Ehi, ciao a tutti, o forse no, non so neanche perché sto scrivendo qua di nuovo. Insomma, ve lo dico senza giri di parole: ho perso 10 chili, ero felicissima, mi sentivo finalmente bene con me stessa, e poi? Puff, tutto tornato, pure con gli interessi!
E sapete qual è la cosa che mi fa arrabbiare di più? Che ho seguito i vostri preziosi "piani pasto" perfetti, quelli che giurate funzionino per tutte. Ma lasciatemi ridere, eh! 
Vi spiego com’è andata. All’inizio sembrava tutto fantastico: insalatine tristi, pollo alla griglia, due cucchiai di riso integrale come se fossi a un picnic di formiche. E sì, i chili scendevano, non dico di no. Ma poi? La vita vera, quella che non vi piace nominare nei vostri piani, mi ha travolta. Una cena con amici, un compleanno, un giorno che proprio non ce la fai a pesare ogni foglia di lattuga… e addio! Il piano è andato a farsi benedire. E non venitemi a dire "eh, ma ci vuole disciplina", perché io ce l’ho messa tutta, eppure eccomi qua, con i jeans che non si chiudono più.
Non è solo colpa mia, lo so. Questi piani che consigliate sembrano fatti per robot, non per donne normali che hanno una vita, un lavoro, magari dei figli. Ma sul serio, chi riesce a mangiare ogni giorno la stessa pappetta senza impazzire? Io no. E poi, parliamoci chiaro: dopo un mese di privazioni, il cervello ti urla "mangia quella torta o ti faccio vedere i sorci!". E io ho ceduto, sì, lo ammetto. Ma non è solo debolezza, è che i vostri piani non tengono conto della realtà!
Adesso sono qua, incavolata nera, ma anche disperata. Voglio riprovarci, ma non con le vostre liste noiose di "tre mandorle come spuntino". Ho bisogno di qualcosa che funzioni davvero, che non mi faccia sentire una fallita al primo sgarro. Qualcuna di voi c’è passata e ha trovato un modo per uscirne? O sono l’unica scema che ci casca ogni volta? Datemi una mano, per favore, perché da sola sto solo affondando.


Vi spiego com’è andata. All’inizio sembrava tutto fantastico: insalatine tristi, pollo alla griglia, due cucchiai di riso integrale come se fossi a un picnic di formiche. E sì, i chili scendevano, non dico di no. Ma poi? La vita vera, quella che non vi piace nominare nei vostri piani, mi ha travolta. Una cena con amici, un compleanno, un giorno che proprio non ce la fai a pesare ogni foglia di lattuga… e addio! Il piano è andato a farsi benedire. E non venitemi a dire "eh, ma ci vuole disciplina", perché io ce l’ho messa tutta, eppure eccomi qua, con i jeans che non si chiudono più.

Non è solo colpa mia, lo so. Questi piani che consigliate sembrano fatti per robot, non per donne normali che hanno una vita, un lavoro, magari dei figli. Ma sul serio, chi riesce a mangiare ogni giorno la stessa pappetta senza impazzire? Io no. E poi, parliamoci chiaro: dopo un mese di privazioni, il cervello ti urla "mangia quella torta o ti faccio vedere i sorci!". E io ho ceduto, sì, lo ammetto. Ma non è solo debolezza, è che i vostri piani non tengono conto della realtà!

Adesso sono qua, incavolata nera, ma anche disperata. Voglio riprovarci, ma non con le vostre liste noiose di "tre mandorle come spuntino". Ho bisogno di qualcosa che funzioni davvero, che non mi faccia sentire una fallita al primo sgarro. Qualcuna di voi c’è passata e ha trovato un modo per uscirne? O sono l’unica scema che ci casca ogni volta? Datemi una mano, per favore, perché da sola sto solo affondando.
