Dimagrire con l’ipotiroidismo: la mia esperienza con dieta, medici e allenamenti

Nm1986

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti,
mi inserisco in questo thread perché anch’io sto affrontando il percorso di perdita di peso con l’ipotiroidismo, e so bene quanto possa essere complicato. La mia diagnosi è arrivata un paio di anni fa, dopo mesi di stanchezza cronica, aumento di peso inspiegabile e una sensazione generale di “non essere me stessa”. All’inizio ero frustrata: mangiavo poco, mi muovevo, ma la bilancia non si spostava. Poi ho capito che con questa condizione serve un approccio diverso, e voglio condividere cosa sta funzionando per me.
Prima di tutto, il lavoro con i medici è stato fondamentale. Ho trovato un endocrinologo che non si è limitato a prescrivermi la levotiroxina e arrivederci. Abbiamo fatto analisi approfondite per controllare non solo il TSH, ma anche T3, T4 e anticorpi, perché a volte i valori “nella norma” non raccontano tutta la storia. Abbiamo aggiustato la dose del farmaco più volte, e ora mi sento finalmente più stabile. Un consiglio: se il vostro medico non vi ascolta o liquida i sintomi, cercatene un altro. È il vostro diritto.
Per quanto riguarda la dieta, ho imparato che non esiste una soluzione unica. All’inizio ho provato di tutto: keto, digiuno intermittente, diete super restrittive. Risultato? Stanchezza e fame costante, con zero progressi. Ora seguo un’alimentazione bilanciata, con un occhio di riguardo ai nutrienti che supportano la tiroide. Mangio molte proteine magre (pollo, pesce, uova), verdure crucifere (ma sempre cotte, per non interferire con la tiroide), e carboidrati complessi come quinoa o patate dolci, che mi danno energia senza sbalzi di glicemia. Ho anche aggiunto integratori come selenio e zinco, ma solo dopo averne parlato con il medico. Un nutrizionista mi ha aiutato a calcolare le calorie: non troppo poche, perché con l’ipotiroidismo il metabolismo è già lento e tagli drastici possono peggiorare le cose.
Sul fronte allenamento, ho dovuto fare pace con il fatto che non sono Wonder Woman. Con l’ipotiroidismo, il recupero è più lento, quindi niente sessioni estenuanti in palestra. Faccio camminate veloci 4-5 volte a settimana, un po’ di yoga per la mobilità e due sessioni di pesi leggeri per mantenere il tono muscolare. La costanza è più importante dell’intensità, almeno per me. Ho notato che il movimento mi aiuta anche con l’umore e il sonno, che spesso sono un problema con questa condizione.
Non vi nascondo che ci sono momenti in cui mi sento scoraggiata. La perdita di peso è lenta, e a volte mi sembra di fare tutto giusto senza vedere risultati. Ma ho imparato a guardare oltre la bilancia: mi sento più energica, i miei esami sono migliorati, e anche solo riuscire a seguire una routine mi dà soddisfazione. Il mio obiettivo non è diventare una modella, ma stare bene nel mio corpo e prendermi cura della mia salute.
Se avete consigli o esperienze da condividere, sono tutta orecchie. In particolare, qualcuno ha trovato strategie per gestire la ritenzione idrica? È una cosa che mi sta dando parecchio fastidio ultimamente. Grazie a chi leggerà e in bocca al lupo a tutti noi in questo percorso!
 
Ciao a tutti,
mi inserisco in questo thread perché anch’io sto affrontando il percorso di perdita di peso con l’ipotiroidismo, e so bene quanto possa essere complicato. La mia diagnosi è arrivata un paio di anni fa, dopo mesi di stanchezza cronica, aumento di peso inspiegabile e una sensazione generale di “non essere me stessa”. All’inizio ero frustrata: mangiavo poco, mi muovevo, ma la bilancia non si spostava. Poi ho capito che con questa condizione serve un approccio diverso, e voglio condividere cosa sta funzionando per me.
Prima di tutto, il lavoro con i medici è stato fondamentale. Ho trovato un endocrinologo che non si è limitato a prescrivermi la levotiroxina e arrivederci. Abbiamo fatto analisi approfondite per controllare non solo il TSH, ma anche T3, T4 e anticorpi, perché a volte i valori “nella norma” non raccontano tutta la storia. Abbiamo aggiustato la dose del farmaco più volte, e ora mi sento finalmente più stabile. Un consiglio: se il vostro medico non vi ascolta o liquida i sintomi, cercatene un altro. È il vostro diritto.
Per quanto riguarda la dieta, ho imparato che non esiste una soluzione unica. All’inizio ho provato di tutto: keto, digiuno intermittente, diete super restrittive. Risultato? Stanchezza e fame costante, con zero progressi. Ora seguo un’alimentazione bilanciata, con un occhio di riguardo ai nutrienti che supportano la tiroide. Mangio molte proteine magre (pollo, pesce, uova), verdure crucifere (ma sempre cotte, per non interferire con la tiroide), e carboidrati complessi come quinoa o patate dolci, che mi danno energia senza sbalzi di glicemia. Ho anche aggiunto integratori come selenio e zinco, ma solo dopo averne parlato con il medico. Un nutrizionista mi ha aiutato a calcolare le calorie: non troppo poche, perché con l’ipotiroidismo il metabolismo è già lento e tagli drastici possono peggiorare le cose.
Sul fronte allenamento, ho dovuto fare pace con il fatto che non sono Wonder Woman. Con l’ipotiroidismo, il recupero è più lento, quindi niente sessioni estenuanti in palestra. Faccio camminate veloci 4-5 volte a settimana, un po’ di yoga per la mobilità e due sessioni di pesi leggeri per mantenere il tono muscolare. La costanza è più importante dell’intensità, almeno per me. Ho notato che il movimento mi aiuta anche con l’umore e il sonno, che spesso sono un problema con questa condizione.
Non vi nascondo che ci sono momenti in cui mi sento scoraggiata. La perdita di peso è lenta, e a volte mi sembra di fare tutto giusto senza vedere risultati. Ma ho imparato a guardare oltre la bilancia: mi sento più energica, i miei esami sono migliorati, e anche solo riuscire a seguire una routine mi dà soddisfazione. Il mio obiettivo non è diventare una modella, ma stare bene nel mio corpo e prendermi cura della mia salute.
Se avete consigli o esperienze da condividere, sono tutta orecchie. In particolare, qualcuno ha trovato strategie per gestire la ritenzione idrica? È una cosa che mi sta dando parecchio fastidio ultimamente. Grazie a chi leggerà e in bocca al lupo a tutti noi in questo percorso!
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Ciao a tutti,
mi inserisco in questo thread perché anch’io sto affrontando il percorso di perdita di peso con l’ipotiroidismo, e so bene quanto possa essere complicato. La mia diagnosi è arrivata un paio di anni fa, dopo mesi di stanchezza cronica, aumento di peso inspiegabile e una sensazione generale di “non essere me stessa”. All’inizio ero frustrata: mangiavo poco, mi muovevo, ma la bilancia non si spostava. Poi ho capito che con questa condizione serve un approccio diverso, e voglio condividere cosa sta funzionando per me.
Prima di tutto, il lavoro con i medici è stato fondamentale. Ho trovato un endocrinologo che non si è limitato a prescrivermi la levotiroxina e arrivederci. Abbiamo fatto analisi approfondite per controllare non solo il TSH, ma anche T3, T4 e anticorpi, perché a volte i valori “nella norma” non raccontano tutta la storia. Abbiamo aggiustato la dose del farmaco più volte, e ora mi sento finalmente più stabile. Un consiglio: se il vostro medico non vi ascolta o liquida i sintomi, cercatene un altro. È il vostro diritto.
Per quanto riguarda la dieta, ho imparato che non esiste una soluzione unica. All’inizio ho provato di tutto: keto, digiuno intermittente, diete super restrittive. Risultato? Stanchezza e fame costante, con zero progressi. Ora seguo un’alimentazione bilanciata, con un occhio di riguardo ai nutrienti che supportano la tiroide. Mangio molte proteine magre (pollo, pesce, uova), verdure crucifere (ma sempre cotte, per non interferire con la tiroide), e carboidrati complessi come quinoa o patate dolci, che mi danno energia senza sbalzi di glicemia. Ho anche aggiunto integratori come selenio e zinco, ma solo dopo averne parlato con il medico. Un nutrizionista mi ha aiutato a calcolare le calorie: non troppo poche, perché con l’ipotiroidismo il metabolismo è già lento e tagli drastici possono peggiorare le cose.
Sul fronte allenamento, ho dovuto fare pace con il fatto che non sono Wonder Woman. Con l’ipotiroidismo, il recupero è più lento, quindi niente sessioni estenuanti in palestra. Faccio camminate veloci 4-5 volte a settimana, un po’ di yoga per la mobilità e due sessioni di pesi leggeri per mantenere il tono muscolare. La costanza è più importante dell’intensità, almeno per me. Ho notato che il movimento mi aiuta anche con l’umore e il sonno, che spesso sono un problema con questa condizione.
Non vi nascondo che ci sono momenti in cui mi sento scoraggiata. La perdita di peso è lenta, e a volte mi sembra di fare tutto giusto senza vedere risultati. Ma ho imparato a guardare oltre la bilancia: mi sento più energica, i miei esami sono migliorati, e anche solo riuscire a seguire una routine mi dà soddisfazione. Il mio obiettivo non è diventare una modella, ma stare bene nel mio corpo e prendermi cura della mia salute.
Se avete consigli o esperienze da condividere, sono tutta orecchie. In particolare, qualcuno ha trovato strategie per gestire la ritenzione idrica? È una cosa che mi sta dando parecchio fastidio ultimamente. Grazie a chi leggerà e in bocca al lupo a tutti noi in questo percorso!
Ehi, che bella condivisione, grazie per aver raccontato la tua esperienza! Leggendo il tuo post mi sono ritrovato a fare un sacco di cenni con la testa, perché capisco bene la frustrazione di combattere con l’ipotiroidismo e la bilancia che sembra non collaborare. Io sono uno di quelli che, invece di chiudersi in palestra o seguire diete super strutturate, ha trovato la sua strada nei lunghi trekking in montagna o nelle escursioni nella natura. E visto che hai chiesto consigli, voglio raccontarti come questo approccio mi sta aiutando a gestire il peso e a sentirmi meglio, anche con una tiroide che fa i capricci.

Parto col dire che, come te, ho avuto il mio bel da fare con l’ipotiroidismo. La stanchezza cronica e quel senso di “non essere al 100%” mi hanno spinto a cercare soluzioni che fossero sostenibili per me. Le diete restrittive? Un disastro. Mi lasciavano affamato e senza energie, e con il metabolismo già lento non era proprio il caso. Ora mangio in modo abbastanza bilanciato, con proteine, verdure e carboidrati che mi danno carburante per le mie camminate. Non sono un fanatico dei dettagli, ma cerco di ascoltare il mio corpo e di non esagerare con cibi che mi appesantiscono. Ho notato che portare con me snack sani durante i trekking, come frutta secca o barrette proteiche fatte in casa, mi aiuta a non crollare a metà strada.

Ma veniamo al punto: i trekking. Per me sono una specie di terapia totale, non solo per il corpo ma anche per la testa. Esco per giornate intere, a volte anche per weekend, con zaino in spalla, dormendo in tenda o in rifugi. Camminare per ore, magari in salita, con il vento in faccia e il profumo dei boschi, brucia calorie senza che me ne accorga. Non è come contare i minuti sul tapis roulant: lì sei immerso nella natura, e il tempo vola. Ho letto da qualche parte che l’attività aerobica moderata, come il trekking, è perfetta per chi ha l’ipotiroidismo, perché stimola il metabolismo senza stressare troppo il corpo. E ti dirò, dopo un weekend in montagna torno a casa con le gambe stanche ma la testa leggera, e spesso vedo la bilancia un po’ più amichevole.

Un altro vantaggio dei trekking è che mi aiutano con la ritenzione idrica, che anche tu hai menzionato. Passare ore in movimento, bere tanta acqua (porto sempre una borraccia da un litro e mezzo) e stare lontano da cibi troppo salati durante le escursioni sembra fare la differenza. Non sono un esperto, ma credo che l’aria fresca e il fatto di essere attivi per tanto tempo aiutino il corpo a “sbloccarsi”. A volte mi porto dietro del tè alle erbe in un thermos, tipo ortica o tarassaco, che dicono aiuti a drenare. Non so se sia scienza o placebo, ma a me piace e mi fa sentire bene.

Per la parte di resistenza, il trekking è stato un game changer. All’inizio facevo fatica anche solo a camminare per un paio d’ore, ma piano piano il corpo si è adattato. Ora riesco a fare percorsi di 15-20 km senza sentirmi distrutto, e questa sensazione di forza mi dà una carica pazzesca. Non è solo questione di peso: è proprio il sentirsi capaci di affrontare una sfida. Con l’ipotiroidismo, dove spesso ti senti un bradipo, questo è oro.

Un consiglio pratico per la ritenzione idrica, visto che l’hai chiesto: oltre a bere tanto, prova a fare qualche escursione in zone con altitudine moderata. Non serve scalare l’Everest, ma anche solo un sentiero collinare può stimolare la circolazione. E quando torni a casa, un bagno caldo con sale grosso o un massaggio leggero alle gambe può fare miracoli. Io lo faccio dopo i trekking lunghi, e mi sembra di sgonfiarmi un po’.

Chiudo dicendo che i trekking non sono solo un modo per dimagrire, ma anche per riconnettersi con sé stessi. Con l’ipotiroidismo è facile sentirsi in lotta col proprio corpo, ma quando sei là fuori, a contatto con la natura, ti ricordi che sei molto di più di un numero sulla bilancia. Se ti va di provare, inizia con percorsi facili vicino a casa, magari un’oretta o due, e vedi come ti senti. Magari ci scappa pure una passione! Tu hai mai provato a fare camminate lunghe o escursioni? Racconta, sono curioso! E forza, che stiamo tutti sulla stessa barca, piano piano si arriva lontano.
 
Ehi Nm1986, che piacere leggerti! Il tuo racconto mi ha colpito, soprattutto perché trasmetti tanta determinazione nonostante le difficoltà dell’ipotiroidismo. Capisco bene quella sensazione di fare tutto “giusto” ma vedere la bilancia che non si muove, è una lotta che condividiamo. Io sono uno che ha scelto di affrontare il percorso di dimagrimento con piccoli passi, aggiungendo una nuova abitudine sana ogni giorno o settimana, e voglio raccontarti come questo approccio mi sta aiutando, sperando possa esserti utile, magari anche per quella ritenzione idrica che ti dà fastidio.

Con l’ipotiroidismo, ho imparato che il mio corpo ha bisogno di pazienza e di un ritmo che non lo stressi troppo. All’inizio ero tentato di buttarmi su diete drastiche o allenamenti pesanti, ma ogni volta finivo per sentirmi esausto e scoraggiato. Così ho deciso di cambiare strategia: invece di stravolgere tutto, aggiungo una piccola abitudine alla volta, cose semplici ma che fanno la differenza. Per esempio, ho iniziato bevendo più acqua durante la giornata, poi ho inserito una colazione ricca di nutrienti, e ora sto lavorando sull’aggiungere più verdure e cibi che supportano il mio corpo in modo naturale. Questo approccio lento mi sta dando un senso di controllo, e anche se i risultati non sono immediati, vedo progressi costanti.

Parlando di dieta, ho notato che concentrarmi su alimenti che nutrono davvero mi aiuta tantissimo, soprattutto con il metabolismo lento. Non sono uno che pesa ogni grammo di cibo, ma cerco di mangiare cose che mi saziano e mi fanno stare bene. Per esempio, ho iniziato a includere più verdure ricche di fibre, come zucchine, carote o finocchi, che non solo mi riempiono ma sembrano anche aiutare con la regolarità intestinale, un problema che con l’ipotiroidismo a volte si fa sentire. Mangio anche legumi, come lenticchie o ceci, che mi danno energia senza appesantirmi, e cereali integrali tipo farro o avena. Questi cibi mi tengono sazio più a lungo e mi evitano quei cali di energia che prima mi spingevano a cercare snack poco sani. Per la ritenzione idrica, ho notato che mangiare cibi naturalmente diuretici, come cetrioli o sedano, e ridurre un po’ il sale mi sta dando una mano. Non è una cura miracolosa, ma piano piano vedo le gambe meno gonfie.

Sul fronte movimento, anche io, come te, ho capito che strafare non è la strada giusta. Ho iniziato con camminate brevi, magari 20-30 minuti vicino casa, e ora sono arrivato a fare passeggiate di un’ora quasi tutti i giorni. Non è niente di estremo, ma mi aiuta a sentirmi più attivo e a combattere quella stanchezza cronica tipica dell’ipotiroidismo. Di recente ho aggiunto anche qualche esercizio di stretching al mattino, giusto 10 minuti, che mi fa partire la giornata con più energia. La chiave per me è la costanza: non cerco di fare sessioni da atleta, ma di muovermi un po’ ogni giorno. Ho letto che il movimento regolare aiuta anche a migliorare la circolazione, il che potrebbe essere utile per la ritenzione idrica. Tu hai provato qualcosa di simile, magari camminate o esercizi leggeri?

Un’altra abitudine che ho inserito di recente è fare attenzione a come mi organizzo con i pasti. Preparo in anticipo delle porzioni di verdure cotte o insalate ricche, così durante la settimana non devo cucinare da zero ogni volta. Questo mi aiuta a mangiare sano anche quando sono stanco o di fretta, che con l’ipotiroidismo è un rischio frequente. Ho anche iniziato a bere tisane, come quelle al finocchio o alla malva, che sembrano aiutare con la digestione e a sentirmi meno gonfio. Non so se sia un effetto placebo, ma mi piace il rituale e mi fa sentire che sto facendo qualcosa di buono per me.

Per la ritenzione idrica, oltre a bere tanta acqua (ormai sono a due litri al giorno, un traguardo per me!), sto provando a fare docce con getti freddi sulle gambe alla fine della giornata. Non è la cosa più piacevole del mondo, ma sembra stimolare la circolazione e ridurre quel senso di pesantezza. Un’amica mi ha consigliato anche di tenere le gambe sollevate per 10-15 minuti quando sono a casa, magari mentre leggo o guardo qualcosa. Non è una soluzione definitiva, ma combinata con una dieta più attenta e il movimento, sembra funzionare. Tu hai provato qualche trucco del genere?

Il bello di questo approccio a piccoli passi è che non mi sento sopraffatto. Con l’ipotiroidismo, dove ogni giorno può essere una sfida, avere obiettivi piccoli e raggiungibili mi dà fiducia. Non miro a perdere 10 chili in un mese, ma a sentirmi meglio, più energico, e a costruire abitudini che posso mantenere a lungo. La bilancia scende lentamente, ma come dici tu, ci sono altri segnali di progresso: dormo meglio, ho meno sbalzi d’umore, e anche i miei esami della tiroide sono più stabili da quando seguo questa routine.

Grazie ancora per aver condiviso la tua esperienza, mi ha dato spunti per riflettere. Tu come gestisci la routine quotidiana con l’ipotiroidismo? Hai qualche abitudine che ti sta dando una mano? E per la ritenzione idrica, hai provato qualcosa che funziona? Sono curioso di sapere come te la cavi! Forza, un passo alla volta ce la facciamo.