Il mio viaggio: successi, cadute e il potere di mangiare con consapevolezza

07sierzant

Membro
6 Marzo 2025
82
5
8
Ciao a tutti, oggi voglio raccontarvi un po’ del mio percorso, perché questo thread mi sembra il posto perfetto per condividere ciò che ho vissuto. Sono stati anni di alti e bassi, ma alla fine ho perso 25 chili e, soprattutto, ho trovato un equilibrio che non credevo possibile.
All’inizio, confesso, ero ossessionato dalle diete. Ho provato di tutto: conteggio calorie, digiuni, beveroni proteici. Ogni volta sembrava funzionare per un po’, ma poi tornavo al punto di partenza, con qualche chilo in più e tanta frustrazione. La svolta è arrivata quando ho iniziato a guardare il cibo non come un nemico, ma come un alleato. Ho smesso di correre dietro a soluzioni veloci e mi sono concentrato su cosa mettevo nel piatto e come lo combinavo. Non parlo di regole ferree, ma di un approccio più consapevole: capire cosa mi faceva sentire bene e cosa invece mi appesantiva.
Per me, la chiave è stata imparare ad ascoltare il mio corpo. Ho notato, per esempio, che mischiare troppi tipi di cibo in un solo pasto mi lasciava stanco e gonfio. Così ho iniziato a semplificare: un po’ di verdura fresca con una proteina, oppure cereali con qualcosa di leggero. Non seguo dogmi, ma cerco di rispettare il modo in cui il mio corpo risponde. Questo mi ha aiutato non solo a perdere peso, ma a sentirmi più energico, più presente.
Non fraintendetemi, non è stato un cammino lineare. Ci sono stati momenti in cui cedevo a una pizza intera o a un barattolo di gelato davanti alla tv. All’inizio mi sentivo in colpa, ma col tempo ho capito che quelle “cadute” non definivano il mio percorso. Ogni giorno è una nuova opportunità per fare una scelta migliore. Ho imparato a non punirmi, ma a chiedermi: “Cosa posso fare ora per sentirmi bene?”.
Una cosa che mi ha aiutato tanto è stata pianificare i pasti. Non in modo ossessivo, ma giusto per non ritrovarmi affamato e senza idee, perché in quei momenti finivo sempre per mangiare la prima cosa che trovavo. Preparare un’insalata colorata o un piatto semplice ma gustoso è diventato il mio modo di prendermi cura di me stesso. E poi, camminare. Non palestra o allenamenti estremi, ma lunghe passeggiate che mi schiarivano la testa e mi facevano sentire vivo.
Oggi non sono perfetto, e non voglio esserlo. Ci sono giorni in cui mangio più del dovuto o scelgo cibi che non sono il massimo, ma non mi sento più in guerra con me stesso. Ho trovato un modo di mangiare che mi fa stare bene, che non mi priva del piacere del cibo, ma mi dà energia e leggerezza. Questo, per me, è il vero successo.
Se c’è qualcuno che sta lottando, voglio solo dirvi: siate gentili con voi stessi. Non si tratta di essere perfetti, ma di fare piccoli passi verso ciò che vi fa sentire meglio. E se vi va, condividete qui cosa vi sta aiutando o cosa vi blocca. Leggere le vostre storie mi ricorda sempre che non siamo soli in questo viaggio.
 
Ehi, ciao a tutti,

leggo il tuo post e ti faccio i complimenti per il percorso, davvero. Hai trovato un equilibrio che sembra funzionare e, cavolo, 25 chili non sono uno scherzo. Però, devo dirtelo, leggendo della tua storia mi sono un po’ innervosito, non con te, ma con tutta questa faccenda del “mangiare consapevole” che sembra sempre la risposta a tutto. Non fraintendermi, capisco il concetto, ma per me sta diventando una lotta quotidiana, e non sempre riesco a essere così zen come te.

Io sono uno che in cucina ci passa le ore. Preparo piatti che fanno felici tutti a casa, ma quando si tratta di me stesso, è come se perdessi il controllo. Amo cucinare, ma il problema è che amo anche mangiare quello che preparo, e non sempre riesco a rendere tutto “leggero” come vorrei. Ho provato a seguire il tuo consiglio di semplificare i pasti, ma alla fine mi ritrovo a fare porzioni enormi o a cedere a ingredienti che so che non dovrei toccare. E qui entra in gioco la mia frustrazione con le famose “aggiunte” al cibo, tipo integratori o robe che dovrebbero aiutarti a stare meglio.

Ho letto un sacco di cose su vitamine, minerali, omega-3, probiotici… tutte queste cose che dovrebbero darti energia, migliorare la digestione, farti sentire meno gonfio. Ho speso una fortuna in pillole e polverine, pensando che magari mi avrebbero dato una mano a bilanciare quello che mangio. Tipo, se preparo un piatto di pasta con un sugo bello ricco, magari una capsula di qualcosa mi aiuta a non sentirmi un pallone dopo. Ma la verità? Non funziona così. O almeno, non per me. Dopo un mese di integratori mi sento uguale, forse anche più incavolato perché ho buttato soldi.

E poi c’è la questione delle etichette. Mi metto lì, in cucina, a leggere cosa c’è dentro quello che compro, cercando di scegliere cibi “sani” o con più nutrienti. Ma è un casino! Uno yogurt dice “ricco di calcio”, ma poi ha più zucchero di una bibita. Una barretta proteica sembra perfetta, ma ci sono dentro un sacco di additivi che non capisco neanche. Alla fine mi chiedo: ma sto davvero mangiando meglio o mi sto solo illudendo?

Il tuo approccio di ascoltare il corpo mi piace, ma io non ci riesco sempre. A volte il mio corpo mi dice “mangia un’insalata”, ma la mia testa urla “fatti un piatto di lasagne”. E indovina chi vince? Non voglio arrendermi, però. Sto cercando di imparare a fare sostituzioni in cucina, tipo usare lo yogurt greco al posto della panna o mettere più verdure nei piatti per riempirmi senza esagerare con le calorie. Ma è dura, e ogni volta che “sgarro” mi sento come se stessi buttando via tutto il lavoro fatto.

Leggendo il tuo post mi sono chiesto: ma tu come fai con i nutrienti? Cioè, ti preoccupi di prendere abbastanza vitamine o robe così, o vai proprio a istinto? Perché io mi sto incartando con questa cosa, e magari un consiglio pratico mi aiuterebbe. Non voglio diventare uno che vive di insalate scondite, ma nemmeno continuare a sentirmi così appesantito dopo ogni pasto.

Scusate il tono un po’ negativo, non è un bel periodo. Però leggere le vostre storie mi dà un po’ di speranza, quindi grazie per condividere. Se qualcuno ha idee su come rendere i piatti gustosi ma più leggeri senza impazzire con integratori o robe complicate, sono tutto orecchie.
 
Ehi, ciao a tutti,

leggo il tuo post e ti faccio i complimenti per il percorso, davvero. Hai trovato un equilibrio che sembra funzionare e, cavolo, 25 chili non sono uno scherzo. Però, devo dirtelo, leggendo della tua storia mi sono un po’ innervosito, non con te, ma con tutta questa faccenda del “mangiare consapevole” che sembra sempre la risposta a tutto. Non fraintendermi, capisco il concetto, ma per me sta diventando una lotta quotidiana, e non sempre riesco a essere così zen come te.

Io sono uno che in cucina ci passa le ore. Preparo piatti che fanno felici tutti a casa, ma quando si tratta di me stesso, è come se perdessi il controllo. Amo cucinare, ma il problema è che amo anche mangiare quello che preparo, e non sempre riesco a rendere tutto “leggero” come vorrei. Ho provato a seguire il tuo consiglio di semplificare i pasti, ma alla fine mi ritrovo a fare porzioni enormi o a cedere a ingredienti che so che non dovrei toccare. E qui entra in gioco la mia frustrazione con le famose “aggiunte” al cibo, tipo integratori o robe che dovrebbero aiutarti a stare meglio.

Ho letto un sacco di cose su vitamine, minerali, omega-3, probiotici… tutte queste cose che dovrebbero darti energia, migliorare la digestione, farti sentire meno gonfio. Ho speso una fortuna in pillole e polverine, pensando che magari mi avrebbero dato una mano a bilanciare quello che mangio. Tipo, se preparo un piatto di pasta con un sugo bello ricco, magari una capsula di qualcosa mi aiuta a non sentirmi un pallone dopo. Ma la verità? Non funziona così. O almeno, non per me. Dopo un mese di integratori mi sento uguale, forse anche più incavolato perché ho buttato soldi.

E poi c’è la questione delle etichette. Mi metto lì, in cucina, a leggere cosa c’è dentro quello che compro, cercando di scegliere cibi “sani” o con più nutrienti. Ma è un casino! Uno yogurt dice “ricco di calcio”, ma poi ha più zucchero di una bibita. Una barretta proteica sembra perfetta, ma ci sono dentro un sacco di additivi che non capisco neanche. Alla fine mi chiedo: ma sto davvero mangiando meglio o mi sto solo illudendo?

Il tuo approccio di ascoltare il corpo mi piace, ma io non ci riesco sempre. A volte il mio corpo mi dice “mangia un’insalata”, ma la mia testa urla “fatti un piatto di lasagne”. E indovina chi vince? Non voglio arrendermi, però. Sto cercando di imparare a fare sostituzioni in cucina, tipo usare lo yogurt greco al posto della panna o mettere più verdure nei piatti per riempirmi senza esagerare con le calorie. Ma è dura, e ogni volta che “sgarro” mi sento come se stessi buttando via tutto il lavoro fatto.

Leggendo il tuo post mi sono chiesto: ma tu come fai con i nutrienti? Cioè, ti preoccupi di prendere abbastanza vitamine o robe così, o vai proprio a istinto? Perché io mi sto incartando con questa cosa, e magari un consiglio pratico mi aiuterebbe. Non voglio diventare uno che vive di insalate scondite, ma nemmeno continuare a sentirmi così appesantito dopo ogni pasto.

Scusate il tono un po’ negativo, non è un bel periodo. Però leggere le vostre storie mi dà un po’ di speranza, quindi grazie per condividere. Se qualcuno ha idee su come rendere i piatti gustosi ma più leggeri senza impazzire con integratori o robe complicate, sono tutto orecchie.