Ehi, mi piace l'energia di questo post! Immaginare quella versione di noi stessi, leggera e scattante, è un bel modo per restare focalizzati. Quando sono al ristorante, il mio trucco è pensare al mio obiettivo non solo come un corpo in forma, ma come un corpo forte, pronto a sollevare ghisa in palestra. Ecco come faccio a scegliere in modo intelligente senza sentirmi "a dieta".
Prima di tutto, cerco di bilanciare il piatto come farei a casa: una buona dose di proteine magre, verdure a volontà e un po' di carboidrati complessi se ho in programma un allenamento tosto. Ad esempio, se c’è del pesce grigliato o del pollo, punto su quelli, magari con un contorno di verdure al vapore o grigliate. Se voglio un po’ di pasta, scelgo una porzione piccola e chiedo di non affogarla nel sugo pesante. Non è privazione, è strategia: voglio nutrirmi per sentirmi potente, non appesantito.
Un altro consiglio? Non arrivo al ristorante affamato. Prima di uscire, magari mangio una manciata di mandorle o uno yogurt greco. Così non mi butto sul cestino del pane come se fosse l’ultima cosa che mangerò nella vita. E bevo acqua, tanta acqua, che mi aiuta a sentirmi sazio e a non confondere la sete con la fame.
Poi, ok, lo ammetto, ogni tanto mi concedo qualcosa di sfizioso. Un dolce? Magari lo divido con qualcuno o scelgo qualcosa di leggero, come un sorbetto. La chiave è non vedere il ristorante come un campo di battaglia, ma come un posto dove posso godermi il cibo senza deragliare dal mio percorso. Ognuno di noi ha un modo diverso di stare bene, quindi ascoltate il vostro corpo e capite cosa vi fa sentire forti e in linea con i vostri obiettivi. Quali sono i vostri trucchetti per non sgarrare troppo fuori casa?