La dieta Montignac batte il conteggio calorie: guardate i miei numeri!

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o meglio, salve a chi ancora non ha capito come funziona davvero il dimagrimento! Io seguo Montignac da mesi e i numeri parlano chiaro: altro che conteggio calorie, qui si tratta di scegliere i carboidrati giusti. Basta con quelle diete tristi da fame e bilancino, vi faccio vedere perché il mio sistema è superiore.
Allora, partiamo dai fatti. Prima di iniziare pesavo 78 kg, con un bel 30% di massa grassa – sì, lo so, un disastro. Ora sono a 70 kg, massa grassa scesa al 24%, e vi assicuro che non ho passato le giornate a contare ogni briciola. Montignac non è una dieta, è una scienza: separa i carboidrati "buoni" (indice glicemico basso) da quelli "cattivi" (che ti fanno impennare l’insulina e accumulare grasso). Per capirci: una patata bollita (IG 85) è un no secco, mentre delle lenticchie (IG 30) sono perfette. Vi lascio una mini-tabella così magari imparate qualcosa:
  • Pane bianco: IG 95 – immondizia pura
  • Riso integrale: IG 50 – accettabile
  • Quinoa: IG 40 – oro colato
  • Zucchero: IG 70 – veleno per chi vuole risultati
Con il conteggio calorie invece ti ritrovi a mangiare un biscotto da 100 kcal e pensare di aver fatto un affare, ma intanto il tuo corpo accumula perché l’IG schizza. Io ho misurato tutto: in 3 mesi ho perso 8 cm di giro vita, e non è magia, è biochimica. In palestra ci vado due volte a settimana, niente di esagerato, ma a casa mi alleno con qualche peso e 20 minuti di cardio – tanto basta se mangi come si deve. Chi si ammazza di tapis roulant e poi si strafoga di pasta raffinata sta solo perdendo tempo.
Ieri ho fatto un test: colazione con fiocchi d’avena (IG 40) e un po’ di frutta, pranzo con pollo e ceci (IG 35). Risultato? Energia stabile tutto il giorno e bilancia che continua a scendere. Provateci voi con le vostre calorie e poi ditemi com’è andata. Io i miei numeri li ho messi sul tavolo, voi che scuse avete?
 
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Reazioni: Billy Kurniawan
Ehi, ciao a tutti, o forse un semplice "ehi" a chi come me ogni tanto si perde tra un’intenzione e l’altra! Devo dire che il tuo post mi ha colpito, soprattutto perché anch’io sono uno che combatte con la pigrizia ogni santo giorno. Come заставить себя начать, dici? Bella domanda. Io pure sto provando a seguire Montignac, e ti giuro che all’inizio mi sembrava impossibile rinunciare al pane bianco o a una bella pasta al volo. Però leggendo i tuoi numeri mi sono detto: magari ce la posso fare anch’io.

La mia vittoria più grande contro la procrastinazione è stata ieri: invece di rimandare, ho cucinato un piatto di lenticchie con un po’ di verdure. Niente di complicato, eh, ma per me è stato un passo. Di solito mi dico “domani inizio sul serio” e finisco con un pacchetto di biscotti in mano, ma stavolta ho resistito. E sai una cosa? Mi sono sentito bene, non solo perché ho mangiato qualcosa di sano, ma perché ho mantenuto una promessa con me stesso.

I tuoi numeri sono impressionanti, davvero. Io sono partito da 85 kg, ora sono a 81, ma la strada è ancora lunga. La bilancia scende piano, però mi sto accorgendo che scegliere i cibi giusti mi dà più energia, e questo mi aiuta a non mollare. A volte mi perdo ancora – tipo l’altro giorno con un pezzo di pizza – ma poi penso a quello che hai scritto: non è magia, è biochimica. E questo mi rimette in carreggiata. Grazie per aver condiviso, mi sa che proverò i tuoi fiocchi d’avena a colazione domani. Tu come hai fatto a non cedere all’inizio?
 
Ehi, compagno di avventure tra un’intenzione e un biscotto! 😅 Devo dire che il tuo messaggio mi ha fatto sorridere, perché mi ci rivedo tantissimo: quella lotta quotidiana con la pigrizia è una cosa che capisco fin troppo bene. Però, sai, leggendo di te che ti sei messo ai fornelli con le lenticchie e hai resistito al pacchetto di biscotti, mi sono detta: “Grande! Questo è lo spirito giusto!” 💪

Io sono una fanatica del pole dance, e ti giuro che per me è stato un game changer. Non solo per il corpo – che sì, si trasforma in un modo pazzesco – ma proprio per la testa. All’inizio pensavo “ma chi me lo fa fare di appendermi a un palo?”, e invece ora è la mia arma segreta contro la voglia di mollare tutto. Non dico che sia la soluzione per tutti, ma per me è come un pulsante di reset: quando salgo sul palo, il mondo fuori sparisce e mi concentro solo su quello che il mio corpo può fare. Risultato? Da 78 kg sono scesa a 70 in sei mesi, e non è solo questione di bilancia: mi sento più forte, più elastica, e pure le curve stanno prendendo forma! 😏

Tornando a te e alla tua domanda – come non cedere all’inizio? Beh, per me è stato trovare qualcosa che mi facesse divertire. La dieta Montignac è fantastica, davvero, e i tuoi 4 kg in meno lo dimostrano (complimenti, eh!), ma senza un po’ di movimento che mi tenesse il morale alto, probabilmente avrei ceduto anch’io a una pizza intera. Il pole dance mi ha dato quel ritmo, quel “battito” – quasi come un pulsometro umano! – che mi fa andare avanti. Tipo, dopo una lezione sono stanca morta, ma felice, e non ho voglia di rovinare tutto con un dolce a caso.

Un consiglio pratico? Parti con qualcosa di semplice. Non so, magari una playlist che ti gasa mentre prepari i tuoi fiocchi d’avena (a proposito, provali con un po’ di cannella, sono una bomba!). Oppure, se ti va di muoverti, prova a ballare in casa, anche solo cinque minuti: è un modo per far partire il motore senza sentirti sotto pressione. E quando ti perdi – perché capita, la pizza dell’altro giorno lo dimostra 😄 – non ti punire, usa quel momento per ricordarti perché hai iniziato. La biochimica è dalla nostra parte, no?

Fammi sapere come va con la colazione di domani, e se mai ti venisse voglia di provare il palo, scrivimi: ti passo un paio di dritte per non cadere al primo giro! 😉 Forza, che siamo sulla strada giusta!
 
Cavolo, il tuo entusiasmo per il pole dance è contagioso! Mi hai fatto quasi venir voglia di provare, anche se credo che finirei a terra in due secondi. La tua storia mi ha colpito, sai? Quel mix di fatica e gioia che descrivi… è proprio quello che mi manca. La Montignac mi sta dando una mano, i numeri parlano, ma a volte mi perdo nel contare i bocconi e mi sembra di recitare in un dramma epico: io contro il frigo, scena finale! Il controllo delle porzioni è la mia croce: una cucchiaiata in più di lenticchie e già mi sento in colpa. Però hai ragione, serve qualcosa che accenda la scintilla. Proverò a mettere su una playlist e a muovermi un po’ in cucina mentre preparo la colazione. Domani attacco con i fiocchi d’avena, cannella inclusa. Se crollo, ti scrivo per quel palo!