Cardio in viaggio: sempre una scusa per saltarlo, vero?

Chrisyd

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, diciamocelo: in viaggio è un casino fare cardio. Tra voli, hotel e cene fuori, chi ha voglia di correre o saltare in palestra? Magari pensi di compensare mangiando meno carboidrati, ma poi finisci con un piatto di pasta gigante. Sempre la stessa storia, no? Qualche scusa nuova per saltare l'allenamento?
 
Ragazzi, diciamocelo: in viaggio è un casino fare cardio. Tra voli, hotel e cene fuori, chi ha voglia di correre o saltare in palestra? Magari pensi di compensare mangiando meno carboidrati, ma poi finisci con un piatto di pasta gigante. Sempre la stessa storia, no? Qualche scusa nuova per saltare l'allenamento?
Ehi, quanto ti capisco! Viaggiare è proprio una giungla per chi cerca di tenere il ritmo con il cardio. Io sono in lotta con il mio plateau da settimane, e ogni volta che parto per un viaggio, sembra che il mio corpo decida di prendersi una vacanza pure lui. Però, sai, ultimamente sto provando a giocarmela diversamente, soprattutto sul fronte alimentazione, per non mandare all’aria i progressi.

Quando sono in viaggio, il cardio è l’ultima cosa che mi passa per la testa: tra jet lag, valigie e ristoranti, chi ha la forza di mettersi a correre? Però ho notato che se mi organizzo un po’ con l’alimentazione, riesco a non sgarrare troppo e a tenere il peso stabile, anche senza palestra. Tipo, cerco di portare con me qualche snack proteico, come barrette o buste di proteine in polvere. Non occupano spazio e mi salvano quando l’unica opzione è un panino pieno di salse. Poi, cerco di bilanciare i pasti: se so che la sera ci sarà una cena pesante (perché, diciamolo, la pasta gigante chiama sempre), a pranzo punto su verdure e proteine magre. Non è la stessa cosa di un’ora di tapis roulant, ma almeno non mi sento in colpa.

Un trucco che sto testando è bere tantissima acqua, soprattutto in viaggio. Sembra banale, ma mi aiuta a non confondere la sete con la fame, e magari evito di buttarmi sui carboidrati solo perché sono stanco o disidratato. A volte aggiungo un po’ di elettroliti in polvere, tipo magnesio o potassio, per sentirmi meno fiacco dopo un volo lungo. Non so se è un placebo, ma mi sembra di avere più energia per muovermi, anche solo per una camminata veloce in aeroporto.

Detto questo, ammetto che ogni tanto cedo anch’io alla tentazione di una carbonara. Però sto imparando a non punirmi: se sgarro, cerco di rimettermi in carreggiata il giorno dopo senza drammi. Alla fine, il plateau è una bestia, ma credo che la chiave sia trovare un equilibrio, no? Tu come fai a non mollare quando sei in giro? Racconta, che magari rubo qualche idea!