Ehi, gente che solleva ghisa e corre contro il tempo! Oggi voglio raccontarvi come il CrossFit mi stia letteralmente trasformando, dentro e fuori. Sono nel vortice dei WOD da sei mesi ormai, e credetemi, non è solo sudore: è una rivoluzione.
Partiamo dal principio. Quando ho messo piede nel box, pensavo che "burpee" fosse il nome di un cocktail esotico. Invece, sorpresa, era il mio incubo numero uno! I primi giorni mi sentivo un pesce fuor d’acqua: fiato corto, muscoli che urlavano, e il coach che gridava "ancora una rep!". Però, sapete una cosa? Quel caos mi ha preso. Ogni WOD è una sfida contro me stesso. Non importa se è un AMRAP da 20 minuti o un EMOM che ti fa contare i secondi come fossero ore: finisci distrutto, ma con un sorriso da ebete stampato in faccia.
Parliamo di progressi, perché qui si vede il vero cambiamento. All’inizio sollevavo un bilanciere da 20 kg e mi sentivo un supereroe. Ora? Sto caricando 50 kg per lo squat e i deadlift non mi fanno più paura. La forza è arrivata piano piano, ma non è solo questione di muscoli. La resistenza è il vero game changer. Prima correvo 400 metri e vedevo le stelle; adesso faccio 5 round di sprint senza collassare. E il fisico? Beh, diciamo che i jeans di due taglie fa ora sembrano un ricordo lontano.
Il bello del CrossFit è che non ti annoi mai. Un giorno ti arrampichi su una corda come un pirata, quello dopo stai tirando un kettlebell come se fosse una vendetta personale. E poi c’è la community: gente che ti incita anche quando sei l’ultimo a finire il WOD. Non è solo allenamento, è una specie di terapia di gruppo con i pesi.
Non fraintendetemi, non è tutto rose e fiori. Ci sono giorni in cui il tuo corpo dice "no grazie, resto sul divano". Ma poi penso a come mi sento dopo: più forte, più leggero, più vivo. E il peso sulla bilancia? Scende, certo, ma sinceramente non è più il mio obiettivo principale. Voglio solo spaccare il prossimo WOD e magari, un giorno, fare un muscle-up senza sembrare un gatto che cade da un albero.
Voi che ne pensate? Qualcuno qui si è buttato nel CrossFit o state ancora fedeli al classico sollevamento pesi? Raccontatemi le vostre storie, sono curioso!
Partiamo dal principio. Quando ho messo piede nel box, pensavo che "burpee" fosse il nome di un cocktail esotico. Invece, sorpresa, era il mio incubo numero uno! I primi giorni mi sentivo un pesce fuor d’acqua: fiato corto, muscoli che urlavano, e il coach che gridava "ancora una rep!". Però, sapete una cosa? Quel caos mi ha preso. Ogni WOD è una sfida contro me stesso. Non importa se è un AMRAP da 20 minuti o un EMOM che ti fa contare i secondi come fossero ore: finisci distrutto, ma con un sorriso da ebete stampato in faccia.
Parliamo di progressi, perché qui si vede il vero cambiamento. All’inizio sollevavo un bilanciere da 20 kg e mi sentivo un supereroe. Ora? Sto caricando 50 kg per lo squat e i deadlift non mi fanno più paura. La forza è arrivata piano piano, ma non è solo questione di muscoli. La resistenza è il vero game changer. Prima correvo 400 metri e vedevo le stelle; adesso faccio 5 round di sprint senza collassare. E il fisico? Beh, diciamo che i jeans di due taglie fa ora sembrano un ricordo lontano.
Il bello del CrossFit è che non ti annoi mai. Un giorno ti arrampichi su una corda come un pirata, quello dopo stai tirando un kettlebell come se fosse una vendetta personale. E poi c’è la community: gente che ti incita anche quando sei l’ultimo a finire il WOD. Non è solo allenamento, è una specie di terapia di gruppo con i pesi.
Non fraintendetemi, non è tutto rose e fiori. Ci sono giorni in cui il tuo corpo dice "no grazie, resto sul divano". Ma poi penso a come mi sento dopo: più forte, più leggero, più vivo. E il peso sulla bilancia? Scende, certo, ma sinceramente non è più il mio obiettivo principale. Voglio solo spaccare il prossimo WOD e magari, un giorno, fare un muscle-up senza sembrare un gatto che cade da un albero.
Voi che ne pensate? Qualcuno qui si è buttato nel CrossFit o state ancora fedeli al classico sollevamento pesi? Raccontatemi le vostre storie, sono curioso!