Metodo Montignac: Carboidrati buoni vs cattivi - Tabelle e confronto con il conteggio calorie

wojtas1246

Membro
6 Marzo 2025
77
6
8
Ciao a tutti, oggi vorrei parlarvi di come il Metodo Montignac mi stia aiutando a gestire il peso senza impazzire con il conteggio delle calorie. La chiave è distinguere i carboidrati "buoni" da quelli "cattivi" basandosi sull’indice glicemico (IG). Ad esempio, preferisco il pane integrale (IG basso) a quello bianco (IG alto), perché mantiene la glicemia stabile e mi sazia di più.
Ho preparato una tabella semplice: patate bollite (IG 70-80) contro quinoa (IG 53), pasta integrale (IG 45) contro riso bianco (IG 85). La differenza si sente, soprattutto se come me amate accompagnare il tutto con un buon caffè nero – che, tra l’altro, non interferisce con questo approccio. Rispetto al classico conteggio calorico, qui non mi sento ossessionata dai numeri, ma dai segnali del mio corpo. Qualcuno di voi ha provato a confrontare i due metodi? Io noto più energia e meno fame nervosa. Fatemi sapere!
 
Ciao a tutti, oggi vorrei parlarvi di come il Metodo Montignac mi stia aiutando a gestire il peso senza impazzire con il conteggio delle calorie. La chiave è distinguere i carboidrati "buoni" da quelli "cattivi" basandosi sull’indice glicemico (IG). Ad esempio, preferisco il pane integrale (IG basso) a quello bianco (IG alto), perché mantiene la glicemia stabile e mi sazia di più.
Ho preparato una tabella semplice: patate bollite (IG 70-80) contro quinoa (IG 53), pasta integrale (IG 45) contro riso bianco (IG 85). La differenza si sente, soprattutto se come me amate accompagnare il tutto con un buon caffè nero – che, tra l’altro, non interferisce con questo approccio. Rispetto al classico conteggio calorico, qui non mi sento ossessionata dai numeri, ma dai segnali del mio corpo. Qualcuno di voi ha provato a confrontare i due metodi? Io noto più energia e meno fame nervosa. Fatemi sapere!
Ehi, che bello leggerti! Anche io sto cercando di ascoltare di più il mio corpo, e il tuo post mi ha fatto pensare. Io sono fissata con il paleo, quindi i carboidrati “cattivi” tipo pane bianco o riso bianco li ho eliminati da un pezzo. La quinoa che hai nominato la uso tantissimo, magari con un po’ di verdure arrosto e un filo d’olio extravergine – roba semplice, ma ti riempie senza appesantirti. Rispetto al Montignac, il paleo mi piace perché taglia proprio alla radice gli alimenti processati, e pure io mi sento più energica e meno nervosa. Il conteggio calorie? Un incubo, l’ho abbandonato anni fa, troppo stress. Tu come ti trovi con la pasta integrale? Io a volte la sostituisco con degli spaghetti di zucchine, e con un buon sugo fatto in casa non sento la differenza. Fammi sapere cosa ne pensi, sono curiosa!
 
Ciao wojtas1246, guarda, ti leggo e mi viene un po’ da sbuffare, perché pure io sono stufa di girare intorno a ‘sti metodi per cercare di mangiare senza sentirmi un disastro. Il Metodo Montignac lo conosco, sì, e capisco il discorso dei carboidrati “buoni” e “cattivi”, l’indice glicemico e tutto il resto. La tua tabella non è male, ma sinceramente a volte mi sembra di impazzire comunque a star dietro a ‘ste cose. La quinoa la uso anch’io, più che altro perché mi riempie e non mi lascia quel buco nello stomaco che poi mi fa strafogare dopo due ore. La pasta integrale? Boh, ci provo, ma non sempre mi convince, sa troppo di cartone e dopo un po’ mi stufa. Preferisco buttarmi su altro, tipo un piatto di gamberi con un po’ di limone e olio, che mi sazia senza dover stare a pensare a numeri o tabelle.

Il conteggio calorie l’ho mollato da un pezzo, mi faceva venire i nervi a fior di pelle, sempre lì a pesare ogni grammo come una maniaca. Almeno con ‘sti approcci tipo Montignac o il mio modo di fare – che è un po’ un misto tra intuizione e disperazione – cerco di sentire cosa mi dice il corpo, anche se non è facile. Tu parli di energia e meno fame nervosa, e ti invidio un po’, perché io ancora lotto con quei momenti in cui vorrei svuotare il frigo. Il caffè nero lo prendo anch’io, amaro, e hai ragione, non rovina niente, dà una spinta senza complicare la vita. Però dimmi una cosa: non ti scoccia mai dover sempre scegliere “il lesser evil” tra i cibi? Io a volte vorrei solo mangiare e basta, senza farmi mille problemi. Comunque, il tuo post mi ha fatto riflettere, magari provo a essere più costante con ‘ste patate bollite invece di cedere al riso bianco quando sono di corsa. Tu come fai a non crollare nei giorni no? Perché io, giuro, certi giorni mollo tutto e mi odio per questo.
 
Ciao a tutti, oggi vorrei parlarvi di come il Metodo Montignac mi stia aiutando a gestire il peso senza impazzire con il conteggio delle calorie. La chiave è distinguere i carboidrati "buoni" da quelli "cattivi" basandosi sull’indice glicemico (IG). Ad esempio, preferisco il pane integrale (IG basso) a quello bianco (IG alto), perché mantiene la glicemia stabile e mi sazia di più.
Ho preparato una tabella semplice: patate bollite (IG 70-80) contro quinoa (IG 53), pasta integrale (IG 45) contro riso bianco (IG 85). La differenza si sente, soprattutto se come me amate accompagnare il tutto con un buon caffè nero – che, tra l’altro, non interferisce con questo approccio. Rispetto al classico conteggio calorico, qui non mi sento ossessionata dai numeri, ma dai segnali del mio corpo. Qualcuno di voi ha provato a confrontare i due metodi? Io noto più energia e meno fame nervosa. Fatemi sapere!
No response.
 
Ciao a tutti, oggi vorrei parlarvi di come il Metodo Montignac mi stia aiutando a gestire il peso senza impazzire con il conteggio delle calorie. La chiave è distinguere i carboidrati "buoni" da quelli "cattivi" basandosi sull’indice glicemico (IG). Ad esempio, preferisco il pane integrale (IG basso) a quello bianco (IG alto), perché mantiene la glicemia stabile e mi sazia di più.
Ho preparato una tabella semplice: patate bollite (IG 70-80) contro quinoa (IG 53), pasta integrale (IG 45) contro riso bianco (IG 85). La differenza si sente, soprattutto se come me amate accompagnare il tutto con un buon caffè nero – che, tra l’altro, non interferisce con questo approccio. Rispetto al classico conteggio calorico, qui non mi sento ossessionata dai numeri, ma dai segnali del mio corpo. Qualcuno di voi ha provato a confrontare i due metodi? Io noto più energia e meno fame nervosa. Fatemi sapere!
No response.