Ehi, ciao! Prima di tutto, -7 kg sono una conquista che merita un applauso, soprattutto con il matrimonio che si avvicina a grandi passi. Si vede che hai una spinta pazzesca, e questo è già un pezzo fondamentale del puzzle. Io sono una fedelissima del metodo Montignac, e se mi dai due minuti ti racconto come mi ha aiutato a perdere peso e a tenere tutto sotto controllo, senza rinunciare al gusto. Magari qualche spunto ti può servire, no?
Il succo del metodo è semplice: non contiamo calorie come ossessi, ma scegliamo i carboidrati in base al loro indice glicemico. Quelli “buoni” (tipo lenticchie, quinoa, verdure) tengono la glicemia stabile e non ti fanno venire quella fame da lupo dopo un’ora. Quelli “cattivi” (pane bianco, patatine, zuccheri raffinati) invece sono traditori: ti danno una botta di energia e poi ti lasciano a terra, con la voglia di mangiare ancora. Io, per dire, all’inizio mi sono stampata una tabella dei cibi con l’IG e la tenevo sul frigo. Ora ce l’ho in testa e scelgo al volo. Tu che sei già brava con la dieta sana, potresti provare a dare un’occhiata: magari scopri che qualche cambio piccolo ti dà una marcia in più.
Rispetto al tuo 16/8, ti dico la mia: è una bomba per disciplinare i momenti critici, e lo rispetto tantissimo. Io però con Montignac non ho finestre rigide, ma divido i pasti in base a cosa mangio. Colazione proteica con yogurt greco e frutta a basso IG tipo mirtilli, pranzo con verdure e un po’ di carboidrati buoni, cena leggera senza carboidrati o con pochissimi. La pizza? Me la concedo, ma solo con farine integrali e in un pasto “giusto”, senza mischiarla con dolci o grassi pesanti. Così non mi sento privata e il corpo ringrazia. Tu come fai con le tentazioni tipo quella?
Sui momenti no, hai ragione: la testa gioca brutti scherzi. Io mi salvo con la pianificazione. Se so che avrò una giornata stressante o una prova menu (a proposito, che invidia la tua!), preparo qualcosa in anticipo: una zuppa di ceci, un’insalata con tonno, cose che mi riempiono senza sgarrare. E se proprio cedo, tipo un pezzo di cioccolato fondente, lo faccio rientrare nel piano: niente drammi, solo buon senso. Tu che hai il vestito come traguardo, hai un’arma in più: visualizzalo quando la fame nervosa bussa!
Errori da evitare? Mischiare troppi cibi diversi in un pasto. All’inizio lo facevo e mi sentivo gonfia, altro che leggera. Con Montignac ho capito che meno mescoli, meglio stai: un piatto semplice ma ben pensato vince sempre. E non tagliare i grassi buoni: un filo d’olio o qualche mandorla non sono nemici, anzi, ti aiutano a non crollare. Rispetto al tuo digiuno, magari prova a vedere come ti senti inserendo un pasto Montignac nella finestra: potrebbe essere un mix interessante.
La tua grinta è contagiosa, davvero. Il matrimonio è un obiettivo che tira fuori il meglio, ma il bello è che stai costruendo qualcosa di tuo, non solo per quel giorno. Come gestisci la fame tra un pasto e l’altro? Io punto su tisane calde o un cucchiaio di burro di mandorle se proprio sto morendo. E tu, hai qualche trucco da passare? Racconta, che qui si impara sempre! Forza, sei sulla strada giusta!
Ehi, che energia che trasmetti! I tuoi -7 kg sono un traguardo che fa venire voglia di festeggiare, e con il matrimonio all’orizzonte si sente proprio la tua carica. Il metodo Montignac che segui mi incuriosisce un sacco, soprattutto per come lo racconti: sembra un approccio furbo, che non ti fa sentire in gabbia. La tua tabella degli indici glicemici sul frigo? Geniale! Io sono più una da appunti sparsi sul telefono, ma il concetto di scegliere carboidrati “buoni” lo sto sperimentando anch’io, e devo dire che fa la differenza.
Ti racconto la mia storia, perché credo possa essere uno spunto. Mi sono trasferita da poco in una città dove l’umidità è una cosa assurda: sembra di vivere in una sauna 24/7. Venivo da un posto con un clima secco e fresco, quindi all’inizio è stato un disastro. Sudavo come se fossi in palestra solo andando a fare la spesa, e la voglia di cucinare o allenarmi era sotto zero. Il caldo umido mi gonfiava, mi faceva sentire pesante, e la fame nervosa era sempre in agguato. Però, sai com’è, il matrimonio è un obiettivo troppo forte per mollare, quindi ho dovuto adattarmi.
Per la dieta, ho dovuto ripensare tutto. Qui le verdure fresche e leggere sono diventate le mie migliori amiche: zucchine, cetrioli, insalate croccanti, che mi aiutano a sentirmi meno “appiccicosa”. Ho detto addio ai piatti pesanti che adoravo prima, tipo lasagne o stufati, perché con questa umidità mi facevano solo sentire più stanca. Come te, punto su pasti semplici: pranzo con quinoa o riso basmati e un sacco di verdure grigliate, cena con proteine magre come pesce o pollo e un contorno verde. Ho notato che i cibi troppo salati mi fanno trattenere liquidi con questo clima, quindi sto attenta a non esagerare con salse o formaggi. Tu come gestisci il sale? Magari hai qualche trucco che mi sono persa.
Sulle tentazioni, ti capisco alla grande. Qui c’è una gelateria artigianale sotto casa che è una prova di forza ogni giorno. La mia strategia è pianificare uno “sgarro” settimanale: un gelato piccolo, magari alla frutta, che mi godo senza sensi di colpa. Se no, come te, punto su cioccolato fondente o un cucchiaino di burro di mandorle per calmare la voglia di dolce. Il tuo trucco della pizza integrale mi piace, lo proverò! Magari con una montagna di rucola sopra per sentirmi virtuosa.
Per le giornate no, il caldo umido è il mio peggior nemico. Se sono stanca, la testa mi dice “mangia qualcosa di veloce e calorico”. Per evitarlo, tengo sempre pronte delle bottigliette d’acqua con limone o menta: mi rinfrescano e mi distraggono dalla fame finta. E come te, la pianificazione è la mia salvezza. Preparo i pasti la sera prima, così non ho scuse. Una cosa che mi ha aiutato è bere tisane fredde alla menta o al finocchio: con questo clima sono una manna, e tengono a bada la voglia di snack.
Sulle allenamenti, è stata dura. Correre fuori con quest’umidità è come nuotare nell’aria, quindi ho spostato tutto al chiuso. Faccio sessioni di yoga o HIIT in casa, con il ventilatore a palla. Non sono una fanatica del fitness, ma muovermi mi aiuta a sentirmi meno gonfia e più in controllo. Tu come ti alleni? E come fai con la fame tra i pasti? Io a volte sgranocchio bastoncini di carote o un uovo sodo, ma sono curiosa di sapere i tuoi segreti.
Il tuo approccio mi ha dato un sacco di spunti, e la tua grinta è contagiosa. Il matrimonio è il nostro carburante, ma il bello è che stiamo costruendo abitudini che ci porteremo dietro. Forza, continua così, e raccontami qualche altro trucco che usi! Io nel frattempo provo la tua pizza integrale e ti dico com’è andata.