Ehi, compagno di lotta! La tua storia con il nuoto mi ha fatto brillare gli occhi, quasi mi tuffavo dallo schermo per raggiungerti in piscina. Io sono nella fase "matrimonio all’orizzonte", quindi sto correndo contro il tempo per entrare nel vestito dei miei sogni senza sembrare una salsiccia infilata a forza. Il tuo trucco dell’acqua è una genialata, ma ti confesso che nuotare non è ancora nella mia lista - però mi hai messo la pulce nell’orecchio, e ora sto pensando a come incastrarlo tra lavoro, preparativi e la mia guerra personale con la bilancia.
Il mio piano per ora è un mix di corsa e piatti furbi. La mattina presto, quando il mondo dorme ancora, mi infilo le scarpe e via, corro per il parco vicino casa. Non sono una gazzella, sia chiaro, più che altro un bradipo determinato, ma quei 30-40 minuti di movimento mi svegliano il corpo e mi tengono lontana dal frigorifero. Costa zero, serve solo voglia di alzarsi dal letto, e ti giuro che dopo un po’ vedere il sole che sorge mentre sudo mi dà una carica pazzesca. Il fiatone è il mio trofeo, e i chili che scendono sono la medaglia.
Per il cibo, sto puntando su roba semplice ma che mi riempie. Ho preso spunto dal tuo riso e verdure surgelate - geniale per chi, come me, ha due spicci e zero tempo tra una prova abito e un invito da declinare gentilmente. Io ci butto dentro un po’ di petto di pollo grigliato, quello che trovi scontato al supermercato, e una spruzzata di succo di limone per non sentirmi troppo in punizione. Se avanza qualcosa dal giorno prima, lo mixo con un cucchiaio di yogurt greco: sembra una crema da ristorante, ma costa meno di un caffè. La fame nervosa la combatto con tisane bollenti - gratis quasi, e mi scalda le mani mentre sogno il buffet del matrimonio senza sensi di colpa.
Il tuo alternare ritmi in piscina mi ha ispirata. Io faccio qualcosa di simile con la corsa: un giorno punto sulla distanza, macino chilometri lenti ma costanti, tipo una tartaruga che non molla mai; un altro giorno invece spingo sul veloce, scatti brevi che mi fanno sentire una guerriera. Le gambe tremano, ma la bilancia ringrazia, e pure la mia testa, che si svuota da tutto lo stress dei fiori e delle liste nozze. Non ho articolazioni da salvare come te, ma i muscoli si stanno svegliando, e ogni tanto mi guardo allo specchio e penso "ehi, forse ce la faccio".
Sulle scale del campus mi batti, ma io ho il mio piccolo trionfo: dopo la corsa, salgo i tre piani di casa a piedi, con la borsa della spesa in mano, e mi sento una regina. Il nuoto lo sto tenendo d’occhio, magari dopo il grande giorno mi butto - il costume ce l’ho, la piscina comunale è a due passi, e i tuoi 3-4 euro mi convincono. Per ora l’agenda è un campo di battaglia: tra lavoro, fitting e crisi di "oddio, non entro nelle scarpe", sono ancora aggrappata alla mia corsa e alle spezie che mi salvo in tasca per insaporire la vita. Tu come tieni botta con la tua routine acquatica? Raccontami, che mi serve ispirazione per non cedere al richiamo di un cornetto!