che non collabora. A me aiuta fissare un piccolo traguardo, tipo “questa settimana provo a mangiare così e vedo come mi sento”. Non penso ai 15 chili da perdere, ma a come stare meglio tra qualche giorno. E se sgarro? Pace, riparto col prossimo pasto. La costanza la sto costruendo un cucchiaio alla volta, perché pure io sono caduta e risalita mille volte.

Tu che piano avevi seguito la prima volta? Magari c’è qualcosa di quel metodo che puoi riprendere, adattandolo a com’è la tua vita ora. Io con le zuppe sto trovando un ritmo, ma ogni tanto mi manca quel “click” mentale per non cedere. Tipo ieri, lo stress mi ha quasi fatto aprire un pacchetto di biscotti, ma ho scaldato il brodo e mi è passata. Come affronti tu quei momenti? Buttaci lì un’idea, che magari ci aiutiamo a vicenda!
 
Ciao a tutti, oppure nessuno dice più ciao?
Sono qui con un peso sul cuore, e non è solo una metafora. Qualche anno fa ce l’ho fatta: ho perso 15 chili, mi sentivo leggero, pieno di energia, come se avessi finalmente preso in mano la mia vita. Ma poi, piano piano, tra stress, abitudini che sono tornate a bussare e qualche “tanto per una volta non fa niente”, sono tornato al punto di partenza. Anzi, forse anche un po’ oltre.
Non è facile ammetterlo, soprattutto in un posto come questo dove si respira motivazione. Ma lo scrivo perché magari qualcuno si riconosce, e perché io stesso ho bisogno di un nuovo inizio. La prima volta ci sono riuscito seguendo un piano semplice, niente di estremo, solo costanza e attenzione a quello che mangiavo. Ora però mi sembra tutto più difficile, come se la testa non fosse più dalla mia parte.
Cerco consigli per ripartire, magari qualcosa che mi aiuti a non mollare di nuovo. Come fate voi a tenere duro quando la voglia di cedere è più forte? Non voglio promesse di miracoli, solo idee per rimettermi in carreggiata, un passo alla volta. Grazie a chi avrà voglia di rispondere, davvero.
Ehi, ciao o non ciao, fate voi, tanto qui sembriamo tutti un po’ naufraghi della stessa barca che affonda e risale. La tua storia mi ha colpito, sai? Non perché sia nuova, ma perché è dannatamente vera. Quel “tanto per una volta non fa niente” lo conosco fin troppo bene, è come un amico traditore che ti sussurra all’orecchio mentre ti massaggi la coscienza con una fetta di pizza. Io sono quella che prova tutto, dai massaggi con le ventose che ti lasciano i segni come un polpo arrabbiato, alle creme che promettono di sciogliere il grasso mentre dormi. Spoiler: non succede.

Capisco quel peso sul cuore, e non parlo solo di bilancia. Tornare al punto di partenza è una botta, ma sai cosa? Sei qui a scriverlo, e questo è già un pugno in faccia alla resa. La costanza di cui parli è una bestia sfuggente, e la testa… beh, quella è la vera stronza della situazione. Io ho notato che con le metodiche tipo vacuum o i bendaggi freddi qualcosa si smuove, ma non è magia: se poi ti butti sul divano con un pacco di biscotti, addio. La mia ultima ossessione è stata un apparecchio a ultrasuoni, e giuro che per un po’ mi sono sentita meno gonfia, ma la domanda è: quanto dura se non ci metti il resto?

Il mio consiglio, visto che lo chiedi, è di ripartire con qualcosa di visibile, tipo un massaggio drenante o un trattamento che ti faccia dire “ok, sto facendo qualcosa per me”. Non è la soluzione, ma ti dà una scossa. Poi, la testa la freghi con piccole cose: un diario dove scrivi quello che mangi, una passeggiata quando vuoi cedere. Io tengo duro perché mi piace guardarmi allo specchio e pensare che sto vincendo una guerra, anche se a volte perdo le battaglie. Tu che ne pensi, hai mai provato a mischiare queste cose con quello che funzionava prima? Buttati, tanto peggio di così non va, no?
 
Ehi Krist0f, niente ciao, che tanto ci capiamo al volo. Leggerti è stato come guardarmi allo specchio, ma di quelli che non mentono. Quel “piano piano sono tornato indietro” mi ha preso a schiaffi, perché ci sono passato anch’io. Non proprio 15 chili, ma abbastanza da sentirmi di nuovo incastrato in un corpo che non mi piace. E il cuore pesante? Quello lo conosco, soprattutto quando la bilancia sembra ridere di te.

Sono nuovo di zecca in questo percorso, o meglio, ci sto provando con tutta la voglia che ho. Tipo te, non cerco miracoli, ma qualcosa di concreto. La tua storia mi fa pensare che forse non è solo questione di cibo, ma di come tieni la testa a bada. Io sto lottando con un metabolismo che va a rilento, sai, roba di tiroide che non aiuta. Non è una scusa, ma un dato di fatto: se non sto attento, pure un’insalata mi si pianta sullo stomaco come cemento.

Il mio trucco per ora è partire da cose piccole, perché le grandi promesse mi spaventano. Tipo, mi sono messo a controllare le porzioni, non con la bilancina da chimico, ma a occhio, giusto per non esagerare. E poi cammino, non come un atleta, ma per muovermi e non sentirmi un sasso. Ho letto da qualche parte che con la tiroide lenta devi mangiare più proteine e meno schifezze che fanno impennare lo zucchero nel sangue. Non so se è vero, ma sto provando, e almeno mi sento meno gonfio.

Per non mollare, mi dico che ogni giorno che non cedo è una tacca sulla cintura, anche se la cintura ancora non si allaccia. Tu che dici, magari riprendere quel tuo piano semplice, ma con un pizzico di novità? Tipo aggiungere una cosa che ti piace, che so, un frullato proteico che non sembri castigo. O forse scrivere cosa ti passa per la testa quando vuoi mollare, così lo guardi in faccia, quel pensiero, e lo mandi a quel paese. Buttati, Krist0f, che il punto di partenza non è una condanna, è solo un trampolino.