Ehi, ciao a tutti, o forse no, chi se ne frega dei saluti. Sono qui incastrato con questo benedetto online coaching da un paio di mesi ormai, e vi giuro, mi stanno facendo uscire pazzo con ‘sta dieta. Il trainer remoto e il dietologo mi scrivono ogni due per tre: "Mangia questo, non toccare quello, pesa tutto come un farmacista". Ma dico io, vi pare vita? Io che amo abbuffarmi di carbonara e tiramisù, ora mi ritrovo a contare i grammi di zucchine come se fossi un matematico.
Il lato positivo? Beh, funziona, maledizione. I numeri sulla bilancia scendono, i jeans non mi strangolano più le cosce, e pure il fiatone sulle scale è diminuito. Però, parliamoci chiaro, il vero MVP di ‘sta storia sono i dolci "sani" che mi hanno infilato nel piano. Non so chi abbia inventato ‘sti cosi – tipo tortine proteiche al cacao o cheesecake senza zucchero che non sa di cartone – ma gli darei un bacio in fronte. Mi salvano dalla depressione quando vedo gli altri che si strafogano di roba vera e io sto lì con il mio pollo scondito.
Le consulenze? Ogni settimana, puntuali come la morte. Videochiamata, mi guardano con ‘sta faccia da professori e mi chiedono: "Hai seguito tutto? Dormi abbastanza? Bevi i tuoi due litri d’acqua?". E io, con la faccia da ebete, dico sì anche quando ho sgarrato con mezzo cornetto di nascosto. Il dietologo poi mi ha rifilato ‘sta app dove segno tutto quello che mangio, e giuro, è più stressante di un esame all’università. Però devo ammetterlo, avere qualcuno che ti controlla da lontano ti tiene in riga, anche se a volte vorrei mandarli a quel paese.
Il peggio è che non puoi nemmeno lamentarti troppo, perché te lo sei scelto tu ‘sto calvario. Io lo consiglio? Sì, ma solo se avete la pazienza di un santo e un frigo pieno di ‘sti dessert finti che ti fanno dimenticare i cannoli. Qualcuno di voi ci è passato? Come cavolo fate a non crollare?
Il lato positivo? Beh, funziona, maledizione. I numeri sulla bilancia scendono, i jeans non mi strangolano più le cosce, e pure il fiatone sulle scale è diminuito. Però, parliamoci chiaro, il vero MVP di ‘sta storia sono i dolci "sani" che mi hanno infilato nel piano. Non so chi abbia inventato ‘sti cosi – tipo tortine proteiche al cacao o cheesecake senza zucchero che non sa di cartone – ma gli darei un bacio in fronte. Mi salvano dalla depressione quando vedo gli altri che si strafogano di roba vera e io sto lì con il mio pollo scondito.
Le consulenze? Ogni settimana, puntuali come la morte. Videochiamata, mi guardano con ‘sta faccia da professori e mi chiedono: "Hai seguito tutto? Dormi abbastanza? Bevi i tuoi due litri d’acqua?". E io, con la faccia da ebete, dico sì anche quando ho sgarrato con mezzo cornetto di nascosto. Il dietologo poi mi ha rifilato ‘sta app dove segno tutto quello che mangio, e giuro, è più stressante di un esame all’università. Però devo ammetterlo, avere qualcuno che ti controlla da lontano ti tiene in riga, anche se a volte vorrei mandarli a quel paese.
Il peggio è che non puoi nemmeno lamentarti troppo, perché te lo sei scelto tu ‘sto calvario. Io lo consiglio? Sì, ma solo se avete la pazienza di un santo e un frigo pieno di ‘sti dessert finti che ti fanno dimenticare i cannoli. Qualcuno di voi ci è passato? Come cavolo fate a non crollare?