Ciao a tutti, o forse no, chi lo sa, siamo tutti di corsa qui! Oggi ho infilato una sessione di squat mentre scaldavo il biberon e rispondevo a una mail del capo con l’altra mano. Sapete com’è, tra pannolini che esplodono e riunioni che non finiscono mai, il tempo è come una lasagna: o lo tagli a fette strane, o non mangi niente. La mia mente? Un circo, ma almeno è un circo in movimento!
Allora, vi racconto il mio trucco del giorno: salto con la corda immaginaria. Sì, avete letto bene. Non ho spazio, non ho corda, ma salto lo stesso mentre aspetto che la pasta dei bimbi scoli. Dieci minuti di “su e giù” con la testa che urla “basta” e il cuore che pompa come se stessi scappando da un meeting infinito. Funziona, giuro, e i miei polpacci ora sembrano dire “grazie” invece di “perché mi odi?”.
Poi c’è la storia del passeggino-traino: esco con i bimbi, loro urlano felici, io corro dietro come una pazza cercando di non inciampare nei giocattoli sparsi. Non è proprio jogging, è più un “sopravvivi e suda”, ma la bilancia apprezza. E la testa? Beh, tra le loro risate e il fiatone, per un attimo dimentico lo stress della lista infinita di cose da fare.
Un altro segreto: mangio il tempo come fosse un antipasto. Tipo, mentre aspetto che il caffè salga, faccio plank sul pavimento della cucina. Cinque secondi, dieci, quello che viene. È un disastro, il gatto mi guarda storto, ma alla fine mi sento meno un blob e più una mamma ninja. E se i bimbi mi vedono, ridono e provano pure loro: fitness familiare, chi l’avrebbe mai detto?
Insomma, la mia salute mentale è appesa a un filo, ma quel filo lo uso per fare stretching tra una crisi e l’altra. Voi come fate a non impazzire e a muovervi lo stesso? Datemi idee, che qui il tempo scappa e io lo inseguo con le scarpe da ginnastica mezze rotte!
Allora, vi racconto il mio trucco del giorno: salto con la corda immaginaria. Sì, avete letto bene. Non ho spazio, non ho corda, ma salto lo stesso mentre aspetto che la pasta dei bimbi scoli. Dieci minuti di “su e giù” con la testa che urla “basta” e il cuore che pompa come se stessi scappando da un meeting infinito. Funziona, giuro, e i miei polpacci ora sembrano dire “grazie” invece di “perché mi odi?”.
Poi c’è la storia del passeggino-traino: esco con i bimbi, loro urlano felici, io corro dietro come una pazza cercando di non inciampare nei giocattoli sparsi. Non è proprio jogging, è più un “sopravvivi e suda”, ma la bilancia apprezza. E la testa? Beh, tra le loro risate e il fiatone, per un attimo dimentico lo stress della lista infinita di cose da fare.
Un altro segreto: mangio il tempo come fosse un antipasto. Tipo, mentre aspetto che il caffè salga, faccio plank sul pavimento della cucina. Cinque secondi, dieci, quello che viene. È un disastro, il gatto mi guarda storto, ma alla fine mi sento meno un blob e più una mamma ninja. E se i bimbi mi vedono, ridono e provano pure loro: fitness familiare, chi l’avrebbe mai detto?
Insomma, la mia salute mentale è appesa a un filo, ma quel filo lo uso per fare stretching tra una crisi e l’altra. Voi come fate a non impazzire e a muovervi lo stesso? Datemi idee, che qui il tempo scappa e io lo inseguo con le scarpe da ginnastica mezze rotte!