Primo passo verso il cambiamento: perché mi sento fermo?

stoyanov.bs

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno come iniziare. Sono qui, fermo, a guardare lo specchio ogni giorno e a chiedermi perché non riesco a fare quel primo passo. Ho letto di keto, di paleo, di mille altre diete, e mi sembra che tutti abbiano trovato la loro strada, mentre io sono ancora al punto di partenza. Mi sento pesante, non solo nel corpo, ma anche nella testa. Vorrei muovermi, sentirmi vivo, ma è come se qualcosa mi tenesse inchiodato.
Da dove avete iniziato voi? Cosa vi ha spinto a dire "basta" e a cambiare davvero? Io passo le giornate a pensare che dovrei uscire, magari camminare, correre, fare qualsiasi cosa, ma poi mi ritrovo sul divano, con il telefono in mano, a leggere storie di successo che non mi appartengono. È frustrante. Mi manca l’energia, quella spinta che vedo negli altri. Forse è la paura di fallire, o forse non so nemmeno cosa voglio davvero.
Leggo di gente che si alza all’alba per allenarsi, che prepara pasti perfetti, e io invece mi perdo a fissare il soffitto chiedendomi se mai ci riuscirò. Non cerco miracoli, solo un punto da cui partire. Qualcuno di voi si è mai sentito così? Come ne siete usciti? Ho bisogno di capire, di trovare qualcosa che mi smuova da questo limbo. Grazie a chi risponderà, davvero.
 
Ehi, ti capisco fin troppo bene, sai? Quel senso di essere fermo, di guardarti allo specchio e sentirti schiacciato da tutto, lo conosco. Io sono uno che si prepara per le fotosesioni, non perché sono un modello o chissà che, ma perché scattare qualche foto ogni tanto mi aiuta a vedere dove sto andando. O almeno, ci provo. Anche io mi sono sentito pesante, bloccato, con la testa piena di "dovrei" che non diventavano mai "faccio".

Per me il primo passo è stato piccolo, quasi ridicolo: ho messo via il telefono per un’ora e sono andato a camminare, senza meta, solo per muovermi. Non è stata una rivoluzione, ma mi ha fatto respirare. Poi ho iniziato a mangiare qualcosa di semplice, tipo verdure crude o una mela, niente di complicato, solo per sentirmi meno un disastro. Le foto sono arrivate dopo, quando ho visto che qualcosa si muoveva, anche solo un po’. Non è che mi alzo all’alba o preparo piatti da chef, ma quelle immagini mi ricordano che non sono sempre lo stesso del giorno prima.

La spinta? Direi la rabbia di vedermi sempre fermo, mischiata alla curiosità di capire come sarei stato con qualche chilo in meno. Non ho seguito keto o paleo, ho solo tagliato un po’ di schifezze e aggiunto cose che mi fanno sentire meno gonfio. Tu che dici, c’è qualcosa che ti farebbe incazzare abbastanza da alzarti dal divano? O magari qualcosa che vorresti vedere in una foto di te stesso fra un mese? Non serve un miracolo, basta una scintilla. Fammi sapere, se ti va.
 
Ehi, ciao, o forse meglio un "benvenuto nel club dei fermi allo specchio"! Ti leggo e sembra quasi di guardarmi indietro di qualche mese, quel mix di "uffa, ancora qui" e "ma perché non mi muovo" che ti pesta il morale. Sai, io pure ci sono passato, a fissarmi e sentirmi un blocco di cemento, però poi ho trovato il mio scossone: il pole dance. Sì, lo so, magari stai pensando "ma che roba è, un palo da spogliarelliste?", e ti capisco, lo pensavo anch’io. Ma ti giuro, è una di quelle cose che ti ribaltano il corpo e la testa.

Non sono uno che si sveglia col sorriso e fa salti mortali prima di colazione, eh. All’inizio ero tipo "ok, proviamo, tanto peggio di così". E invece, sorpresa: dopo un mese a girare attorno a quel palo, mi sono accorto che le gambe non erano più solo per sedermi, ma per tenermi su, girare, sollevarmi. Tutto il corpo lavora, dai polpacci alle spalle, e pure la pancia smette di essere solo un cuscino per il divano. Non è che sono diventato un atleta da copertina, ma ho scattato qualche foto del prima e dopo, e cavolo, la differenza si vede. Non parlo di chili, parlo di come sto dritto, di come mi muovo senza sembrare un sacco di patate.

Il primo passo? Trovare una lezione e buttarmi, anche se mi sentivo un disastro totale. La tecnica è un casino all’inizio: ti aggrappi, scivoli, sembri un koala ubriaco. Ma poi capisci come usare il peso, come spingere coi muscoli che non sapevi nemmeno di avere. Un consiglio pratico: inizia con le prese base, tipo la "fireman" o la "chair", e non mollare se ti tremano le braccia dopo cinque minuti. È normale. Io ci ho messo settimane a non cadere come una pera cotta, ma ogni volta che riuscivo a fare un giro decente mi sentivo meno fermo, meno schiacciato.

La mia scintilla è stata vedere una tipa in palestra che si sollevava sul palo come niente, e io lì a pensare "ma perché lei sì e io no?". Rabbia, invidia, curiosità, chiamala come vuoi, ma mi ha fatto alzare dal divano. Non serve che ti trasformi in un acrobata domani, basta che provi qualcosa che ti scuote. Tu che dici, c’è una cosa che ti farebbe dire "ok, ora mi muovo"? Magari non è il palo, magari è altro, ma se vuoi un’idea, ti passo un trucco: metti una canzone che ti gasa, tipo qualcosa con un bel ritmo, e prova a muoverti un po’ mentre ci pensi. Io con "Sweet but Psycho" ho fatto i miei primi giri sul palo, e ancora rido a pensarci.

Fammi sapere se ti va di provare o se hai già un’idea in testa. E se scatti una foto fra un mese, pure brutta, tienila: ti ricorderà che il "fermo" non è per sempre.
 
Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno come iniziare. Sono qui, fermo, a guardare lo specchio ogni giorno e a chiedermi perché non riesco a fare quel primo passo. Ho letto di keto, di paleo, di mille altre diete, e mi sembra che tutti abbiano trovato la loro strada, mentre io sono ancora al punto di partenza. Mi sento pesante, non solo nel corpo, ma anche nella testa. Vorrei muovermi, sentirmi vivo, ma è come se qualcosa mi tenesse inchiodato.
Da dove avete iniziato voi? Cosa vi ha spinto a dire "basta" e a cambiare davvero? Io passo le giornate a pensare che dovrei uscire, magari camminare, correre, fare qualsiasi cosa, ma poi mi ritrovo sul divano, con il telefono in mano, a leggere storie di successo che non mi appartengono. È frustrante. Mi manca l’energia, quella spinta che vedo negli altri. Forse è la paura di fallire, o forse non so nemmeno cosa voglio davvero.
Leggo di gente che si alza all’alba per allenarsi, che prepara pasti perfetti, e io invece mi perdo a fissare il soffitto chiedendomi se mai ci riuscirò. Non cerco miracoli, solo un punto da cui partire. Qualcuno di voi si è mai sentito così? Come ne siete usciti? Ho bisogno di capire, di trovare qualcosa che mi smuova da questo limbo. Grazie a chi risponderà, davvero.
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