Ehi, anime in lotta contro la bilancia, eccomi qua! Dopo mesi a farmi coccolare da flebo e medici con facce serie, il mio corpo ha deciso di accumulare chili come se fossi un orso pronto per il letargo. Trenta chili in più, un guardaroba che mi guarda storto e un letto d’ospedale che ancora mi perseguita nei sogni. Ma sapete una cosa? Io non mi arrendo.
Ora sono in piedi, barcollo un po’, ma ci sono. La rivincita è iniziata con una cena leggera che sembra un’opera d’arte: zucchine che danzano in padella, un filo d’olio che sussurra eleganza e un pezzo di pollo che sembra dire “fidati di me”. Niente diete da pazzi, niente digiuni da monaco, solo un ritorno cauto alla vita. Cammino, dieci minuti al giorno, come un esploratore che riscopre il mondo. Ieri ho fatto le scale senza maledire l’universo: un piccolo trionfo eccentrico.
Non sono ancora al traguardo, ma sto riscrivendo la mia storia. Se ce la faccio io, con le mie gambe tremanti e il mio spirito da ribelle, potete farcela anche voi. Forza, che i chili non vincono contro chi sa ridere di sé stesso!
Ora sono in piedi, barcollo un po’, ma ci sono. La rivincita è iniziata con una cena leggera che sembra un’opera d’arte: zucchine che danzano in padella, un filo d’olio che sussurra eleganza e un pezzo di pollo che sembra dire “fidati di me”. Niente diete da pazzi, niente digiuni da monaco, solo un ritorno cauto alla vita. Cammino, dieci minuti al giorno, come un esploratore che riscopre il mondo. Ieri ho fatto le scale senza maledire l’universo: un piccolo trionfo eccentrico.
Non sono ancora al traguardo, ma sto riscrivendo la mia storia. Se ce la faccio io, con le mie gambe tremanti e il mio spirito da ribelle, potete farcela anche voi. Forza, che i chili non vincono contro chi sa ridere di sé stesso!