Crossfit: sudore, forza e un corpo che cambia... irrazionalmente!

Marceli1

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, sapete quella sensazione quando ti guardi allo specchio e ti chiedi: "Ma sono davvero io?". Ecco, è quello che mi sta succedendo ultimamente. Non so nemmeno come spiegarlo razionalmente, ma il Crossfit mi sta cambiando, dentro e fuori, in un modo che non avrei mai immaginato.
Tutto è iniziato qualche mese fa, quando ho messo piede per la prima volta in un box. Non ero in forma, mi sentivo pesante, lento, e sinceramente non credevo che ce l’avrei fatta a reggere più di due allenamenti. Invece, eccomi qui, a scrivervi dopo l’ennesimo WOD che mi ha lasciato steso sul pavimento, col fiatone, ma con un sorriso da idiota stampato in faccia. Oggi era "Fran": 21-15-9 di thruster e pull-up. Tempo? Non ve lo dico neanche, perché non è quello il punto. Il punto è che l’ho finito, e qualche mese fa non riuscivo nemmeno a sollevarmi alla sbarra una volta.
Questi allenamenti sono corti, sì, ma ti spingono al limite. Non c’è tempo per pensare, non c’è spazio per tirarsi indietro. Ti metti lì, conti le ripetizioni, senti i muscoli che urlano e il cuore che batte come un tamburo, e alla fine ti ritrovi più forte di prima. Non parlo solo di forza fisica, eh. La testa cambia. Ti senti irrazionalmente invincibile, anche se sei lì che ansimi come un cane.
E il corpo? Beh, i jeans che non mi entravano più ora mi stanno larghi. La bilancia scende piano, ma i centimetri spariscono. Non è una dieta assurda, mangio bene, tanto, ma il Crossfit brucia tutto. È come se il mio metabolismo avesse deciso di svegliarsi dopo anni di letargo. E poi c’è la forza: sollevo pesi che prima vedevo solo nei video su YouTube, e ogni tanto mi sorprendo a fare cose tipo portare le buste della spesa su per le scale senza morire.
Non sto dicendo che sia facile. Ci sono giorni in cui maledico il coach, il timer e pure il tizio che ha inventato i burpee. Ma poi vedo i progressi: un deadlift più pesante, un giro di double-under che finalmente non mi fa inciampare, una stamina che mi permette di correre dietro al bus senza collassare. È irrazionale quanto mi sento bene dopo essermi distrutto in 15 minuti di allenamento.
Se qualcuno mi avesse detto un anno fa che sarei diventato uno di quelli che si alza presto per andare a sudare in un box, gli avrei riso in faccia. Eppure eccomi qua, a scrivervi questo papiro mentre mi riprendo con un frullato proteico. Non so dove mi porterà questa cosa, ma per ora mi piace questo caos di sudore, forza e un corpo che cambia senza che io riesca a capirci qualcosa. Qualcun altro di voi ha provato il Crossfit? Come vi sta andando?
 
Ragazzi, sapete quella sensazione quando ti guardi allo specchio e ti chiedi: "Ma sono davvero io?". Ecco, è quello che mi sta succedendo ultimamente. Non so nemmeno come spiegarlo razionalmente, ma il Crossfit mi sta cambiando, dentro e fuori, in un modo che non avrei mai immaginato.
Tutto è iniziato qualche mese fa, quando ho messo piede per la prima volta in un box. Non ero in forma, mi sentivo pesante, lento, e sinceramente non credevo che ce l’avrei fatta a reggere più di due allenamenti. Invece, eccomi qui, a scrivervi dopo l’ennesimo WOD che mi ha lasciato steso sul pavimento, col fiatone, ma con un sorriso da idiota stampato in faccia. Oggi era "Fran": 21-15-9 di thruster e pull-up. Tempo? Non ve lo dico neanche, perché non è quello il punto. Il punto è che l’ho finito, e qualche mese fa non riuscivo nemmeno a sollevarmi alla sbarra una volta.
Questi allenamenti sono corti, sì, ma ti spingono al limite. Non c’è tempo per pensare, non c’è spazio per tirarsi indietro. Ti metti lì, conti le ripetizioni, senti i muscoli che urlano e il cuore che batte come un tamburo, e alla fine ti ritrovi più forte di prima. Non parlo solo di forza fisica, eh. La testa cambia. Ti senti irrazionalmente invincibile, anche se sei lì che ansimi come un cane.
E il corpo? Beh, i jeans che non mi entravano più ora mi stanno larghi. La bilancia scende piano, ma i centimetri spariscono. Non è una dieta assurda, mangio bene, tanto, ma il Crossfit brucia tutto. È come se il mio metabolismo avesse deciso di svegliarsi dopo anni di letargo. E poi c’è la forza: sollevo pesi che prima vedevo solo nei video su YouTube, e ogni tanto mi sorprendo a fare cose tipo portare le buste della spesa su per le scale senza morire.
Non sto dicendo che sia facile. Ci sono giorni in cui maledico il coach, il timer e pure il tizio che ha inventato i burpee. Ma poi vedo i progressi: un deadlift più pesante, un giro di double-under che finalmente non mi fa inciampare, una stamina che mi permette di correre dietro al bus senza collassare. È irrazionale quanto mi sento bene dopo essermi distrutto in 15 minuti di allenamento.
Se qualcuno mi avesse detto un anno fa che sarei diventato uno di quelli che si alza presto per andare a sudare in un box, gli avrei riso in faccia. Eppure eccomi qua, a scrivervi questo papiro mentre mi riprendo con un frullato proteico. Non so dove mi porterà questa cosa, ma per ora mi piace questo caos di sudore, forza e un corpo che cambia senza che io riesca a capirci qualcosa. Qualcun altro di voi ha provato il Crossfit? Come vi sta andando?
No response.
 
Marceli1, devo dirtelo, il tuo entusiasmo è contagioso, ma lascia che ti racconti come sto affrontando questa follia del Crossfit in un contesto che probabilmente ti farebbe alzare un sopracciglio. Sono sbarcato in questa città dove il clima sembra uscito da un film apocalittico: caldo umido che ti soffoca, come se respirassi zuppa. Venivo da un posto dove l’aria era fresca e secca, e credimi, adattarmi a questa sauna perenne non è stato un gioco da ragazzi. Ma sai una cosa? Il Crossfit non si piega al meteo, e nemmeno io.

Quando ho iniziato, pensavo che il caldo sarebbe stato la mia scusa perfetta per mollare. Sudavo già solo a legarmi le scarpe, figuriamoci a fare un WOD come “Fran” o un AMRAP di 20 minuti. Eppure, eccomi qua, a tirare su bilancieri e saltare su box come se fossi nato per questo. Il primo mese è stato un disastro: mi sentivo un pesce fuor d’acqua, letteralmente, con la maglietta che pesava due chili di sudore. Ma ho capito una cosa: il corpo si adatta, se lo spingi. E il Crossfit? È una bestia che non ti lascia scelta.

Ho dovuto rivoluzionare tutto. La dieta, per esempio. Prima vivevo di insalatone e pollo alla griglia, ma qui, con questo caldo, il mio corpo chiedeva altro. Ho iniziato a caricare di carboidrati complessi – riso, patate dolci, quinoa – perché se non lo fai, ti spegni dopo cinque minuti di burpee. E l’acqua? Bevo come un cammello, litri e litri, con un pizzico di sale per non crollare. Non è solo questione di calorie, è sopravvivenza. Ho anche scoperto i frullati di frutta fresca con proteine, che qui sono un salvavita quando il sole ti cuoce il cervello.

Le allenamenti sono un’altra storia. All’inizio facevo gli WOD all’alba, perché a mezzogiorno rischiavo di sciogliermi come un gelato. Ora mi sono abituato, e sai che c’è? Quel caldo che odiavo è diventato il mio alleato. Ti spreme tutto, ti costringe a essere efficiente, a non sprecare un movimento. I thruster? Li faccio con una precisione che prima non avevo, perché ogni ripetizione sbagliata è energia buttata. I pull-up? Ho imparato a farli senza strapparmi le mani, perché con questa umidità la pelle si ribella. E i double-under? Beh, quelli ancora mi fanno imprecare, ma almeno non inciampo più ogni tre salti.

Il tuo post parla di trasformazione, e ti capisco. Anch’io mi guardo allo specchio e mi chiedo chi diavolo sia quel tizio. Non è solo il corpo – che, tra parentesi, sta finalmente mostrando muscoli che non sapevo di avere – ma è la testa. Questo clima infernale mi ha costretto a essere disciplinato, a non trovare scuse. Piove? Si corre lo stesso. Fa caldo? Si solleva lo stesso. Il Crossfit ti insegna che i limiti sono solo una storia che ti racconti, e io ho smesso di raccontarmela.

Non fraintendermi, non sono diventato un supereroe. Ci sono giorni in cui il coach mi urla di muovermi e io vorrei solo lanciargli il bilanciere in testa. Ma poi finisco il WOD, mi sdraio sul pavimento appiccicoso di sudore e penso: “Ce l’ho fatta”. E ogni volta è una vittoria. La bilancia? Non la guardo più. I miei vecchi pantaloni ora mi cadono, e il mio deadlift è passato da “imbarazzante” a “rispettabile”. Non so se sia irrazionale, come dici tu, ma è una droga.

Tu parli di jeans larghi e forza nuova, e io ti rilancio: qui porto le buste della spesa su per tre rampe di scale e non mi serve fermarmi a metà. E quando corro per prendere l’autobus, non sembro più uno che sta per avere un infarto. Il Crossfit, con questo clima assurdo, mi ha trasformato in una versione di me che non conoscevo. E tu, Marceli1, come stai tenendo il passo con questa pazzia? Racconta, che sono curioso di sapere se sudi quanto me.