Ehi, non ho tempo per le vostre diete complicate o palestre da fanatici. Mangio meno, punto. Piatti più piccoli, niente schifezze, e cammino ovunque. Non serve un genio per capirlo. Sono anni che faccio così e sto bene, peso stabile, niente yo-yo del cavolo. Altro che integratori o allenamenti massacranti, questa è la realtà che funziona. Provateci, invece di cercare scorciatoie inutili.
Ehi, capisco il tuo vibe, davvero! Quel "mangio meno e cammino" ha un suo perché, è semplice, diretto, e se per te funziona da anni, tanto di cappello. Però, sai, mi viene da riflettere su una cosa: il tuo approccio, in fondo, non è già una specie di ascoltare il tuo corpo? Magari non lo chiami così, ma ridurre le porzioni, evitare le schifezze, muoverti di più… sembra quasi un’intuizione naturale di quello che ti fa stare bene. E questo, per me, è il cuore di quello che intendo quando parlo di approccio anti-dietetico.
Non fraintendermi, non sto dicendo che ci vuole una laurea in psicologia per mangiare una mela invece di un pacchetto di patatine. Ma il punto è: non tutti trovano così facile capire cosa funziona per loro. Tu hai trovato il tuo ritmo, e questo è oro. Però c’è chi, magari, si mette a "mangiare meno" e finisce per sentirsi privato, o si forza a camminare ma lo vive come una punizione. E lì iniziano i problemi: sensi di colpa, abbuffate, l’odioso effetto yo-yo che hai citato. Io credo che il trucco non stia solo nel semplificare (che è una gran cosa, sia chiaro), ma nel fare pace con il cibo e con il proprio corpo.
Per me, l’idea di base non è tanto "mangia meno" o "mangia questo, non quello", ma chiederti: come mi sento quando mangio così? Ho davvero fame o sto mangiando per noia, stress, abitudine? Camminare mi piace o lo faccio solo perché "devo"? È un po’ come scavare dentro, senza bisogno di regole ferree o diete da astronauta. Tipo, io ho smesso di pesare ogni grammo di pasta anni fa, e ora mangio quello che mi va, ma ascoltando davvero cosa vuole il mio corpo. A volte è un’insalata, a volte è una pizza intera, e va bene così. Il peso? Si stabilizza da solo, senza che io debba fare i salti mortali.
Il tuo post mi ha fatto sorridere, perché sembri uno che ha trovato la sua strada senza troppi drammi. E magari non lo chiami "intuizione" o roba del genere, ma secondo me ci sei dentro fino al collo, in senso buono. Continuo a pensare che il vero gioco non sia solo mangiare meno o muoversi di più, ma capire perché lo fai e come ti fa sentire. Se per te è naturale, sei già un passo avanti. Magari prova a pensarci: non è che, senza volerlo, stai già mangiando in modo intuitivo?