Idee per una routine di allenamento vegan: energia e leggerezza per tutti!

Wolf2009

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, visto che siamo in tema di routine di allenamento vegan, voglio condividere con voi quello che ho scoperto negli ultimi mesi, perché credo possa essere utile a chi, come me, vuole sentirsi leggero ma pieno di energia senza rinunciare ai propri principi. La mia giornata tipo ormai è un mix di movimento e alimentazione pensata per sostenere il corpo senza appesantirlo, e devo dire che mi sta dando soddisfazioni.
Parto la mattina presto, verso le 6, con una camminata veloce di una ventina di minuti, giusto per svegliare il corpo. Non serve strafare, ma quel poco di cardio a digiuno mi aiuta a partire con il piede giusto. Poi, dopo una colazione leggera - di solito un frullato con latte di mandorla, spinaci, mezza banana e un cucchiaio di semi di chia - mi dedico a una sessione più intensa. Ultimamente sto seguendo un programma di allenamento a corpo libero, tipo circuito: 3 giri di squat, plank, affondi e qualche esercizio per le braccia con bottiglie d’acqua come pesi. Niente palestra, tutto fattibile a casa in 30-40 minuti. L’idea è tenere il ritmo alto ma senza sfinirsi.
A metà mattina, quando mi viene fame, punto su qualcosa di semplice ma nutriente: una manciata di mandorle o un paio di gallette di riso con hummus fatto in casa. È veloce, mi sazia e non mi fa sentire in colpa. Per il pranzo invece preparo spesso un’insalatona gigante con quinoa, ceci, verdure crude e un filo d’olio extravergine. Mi piace variare con spezie tipo curcuma o paprika per non annoiarmi. Questo mi dà l’energia per il pomeriggio, dove magari aggiungo una passeggiata o un po’ di stretching se ho tempo.
Verso le 16, altro momento critico per la fame: qui mi salvo con una mela e un cucchiaino di burro di arachidi naturale, quello senza zuccheri aggiunti. È il mio piccolo trucco per arrivare a cena senza crollare. La sera chiudo con qualcosa di caldo e leggero, tipo una zuppa di lenticchie o un passato di verdure con un po’ di lievito alimentare per dare sapore. Dopo cena, se mi va, faccio 10 minuti di yoga rilassante, giusto per distendere i muscoli e prepararmi al riposo.
Non sono un esperto, ma ho notato che questo equilibrio tra movimento e piatti semplici mi sta aiutando tanto, sia a livello fisico che mentale. Mi sento meno gonfio, più attivo, e soprattutto in pace con le mie scelte. Se avete idee o trucchi da aggiungere, scrivete pure, sono curioso di imparare da voi! Magari qualche ricetta veloce per quei momenti in cui serve uno spuntino al volo ma non vogliamo sgarrare. Forza, che insieme si arriva lontano!
 
Ragazzi, visto che siamo in tema di routine di allenamento vegan, voglio condividere con voi quello che ho scoperto negli ultimi mesi, perché credo possa essere utile a chi, come me, vuole sentirsi leggero ma pieno di energia senza rinunciare ai propri principi. La mia giornata tipo ormai è un mix di movimento e alimentazione pensata per sostenere il corpo senza appesantirlo, e devo dire che mi sta dando soddisfazioni.
Parto la mattina presto, verso le 6, con una camminata veloce di una ventina di minuti, giusto per svegliare il corpo. Non serve strafare, ma quel poco di cardio a digiuno mi aiuta a partire con il piede giusto. Poi, dopo una colazione leggera - di solito un frullato con latte di mandorla, spinaci, mezza banana e un cucchiaio di semi di chia - mi dedico a una sessione più intensa. Ultimamente sto seguendo un programma di allenamento a corpo libero, tipo circuito: 3 giri di squat, plank, affondi e qualche esercizio per le braccia con bottiglie d’acqua come pesi. Niente palestra, tutto fattibile a casa in 30-40 minuti. L’idea è tenere il ritmo alto ma senza sfinirsi.
A metà mattina, quando mi viene fame, punto su qualcosa di semplice ma nutriente: una manciata di mandorle o un paio di gallette di riso con hummus fatto in casa. È veloce, mi sazia e non mi fa sentire in colpa. Per il pranzo invece preparo spesso un’insalatona gigante con quinoa, ceci, verdure crude e un filo d’olio extravergine. Mi piace variare con spezie tipo curcuma o paprika per non annoiarmi. Questo mi dà l’energia per il pomeriggio, dove magari aggiungo una passeggiata o un po’ di stretching se ho tempo.
Verso le 16, altro momento critico per la fame: qui mi salvo con una mela e un cucchiaino di burro di arachidi naturale, quello senza zuccheri aggiunti. È il mio piccolo trucco per arrivare a cena senza crollare. La sera chiudo con qualcosa di caldo e leggero, tipo una zuppa di lenticchie o un passato di verdure con un po’ di lievito alimentare per dare sapore. Dopo cena, se mi va, faccio 10 minuti di yoga rilassante, giusto per distendere i muscoli e prepararmi al riposo.
Non sono un esperto, ma ho notato che questo equilibrio tra movimento e piatti semplici mi sta aiutando tanto, sia a livello fisico che mentale. Mi sento meno gonfio, più attivo, e soprattutto in pace con le mie scelte. Se avete idee o trucchi da aggiungere, scrivete pure, sono curioso di imparare da voi! Magari qualche ricetta veloce per quei momenti in cui serve uno spuntino al volo ma non vogliamo sgarrare. Forza, che insieme si arriva lontano!
Ehi, che bella routine hai messo su! Mi ci ritrovo un sacco, anche se con due bimbi e un lavoro che mi tiene sempre di corsa, adattare tutto è una sfida continua. La tua idea della camminata veloce al mattino mi piace, io di solito riesco a farla solo tre volte a settimana, prima che la casa si trasformi in un circo. Esco verso le 6:30, cuffie nelle orecchie, e via per 15-20 minuti. Non sarà molto, ma con il cuore che pompa un po’ mi sento già meno schiacciata dalla giornata.

La colazione la tengo simile alla tua, però io sono fissata con l’avena: faccio un porridge veloce con latte di soia, una spolverata di cannella e qualche fettina di mela cotta al microonde. Cinque minuti e sono a posto, e mi dà energia senza appesantirmi, che con la pressione alta è un punto fisso da tenere d’occhio. Per l’allenamento, pure io punto sul corpo libero, ma il tempo è tiranno: spesso riesco solo a infilare 20 minuti di esercizi mentre i bimbi fanno i compiti. Squat, plank e qualche affondo li alterno a giorni, e uso una sedia per fare dei dip per le braccia. Niente pesi, niente palestra, solo quello che ho intorno. Funziona, e mi salva dal sentirmi un blocco di cemento.

A metà mattina, con la fame che bussa, mi butto su una manciata di noci o un pezzetto di cioccolato fondente, quello sopra l’85%. È il mio sfizio che non mi fa impazzire la pressione, e mi tira su. Pranzo? Qui cerco di organizzarmi la sera prima: di solito preparo una bowl con farro, lenticchie, un po’ di rucola e pomodorini. Condisco con olio e limone, che mi aiuta a non esagerare col sale. Se ho un attimo, ci aggiungo un po’ di tahina per cambiare sapore. Tiene bene fino al pomeriggio, quando tra scuola, riunioni e capricci il tempo per me sparisce.

Il pomeriggio è il mio punto debole, verso le 17 crollo sempre. Il tuo trucco della mela col burro di arachidi lo provo di sicuro, ma di solito mi arrangio con una tisana e qualche cracker integrale con un velo di crema di ceci. La sera, con i bimbi finalmente a letto, punto su una minestra di verdure – zucchine, carote, un po’ di patata – frullata con un goccio di olio. Se sono ispirata, ci metto un pizzico di zenzero, che mi scalda e mi rilassa. Dopo, se non sono troppo distrutta, faccio 5-10 minuti di stretching sul tappeto del salotto, con la TV in sottofondo.

Il tuo equilibrio mi ispira, davvero. Io sto ancora cercando di incastrare tutto senza sentirmi una trottola, ma questi piccoli trucchi aiutano. Per uno spuntino veloce, ti consiglio di provare a tostare dei ceci al forno con un po’ di paprika: croccanti, leggeri e li prepari in 15 minuti. Fammi sapere cosa ne pensi, e se hai altri consigli per non cedere alla tentazione del divano dopo cena, li prendo al volo!
 
Ragazzi, visto che siamo in tema di routine di allenamento vegan, voglio condividere con voi quello che ho scoperto negli ultimi mesi, perché credo possa essere utile a chi, come me, vuole sentirsi leggero ma pieno di energia senza rinunciare ai propri principi. La mia giornata tipo ormai è un mix di movimento e alimentazione pensata per sostenere il corpo senza appesantirlo, e devo dire che mi sta dando soddisfazioni.
Parto la mattina presto, verso le 6, con una camminata veloce di una ventina di minuti, giusto per svegliare il corpo. Non serve strafare, ma quel poco di cardio a digiuno mi aiuta a partire con il piede giusto. Poi, dopo una colazione leggera - di solito un frullato con latte di mandorla, spinaci, mezza banana e un cucchiaio di semi di chia - mi dedico a una sessione più intensa. Ultimamente sto seguendo un programma di allenamento a corpo libero, tipo circuito: 3 giri di squat, plank, affondi e qualche esercizio per le braccia con bottiglie d’acqua come pesi. Niente palestra, tutto fattibile a casa in 30-40 minuti. L’idea è tenere il ritmo alto ma senza sfinirsi.
A metà mattina, quando mi viene fame, punto su qualcosa di semplice ma nutriente: una manciata di mandorle o un paio di gallette di riso con hummus fatto in casa. È veloce, mi sazia e non mi fa sentire in colpa. Per il pranzo invece preparo spesso un’insalatona gigante con quinoa, ceci, verdure crude e un filo d’olio extravergine. Mi piace variare con spezie tipo curcuma o paprika per non annoiarmi. Questo mi dà l’energia per il pomeriggio, dove magari aggiungo una passeggiata o un po’ di stretching se ho tempo.
Verso le 16, altro momento critico per la fame: qui mi salvo con una mela e un cucchiaino di burro di arachidi naturale, quello senza zuccheri aggiunti. È il mio piccolo trucco per arrivare a cena senza crollare. La sera chiudo con qualcosa di caldo e leggero, tipo una zuppa di lenticchie o un passato di verdure con un po’ di lievito alimentare per dare sapore. Dopo cena, se mi va, faccio 10 minuti di yoga rilassante, giusto per distendere i muscoli e prepararmi al riposo.
Non sono un esperto, ma ho notato che questo equilibrio tra movimento e piatti semplici mi sta aiutando tanto, sia a livello fisico che mentale. Mi sento meno gonfio, più attivo, e soprattutto in pace con le mie scelte. Se avete idee o trucchi da aggiungere, scrivete pure, sono curioso di imparare da voi! Magari qualche ricetta veloce per quei momenti in cui serve uno spuntino al volo ma non vogliamo sgarrare. Forza, che insieme si arriva lontano!
Ehi, che bella routine che hai messo su! Mi piace un sacco come hai trovato il tuo ritmo, e visto che siamo in tema di energia e leggerezza, ti racconto un po’ come il ciclismo mi ha cambiato la vita, soprattutto per perdere peso e sentirmi bene senza complicarmi troppo l’esistenza.

Io sono uno che con la bici ha detto addio a un bel po’ di chili, e tutto è iniziato quasi per caso. All’inizio pedalavo giusto per muovermi, magari 20-30 minuti vicino casa, ma poi è diventata una passione vera. Ora la mia giornata tipo gira intorno a quello, e ti assicuro che si può integrare anche senza essere dei fenomeni. La mattina, come te, parto presto: esco con la bici verso le 6:30, una bella pedalata di 40 minuti, niente di estremo, magari su una strada tranquilla o un parco se ce l’ho vicino. È il mio modo per svegliarmi e bruciare qualcosa a digiuno, proprio come la tua camminata. Poi colazione leggera: per me è latte di avena con un po’ di fiocchi di cereali integrali e una manciata di noci, che mi tiene sazio ma non appesantito.

A pranzo, visto che pedalo spesso anche nel pomeriggio, punto su qualcosa di sostanzioso ma vegan al 100%. Ultimamente mi sono fissato con un piatto di riso integrale, fagioli neri, avocado schiacciato e un po’ di salsa di pomodoro speziata. È facile da preparare, mi dà energia per ore e non mi fa sentire quel senso di pesantezza che odiavo quando mangiavo diversamente. Se invece so che la giornata sarà più leggera, magari solo una pedalata breve, mi butto su un’insalata come la tua, con lenticchie al posto dei ceci e un po’ di semi di girasole per dare croccantezza.

Il pomeriggio è il momento clou per me: esco con la bici per un’oretta, a volte anche di più se ho tempo. Non serve strafare, ma tenere un ritmo costante mi ha aiutato a trasformare il corpo senza nemmeno accorgermene. Quando torno, uno spuntino veloce è d’obbligo: una banana con un velo di tahina è la mia droga, oppure un paio di datteri se ho bisogno di una botta di zuccheri naturali. La cosa bella della bici è che ti fa venire fame, ma quella fame “sana”, che ti spinge a scegliere bene.

E arriviamo alla cena, che per me è sacra se voglio continuare a sentirmi leggero. Di solito preparo una crema di verdure – zucchine, carote, un po’ di patata dolce – frullata con un goccio di latte di cocco per renderla vellutata. Oppure, se ho più fame, un piatto di pasta integrale con un sugo semplice di pomodoro e basilico, magari con qualche cubetto di tofu saltato in padella. È il mio modo per chiudere la giornata senza appesantirmi, ma con la soddisfazione di un pasto caldo e gustoso. Dopo, niente yoga per me, ma una passeggiata tranquilla per sciogliere le gambe dopo la bici ci sta sempre.

Il ciclismo mi ha insegnato a bilanciare tutto: movimento, cibo, testa. Non sono un fissato con l’attrezzatura, uso una bici normale, niente di super tecnologico, e un casco decente. Se vuoi provarci, ti consiglio di iniziare con giri corti e poi allungare man mano, magari su percorsi pianeggianti. Per me è stato il segreto per perdere peso senza sentirmi a dieta. E tu, hai mai pensato di buttarti su due ruote? O magari hai qualche idea per una cena leggera da condividere? Dai, che pedalando o no, l’importante è sentirsi bene!
 
Ragazzi, visto che siamo in tema di routine di allenamento vegan, voglio condividere con voi quello che ho scoperto negli ultimi mesi, perché credo possa essere utile a chi, come me, vuole sentirsi leggero ma pieno di energia senza rinunciare ai propri principi. La mia giornata tipo ormai è un mix di movimento e alimentazione pensata per sostenere il corpo senza appesantirlo, e devo dire che mi sta dando soddisfazioni.
Parto la mattina presto, verso le 6, con una camminata veloce di una ventina di minuti, giusto per svegliare il corpo. Non serve strafare, ma quel poco di cardio a digiuno mi aiuta a partire con il piede giusto. Poi, dopo una colazione leggera - di solito un frullato con latte di mandorla, spinaci, mezza banana e un cucchiaio di semi di chia - mi dedico a una sessione più intensa. Ultimamente sto seguendo un programma di allenamento a corpo libero, tipo circuito: 3 giri di squat, plank, affondi e qualche esercizio per le braccia con bottiglie d’acqua come pesi. Niente palestra, tutto fattibile a casa in 30-40 minuti. L’idea è tenere il ritmo alto ma senza sfinirsi.
A metà mattina, quando mi viene fame, punto su qualcosa di semplice ma nutriente: una manciata di mandorle o un paio di gallette di riso con hummus fatto in casa. È veloce, mi sazia e non mi fa sentire in colpa. Per il pranzo invece preparo spesso un’insalatona gigante con quinoa, ceci, verdure crude e un filo d’olio extravergine. Mi piace variare con spezie tipo curcuma o paprika per non annoiarmi. Questo mi dà l’energia per il pomeriggio, dove magari aggiungo una passeggiata o un po’ di stretching se ho tempo.
Verso le 16, altro momento critico per la fame: qui mi salvo con una mela e un cucchiaino di burro di arachidi naturale, quello senza zuccheri aggiunti. È il mio piccolo trucco per arrivare a cena senza crollare. La sera chiudo con qualcosa di caldo e leggero, tipo una zuppa di lenticchie o un passato di verdure con un po’ di lievito alimentare per dare sapore. Dopo cena, se mi va, faccio 10 minuti di yoga rilassante, giusto per distendere i muscoli e prepararmi al riposo.
Non sono un esperto, ma ho notato che questo equilibrio tra movimento e piatti semplici mi sta aiutando tanto, sia a livello fisico che mentale. Mi sento meno gonfio, più attivo, e soprattutto in pace con le mie scelte. Se avete idee o trucchi da aggiungere, scrivete pure, sono curioso di imparare da voi! Magari qualche ricetta veloce per quei momenti in cui serve uno spuntino al volo ma non vogliamo sgarrare. Forza, che insieme si arriva lontano!
Scusate se mi intrometto, ma leggendo il tuo post mi sono sentita chiamata in causa, soprattutto per il discorso sull’energia e la leggerezza, che per me sono fondamentali. Anch’io seguo un’alimentazione vegana, ma da un po’ di tempo ho abbracciato il principio del mangiare separando i nutrienti, e devo dire che mi sta cambiando la vita. Non sono una nutrizionista, quindi vi racconto solo la mia esperienza, sperando possa essere utile a qualcuno.

Prima di tutto, complimenti per la tua routine, mi piace come hai trovato un equilibrio tra movimento e pasti leggeri! Io, per esempio, ho notato che separare i macronutrienti mi aiuta a sentirmi meno appesantita e a gestire meglio la fame durante la giornata. La mia regola base è non mischiare proteine, carboidrati e grassi nello stesso pasto. Non è sempre facile, soprattutto con un’alimentazione vegana, ma con un po’ di organizzazione si può fare.

La mattina, per esempio, parto con un pasto a base di carboidrati semplici, tipo una ciotola di frutta fresca, magari con un po’ di succo di limone per dare sapore. Questo mi dà energia per la mia camminata di 30 minuti, che faccio più o meno come te, a ritmo sostenuto ma senza esagerare. Dopo, verso le 10, se ho fame, opto per qualcosa di proteico, come un frullato con latte di soia e una manciata di semi di canapa. Evito di aggiungere frutta o altro per non mischiare.

A pranzo, di solito, scelgo un piatto di verdure crude o cotte con un carboidrato complesso, come riso integrale o quinoa, senza aggiungere legumi o condimenti pesanti. Per esempio, un’insalata di finocchi, carote e zucchine con una porzione di farro condita solo con erbe aromatiche. Questo mi tiene sazia senza gonfiarmi. I grassi, invece, li tengo per uno spuntino pomeridiano: una manciata di noci o mezzo avocado con un pizzico di sale. È incredibile come un piccolo accorgimento del genere mi faccia sentire più leggera.

La cena è il momento in cui punto sulle proteine: una zuppa di lenticchie o un piatto di tofu grigliato con verdure al vapore. Cerco di non mangiare troppo tardi, così il corpo ha tempo di digerire prima di dormire. A volte, se sento il bisogno di qualcosa di caldo ma leggero, preparo un brodo di verdure con un po’ di miso, che è diventato il mio comfort food.

Non voglio sembrare quella che ha trovato la soluzione magica, perché ognuno ha il proprio percorso, ma separare i nutrienti mi ha aiutato a sentirmi più in armonia con il mio corpo. Mi scuso se sono stata un po’ lunga, ma volevo condividere questo approccio perché magari può ispirare qualcuno. Se avete consigli su come integrare questa idea con piatti vegani veloci, soprattutto per gli spuntini, sono tutta orecchie! Grazie per il tuo post, mi ha fatto venir voglia di provare qualche esercizio a corpo libero in più.
 
Ehi Wolf2009, mi sa che hai appena alzato l’asticella per tutti noi con questa routine da supereroe vegano! Leggendo il tuo post e quello di chi ti ha risposto, mi sono detto: “Ok, qui si fa sul serio, ma io sono appena atterrato in questo mondo e voglio dire la mia, anche se sembro un cucciolo entusiasta che corre dietro a una palla”. Quindi, eccomi, con il mio caffè d’orzo in mano e un entusiasmo che neanche un frullatore a 1000 watt può contenere.

La tua giornata tipo è tipo un film d’azione: camminata all’alba, circuito a corpo libero, insalatone epiche e quel burro di arachidi che sembra il colpo di scena perfetto. E tu, con la tua storia di nutrienti separati, mi hai fatto quasi cadere dalla sedia: ma come fate a essere così organizzati? Io sono quello che ancora si chiede se il latte di avena conta come colazione o come dessert. Però, visto che il tema è energia e leggerezza, voglio buttarmi nella mischia con un’idea che mi sta salvando in queste prime settimane di “voglio diventare una versione migliore di me stesso”: i beveroni magici. Sì, ok, non proprio magici, ma ci siamo capiti.

Da quando ho deciso di provarci sul serio con questa storia del vegano e del muovermi di più, ho capito una cosa: se non ho qualcosa di buono da sorseggiare, finisco per aprire il frigo e fissare un barattolo di sottaceti come se fosse la risposta alla vita. Quindi, ho iniziato a sperimentare con delle bevande che mi tengono su senza farmi sentire un pallone aerostatico. La mattina, invece di lanciarmi subito sul cibo, mi preparo un’acqua aromatizzata che sembra uscita da un resort di lusso (ma è solo la mia cucina disordinata): acqua, qualche fettina di cetriolo, un po’ di zenzero grattugiato e una spruzzata di limone. La bevo mentre faccio una camminata di 15 minuti – sì, lo so, tu sei a 20, ma dammi tempo! – e mi sento tipo un influencer di wellness, anche se poi inciampo sul marciapiede.

Dopo la camminata, passo a un frullato che è il mio orgoglio personale: latte di mandorla non zuccherato, una manciata di spinaci (perché voglio sentirmi virtuoso), mezza mela verde per il gusto e un pizzico di cannella. Lo frullo e me lo porto in giro come se fosse un trofeo. Questo mi dà la carica per affrontare una sessione di allenamento che, ammettiamolo, è più “faccio finta di sapere cosa sto facendo” che un vero circuito. Tipo, provo a fare squat e plank come te, ma per ora sembro più un pinguino che cerca di volare. Però ci sto provando!

A metà giornata, quando la fame mi guarda storto, ho un altro asso nella manica: un tè freddo fatto in casa. Foglie di menta, un cucchiaino di sciroppo d’acero e una bustina di tè verde, tutto messo in frigo la sera prima. È il mio salvavita per non buttarmi su qualcosa di troppo pesante, tipo il pacchetto di cracker che mi fa l’occhiolino dalla dispensa. La sera, invece, chiudo con una tisana calda alla camomilla con un goccio di succo di mela naturale. Sembra una cosa da nonne, ma mi fa sentire coccolato e mi aiuta a non mangiare mezzo chilo di datteri prima di dormire.

Non sono ancora al vostro livello di organizzazione galattica, e separare i nutrienti mi sembra un po’ come risolvere un cubo di Rubik al buio, ma queste bevande mi stanno tenendo sulla retta via. Mi danno energia, mi fanno sentire leggero e, soprattutto, mi tengono occupato a sorseggiare invece di saccheggiare la cucina. Se avete qualche ricetta di drink vegani veloci per un principiante come me, sparate pure, perché sono a corto di idee e il mio frullatore sta iniziando a giudicarmi. Grazie per l’ispirazione, continuate così che io vi seguo con il mio bicchiere in mano!