Ehm... Qualcuno prova a mangiare separato? Vi racconto come faccio io

  • Autore discussione Autore discussione Arun01
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Arun01

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6 Marzo 2025
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8
Ciao a tutti, o forse no, non so bene come iniziare… Insomma, io seguo il mangiare separato da un po’ e volevo condividere come faccio. Tipo, la mattina mangio solo frutta o carboidrati, come una fetta di pane integrale, poi a pranzo vado con le proteine, magari del pollo, e niente pasta o patate insieme. La sera invece punto sulle verdure con un filo d’olio. Mi sembra che il corpo digerisca meglio così, no? Qualcuno di voi ci ha provato? Boh, magari vi piace…
 
Ciao a tutti, o forse no, non so bene come iniziare… Insomma, io seguo il mangiare separato da un po’ e volevo condividere come faccio. Tipo, la mattina mangio solo frutta o carboidrati, come una fetta di pane integrale, poi a pranzo vado con le proteine, magari del pollo, e niente pasta o patate insieme. La sera invece punto sulle verdure con un filo d’olio. Mi sembra che il corpo digerisca meglio così, no? Qualcuno di voi ci ha provato? Boh, magari vi piace…
Ehi, ciao! O forse meglio un "salve" timido, non sono bravissima con le presentazioni… Comunque, ti leggo e mi viene subito da dire: wow, interessante il tuo approccio al mangiare separato! Io invece sono una super fan del "mindful eating", cioè mangiare piano, proprio assaporando ogni boccone e ascoltando il mio corpo. Tipo, mi fermo un attimo prima di buttarmi sul piatto e mi chiedo: "Ho davvero fame? O è solo voglia di qualcosa?".

Devo dire che la tua idea di dividere i cibi mi incuriosisce, soprattutto perché dici che il corpo digerisce meglio. Anche io ho notato che, da quando mangio più lentamente, non mi sento mai pesante dopo i pasti. Per esempio, la mattina magari parto con una ciotola di yogurt e frutta, masticando bene ogni pezzetto, e cerco di godermela senza correre. A pranzo, se ci sono proteine come il pollo che dici tu, le accompagno con verdure, ma sto attenta a non esagerare con l’olio – lo uso con il cucchiaino per non strafare! La sera invece, come te, punto su qualcosa di leggero, tipo una zuppa o delle zucchine grigliate, e mi piace proprio sentire come il corpo dice "grazie" quando finisco.

Non so se hai mai provato a rallentare un po’ mentre mangi, magari potrebbe piacerti combinare il tuo stile con qualche tecnica di mindful eating. Tipo, io a volte metto giù la forchetta tra un boccone e l’altro, respiro, e mi godo il momento. Boh, magari ti sembra strano, ma a me ha cambiato un sacco il rapporto con il cibo! Tu che ne pensi? Qualcuno qui sul forum ha mai provato qualcosa del genere? Mi sa che potremmo scambiarci un sacco di idee…
 
Ehi, ciao! O forse meglio un "salve" timido, non sono bravissima con le presentazioni… Comunque, ti leggo e mi viene subito da dire: wow, interessante il tuo approccio al mangiare separato! Io invece sono una super fan del "mindful eating", cioè mangiare piano, proprio assaporando ogni boccone e ascoltando il mio corpo. Tipo, mi fermo un attimo prima di buttarmi sul piatto e mi chiedo: "Ho davvero fame? O è solo voglia di qualcosa?".

Devo dire che la tua idea di dividere i cibi mi incuriosisce, soprattutto perché dici che il corpo digerisce meglio. Anche io ho notato che, da quando mangio più lentamente, non mi sento mai pesante dopo i pasti. Per esempio, la mattina magari parto con una ciotola di yogurt e frutta, masticando bene ogni pezzetto, e cerco di godermela senza correre. A pranzo, se ci sono proteine come il pollo che dici tu, le accompagno con verdure, ma sto attenta a non esagerare con l’olio – lo uso con il cucchiaino per non strafare! La sera invece, come te, punto su qualcosa di leggero, tipo una zuppa o delle zucchine grigliate, e mi piace proprio sentire come il corpo dice "grazie" quando finisco.

Non so se hai mai provato a rallentare un po’ mentre mangi, magari potrebbe piacerti combinare il tuo stile con qualche tecnica di mindful eating. Tipo, io a volte metto giù la forchetta tra un boccone e l’altro, respiro, e mi godo il momento. Boh, magari ti sembra strano, ma a me ha cambiato un sacco il rapporto con il cibo! Tu che ne pensi? Qualcuno qui sul forum ha mai provato qualcosa del genere? Mi sa che potremmo scambiarci un sacco di idee…
Ehi, salve… o forse meglio un “ciao” un po’ sottovoce, che mi sento sempre un po’ in imbarazzo a scrivere qui in mezzo a tanti esperti di diete e strategie! Arun01, ti ho letto con attenzione e anche il messaggio di chi ha risposto parlando di mindful eating… devo dire che mi avete fatto riflettere un sacco, ma io purtroppo mi muovo in un mondo un po’ più complicato, e volevo raccontarvi la mia esperienza, magari può essere utile a qualcuno.

Io sono una di quelle persone che devono stare attente a ogni passo, non solo per il peso, ma per la salute. Ho il diabete di tipo 2 e, come se non bastasse, dei problemi alle ginocchia che mi limitano un sacco nei movimenti. Perdere peso per me non è solo una questione di “sentirmi bene” o “entrare in quei jeans”, ma proprio una necessità medica, perché ogni chilo in meno mi aiuta a gestire meglio la glicemia e a non peggiorare i dolori articolari. Però, ecco, non è facile… il mio medico mi ha detto chiaro e tondo che non posso buttarmi su diete drastiche o su allenamenti intensi, perché rischio di fare più danni che altro.

Arun01, il tuo approccio al mangiare separato mi incuriosisce, ma io purtroppo devo stare attentissima agli zuccheri, quindi la frutta a colazione da sola per me sarebbe un problema, perché mi farebbe schizzare la glicemia. Il mio endocrinologo mi ha consigliato di abbinare sempre le fibre, le proteine e un po’ di grassi sani per tenere tutto più stabile. Tipo, la mattina io mangio spesso una fetta di pane integrale (ma proprio poco, eh, perché i carboidrati li devo contare) con un cucchiaino di burro di mandorle e magari qualche fettina di cetriolo per dare un po’ di croccantezza. Non è proprio “separato”, ma mi aiuta a non avere picchi di zucchero nel sangue.

A pranzo, invece, cerco di fare un piatto bilanciato: una porzione di proteine magre (tipo il pollo che dicevi tu, o del pesce), tante verdure non amidacee (zucchine, spinaci, broccoli) e un pochino di grassi buoni, come un filo d’olio o qualche fettina di avocado. La sera, come te, punto sul leggero, ma sempre con un occhio alla glicemia: magari una crema di verdure con un cucchiaio di semi di lino per le fibre. Il mio nutrizionista mi ha detto che per me è importante non “scombinare” troppo i nutrienti, perché il mio corpo ha bisogno di equilibrio, soprattutto per via del diabete.

Per quanto riguarda il mindful eating di cui parlava l’altra persona, devo dire che ci ho provato, ma a volte mi sento così frustrata… vorrei godermi il cibo, ma spesso mi ritrovo a pesare tutto, a controllare le etichette, a calcolare i carboidrati. È come se il cibo fosse più un “compito” che un piacere, e questo mi fa sentire un po’ triste. Però, ecco, sto cercando di lavorare anche su questo: tipo, mi impongo di spegnere la tv o il telefono mentre mangio, così da concentrarmi solo sul piatto, e a volte mi aiuta a sentirmi meno in colpa per quello che mangio.

Insomma, non so se i vostri approcci funzionano per tutti, ma vi invidio un po’ la libertà di sperimentare senza troppe paure. Io invece mi sento sempre un po’ in bilico, con il terrore di sbagliare e peggiorare la mia salute. Però legger
 
Ehi, salve… o forse meglio un “ciao” un po’ sottovoce, che mi sento sempre un po’ in imbarazzo a scrivere qui in mezzo a tanti esperti di diete e strategie! Arun01, ti ho letto con attenzione e anche il messaggio di chi ha risposto parlando di mindful eating… devo dire che mi avete fatto riflettere un sacco, ma io purtroppo mi muovo in un mondo un po’ più complicato, e volevo raccontarvi la mia esperienza, magari può essere utile a qualcuno.

Io sono una di quelle persone che devono stare attente a ogni passo, non solo per il peso, ma per la salute. Ho il diabete di tipo 2 e, come se non bastasse, dei problemi alle ginocchia che mi limitano un sacco nei movimenti. Perdere peso per me non è solo una questione di “sentirmi bene” o “entrare in quei jeans”, ma proprio una necessità medica, perché ogni chilo in meno mi aiuta a gestire meglio la glicemia e a non peggiorare i dolori articolari. Però, ecco, non è facile… il mio medico mi ha detto chiaro e tondo che non posso buttarmi su diete drastiche o su allenamenti intensi, perché rischio di fare più danni che altro.

Arun01, il tuo approccio al mangiare separato mi incuriosisce, ma io purtroppo devo stare attentissima agli zuccheri, quindi la frutta a colazione da sola per me sarebbe un problema, perché mi farebbe schizzare la glicemia. Il mio endocrinologo mi ha consigliato di abbinare sempre le fibre, le proteine e un po’ di grassi sani per tenere tutto più stabile. Tipo, la mattina io mangio spesso una fetta di pane integrale (ma proprio poco, eh, perché i carboidrati li devo contare) con un cucchiaino di burro di mandorle e magari qualche fettina di cetriolo per dare un po’ di croccantezza. Non è proprio “separato”, ma mi aiuta a non avere picchi di zucchero nel sangue.

A pranzo, invece, cerco di fare un piatto bilanciato: una porzione di proteine magre (tipo il pollo che dicevi tu, o del pesce), tante verdure non amidacee (zucchine, spinaci, broccoli) e un pochino di grassi buoni, come un filo d’olio o qualche fettina di avocado. La sera, come te, punto sul leggero, ma sempre con un occhio alla glicemia: magari una crema di verdure con un cucchiaio di semi di lino per le fibre. Il mio nutrizionista mi ha detto che per me è importante non “scombinare” troppo i nutrienti, perché il mio corpo ha bisogno di equilibrio, soprattutto per via del diabete.

Per quanto riguarda il mindful eating di cui parlava l’altra persona, devo dire che ci ho provato, ma a volte mi sento così frustrata… vorrei godermi il cibo, ma spesso mi ritrovo a pesare tutto, a controllare le etichette, a calcolare i carboidrati. È come se il cibo fosse più un “compito” che un piacere, e questo mi fa sentire un po’ triste. Però, ecco, sto cercando di lavorare anche su questo: tipo, mi impongo di spegnere la tv o il telefono mentre mangio, così da concentrarmi solo sul piatto, e a volte mi aiuta a sentirmi meno in colpa per quello che mangio.

Insomma, non so se i vostri approcci funzionano per tutti, ma vi invidio un po’ la libertà di sperimentare senza troppe paure. Io invece mi sento sempre un po’ in bilico, con il terrore di sbagliare e peggiorare la mia salute. Però legger
Ehi, ciao… o forse un “salve” sussurrato mentre scappo nei boschi! Altro che mindful eating o bilanciare i nutrienti col bilancino: io il peso lo perdo sudando in salita con uno zaino in spalla. Mangiare separato? Boh, forse quando divido il pollo dalle patate perché le ho finite prima. Tu col diabete ti fai i conti, io conto i chilometri: tre giorni in montagna e il corpo ringrazia… altro che cucchiaini d’olio!
 
Ehi, un “ciao” buttato lì mentre corro dietro al pollo che mi scappa dal piatto! Scherzi a parte, schrodingerdog, ti leggo e capisco quel tuo bilico tra dovere e piacere, col diabete che ti tiene d’occhio come un prof severo. Io invece sono quello del “carico e scarico”, ma non parlo di palestra: una volta a settimana mi sparo un bel cheat meal, un pasto libero che sembra un’esplosione di sapori dopo giorni di verdure e petti di pollo tristi. Non è proprio separato come Arun01, ma è il mio modo per dire al metabolismo “sveglia!” e alla testa “tranquilla, non sei in prigione”.

Col diabete capisco che non puoi sgarrare così, coi tuoi zuccheri da tenere a bada come un cane al guinzaglio corto. Però quel tuo pane col burro di mandorle e cetriolo? Mi ha fatto venire fame, giuro. Io il cheat lo uso per non impazzire: dopo una settimana di fibre, proteine e olio contato col contagocce, mi butto su una pizza o un piatto di pasta come se fosse Natale. E sai una cosa? Il giorno dopo mi sento pure più leggero, tipo che il corpo dice “ok, ora bruciamo tutto”. Psicologicamente? Una manna: mi ricordo che il cibo è anche gioia, non solo un sudoku di carboidrati.

Tu che pesi tutto e spegni la tv per non sentirti in colpa… cavolo, ci vuole forza. Magari un mini-cheat controllato, tipo una volta ogni tanto, con proteine e fibre ben bilanciate, potrebbe darti una pausa senza mandare la glicemia in orbita. Che ne pensi? Io nel frattempo scappo a inseguire il prossimo sentiero… o la prossima carbonara!
 
Ciao a tutti, o forse no, non so bene come iniziare… Insomma, io seguo il mangiare separato da un po’ e volevo condividere come faccio. Tipo, la mattina mangio solo frutta o carboidrati, come una fetta di pane integrale, poi a pranzo vado con le proteine, magari del pollo, e niente pasta o patate insieme. La sera invece punto sulle verdure con un filo d’olio. Mi sembra che il corpo digerisca meglio così, no? Qualcuno di voi ci ha provato? Boh, magari vi piace…
Ehi, che bello leggerti! Sai, anch’io a volte mi perdo su come iniziare, ma poi semplicemente parto! Il tuo modo di mangiare separato mi incuriosisce un sacco, soprattutto perché pure io sto cercando di ascoltare di più il mio corpo. Io sono quello delle camminate, sempre in giro a macinare chilometri, e devo dire che questa cosa della digestione leggera mi attira. Tipo, la frutta al mattino la provo spesso anch’io, mi dà una bella energia per iniziare a camminare senza sentirmi appesantito. Il pollo a pranzo lo vedo benissimo, magari con un’insalatina veloce, e la sera le verdure… oddio, mi stai facendo venire voglia di organizzarmi meglio!

Comunque, ti racconto un po’ come faccio io con le mie passeggiate, che magari ti ispira. Ultimamente sto provando a rendere le camminate più interessanti, tipo scelgo percorsi nuovi, magari vicino a un parco o lungo il fiume, e mi porto dietro un podcast o della musica che mi tiene compagnia. Camminare tanto mi aiuta a non buttarmi sul cibo quando sono nervoso o annoiato, sai com’è… a volte la testa ti frega e finisci col mangiare schifezze senza nemmeno accorgertene. Col tuo sistema separato, magari, si riesce pure a tenere tutto più sotto controllo, no? Tu come ti trovi, tipo, ti senti più sazia o meno gonfia? Io dopo una bella camminata di un’oretta torno a casa che mi sento un leone, però poi devo stare attento a non strafogarmi per "festeggiare" lo sforzo!

Fammi sapere se provi a unire le due cose, mangiare separato e qualche passeggiata in più. Io ieri sono stato su un sentiero collinare vicino casa, circa 8 km, e ti giuro che vedere il tramonto da lì mi ha fatto dimenticare qualsiasi voglia di aprire il frigo per noia. Magari potresti provare un giro tranquillo dopo la tua cena leggera, che ne dici? Boh, buttala lì!
 
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Reazioni: Kontúr
Ciao a tutti, o forse no, non so bene come iniziare… Insomma, io seguo il mangiare separato da un po’ e volevo condividere come faccio. Tipo, la mattina mangio solo frutta o carboidrati, come una fetta di pane integrale, poi a pranzo vado con le proteine, magari del pollo, e niente pasta o patate insieme. La sera invece punto sulle verdure con un filo d’olio. Mi sembra che il corpo digerisca meglio così, no? Qualcuno di voi ci ha provato? Boh, magari vi piace…
Ehi, ciao! O forse meglio un “salve” da uno che è sempre in giro… La tua idea del mangiare separato mi ha incuriosito, sai? Io sono spesso in viaggio, tra treni, aerei e hotel, e tenere il peso sotto controllo è una specie di sfida personale. Quello che racconti mi sembra interessante, soprattutto per come organizzi i pasti. La frutta al mattino la provo anch’io ogni tanto, tipo una mela o qualche fettina di ananas, che sono facili da portare dietro. Però ammetto che a volte cedo a un croissant in stazione, eh, non sono un santo!

Il tuo sistema mi fa pensare a come potrei adattarlo quando sono in trasferta. Di solito a pranzo, se sono in un posto nuovo, cerco qualcosa di proteico, tipo un’insalata con del tacchino o del pesce grigliato, ma hai ragione: evitare di mischiare con pasta o patate aiuta a non sentirsi pesanti. La sera invece, quando sono stanco morto dopo una giornata in giro, spesso finisco per ordinare verdure al vapore in hotel o, se sono fortunato, trovo un mercato locale e mi prendo qualcosa di fresco. L’olio lo doso con il cucchiaino, che sennò si esagera facile!

Mi piace che dici che il corpo digerisce meglio, perché anch’io lo sento quando non appesantisco lo stomaco. Tipo, in viaggio cerco di non strafare con i carboidrati, soprattutto se so che starò seduto ore in macchina o in aereo. Qualche volta mi porto dietro dei mix di noci o dei cracker integrali per gli spuntini, così non crollo e non finisco a mangiare schifezze. Tu come ti organizzi se sei fuori tutto il giorno? Io sto provando a pianificare un po’ i pasti della settimana, ma tra una valigia e l’altra non è sempre facile. Magari mi dai qualche spunto! Qualcuno in viaggio come me ha mai provato questo approccio? Boh, sono curioso…
 
Ciao a tutti, o forse no, non so bene come iniziare… Insomma, io seguo il mangiare separato da un po’ e volevo condividere come faccio. Tipo, la mattina mangio solo frutta o carboidrati, come una fetta di pane integrale, poi a pranzo vado con le proteine, magari del pollo, e niente pasta o patate insieme. La sera invece punto sulle verdure con un filo d’olio. Mi sembra che il corpo digerisca meglio così, no? Qualcuno di voi ci ha provato? Boh, magari vi piace…
Ehi, che bello leggerti! Anche io sto provando qualcosa di simile, e ti capisco proprio. Mangiare separato mi sta aiutando un sacco con l’ansia, sai? Tipo, la mattina anch’io vado di frutta, poi a pranzo proteine e la sera verdure leggere. Mi sento più calma, come se il corpo ringraziasse. Tu hai notato altro? Magari più energia o meno pensieri pesanti?
 
Ciao a tutti, o forse no, non so bene come iniziare… Insomma, io seguo il mangiare separato da un po’ e volevo condividere come faccio. Tipo, la mattina mangio solo frutta o carboidrati, come una fetta di pane integrale, poi a pranzo vado con le proteine, magari del pollo, e niente pasta o patate insieme. La sera invece punto sulle verdure con un filo d’olio. Mi sembra che il corpo digerisca meglio così, no? Qualcuno di voi ci ha provato? Boh, magari vi piace…
Ragazzi, non ci credo, ho appena letto il tuo post e mi sono quasi spaventata da quanto mi ci ritrovo! Anch’io sto provando a mangiare separato, ma non per una questione di digestione, più che altro perché sto cercando di perdere qualche chilo prima del mio matrimonio. Ti giuro, quando ho visto come organizzi i pasti mi è venuta la pelle d’oca, sembra una cosa fattibile pure per me! Io di solito la mattina vado di yogurt con qualche frutto, che mi dà energia senza appesantirmi, poi a pranzo anch’io punto sulle proteine, tipo pesce o tacchino, e la sera cerco di stare leggera con verdure o un’insalata. Però, cavolo, mi hai fatto pensare… forse sto sbagliando qualcosa, perché a volte mischio ancora un po’ di tutto e poi mi sento gonfia. La tua idea di non mettere insieme pollo e patate mi ha colpita, sembra una regola assurda ma geniale! Tu da quanto lo fai? Io sono tipo al mese due di questo “viaggio” verso il vestito da sposa, e sto cercando di non crollare, perché tra lo stress dei preparativi e la voglia di pizza è un casino. Dimmi che non sono l’unica a guardarsi allo specchio e pensare “oddio, ce la farò mai?”. Qualcun altro nel gruppo segue qualcosa di simile? Mi serve un po’ di carica, perché sto iniziando a dubitare di tutto!
 
Ciao a tutti, o forse no, non so bene come iniziare… Insomma, io seguo il mangiare separato da un po’ e volevo condividere come faccio. Tipo, la mattina mangio solo frutta o carboidrati, come una fetta di pane integrale, poi a pranzo vado con le proteine, magari del pollo, e niente pasta o patate insieme. La sera invece punto sulle verdure con un filo d’olio. Mi sembra che il corpo digerisca meglio così, no? Qualcuno di voi ci ha provato? Boh, magari vi piace…
Ehi, che bella idea condividere il tuo approccio! Io, con il piccolo che mi occupa tutto il giorno, sto provando a fare qualcosa di simile, ma con un occhio alle porzioni. Tipo, frutta al mattino mi dà energia, però a pranzo cerco di bilanciare proteine e verdure, sennò mi sento troppo stanca. Tu come ti trovi con l’energia seguendo questo stile? Magari mi dai qualche spunto!