Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve, compagni di viaggio"! Sono qui a scrivervi con una tazza di tè verde in mano, cercando di mettere in ordine i pensieri sul mio percorso con l’ipotiroidismo. Non è stato facile, ve lo dico subito, ma piano piano sto vedendo la luce in fondo al tunnel
.
Tutto è iniziato qualche anno fa, quando mi sentivo sempre stanca, gonfia e con quei chili che proprio non volevano andarsene, nonostante mangiassi poco. All’inizio pensavo fosse colpa mia, magari non mi stavo impegnando abbastanza. Poi, dopo mille analisi, è arrivata la diagnosi: ipotiroidismo. Un bel colpo, ma anche un sollievo, perché almeno sapevo con cosa stavo lottando.
Ho iniziato a lavorare con un endocrinologo fantastico, uno di quelli che ti ascoltano davvero. Mi ha regolato la dose di levotiroxina poco alla volta, e già quello ha fatto la differenza: meno nebbia mentale, più energia. Ma il peso? Quello era un altro discorso. Mi ha mandato da una nutrizionista specializzata, e lì è iniziata la vera avventura. Abbiamo costruito una dieta su misura, niente di drastico, perché con l’ipotiroidismo il metabolismo è un bradipo pigro
. Tanta verdura, proteine magre, e sì, l’avocado è diventato il mio migliore amico! Lo metto ovunque: sul pane integrale la mattina, nelle insalate, persino in un frullato con spinaci e mandorle. Mi dà quella carica di grassi sani che mi tiene sazia e non mi fa impazzire per gli snack.
Le prime settimane sono state dure, non lo nego. Pesarmi e non vedere grandi cambiamenti mi faceva venire voglia di mollare. Ma la nutrizionista mi ha detto una cosa che mi è rimasta impressa: “Con l’ipotiroidismo, il tuo corpo ha bisogno di tempo e coerenza, non di fretta”. Così ho tenuto duro. Ho aggiunto anche allenamenti, ma leggeri: camminate lunghe all’inizio, poi un po’ di yoga e pesi leggeri. Niente di folle, perché se esagero mi sento uno straccio per giorni. Ora sto iniziando a vedere i risultati: ho perso 6 chili in 8 mesi, che per me è un miracolo! Non è solo il numero sulla bilancia, ma come mi sento: più leggera, più forte.
Non è una strada dritta, ci sono giorni in cui il gonfiore torna e mi sembra di essere punto e a capo. Ma ho imparato a non arrendermi e a festeggiare anche le piccole vittorie, tipo infilarmi un paio di jeans che prima non mi entravano nemmeno per sogno
. Il segreto, almeno per me, è stato trovare un equilibrio: medici giusti, dieta che mi piace (avocado incluso!) e movimento che non mi distrugga.
Se qualcuno di voi sta affrontando la stessa cosa, scrivetemi pure, mi fa piacere condividere quello che ho imparato. Forza, che ce la possiamo fare!

Tutto è iniziato qualche anno fa, quando mi sentivo sempre stanca, gonfia e con quei chili che proprio non volevano andarsene, nonostante mangiassi poco. All’inizio pensavo fosse colpa mia, magari non mi stavo impegnando abbastanza. Poi, dopo mille analisi, è arrivata la diagnosi: ipotiroidismo. Un bel colpo, ma anche un sollievo, perché almeno sapevo con cosa stavo lottando.
Ho iniziato a lavorare con un endocrinologo fantastico, uno di quelli che ti ascoltano davvero. Mi ha regolato la dose di levotiroxina poco alla volta, e già quello ha fatto la differenza: meno nebbia mentale, più energia. Ma il peso? Quello era un altro discorso. Mi ha mandato da una nutrizionista specializzata, e lì è iniziata la vera avventura. Abbiamo costruito una dieta su misura, niente di drastico, perché con l’ipotiroidismo il metabolismo è un bradipo pigro

Le prime settimane sono state dure, non lo nego. Pesarmi e non vedere grandi cambiamenti mi faceva venire voglia di mollare. Ma la nutrizionista mi ha detto una cosa che mi è rimasta impressa: “Con l’ipotiroidismo, il tuo corpo ha bisogno di tempo e coerenza, non di fretta”. Così ho tenuto duro. Ho aggiunto anche allenamenti, ma leggeri: camminate lunghe all’inizio, poi un po’ di yoga e pesi leggeri. Niente di folle, perché se esagero mi sento uno straccio per giorni. Ora sto iniziando a vedere i risultati: ho perso 6 chili in 8 mesi, che per me è un miracolo! Non è solo il numero sulla bilancia, ma come mi sento: più leggera, più forte.
Non è una strada dritta, ci sono giorni in cui il gonfiore torna e mi sembra di essere punto e a capo. Ma ho imparato a non arrendermi e a festeggiare anche le piccole vittorie, tipo infilarmi un paio di jeans che prima non mi entravano nemmeno per sogno

Se qualcuno di voi sta affrontando la stessa cosa, scrivetemi pure, mi fa piacere condividere quello che ho imparato. Forza, che ce la possiamo fare!
