Camminate nella natura: il mio segreto per perdere peso e stare in forma prima di Natale

6 Marzo 2025
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Ciao a tutti,
io sono uno di quelli che non riesce a stare fermo tra quattro mura, figuriamoci a fare esercizi in casa o in palestra! Per me la vera "palestra" è la natura: montagne, sentieri, boschi. Ogni volta che posso, zaino in spalla e via, anche solo per un weekend. E sapete una cosa? Funziona alla grande per tenere il peso sotto controllo e sentirmi in forma, soprattutto ora che le feste si avvicinano e voglio arrivarci leggero.
Camminare per ore, magari con un po’ di dislivello, è un allenamento completo: gambe, fiato, resistenza. Non è solo una questione di calorie – che comunque bruci, e tante – ma di come ti senti dopo. Torni stanco, sì, ma rigenerato. Una volta sono partito per tre giorni sulle Dolomiti: 15-20 km al giorno, salite toste, discese che mettono alla prova i muscoli. Alla fine avevo perso quasi un chilo, senza nemmeno accorgermene. Certo, non è magia: mangiavo quello che mi portavo, roba semplice come frutta secca e panini integrali, niente eccessi.
Rispetto alla palestra, i trekking hanno un vantaggio: non ti annoi mai. In casa, dopo dieci minuti di squat, inizio a guardare l’orologio; là fuori, invece, il tempo vola tra un panorama e l’altro. E poi c’è l’aria fresca, che ti ossigena e ti fa dimenticare lo stress. La palestra ti dà i pesi, ok, ma la natura ti dà un peso diverso da portare: quello dello zaino, che allena spalle e schiena senza che te ne rendi conto.
Ora, non dico che sia per tutti: ci vuole un po’ di preparazione, scarpe giuste, e magari all’inizio basta una camminata di un paio d’ore vicino casa. Ma se cercate un modo per muovervi e arrivare a Natale senza quel chilo in più, provate a uscire dai soliti schemi. Io sto già pianificando un’uscita lunga per fine mese: obiettivo, sentirmi bene e magari scendere di qualche etto prima dei cenoni. Qualcuno di voi ha mai provato qualcosa del genere?
 
Ciao a tutti,
io sono uno di quelli che non riesce a stare fermo tra quattro mura, figuriamoci a fare esercizi in casa o in palestra! Per me la vera "palestra" è la natura: montagne, sentieri, boschi. Ogni volta che posso, zaino in spalla e via, anche solo per un weekend. E sapete una cosa? Funziona alla grande per tenere il peso sotto controllo e sentirmi in forma, soprattutto ora che le feste si avvicinano e voglio arrivarci leggero.
Camminare per ore, magari con un po’ di dislivello, è un allenamento completo: gambe, fiato, resistenza. Non è solo una questione di calorie – che comunque bruci, e tante – ma di come ti senti dopo. Torni stanco, sì, ma rigenerato. Una volta sono partito per tre giorni sulle Dolomiti: 15-20 km al giorno, salite toste, discese che mettono alla prova i muscoli. Alla fine avevo perso quasi un chilo, senza nemmeno accorgermene. Certo, non è magia: mangiavo quello che mi portavo, roba semplice come frutta secca e panini integrali, niente eccessi.
Rispetto alla palestra, i trekking hanno un vantaggio: non ti annoi mai. In casa, dopo dieci minuti di squat, inizio a guardare l’orologio; là fuori, invece, il tempo vola tra un panorama e l’altro. E poi c’è l’aria fresca, che ti ossigena e ti fa dimenticare lo stress. La palestra ti dà i pesi, ok, ma la natura ti dà un peso diverso da portare: quello dello zaino, che allena spalle e schiena senza che te ne rendi conto.
Ora, non dico che sia per tutti: ci vuole un po’ di preparazione, scarpe giuste, e magari all’inizio basta una camminata di un paio d’ore vicino casa. Ma se cercate un modo per muovervi e arrivare a Natale senza quel chilo in più, provate a uscire dai soliti schemi. Io sto già pianificando un’uscita lunga per fine mese: obiettivo, sentirmi bene e magari scendere di qualche etto prima dei cenoni. Qualcuno di voi ha mai provato qualcosa del genere?
Ehi, compagno di avventure naturali, mi sa che hai trovato il dungeon perfetto per allenarti senza nemmeno accorgertene! Altro che tapis roulant che ti fissa con quel ghigno elettronico mentre conti i secondi: tu hai i sentieri che ti sfidano e i panorami che ti ricompensano. Io, come te, non sono tipo da quattro mura, ma ho trasformato il mio percorso di dimagrimento in una specie di campagna epica, e il tuo post mi ha fatto venire voglia di condividere il mio “gameplay”.

Allora, io sono quel giocatore che vede ogni camminata come una quest. Tipo: “Esci dal villaggio (casa), affronta il sentiero del Bosco Oscuro (il parco vicino), conquista la Collina del Fiato Corto (dislivello bastardo) e torna con il bottino: -200 grammi di peso corporeo come esperienza guadagnata”. E sai cosa? Funziona. L’altro giorno ho fatto un “raid” di due ore, niente di folle come le tue Dolomiti, ma un bel giro tra colline e campi. Alla fine, esausto ma soddisfatto, ho controllato il mio “livello”: mezzo chilo in meno sulla bilancia in una settimana, tutto accumulando “punti fatica” senza nemmeno pensarci troppo.

Il trucco, per me, è rendere tutto un gioco. La colazione? “Razione del viandante”, con avena e frutta secca per darmi energia senza appesantire l’inventario. Lo zaino? Un’arma segreta: ci metto dentro bottiglie d’acqua e qualche snack sano, così alleno la schiena e resisto alle tentazioni dei “mostri” – leggi: bar lungo il percorso con cornetti che ti chiamano. E quando torno, non è solo il corpo che ringrazia: la testa è leggera, come se avessi completato un capitolo della mia storia personale. Altro che palestra con le sue missioni ripetitive da “solleva questo, abbassa quello” – qui ogni uscita ha una trama diversa.

Il tuo trekking sulle Dolomiti mi ha ispirato: quasi quasi questo weekend mi lancio in una “spedizione” lunga, magari con una salita che mi faccia sudare un po’ di esperienza extra prima di Natale. E poi, diciamocelo, arrivare ai cenoni con un personaggio “potenziato” – meno chili, più fiato – è una vittoria che vale più di qualsiasi medaglia. Tu che ne dici, mi consigli un “livello” facile per iniziare o punto subito a un boss di fine gioco come i tuoi 20 km? Magari ci scappa un party di camminatori motivati, chi lo sa!
 
Ciao a tutti,
io sono uno di quelli che non riesce a stare fermo tra quattro mura, figuriamoci a fare esercizi in casa o in palestra! Per me la vera "palestra" è la natura: montagne, sentieri, boschi. Ogni volta che posso, zaino in spalla e via, anche solo per un weekend. E sapete una cosa? Funziona alla grande per tenere il peso sotto controllo e sentirmi in forma, soprattutto ora che le feste si avvicinano e voglio arrivarci leggero.
Camminare per ore, magari con un po’ di dislivello, è un allenamento completo: gambe, fiato, resistenza. Non è solo una questione di calorie – che comunque bruci, e tante – ma di come ti senti dopo. Torni stanco, sì, ma rigenerato. Una volta sono partito per tre giorni sulle Dolomiti: 15-20 km al giorno, salite toste, discese che mettono alla prova i muscoli. Alla fine avevo perso quasi un chilo, senza nemmeno accorgermene. Certo, non è magia: mangiavo quello che mi portavo, roba semplice come frutta secca e panini integrali, niente eccessi.
Rispetto alla palestra, i trekking hanno un vantaggio: non ti annoi mai. In casa, dopo dieci minuti di squat, inizio a guardare l’orologio; là fuori, invece, il tempo vola tra un panorama e l’altro. E poi c’è l’aria fresca, che ti ossigena e ti fa dimenticare lo stress. La palestra ti dà i pesi, ok, ma la natura ti dà un peso diverso da portare: quello dello zaino, che allena spalle e schiena senza che te ne rendi conto.
Ora, non dico che sia per tutti: ci vuole un po’ di preparazione, scarpe giuste, e magari all’inizio basta una camminata di un paio d’ore vicino casa. Ma se cercate un modo per muovervi e arrivare a Natale senza quel chilo in più, provate a uscire dai soliti schemi. Io sto già pianificando un’uscita lunga per fine mese: obiettivo, sentirmi bene e magari scendere di qualche etto prima dei cenoni. Qualcuno di voi ha mai provato qualcosa del genere?
Ehi, ciao!

Devo dire che leggerti mi ha fatto venire una gran voglia di infilarmi le scarpe e uscire subito a camminare! Hai ragione, la natura è una palestra a costo zero, e pure bella da morire. Io sono uno di quelli sempre a corto di soldi, quindi palestra e abbonamenti vari non fanno per me. Però, come te, ho scoperto che muoversi all’aria aperta può fare miracoli senza spendere un euro. Non ho le Dolomiti dietro casa, purtroppo, ma anche solo i sentieri vicino al mio paese o un parco in città mi salvano la vita.

Camminare per ore è un trucco che uso anch’io, soprattutto quando voglio tenere il peso a bada senza impazzire con diete assurde. Non serve nemmeno strafare: una passeggiata di un paio d’ore a passo veloce, magari con qualche salita se capita, e sento già le gambe che lavorano. Come dici tu, non è solo una questione di calorie – anche se quelle le bruci eccome – ma di come ti senti dopo. Torni a casa con la testa leggera e il corpo che ringrazia. Una volta ho fatto una camminata lunga con un amico, portando solo una borraccia e qualche mela: niente di che, eppure alla fine mi sentivo più in forma di dopo una settimana di sacrifici.

Il bello è che non devi per forza spendere in attrezzature costose. Certo, un paio di scarpe decenti servono, ma le mie le ho prese in sconto e mi durano da anni. Lo zaino? Uno vecchio che avevo in cantina, ci metto dentro acqua, un panino con quello che trovo in frigo – tipo pane integrale e un po’ di formaggio magro – e via. Non c’è bisogno di chissà cosa per mangiare sano e leggero mentre sei in giro. Anzi, a volte mi porto dietro della frutta secca o un pezzo di cioccolato fondente, che costa poco e ti dà energia senza appesantirti.

Rispetto alla palestra, poi, la natura vince facile per chi come me si annoia a morte a fare sempre gli stessi movimenti. In casa non resisto, dopo cinque minuti di esercizi mi sembra di perdere tempo. Fuori invece è tutta un’altra storia: ogni passo è diverso, ogni uscita ti regala qualcosa di nuovo da guardare. E lo zaino, come dici tu, è un allenamento extra che non costa nulla. Io ci aggiungo pure un paio di bottiglie d’acqua per renderlo più pesante all’inizio, poi le bevo e torno leggero – un trucco da due soldi che funziona!

Non sono un esperto di trekking tosti come il tuo sulle Dolomiti, ma anche le camminate più semplici mi aiutano a sentirmi bene e a non accumulare chili di troppo. Ora che Natale si avvicina, sto pensando di fare come te: un’uscita lunga verso fine mese, magari in collina, con un thermos di tè caldo e qualcosa di leggero da mangiare. Non punto a perdere chissà quanto, ma arrivare alle feste senza sentirmi un pallone gonfiato sarebbe già una vittoria. Tu che dici, funziona anche per chi non ha montagne vicine? Magari con un po’ di fantasia si può adattare. Fammi sapere come va la tua uscita, mi sa che mi hai ispirato sul serio!
 
Ciao a tutti,
io sono uno di quelli che non riesce a stare fermo tra quattro mura, figuriamoci a fare esercizi in casa o in palestra! Per me la vera "palestra" è la natura: montagne, sentieri, boschi. Ogni volta che posso, zaino in spalla e via, anche solo per un weekend. E sapete una cosa? Funziona alla grande per tenere il peso sotto controllo e sentirmi in forma, soprattutto ora che le feste si avvicinano e voglio arrivarci leggero.
Camminare per ore, magari con un po’ di dislivello, è un allenamento completo: gambe, fiato, resistenza. Non è solo una questione di calorie – che comunque bruci, e tante – ma di come ti senti dopo. Torni stanco, sì, ma rigenerato. Una volta sono partito per tre giorni sulle Dolomiti: 15-20 km al giorno, salite toste, discese che mettono alla prova i muscoli. Alla fine avevo perso quasi un chilo, senza nemmeno accorgermene. Certo, non è magia: mangiavo quello che mi portavo, roba semplice come frutta secca e panini integrali, niente eccessi.
Rispetto alla palestra, i trekking hanno un vantaggio: non ti annoi mai. In casa, dopo dieci minuti di squat, inizio a guardare l’orologio; là fuori, invece, il tempo vola tra un panorama e l’altro. E poi c’è l’aria fresca, che ti ossigena e ti fa dimenticare lo stress. La palestra ti dà i pesi, ok, ma la natura ti dà un peso diverso da portare: quello dello zaino, che allena spalle e schiena senza che te ne rendi conto.
Ora, non dico che sia per tutti: ci vuole un po’ di preparazione, scarpe giuste, e magari all’inizio basta una camminata di un paio d’ore vicino casa. Ma se cercate un modo per muovervi e arrivare a Natale senza quel chilo in più, provate a uscire dai soliti schemi. Io sto già pianificando un’uscita lunga per fine mese: obiettivo, sentirmi bene e magari scendere di qualche etto prima dei cenoni. Qualcuno di voi ha mai provato qualcosa del genere?
Ehi, compagno di avventure all’aria aperta,

la tua passione per i sentieri e i boschi mi ha fatto quasi sentire il profumo della resina e il rumore delle foglie sotto i piedi! Devo ammetterlo, hai ragione: la natura ha un modo tutto suo di scolpire il corpo e l’anima, senza bisogno di attrezzi o specchi. Ma sai, anche chi come me ha trovato la propria strada tra le mura di casa può capire quel desiderio di movimento che ti spinge a non stare fermo. Io sono uno di quelli che si è trasformato senza mai mettere piede in palestra, e ora mi ritrovo a condividere quello che ho imparato con chi vuole provarci. Però il tuo racconto mi ha fatto riflettere: forse c’è un punto d’incontro tra il tuo “zaino in spalla” e i miei allenamenti casalinghi.

Quando dici che camminare per ore, con un po’ di dislivello, ti allena gambe, fiato e resistenza, mi viene in mente quello che faccio sul tappeto del salotto. Non ho montagne da scalare, ma simulo le salite con qualche trucco semplice: un gradino di casa che diventa il mio dislivello, o una sedia che uso per fare step-up lenti e profondi, immaginando di risalire un sentiero ripido. Non è la stessa cosa, lo so – manca quel vento fresco che ti accarezza il viso – ma il cuore batte forte uguale, e i muscoli ringraziano. E poi, come te, anch’io ho scoperto che non servono magie: basta muoversi con costanza e mangiare cose genuine, senza strafare.

Il tuo trekking sulle Dolomiti mi ha incantato. Quindici, venti chilometri al giorno, con salite che sfidano il corpo e panorami che riempiono gli occhi: è poesia in movimento. Io, invece, la mia poesia la trovo nei piccoli spazi. Pensa a una sequenza di affondi fatti davanti alla finestra, con la luce del mattino che entra, o a una serie di plank mentre ascolto il rumore della pioggia fuori. Non ho lo zaino che mi allena le spalle, ma a volte mi invento: una bottiglia d’acqua in ogni mano, e via con qualche esercizio per le braccia, immaginando di portare un peso su per un crinale. È un allenamento diverso, più quieto, ma ha il suo ritmo, come una camminata tra gli alberi.

E poi c’è quel “non ti annoi mai” che mi ha colpito. In casa, ti confesso, a volte il tempo sembra rallentare: dopo un po’ di squat, come dici tu, l’orologio diventa un nemico. Ma ho imparato a rendere tutto più vivo: cambio esercizi, invento sequenze, metto una musica che mi trasporta altrove – magari proprio tra i tuoi boschi. Non sarà l’aria fresca della montagna, ma apro la finestra e lascio che il mondo entri un po’. È il mio modo di rigenerarmi, di tornare stanco ma soddisfatto, come te dopo una giornata sui sentieri.

Non fraintendermi, il tuo invito a uscire dai soliti schemi mi piace da matti. Magari un giorno proverò a unire le due cose: una camminata vicino casa, con il mio passo svelto, e poi, tornata indietro, qualche esercizio sul pavimento per finire in bellezza. Per Natale anch’io voglio arrivarci leggera, non tanto per i chili sulla bilancia, ma per quella sensazione di essere in armonia con me stessa. Tu continua a conquistare montagne, io terrò il mio angolo di casa come una piccola vetta da scalare ogni giorno. Chissà, magari ci raccontiamo com’è andata dopo le feste!
 
Ciao a tutti,
io sono uno di quelli che non riesce a stare fermo tra quattro mura, figuriamoci a fare esercizi in casa o in palestra! Per me la vera "palestra" è la natura: montagne, sentieri, boschi. Ogni volta che posso, zaino in spalla e via, anche solo per un weekend. E sapete una cosa? Funziona alla grande per tenere il peso sotto controllo e sentirmi in forma, soprattutto ora che le feste si avvicinano e voglio arrivarci leggero.
Camminare per ore, magari con un po’ di dislivello, è un allenamento completo: gambe, fiato, resistenza. Non è solo una questione di calorie – che comunque bruci, e tante – ma di come ti senti dopo. Torni stanco, sì, ma rigenerato. Una volta sono partito per tre giorni sulle Dolomiti: 15-20 km al giorno, salite toste, discese che mettono alla prova i muscoli. Alla fine avevo perso quasi un chilo, senza nemmeno accorgermene. Certo, non è magia: mangiavo quello che mi portavo, roba semplice come frutta secca e panini integrali, niente eccessi.
Rispetto alla palestra, i trekking hanno un vantaggio: non ti annoi mai. In casa, dopo dieci minuti di squat, inizio a guardare l’orologio; là fuori, invece, il tempo vola tra un panorama e l’altro. E poi c’è l’aria fresca, che ti ossigena e ti fa dimenticare lo stress. La palestra ti dà i pesi, ok, ma la natura ti dà un peso diverso da portare: quello dello zaino, che allena spalle e schiena senza che te ne rendi conto.
Ora, non dico che sia per tutti: ci vuole un po’ di preparazione, scarpe giuste, e magari all’inizio basta una camminata di un paio d’ore vicino casa. Ma se cercate un modo per muovervi e arrivare a Natale senza quel chilo in più, provate a uscire dai soliti schemi. Io sto già pianificando un’uscita lunga per fine mese: obiettivo, sentirmi bene e magari scendere di qualche etto prima dei cenoni. Qualcuno di voi ha mai provato qualcosa del genere?
Ehi, che bello leggerti!

La tua passione per le camminate nella natura mi ha proprio colpito, sai? Anch’io sono un tipo che ama muoversi, ma senza troppe regole o imposizioni, e il tuo racconto mi fa venire voglia di infilarmi le scarpe e partire per un sentiero! Sono d’accordo con te: stare all’aria aperta, con i boschi o le montagne intorno, è un modo fantastico per sentirsi vivi e in forma, senza quella sensazione di “dover fare” che spesso ci blocca. Però, visto che siamo in un forum su come stare bene con noi stessi, vorrei condividere un punto di vista un po’ diverso, che magari può aggiungersi alla tua esperienza.

Per me, il segreto non è tanto nel contare i chili persi o le calorie bruciate – anche se capisco che fa piacere vedere il risultato! – ma nell’ascoltare davvero il nostro corpo. Tipo, quando parli di come ti senti rigenerato dopo una lunga camminata, secondo me non è solo una questione di muscoli o fiato, ma di qualcosa di più profondo. Camminare nella natura, con il vento in faccia e i panorami che ti riempiono gli occhi, è come un dialogo con te stesso. Ti aiuta a capire di cosa hai bisogno, no? Magari una volta hai voglia di una salita tosta, altre volte di una passeggiata tranquilla per raccogliere i pensieri.

Io sono un grande fan di quello che chiamano “mangiare intuitivo”. Non so se ne hai mai sentito parlare, ma in pratica significa mangiare seguendo i segnali del tuo corpo, senza fissarti su diete rigide o su cosa “dovresti” portare nello zaino. Leggendo del tuo trekking sulle Dolomiti, con frutta secca e panini integrali, mi è sembrato che tu già lo faccia un po’! Scegli cibi che ti danno energia, che ti fanno stare bene, e non ti privi del piacere di mangiare. Questo, per me, è il vero trucco per arrivare a Natale – o a qualsiasi altro momento – sentendoti leggero, ma non solo sulla bilancia. Leggero dentro, con la testa libera e il cuore contento.

Un’altra cosa che mi piace del tuo approccio è che non ti annoi mai là fuori. E sai perché? Secondo me, la natura ti tiene connesso al momento presente. Non stai lì a controllare l’orologio o a pensare a quante serie di squat mancano. Sei semplicemente… lì. Questo è un regalo enorme, soprattutto quando la vita ci stressa con mille pensieri. Io credo che lavorare sul nostro benessere non sia solo muoverci o mangiare “bene”, ma anche imparare a goderci questi momenti senza sentirci in colpa se un giorno mangiamo un pezzo di pandoro in più o se scegliamo il divano invece di un sentiero.

Detto questo, mi hai fatto venire voglia di provare una camminata lunga! Non sono un esperto di trekking come te, ma magari comincio con un bosco qui vicino. E tu, che piani hai per la prossima uscita? Racconta, che sono curioso!
 
Ciao a tutti,
io sono uno di quelli che non riesce a stare fermo tra quattro mura, figuriamoci a fare esercizi in casa o in palestra! Per me la vera "palestra" è la natura: montagne, sentieri, boschi. Ogni volta che posso, zaino in spalla e via, anche solo per un weekend. E sapete una cosa? Funziona alla grande per tenere il peso sotto controllo e sentirmi in forma, soprattutto ora che le feste si avvicinano e voglio arrivarci leggero.
Camminare per ore, magari con un po’ di dislivello, è un allenamento completo: gambe, fiato, resistenza. Non è solo una questione di calorie – che comunque bruci, e tante – ma di come ti senti dopo. Torni stanco, sì, ma rigenerato. Una volta sono partito per tre giorni sulle Dolomiti: 15-20 km al giorno, salite toste, discese che mettono alla prova i muscoli. Alla fine avevo perso quasi un chilo, senza nemmeno accorgermene. Certo, non è magia: mangiavo quello che mi portavo, roba semplice come frutta secca e panini integrali, niente eccessi.
Rispetto alla palestra, i trekking hanno un vantaggio: non ti annoi mai. In casa, dopo dieci minuti di squat, inizio a guardare l’orologio; là fuori, invece, il tempo vola tra un panorama e l’altro. E poi c’è l’aria fresca, che ti ossigena e ti fa dimenticare lo stress. La palestra ti dà i pesi, ok, ma la natura ti dà un peso diverso da portare: quello dello zaino, che allena spalle e schiena senza che te ne rendi conto.
Ora, non dico che sia per tutti: ci vuole un po’ di preparazione, scarpe giuste, e magari all’inizio basta una camminata di un paio d’ore vicino casa. Ma se cercate un modo per muovervi e arrivare a Natale senza quel chilo in più, provate a uscire dai soliti schemi. Io sto già pianificando un’uscita lunga per fine mese: obiettivo, sentirmi bene e magari scendere di qualche etto prima dei cenoni. Qualcuno di voi ha mai provato qualcosa del genere?
Ehi, guarda, il tuo post mi ha fatto venire in mente che la natura è una gran bella palestra, ma lasciami dire una cosa: se vuoi davvero fare sul serio con il peso e arrivare a Natale senza sembrare un pandoro farcito, il trucco non è solo camminare. Io sono uno che vive per i "cheat meal", quei momenti in cui ti concedi uno sfogo settimanale, ma attenzione, non è solo una questione di buttarti su pizza e birra. È strategia pura, e ti spiego come la incastro con le tue camminate.

Il cheat meal, fatto bene, è come un reset per il corpo e la testa. Una volta a settimana, dopo una delle tue uscite in montagna, ti piazzi un pasto carico: carboidrati, magari una pasta al ragù o una bella fetta di torta, ma non schifezze a caso. Questo non è solo per coccolarti, ma per dare una svegliata al metabolismo. Quando stai sempre a stecchetto, il corpo si abitua, rallenta, diventa tirchio con le calorie. Un pasto abbondante, controllato, lo sblocca: è come dire al tuo sistema "ehi, non stai morendo di fame, continua a bruciare!". Studi dicono che può alzare il metabolismo basale per un po’, e se lo fai dopo un trekking tosto, quelle calorie extra finiscono dritte nei muscoli affamati, non nella pancia.

Poi c’è la parte mentale, che per me è fondamentale. Camminare nei boschi ti scarica lo stress, ok, ma stare sempre a contare calorie o a evitare il pane ti fa impazzire. Io, dopo giorni di insalate e petto di pollo, se non mi concedo un piatto di lasagne, divento un orso. Il cheat meal è la mia valvola di sfogo: so che arriva, quindi durante la settimana non sgarro. È come sapere che dopo 20 km di sentiero c’è un rifugio con una birra fresca. Ti dà un motivo per resistere. E sai una cosa? Dopo un cheat meal, il giorno dopo mi sento una macchina: più energia per camminare, più voglia di muovermi. Altro che detox con quei beveroni verdi che sanno di prato bagnato – qui si tratta di usare il cibo vero, con criterio.

Ora, non fraintendermi: non sto dicendo di abbuffarti come se non ci fosse un domani. Il cheat meal è una cosa da pianificare, tipo il tuo zaino per il trekking. Scegli il giorno (io lo faccio di solito la domenica), decidi il pasto, e poi torni in riga. Se lo fai dopo una camminata lunga, come quelle che fai tu, bruci già un sacco di calorie e il corpo ringrazia. Io, per esempio, dopo una giornata in montagna, mi sono pesato prima e dopo un cheat meal: il peso non è salito, e la settimana dopo ho perso mezzo chilo. Non è magia, è solo sapere come funziona il gioco.

Il tuo approccio con la natura è già una bomba, ma prova a infilarci un cheat meal settimanale ben fatto. Non solo arrivi a Natale in forma, ma ti godi pure i cenoni senza sentirti in colpa. E poi, diciamocelo: meglio una fetta di panettone dopo una salita che un succo detox da quattro soldi. Chi di voi ha mai provato a sgarrare così, ma con la testa?