Viva l'Italia: Sfatare i miti sul benessere mentale per dimagrire con gioia!

GiorgosPrague

Membro
6 Marzo 2025
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Ragazzi, che bella scoperta questo forum! Sono nuovo qui, pieno di energia e voglia di cambiare, e non potevo trovare un posto migliore per iniziare. Vivo in Italia, amo la nostra cultura, il nostro cibo, il nostro modo di goderci la vita, ma ammetto che a volte mi sono lasciato trascinare da certe idee sbagliate sul dimagrimento. Tipo che per perdere peso devo solo mangiare meno e soffrire, o che la felicità arriva solo quando raggiungi il peso ideale. Ma leggendo i vostri post, sto iniziando a capire che non è proprio così!
Da buon italiano, ho sempre pensato che il benessere fosse legato a una tavola imbandita e a risate con gli amici, ma ora mi chiedo: e se il vero benessere partisse dalla testa? Ho letto che la salute mentale è fondamentale per dimagrire senza sentirsi in gabbia. Però, confesso, ci sono ancora tante cose che mi confondono. Ad esempio, c’è chi dice che devi essere sempre positivo per riuscire a cambiare, ma non è che a volte è normale sentirsi giù? Oppure, è vero che meditare o fare yoga può aiutare a controllare la fame nervosa? Io sono di Napoli, e da noi la fame nervosa si combatte con un babà, altro che yoga!
Voglio davvero capire come funziona questa connessione tra mente e corpo, perché credo che dimagrire con gioia, come dite voi, sia possibile solo se smettiamo di credere a certe storie che ci raccontiamo. Tipo che il sacrificio è l’unico modo per ottenere risultati, o che se non sei perfetto subito, hai fallito. L’Italia è il paese della bellezza, no? E la bellezza sta anche nel volersi bene mentre si cambia, passo dopo passo.
Quali sono stati i vostri “miti” sul dimagrimento che avete dovuto sfatare? E come avete fatto a lavorare sulla vostra testa per non mollare? Io sono all’inizio, ma sento che questa è la strada giusta, e voglio farcela con lo spirito di chi ama la vita, proprio come noi italiani sappiamo fare!
 
Ragazzi, che bella scoperta questo forum! Sono nuovo qui, pieno di energia e voglia di cambiare, e non potevo trovare un posto migliore per iniziare. Vivo in Italia, amo la nostra cultura, il nostro cibo, il nostro modo di goderci la vita, ma ammetto che a volte mi sono lasciato trascinare da certe idee sbagliate sul dimagrimento. Tipo che per perdere peso devo solo mangiare meno e soffrire, o che la felicità arriva solo quando raggiungi il peso ideale. Ma leggendo i vostri post, sto iniziando a capire che non è proprio così!
Da buon italiano, ho sempre pensato che il benessere fosse legato a una tavola imbandita e a risate con gli amici, ma ora mi chiedo: e se il vero benessere partisse dalla testa? Ho letto che la salute mentale è fondamentale per dimagrire senza sentirsi in gabbia. Però, confesso, ci sono ancora tante cose che mi confondono. Ad esempio, c’è chi dice che devi essere sempre positivo per riuscire a cambiare, ma non è che a volte è normale sentirsi giù? Oppure, è vero che meditare o fare yoga può aiutare a controllare la fame nervosa? Io sono di Napoli, e da noi la fame nervosa si combatte con un babà, altro che yoga!
Voglio davvero capire come funziona questa connessione tra mente e corpo, perché credo che dimagrire con gioia, come dite voi, sia possibile solo se smettiamo di credere a certe storie che ci raccontiamo. Tipo che il sacrificio è l’unico modo per ottenere risultati, o che se non sei perfetto subito, hai fallito. L’Italia è il paese della bellezza, no? E la bellezza sta anche nel volersi bene mentre si cambia, passo dopo passo.
Quali sono stati i vostri “miti” sul dimagrimento che avete dovuto sfatare? E come avete fatto a lavorare sulla vostra testa per non mollare? Io sono all’inizio, ma sento che questa è la strada giusta, e voglio farcela con lo spirito di chi ama la vita, proprio come noi italiani sappiamo fare!
Ehi, benvenuto nel club di chi vuole cambiare senza perdere il gusto della vita! Leggendo il tuo post, mi sono rivisto un sacco, soprattutto in quella voglia di capire come mente e corpo possano finalmente fare pace. Io sono qui perché il mio medico mi ha dato un ultimatum: o perdi peso, o preparati a guai seri, tipo diabet o pressione alle stelle. All’inizio ero scettico, pensavo che dimagrire fosse solo una questione di bilancia e rinunce, ma ora che ho perso qualche chilo, ti dico: la vera rivoluzione è come mi sento dentro.

Partiamo dal tuo punto: i miti sul dimagrimento. Uno che mi ha fregato per anni è che per essere sano devi diventare una specie di monaco che mangia solo insalata e vive in palestra. Falso! Io sono di Bologna, e da noi un piatto di tortellini è praticamente un diritto costituzionale. Eppure, ho capito che non devo rinunciare al cibo che amo, ma imparare a godermelo in modo diverso, senza abbuffarmi per stress o noia. La fame nervosa, quella che a Napoli combatti con un babà, qui la affrontavo con un piatto di lasagne. Il trucco? Ho iniziato a chiedermi: “Ma ho davvero fame, o è la testa che mi sta sabotando?”. Questa domanda mi ha salvato più volte.

Sul benessere mentale hai ragione: è tutto lì. Un mito che ho dovuto buttare giù è che devi essere sempre positivo per farcela. Macché! Ci sono giorni in cui mi sento uno straccio, e va bene così. L’importante è non mollare. Io ho trovato un aiuto inaspettato nel movimento: non yoga, che per me è troppo tranquillo, ma ballare. Sì, proprio ballare! Ho iniziato a seguire dei video di ritmi latini, roba che ti fa sudare e ridere insieme. Non è solo esercizio, è un modo per scaricare la tensione e ricordarmi che il mio corpo può fare cose belle, anche se non è ancora “perfetto”. Questo mi ha aiutato a smettere di vedere il dimagrimento come una punizione e a viverlo come un viaggio.

Un altro mito che ho sfatato è che i risultati devono arrivare subito, sennò sei un fallito. All’inizio mi pesavo ogni giorno, e se non vedevo il numerino scendere, mi sentivo uno schifo. Poi ho capito che il peso è solo una parte della storia. Ora mi concentro su come mi sento: ho più energia, dormo meglio, non mi affanno più a salire le scale. Questi sono i veri traguardi, e arrivano piano piano, come un buon ragù che deve cuocere a fuoco lento.

Per lavorare sulla testa, ti consiglio una cosa semplice: parla con te stesso come parleresti a un amico. Se un amico ti dicesse “Ho sgarrato, sono un disastro”, non gli daresti del fallito, no? Lo incoraggeresti. Fallo con te stesso. E poi, prova a fare qualcosa che ti diverta davvero, che sia camminare ascoltando musica, ballare in salotto o anche solo prenderti cinque minuti per respirare profondamente. Non serve essere un guru della meditazione, basta ascoltare un po’ di più il tuo corpo.

Dimagrire con gioia, come dici tu, è possibile, ma solo se smetti di credere che devi soffrire per meritarti il cambiamento. Qui in Italia sappiamo goderci la vita, no? Applichiamo quello spirito anche a questo percorso. Tu che sei di Napoli, magari prova a immaginare il tuo viaggio come una festa: non perfetta, ma piena di passione e risate. Qual è il prossimo mito che vuoi sfatare? E dimmi, che trucco stai usando per non cedere alla tentazione di quel babà?
 
Ehi, benvenuto nel club di chi vuole cambiare senza perdere il gusto della vita! Leggendo il tuo post, mi sono rivisto un sacco, soprattutto in quella voglia di capire come mente e corpo possano finalmente fare pace. Io sono qui perché il mio medico mi ha dato un ultimatum: o perdi peso, o preparati a guai seri, tipo diabet o pressione alle stelle. All’inizio ero scettico, pensavo che dimagrire fosse solo una questione di bilancia e rinunce, ma ora che ho perso qualche chilo, ti dico: la vera rivoluzione è come mi sento dentro.

Partiamo dal tuo punto: i miti sul dimagrimento. Uno che mi ha fregato per anni è che per essere sano devi diventare una specie di monaco che mangia solo insalata e vive in palestra. Falso! Io sono di Bologna, e da noi un piatto di tortellini è praticamente un diritto costituzionale. Eppure, ho capito che non devo rinunciare al cibo che amo, ma imparare a godermelo in modo diverso, senza abbuffarmi per stress o noia. La fame nervosa, quella che a Napoli combatti con un babà, qui la affrontavo con un piatto di lasagne. Il trucco? Ho iniziato a chiedermi: “Ma ho davvero fame, o è la testa che mi sta sabotando?”. Questa domanda mi ha salvato più volte.

Sul benessere mentale hai ragione: è tutto lì. Un mito che ho dovuto buttare giù è che devi essere sempre positivo per farcela. Macché! Ci sono giorni in cui mi sento uno straccio, e va bene così. L’importante è non mollare. Io ho trovato un aiuto inaspettato nel movimento: non yoga, che per me è troppo tranquillo, ma ballare. Sì, proprio ballare! Ho iniziato a seguire dei video di ritmi latini, roba che ti fa sudare e ridere insieme. Non è solo esercizio, è un modo per scaricare la tensione e ricordarmi che il mio corpo può fare cose belle, anche se non è ancora “perfetto”. Questo mi ha aiutato a smettere di vedere il dimagrimento come una punizione e a viverlo come un viaggio.

Un altro mito che ho sfatato è che i risultati devono arrivare subito, sennò sei un fallito. All’inizio mi pesavo ogni giorno, e se non vedevo il numerino scendere, mi sentivo uno schifo. Poi ho capito che il peso è solo una parte della storia. Ora mi concentro su come mi sento: ho più energia, dormo meglio, non mi affanno più a salire le scale. Questi sono i veri traguardi, e arrivano piano piano, come un buon ragù che deve cuocere a fuoco lento.

Per lavorare sulla testa, ti consiglio una cosa semplice: parla con te stesso come parleresti a un amico. Se un amico ti dicesse “Ho sgarrato, sono un disastro”, non gli daresti del fallito, no? Lo incoraggeresti. Fallo con te stesso. E poi, prova a fare qualcosa che ti diverta davvero, che sia camminare ascoltando musica, ballare in salotto o anche solo prenderti cinque minuti per respirare profondamente. Non serve essere un guru della meditazione, basta ascoltare un po’ di più il tuo corpo.

Dimagrire con gioia, come dici tu, è possibile, ma solo se smetti di credere che devi soffrire per meritarti il cambiamento. Qui in Italia sappiamo goderci la vita, no? Applichiamo quello spirito anche a questo percorso. Tu che sei di Napoli, magari prova a immaginare il tuo viaggio come una festa: non perfetta, ma piena di passione e risate. Qual è il prossimo mito che vuoi sfatare? E dimmi, che trucco stai usando per non cedere alla tentazione di quel babà?
Ehi Giorgos, che entusiasmo il tuo post, mi hai fatto quasi venire voglia di ricominciare da zero! Però, scusa, devo dirtelo: leggere della tua energia mi ha fatto un po’ invidia, perché io sono l’esempio vivente di chi pensava di avercela fatta e invece è tornato al punto di partenza. Ero partito come te, pieno di sogni e buoni propositi, ma ora sono qui a condividere il mio fallimento per evitare che altri ci caschino.

Due anni fa ho perso 15 chili. Ero un figurino, mi sentivo il re del mondo! Pensavo: “Ce l’ho fatta, ora è tutto in discesa”. Sbagliato. Il mito che mi ha fregato? Che una volta raggiunto il peso ideale, puoi tornare a vivere come prima senza conseguenze. Macché! Ho ricominciato a mangiare come se non ci fosse un domani, convinto che qualche sgarro non avrebbe fatto male. Risultato? Ho ripreso tutto, più altri 3 chili di bonus. E la cosa peggiore non è la bilancia, ma come mi sento: frustrato, arrabbiato con me stesso, con quella vocina nella testa che mi dice “sei un disastro”.

Il tuo discorso sulla fame nervosa mi ha colpito. A Napoli magari è un babà, ma io, da Roma, me la cavo con una carbonara per “consolarmi”. Il mito che sto cercando di sfatare ora è che per dimagrire devi mangiare solo cose tristi, tipo insalatine scondite o petto di pollo bollito. Non è vero! Ho scoperto che si può mangiare bene, con gusto, senza ammazzarsi di calorie. Tipo, ora sto sperimentando con verdure grigliate, spezie, salse leggere che sanno di Mediterraneo. Non è la solita roba da dieta che sa di cartone, è cibo vero, che ti fa sentire vivo senza appesantirti.

Però, ti dico la verità, la testa è il vero campo di battaglia. Tu parli di benessere mentale, e io sto capendo solo ora quanto conta. Un altro mito che mi ha incasinato è che devi essere sempre forte, sempre motivato. Falso! Ci sono giorni in cui vorrei solo nascondermi sotto le coperte, e sto imparando che va bene. L’importante è ripartire. Sto provando a scrivere un diario, niente di complicato, solo per capire cosa mi spinge a mangiare quando non ho fame. Spesso è stress, noia, o semplicemente abitudine. E qui ti lancio una sfida: prova a chiederti, la prossima volta che ti viene voglia di un babà, “Ma è fame o è altro?”. Magari scopri che una passeggiata o una chiacchierata con un amico funzionano meglio.

Dimagrire con gioia, come dici tu, sembra un sogno, ma credo sia possibile se smettiamo di punirci. Io ora sto cercando di ripartire senza ossessionarmi con la bilancia. Mi concentro su piccoli passi: mangiare più verdure, muovermi un po’ ogni giorno, trattarmi con rispetto. Tu che sei all’inizio, non cadere nella trappola di pensare che devi essere perfetto. E non credere che una volta dimagrito, il gioco è fatto. È un viaggio, e noi italiani sappiamo che i viaggi migliori sono quelli pieni di curve, no?

Dimmi, qual è il mito che ti spaventa di più? E come stai affrontando la tentazione di quella tavola imbandita che, ammettiamolo, è dura da ignorare?
 
Ragazzi, che bella scoperta questo forum! Sono nuovo qui, pieno di energia e voglia di cambiare, e non potevo trovare un posto migliore per iniziare. Vivo in Italia, amo la nostra cultura, il nostro cibo, il nostro modo di goderci la vita, ma ammetto che a volte mi sono lasciato trascinare da certe idee sbagliate sul dimagrimento. Tipo che per perdere peso devo solo mangiare meno e soffrire, o che la felicità arriva solo quando raggiungi il peso ideale. Ma leggendo i vostri post, sto iniziando a capire che non è proprio così!
Da buon italiano, ho sempre pensato che il benessere fosse legato a una tavola imbandita e a risate con gli amici, ma ora mi chiedo: e se il vero benessere partisse dalla testa? Ho letto che la salute mentale è fondamentale per dimagrire senza sentirsi in gabbia. Però, confesso, ci sono ancora tante cose che mi confondono. Ad esempio, c’è chi dice che devi essere sempre positivo per riuscire a cambiare, ma non è che a volte è normale sentirsi giù? Oppure, è vero che meditare o fare yoga può aiutare a controllare la fame nervosa? Io sono di Napoli, e da noi la fame nervosa si combatte con un babà, altro che yoga!
Voglio davvero capire come funziona questa connessione tra mente e corpo, perché credo che dimagrire con gioia, come dite voi, sia possibile solo se smettiamo di credere a certe storie che ci raccontiamo. Tipo che il sacrificio è l’unico modo per ottenere risultati, o che se non sei perfetto subito, hai fallito. L’Italia è il paese della bellezza, no? E la bellezza sta anche nel volersi bene mentre si cambia, passo dopo passo.
Quali sono stati i vostri “miti” sul dimagrimento che avete dovuto sfatare? E come avete fatto a lavorare sulla vostra testa per non mollare? Io sono all’inizio, ma sento che questa è la strada giusta, e voglio farcela con lo spirito di chi ama la vita, proprio come noi italiani sappiamo fare!
 
Ragazzi, che bella scoperta questo forum! Sono nuovo qui, pieno di energia e voglia di cambiare, e non potevo trovare un posto migliore per iniziare. Vivo in Italia, amo la nostra cultura, il nostro cibo, il nostro modo di goderci la vita, ma ammetto che a volte mi sono lasciato trascinare da certe idee sbagliate sul dimagrimento. Tipo che per perdere peso devo solo mangiare meno e soffrire, o che la felicità arriva solo quando raggiungi il peso ideale. Ma leggendo i vostri post, sto iniziando a capire che non è proprio così!
Da buon italiano, ho sempre pensato che il benessere fosse legato a una tavola imbandita e a risate con gli amici, ma ora mi chiedo: e se il vero benessere partisse dalla testa? Ho letto che la salute mentale è fondamentale per dimagrire senza sentirsi in gabbia. Però, confesso, ci sono ancora tante cose che mi confondono. Ad esempio, c’è chi dice che devi essere sempre positivo per riuscire a cambiare, ma non è che a volte è normale sentirsi giù? Oppure, è vero che meditare o fare yoga può aiutare a controllare la fame nervosa? Io sono di Napoli, e da noi la fame nervosa si combatte con un babà, altro che yoga!
Voglio davvero capire come funziona questa connessione tra mente e corpo, perché credo che dimagrire con gioia, come dite voi, sia possibile solo se smettiamo di credere a certe storie che ci raccontiamo. Tipo che il sacrificio è l’unico modo per ottenere risultati, o che se non sei perfetto subito, hai fallito. L’Italia è il paese della bellezza, no? E la bellezza sta anche nel volersi bene mentre si cambia, passo dopo passo.
Quali sono stati i vostri “miti” sul dimagrimento che avete dovuto sfatare? E come avete fatto a lavorare sulla vostra testa per non mollare? Io sono all’inizio, ma sento che questa è la strada giusta, e voglio farcela con lo spirito di chi ama la vita, proprio come noi italiani sappiamo fare!